Show Il mancato impianto, o fallimento di impianto, si riferisce all’impossibilità di ottenere una gravidanza dopo aver trasferito 2 embrioni euploidi o dopo aver trasferito 4 blastocisti. L’aborto ricorrente viene diagnosticato quando ci sono 2 o più perdite gestazionali prima della 24° settimana di gravidanza. Passi da seguireSe il tuo caso rientra tra uno di questi, in IVI lo affrontiamo con protocolli clinici che includono uno studio personalizzato per determinare le cause che possono aver originato il problema. Successivamente, forniamo indicazioni per il trattamento più adeguato, in base alle cause che potrebbero essere state individuate. Studio diagnostico
Approccio terapeutico
Mancato impiantoQuali sono le cause del mancato impianto? add removeLe cause del mancato impianto sono diverse e possono essere dovute a diversi fattori materni, come anomalie uterine, alterazioni ormonali e/o metaboliche, aspetti immunologici come le trombofilie. Quanto è comune? add removeCirca il 5% delle donne che ricorrono a un trattamento di Riproduzione Assistita non ottiene la gravidanza, nonostante abbia trasferito più di due embrioni euploidi e/o di buona qualità. Come posso sapere se il mio embrione non si è impiantato? add removeSi verifica un mancato impianto in caso di test di gravidanza negativo o di gravidanze biochimiche, in cui il test di gravidanza risulta positivo, ma l’esame ecografico non rileva la presenza della sacca gestazionale a causa dell’interruzione della gravidanza. A quali trattamenti posso ricorrere? add removeAttualmente esistono numerosi trattamenti che aiutano a ridurre l’incidenza di mancato impianto, come le procedure chirurgiche per correggere il fattore uterino o pelvico, l’immunoterapia, la somministrazione di farmaci anticoagulanti e/o la diagnosi genetica preimpianto. Aborto ricorrenteQual è la causa più comune di aborto? add removeLa maggior parte degli aborti si verifica in modo casuale, quando un embrione presenta il numero sbagliato di cromosomi. Questo problema genetico deriva da un evento casuale, in quanto non esiste una condizione medica che può determinarlo. Quali condizioni mediche possono aumentare il rischio di aborti ricorrenti? add removeLa sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi come malattia autoimmune e la presenza di anomalie congenite nell’utero, come il setto uterino, sono condizioni strettamente legate all’aborto ricorrente. Quali esami diagnostici esistono per individuare la causa di aborti ricorrenti? add removePer aiutarti a trovare le cause degli aborti ricorrenti, i nostri specialisti eseguiranno una valutazione il più dettagliata possibile sulla tua storia clinica e sulle gravidanze passate. Inoltre, è importante eseguire un esame fisico completo e determinazioni analitiche per rilevare eventuali alterazioni del sistema immunitario. Talvolta può essere fondamentale analizzare, se possibile, l’assetto cromosomico dell’embrione il cui sviluppo si è interrotto. In questo modo possiamo sapere se si tratta di cromosomi normali o meno. Cosa posso fare se ho la sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi? add removeLa somministrazione di farmaci anticoagulanti come l’eparina può essere somministrata durante tutta la gravidanza. Questo trattamento aiuta ad aumentare i tassi di gravidanza in presenza di questa patologia.
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Come facilitare l'impianto?La migliore dieta per aiutare l'impianto è la stessa dieta che si dovrebbe assumere durante tutto il trattamento e la gravidanza: bilanciata da un punto di vista nutrizionale, ricca in fibre, legumi e verdure (anche per evitare la stitichezza, frequente in questi casi) eventualmente complementata di vitamine o ...
Cosa fare per far attecchire l'embrione?Si tratta di una procedura rapida ed indolore. Un catetere viene inserito attraverso la cervice uterina. Una volta raggiunto l'interno dell'utero, tramite questo viene rilasciato l'embrione. Il tutto avviene sotto guida ecografica.
Cosa impedisce l attecchimento dell'embrione?A volte, disturbi metabolici come diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, problemi alla tiroide o variazioni di peso corporeo, possono limitare la capacità riproduttiva di un membro della coppia, riducendo l'impianto di embrioni e aumentando il rischio di aborto spontaneo.
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