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Ciccio Ingrassia e il trio Sgambetta
Franco Franchi detto Ciccio Ferraù
L’incontro
Nel 1954, la compagnia teatrale di Pasquale Pinto si spostò da Napoli a Palermo. Un attore, Nino Formicola, si ammalò e il capocomico Giuseppe Pellegrino si doveva occupare di sostituirlo: la scelta cadde su Ciccio. Ingrassia, però, era tornato a lavorare come tagliatore-modellista di calzature e inizialmente rifiutò, proponendo di contattare Franco. Pellegrino non era convinto della scelta, in quanto avrebbe dovuto ingaggiare uno sconosciuto che non era neanche un vero attore, e contropropose a Ciccio di ingaggiarli insieme. A questo punto entrambi furono assunti dalla compagnia.
Avrebbero dovuto semplicemente interpretare la canzone Core ‘ngrato, ma Franco propose una variante: Ciccio avrebbe cantato mentre lui lo disturbava. Nella preparazione allo spettacolo, Ingrassia lavorò molto su Franchi, che oltre ad avere delle gravi lacune in lingua italiana non aveva neanche le basi della vera e propriarecitazione. Debuttarono al teatro “Costa” di Castelvetrano e ne venne fuori uno sketch che ebbe un grande successo tra il pubblico. Il numero, che all’inizio durava circa 5 minuti, negli spettacoli successivi raddoppiò la sua durata e fu anche portato al Salone Margherita di Napoli.
I due iniziarono a realizzare divertentissimi dialoghi. Inizialmente Ciccio era un po’ restio ad unirsi a Franco, sia a causa della differenza d’età che li divideva (Ciccio era più vecchio di sei anni), sia per le diverse condizioni artistiche (Ciccio era già capocomico di una compagnia di giro, Franco invece era poco più di un guitto di quartiere). Visto il successo, si decise però a proseguire a lavorare con lui, continuando a fargli da maestro.
I primi successi teatrali
Debuttarono a Como e Bergamo con Al Texas Club di Gallucci. Poi Amedeo Sollazzo fornì loro Due in allegria e cinque in armonia, che presentarono inizialmente a Roma, poi dal 1959 si trasferirono in Veneto, dove Franco con delle ballerine rischiò la vita in un teatro diBelluno a causa di un incendio, riuscendo egli stesso a domarlo e mettere tutti in salvo. Quell’anno Franco ottenne il premio Mascottecome rivelazione dell’anno e fu premiato insieme a Ciccio a Roma. Nel 1960 furono prima a Genova, dove Ciccio si sposò con Rosaria (con cui ebbe il figlio Giampiero), e poi in Francia.
La tournée in Francia
In seguito, si esibirono a Cannes senza il complesso Calì. Alle prove gli organizzatori furono molto delusi dalla loro impreparazione e disorganizzazione (non avevano neanche le partituredelle musiche): gli assegnarono un sottoscala come camerino e riservarono al loro numero solo tre minuti prima dell’inizio dello spettacolo vero e proprio. Franco e Ciccio non si arresero e allo spettacolo sforarono conquistando ancora una volta il pubblico e gli elogi anche dai primi detrattori.
Rientrati in Italia, furono anche sul punto di partire per il Sudamerica per un musical organizzato da Gianni Ravera eMichele Galdieri. Vennero anticipate loro 250.000 lire, ma lo spettacolo non sarebbe stato mai messo in scena. In quel periodo, infatti, Franco e Ciccio incontrarono il regista Mario Mattoli, che li avrebbe lanciati nel mondo del cinema.
Appuntamento ad Ischia
Nel film interpretarono due contrabbandieri che avevano un ruolo secondario e rimasero sul set meno di due settimane: tanto bastò a Modugno per offrir loro un contratto di cinque anni. I due restituirono così l’anticipo a Ravera e strapparono il contratto che li legava alla tournée in Sudamerica. Franco e Ciccio lasciarono il teatro per lavorare a tempo pieno nel cinema, concedendosi solo due pause nel 1961 e nel 1963.
Franco comunque non era del tutto digiuno di cinema. Ad appena 22 anni era riuscito ad apparire nel film di Mario Bonnard Il voto e nel 1960 aveva recitato in Salambò. In entrambi i casi si era trattato di parti marginali, nulla di paragonabile a ciò che avrebbe interpretato al fianco di Ciccio.
