Esempio calcolo reddito fabbricati ai fini irpef

Ultimo aggiornamento: 29/03/2022

L’Irpef si applica sul reddito complessivo del soggetto. L’imposta lorda si calcola applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni.

Aliquote Irpef

Soggetti residenti

Per i soggetti residenti, il reddito complessivo è formato da tutti i redditi ovunque prodotti.

Alcune spese (“oneri deducibili”) possono ridurre il reddito complessivo, come per esempio i contributi previdenziali e assistenziali o le erogazioni liberali in favore degli enti no profit.

L’imposta lorda si calcola applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni.

L’Irpef dovuta dal contribuente è determinata sottraendo dall’imposta lorda le detrazioni previste dalla normativa: ad esempio la detrazione per il coniuge, i figli (di età pari o superiore a 21 anni) e altri familiari a carico, e le detrazioni riconosciute a fronte di alcune tipologie di spese sostenute durante l’anno (come salute, istruzione, interessi per il mutuo dell’abitazione, ecc). Inoltre vanno sottratti i crediti d’imposta spettanti.

Le detrazioni sono riconosciute generalmente fino all’ammontare dell’imposta dovuta. Non possono essere rimborsati importi superiori.

Soggetti non residenti

Per i soggetti non residenti il reddito complessivo è formato solo dai redditi prodotti in Italia.

I soggetti non residenti possono portare in diminuzione del reddito complessivo solo alcuni oneri deducibili, come le donazioni (l’elenco completo si trova all’articolo 24 comma 2 del Testo unico delle imposte sui redditi).

Come per i soggetti residenti, l’imposta lorda si calcola applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni. Dall’imposta lorda i soggetti non residenti possono sottrarre alcune detrazioni, come le detrazioni per lavoro dipendente, quelle per spese relative a ristrutturazioni edilizie o per alcuni tipi di donazioni (l’elenco completo si trova all’articolo 24 comma 3 del Testo unico delle imposte sui redditi. Non spettano le detrazioni per carichi di famiglia.

Soggetti “Schumacker”

Hanno diritto a tutte le deduzioni e detrazioni i soggetti c.d. “Schumacker”, cioè i soggetti non residenti in Italia che si trovano nelle seguenti condizioni:

  • il reddito prodotto in Italia è pari almeno al 75% del reddito complessivamente prodotto
  • non fruiscono di agevolazioni fiscali analoghe nello Stato di residenza.

Per maggiori informazioni riguardo l’applicazione dell’Irpef ai soggetti “Schumacker” si può consultare il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 21 settembre del 2015.

Normativa e prassi  

  • Testo unico delle imposte sui redditi - TUIR
  • Legge di Bilancio 2022
  • Circolare n. 4 del 18 febbraio 2022

Esempio calcolo reddito fabbricati ai fini irpef

Per i fabbricati inscritti in catasto, la base imponibile è rappresentata dalla rendita catastale dell'immobile, rivalutata del 5%, moltiplicata: 

  • per 140 se si tratta di fabbricati classificati nei gruppi catastali B (collegi, convitti, ecc.). Si ricorda che questo coefficiente è stato rivalutato nella misura del 40 per cento per effetto dell’art. 2, comma 45, del decreto legge n. 262 del 3 ottobre 2006, convertito dalla legge n. 286  del 24 novembre 2006. La  rivalutazione decorre dalla data di entrata in vigore (3 ottobre 2006) del  decreto legge.
  • per 100 per i fabbricati dei gruppi catastali A e C (con esclusione delle categorie A/10 e C/1);
  • per 50 per i fabbricati del gruppo catastale D e della categoria A/10;
  • per 34 per i fabbricati della categoria C/1.

Per le aree fabbricabili la base imponibile è data dal valore venale in comune commercio.
Per i terreni agricoli la base imponibile è data dal reddito dominicale, rivalutato del 25%, moltiplicato per 75.
Per i fabbricati del gruppo catastale D non iscritti in catasto posseduti interamente da imprese e contabilizzati distintamente, il valore è calcolato dal costo risultante dalle scritture contabili al lordo delle quote di ammortamento maggiorato con l'applicazione di appositi coefficienti.

Il reddito dei fabbricati è il reddito delle unità immobiliari urbane (ovvero fabbricati, altre costruzioni stabili e loro porzioni) suscettibili di produrre un reddito proprio, e come tale deve essere dichiarato ai fini dell’imposta sul reddito. Rientrano nella definizione di “unità immobiliari” gli appartamenti, le ville, i negozi, i box auto e altro. Le aree occupate dalle costruzioni e quelle che ne costituiscono pertinenze si considerano parti integranti delle unità immobiliari. Il reddito dei fabbricati trae origine dalla rendita catastale, che è il reddito medio ordinario, stabilito dal catasto, ricavabile da ciascuna unità immobiliare urbana e si può rilevare dalla visura catastale rilasciata dall’Agenzia del Territorio, da un atto notarile, da un atto di successione o, dalla precedente dichiarazione dei redditi (con cautela se la dichiarazione è stata predisposta dallo stesso contribuente o da un altro intermediario fiscale). Dall’atto notarile si rilevano i dati dell’acquirente o del venditore, i dati identificativi dell’immobile, la rendita catastale, le quote di possesso, la data di acquisto o di vendita.

Va ricordato che:


"In generale, non è dovuta l’Imu per l’abitazione principale e le relative pertinenze, pertanto il relativo reddito concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef. Tuttavia è prevista una deduzione dal reddito complessivo di un importo fino all’ammontare della rendita catastale dell’unità immobiliare stessa e delle relative pertinenze. Diversamente risulta dovuta l’Imu, e pertanto non sono dovute Irpef e addizionali per alcune particolari tipologie di abitazioni principali e pertinenze, come nel caso delle abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (abitazioni di lusso)".

Si ricorda inoltre che:
In linea generale "l’Imu sostituisce l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali dovute con riferimento ai redditi dei fabbricati non locati, compresi quelli concessi in comodato d’uso gratuito. Pertanto, nel quadro B del 730 devono essere comunque indicati i dati di tutti gli immobili posseduti, anche se di fatto chi presta l’assistenza fiscale calcolerà il reddito dei fabbricati tenendo conto esclusivamente degli immobili concessi in locazione. Ai partire però dall'anno d'imposta 2013 "il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati, situati nello stesso Comune nel quale si trova l'immobile adibito ad abitazione principale e assoggettati all'Imu, concorre alla formazione della base imponibile dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e delle relative addizionali nella misura del 50%".

Non danno luogo a reddito dei fabbricati, e pertanto non vanno dichiarati, i seguenti immobili

:


Devono invece dichiarare i redditi da fabbricati coloro che possiedono immobili a titolo di:

Come si calcola il reddito dei fabbricati ai fini Irpef?

L' Irpef è dovuta da tutti coloro che possiedono fabbricati a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale. Il reddito dei fabbricati scaturisce dall'applicazione delle rendite catastali, rivalutate del 5%, dal tipo di utilizzo dell'immobile, dal periodo e dalla percentuale di possesso.

Come si calcola l'Irpef su un immobile?

Come abbiamo visto, si paga l'Irpef su immobili non locati che si trovano nello stesso comune in cui è ubicata l'abitazione principale. L'imposta va calcolata sul 50% della rendita catastale rivalutata del 5% e maggiorata di ⅓. Su tali immobili saranno dunque dovuti IMU e Irpef.

Come si calcola il reddito di una casa?

IL TASSO DI RENDIMENTO dell'immobile acquistato Il suo valore è dato dal rapporto tra il reddito netto della proprietà e il suo prezzo originario e solitamente viene espresso in forma percentuale (%). Redditività % = (Reddito Netto / Costo Complessivo Acquisto) x 100.

Quando si paga l'Irpef sugli immobili?

30 giugno per il primo acconto (il 40% del 95% del totale); 30 novembre per il secondo acconto (il 60% del 95% del totale); 30 giugno dell'anno seguente per il saldo del 5% del totale.