I primi film
Il flop contribuì però ad aumentare la loro notorietà: molti produttori iniziarono a proporre delle sceneggiature che i comici accettavano quasi incondizionatamente. Quel periodo fu segnato da pochi successi al botteghino: le sceneggiature erano spesso inconsistenti e Franco e Ciccio si accontentavano per non rischiare di rimanere ancora senza contratto. Il vero boom arrivò con I due della legione: laTitanus, casa di produzione cinematografica, spese circa 100 milioni di lire e ne incassò 500. Il successo valse a Franco e Ciccio l’appellativo di coppia d’oro.
Nel 1963 il regista Giorgio Simonelli propose a Franco e Ciccio un film che avrebbe dovuto proseguire il filone della nascente commedia erotica all’italiana, Due siciliani a Parigi. Il produttore Edmondo Amati aveva a disposizione un filmato di uno spogliarello realizzato aParigi e avrebbe voluto renderlo più interessante aggiungendo la presenza comica di Franchi e Ingrassia. Il regista però convinse il produttore a cambiare il soggetto, riuscendo a ritagliare uno spazio più ampio per la comicità.
Da questo cambio di programma nacque una serie che ebbe un discreto successo sia in Italia che all’estero: si iniziò con I due mafiosi, che riprendeva parodiandolo il film Mafioso di Alberto Lattuada, si proseguì con Due mafiosi nel Far West, Due mafiosi contro Goldginger,Due mafiosi contro Al Capone.
Nel 1963 conclusero il loro legame contrattuale con Modugno dopo lo scarso successo di Tutto è musica e Tommaso d’Amalfi e contattarono un agente, Amleto Adani. Per tutti gli anni sessanta gli incassi furono quasi costantemente sui 500-800 milioni di lire a film, e i tempi ristrettissimi di produzione (si arrivò anche ad appena tre settimane per Don Franco e don Ciccio nell’anno della contestazione del 1970) aumentarono i meriti della coppia d’oro.
Teatro e cinema
Entrambi comunque preferivano i teatri ai cinema. Riuscirono a concedersi alcune pause dal set cinematografico per apparire in due musical d’autore, Rinaldo in campo di Garinei e Giovannini (uno dei successi teatrali più importanti del Novecento, ha detenuto il record di incassi per molti anni) e Tommaso d’Amalfi di Eduardo De Filippo (che non ebbe altrettanto successo), entrambi al fianco di Domenico Modugno.
L’apice del successo
Tornando al cinema, la critica non si stancò di disprezzarli. La coppia continuava a recitare un gran numero di film l’anno, ma fu anche coinvolta in progetti di grande successo. Uno dei pochi film veramente apprezzato dalla critica fu Capriccio all’italiana (1968), in cui Franco e Ciccio ebbero a disposizione un episodio diretto da Pier Paolo Pasolini e al fianco di Totò, Che cosa sono le nuvole?. Il trio comico riscosse un successo strepitoso, conquistando sia il pubblico che la critica. Un altro exploit arrivò con l’interpretazione del gatto e della volpe ne Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, nel 1972.
Molto importanti furono le esperienze con il regista horror Mario Bava e con Buster Keaton. Il primo li diresse in Le spie vengono dal semifreddo: anche se non era a suo agio nel genere comico, li fece incontrare con Vincent Price, un attore statunitense di fama mondiale. Il secondo era l’idolo di Franco, eroe di un gran numero di pellicole comiche che risalivano anche al cinema muto e principale antagonista di Charlie Chaplin: lo incontrarono inDue marines e un generale.
La coppia sembrava anche inseparabile. Entrambi rifiutavano le parti da soli per non lasciarsi a vicenda. Ciccio disse di no a Salvatore Samperi per Malizia, Franco rifiutò Pasolini perUccellacci e uccellini. Rifiutarono anche delle richieste per il filone della commedia erotica all’italiana e non c’è neanche un film che interpretarono insieme vietato ai minorenni. La caratteristica di rifiutare lo sfruttamento del sesso e del turpiloquio fu tra quelle che sempre contraddistinsero il lavoro di Franco e Ciccio. Inoltre, il duo palermitano non si è mai schierato politicamente, e le satire che misero in scena prendevano solitamente in giro l’intera classe politica, evitando gli scontri frontali.
La separazione
In quel periodo, Franco partecipò a vari spettacoli teatrali del napoletano Mario Merola e del pugliese Lino Banfi. Aveva il sogno, che non riuscì a realizzare, di creare un teatro in cui gli attori potessero dedicarsi ad una moderna commedia dell’arte, in cui non vi erano copioni rigidi e tutto si affidava alla bravura degli interpreti per evitare la ripetitività. Anche Ciccio avrebbe preferito tornare al teatro, che ammirava di più rispetto al cinema e alla televisione, seguiva Bramieri, Manfredi, Rascel, ma vi riuscì solo in rare occasioni.
La prima riconciliazione
Nei piani di Ingrassia, Lino Banfi sarebbe dovuto essere il protagonista della parodia di Paolo il caldo di Marco Vicario (a sua volta trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo dell’altro siciliano Vitaliano Brancati). I produttori però vollero a tutti i costi Franco, ritenendo che senza di lui un film di Ciccio non avrebbe funzionato. Fu così che i due si riavvicinarono per la prima volta. La grande intesa tra regista e protagonista diede vita ad una situazione inedita per entrambi. Franco riusciva ad esprimere tutto ciò che gli altri registi non gli avevano saputo tirare fuori e la sceneggiatura firmata da Ciccio esaltava le qualità del compagno.
Ciccio avrebbe voluto fare ancora una volta il regista con Franco nel sequel de L’Esorciccio (L’Esorciccio controKing Kong), ma la proposta fu talmente stravolta che dovette rinunciarvi. Stessa sorte per il progetto di un ennesimo film parodia su Sandokan inserito poi nel riuscito varietà Due ragazzi incorreggibili del 1976, come naufragò la loro idea di scrivere e dirigere un film in coppia.
La seconda riconciliazione
Nel 1977 sorse un contenzioso con Edmondo Amati, che aveva realizzato un video (Amici più di prima) formato da uncollage di vari film di Franco e Ciccio senza neanche contattarli. Ciccio, indignato per l’accaduto e abbattuto per varie vicissitudini che lo avevano colpito dall’ultima volta in cui aveva litigato con Franco, ad una festa a cui erano presenti tutte le case di produzione, denunciò l’accaduto in pubblico. Si attirò le simpatie di Marco Bellocchio che inserì lo sfogo ripreso in diretta ne La macchina cinema, ma non quelle degli altri presenti, che lo isolarono.
Lo stesso anno si riconciliò con Franco. Gino Landi li contattò per La granduchessa e i camerieri, che interpretarono fino a quando non finirono di pianificare una tournée negli Stati Uniti. Per problemi contrattuali, però, litigarono nuovamente e Ciccio fu sostituito da Lino Banfi. Franco e Lino Banfi ottennero un buon successo oltreoceano, ma ovviamente la vecchia coppia perse alcuni contratti importanti che avevano firmato insieme. Per tre anni i rapporti tra i due rimasero tesi ma cordiali.
L’ultima riconciliazione
Continuarono a partecipare a vari programmi televisivi, sia come presentatori che come ospiti, fino al 1992. Nel 1986, durante Grand Hotel, Ciccio ebbe un malore e venne rimpiazzato dal figlio Giampiero; nel 1992 fu Franco ad avere un malore e a lasciare il compagno durante Avanspettacolo. A dicembre Franco morì dopo una lunga malattia che lo aveva più volte costretto a rinunciare agli impegni televisivi. Ciccio visse per altri 11 anni, quasi totalmente fuori dallo spettacolo, ricordando ogni volta che poteva il suo compagno di tante avventure.
Come inguaiammo il cinema italiano
L’8 settembre 2004, alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Daniele Ciprì e Franco Maresco presentarono fuori concorso il film-documentario Come inguaiammo il cinema italiano, sulla vita di Franco e Ciccio. Malgrado i problemi incontrati (come lo stato di conservazione di molte pellicole, ormai quasi irrecuperabili), i due registi hanno raccolto una gran quantità di materiale, anche ricostruendo gli sketch degli esordi in strada dei due comici palermitani, collezionando testimonianze e interviste e cercando di rivalutare la loro comicità mai pienamente apprezzata dai critici.
I Film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
-
1°
Appuntamento a Ischia
1960
2°
L’onorata società
1961
3°
Il giudizio universale
4°
Cinque marines per cento ragazze
5°
Pugni, pupe e marinai
6°
Il mio amico Benito
1962
7°
Gerarchi si muore
8°
I due della legione
9°
I tre nemici
10°
I motorizzati
11°
Maciste contro Ercole nella valle dei guai
12°
Le massaggiatrici
1963
13°
Il giorno più corto
14°
La donna degli altri è sempre più bella
15°
Due samurai per cento geishe
16°
Avventura al motel
17°
Obiettivo ragazze
18°
Vino, whisky e acqua salata
19°
Tutto è musica
20°
Gli imbroglioni
21°
I due mafiosi
1964
22°
Scandali nudi
23°
Due mattacchioni al Moulin Rouge
24°
I maniaci
25°
Queste pazze, pazze donne
26°
Le tardone
27°
Canzoni, bulli e pupe
28°
L’amore primitivo
29°
Cadavere per signora
30°
Due mafiosi nel far-west
31°
I due evasi di Sing Sing
32°
I marziani hanno 12 mani
33°
Sedotti e bidonati
34°
Amore facile
35°
002 Agenti segretissimi
36°
I due toreri
37°
Un mostro e mezzo
1965
38°
I due pericoli pubblici
39°
Soldati e caporali
40°
Per un pugno nell’occhio
41°
I figli del Leopardo
42°
Io uccido, tu uccidi
43°
Letti sbagliati
44°
Veneri al sole
45°
Le sette vipere
46°
I due sergenti del generale Custer
47°
Gli amanti latini
48°
Veneri in collegio
49°
Due mafiosi contro Goldginger
50°
Come inguaiammo l’esercito
51°
002 operazione luna
52°
I due parà
1966
53°
Come svaligiammo la banca d’Italia
54°
Due marines e un generale
55°
Due mafiosi contro Al Capone
56°
I due sanculotti
57°
I due figli di Ringo
58°
Le spie vengono dal semifreddo
59°
Come rubammo la bomba atomica
1967
60°
Il lungo, il corto, il gatto
61°
Il bello, il brutto e il cretino
62°
Stasera mi mi butto
63°
I barbieri di Sicilia
64°
Due rrringos nel Texas
65°
I due vigili
66°
Nel sole
67°
Gli altri, gli altri e noi
68°
Brutti di notte
1968
69°
Capriccio all’italiana
70°
L’oro del mondo
71°
Franco, Ciccio e le vedove allegre
72°
I due crociati
73°
Ciccio perdona…io no!
74°
I due pompieri
75°
Don Chisciotte e Sancio Panza
76°
I nipoti di Zorro
77°
I zanzaroni
78°
I due deputati
1969
79°
Indovina chi viene a merenda?
80°
Lisa dagli occhi blu
81°
Franco, Ciccio e il pirata Barbanera
82°
Franco e Ciccio…ladro e guardia
83°
I due magnifici fresconi
84°
Satiricosissimo
1970
85°
Nel giorno del Signore
86°
Don Franco e don Ciccio nell’anno della contestazione
87°
Franco e Ciccio sul sentiero di guerra
88°
Principe coronato cercasi per ricca ereditiera
89°
Ma chi t’ha dato la patente?
90°
W le donne
91°
I due maggiolini più matti del mondo
92°
Due bianchi nell’Africa nera
93°
I due maghi del pallone
94°
Ma che musica maestro
1971
95°
Il clan dei due borsalini
96°
Riuscirà l’avvocato Franco Benenato a sconfiggere il suo acerrimo nemico, il pretore Ciccio De Ingras?
97°
Armiamoci e partite!
98°
I due assi del guantone
99°
Mazzabubù…quante corna stanno quaggiù?
100°
Venga a fare il soldato da noi
101°
I due della formula 1 alla corsa più pazza…pazza del mondo
102°
…scusi, ma lei paga le tasse?
103°
I due pezzi da 90
104°
Storia di fifa e di coltello – er seguito der più
1972
105°
Continuavano a chiamarli er più er meno
106°
I due figli dei Trinità
107°
Continuavano a chimarli i due piloti più matti del mondo
108°
Le avventure di Pinocchio
109°
I due gattoni a nove code…e 1/2 ad Amsterdam
110°
Paolo il freddo
1974
111°
Farfallon
112°
Un sorriso, uno schiaffo, un bacio in bocca
1975
113°
Franco e Ciccio superstars
114°
Amici più di prima
1976
115°
American Secret Service (Cronache di ieri e di oggi)
1977
116°
Crema, cioccolata e…paprika
1981
117°
Kaos
1984
118°
Lo schermo a tre punte
1995
119°
Franco e Ciccio in uno storico pasticcio
2000
120°
Franco e Ciccio, ma che impiccio!
121°
Come inguaiammo il cinema italiano
2004
UN MITICO CAROSELLO DI CICCIO E FRANCO
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