Come potare le ortensie che non hanno fiorito

Potatura ortensie

Le ortensie sono piante di origine asiatica, molto rustiche e di facile coltivazione, a foglia caduca. Queste piante producono fiori sui nuovi rami, quindi la potatura si effettua per stimolare lo sviluppo di nuovi germogli. Per mantenere l�arbusto compatto e stimolare la fioritura � consigliabile potare ogni anno le ortensie. Si procede in autunno o verso la fine dell�inverno, quando la pianta � in riposo vegetativo. Prima di tutto si rimuovono i fiori appassiti ed i rami rovinati, stentati, contorti, o malati. Quindi si procede tagliando tutti i rami accorciandoli di circa un terzo della loro lunghezza.

In autunno inoltrato le ortensie gi� presentano le gemme ingrossate che svilupperanno i rami dell�anno seguente, quindi quando potiamo i rami vecchi arriviamo fino ad una gemma ben sviluppata, che possibilmente sia disposta verso l�esterno dell�arbusto. Evitiamo potature eccessive, che potrebbero causare la presenza di tantissimi nuovi rami, e quindi ad un numero eccessivo di fiori, che tenderebbero perci� ad essere troppo piccoli.

Le potature delle ortensie vanno effettuate anche durante la stagione vegetativa, infatti � consigliabile rimuovere i fiori appassiti, soprattutto se molto grandi; anche durante l�anno inoltre, sulle piante in vegetazione, rimuoviamo i rametti deboli o rovinati dalle intemperie.


Come potare le ortensie: Il taglio delle ortensie

Oltre all'epoca ed alle modalit� di taglio, nella potatura delle ortensie � molto importante il modo in cui viene effettuato il taglio. Per la potatura infatti si devono utilizzare strumenti affilati e puliti, come ad esempio forbici da potatura e cesoie.

Questi strumenti devono essere ben affilati per poter permettere un taglio preciso e netto, che non produca sfilacciature. Un taglio netto permette di ridurre notevolmente la possibilit� di ingresso di funghi e patogeni perch� riduce la superficie esposta. Nella potatura si devono inoltre fare dei tagli obliqui con la parte pi� larga verso il basso per fare in modo che l'acqua scorra verso il basso grazie alla forza di gravit�.

Questo piccolo accorgimento � importante per evitare che sulla superficie tagliata si formi del ristagno idrico che potrebbe alla lunga causare l'insorgenza di muffe e funghi. I funghi sono molto pericolosi per le piante, specialmente quando queste vengono tagliate perch� con la potatura si aprono numerose vie d'ingresso agli agenti patogeni.

  • La potatura delle ortensie: una guida pratica

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Le idee sono molto diverse riguardo la potatura dell’ortensia. In genere è preferibile fare una potatura “da fiore” a fine agosto o a fine settembre. L’ortensia fiorisce all’apice dei rami nuovi e con la potatura si stimola già da settembre l’emissione di getti laterali che poi si irrobustiscono prima di fiorire l’anno successivo.

Tagliare tutti i rami che hanno il fiore lasciando due coppie di foglie e facendo il taglio di un centimetro sopra una coppia che porta all’ascella due gemme già gonfie. Così il cespuglio rimane basso e con rami robusti, si infittisce molto dato che da ogni ramo ne spuntano due nuovi. Poi a febbraio si farà la seconda, ma leggera potatura, per eliminare i rami che appaiono deboli e disordinati.

Il fiore dell’ortensia è bellissmo sulla pianta ma si presta molto bene anche come fiore reciso, da prelevare nei mesi di giugno/luglio ed essiccare per creazioni di composizioni floreali. Si taglia nei mesi di settembre, ottobre, novembre.

Se non avete ancora provveduto, è il momento di potare le ortensie, prima del risveglio primaverile!

Ormai, il pericolo che si verifichino gelate tardive è passato, le piante sono ancora in riposo, ma ancora per poco.

La potatura delle ortensie è facile e veloce, ma deve essere eseguita nella maniera corretta per non correre il rischio di perdere la fioritura tagliando i rami nella maniera sbagliata.

E’ necessario sapere quali sono i rami che daranno origine alle gemme a fiore ed evitare di tagliarli.

Ortensia in fiore a luglio.... - foto dell'autrice
... a settembre a fine fioritura - foto dell'autrice

Ecco 3 regole importanti per una potatura corretta dell’ortensia:

  1. Sappiate che l’ortensia comune (Hydrangea macrophylla) fiorisce sui rami di un anno, cioè su quelli che si sono sviluppati da germogli dell’anno passato: quindi, se si vuole avere fiori, questi rami vanno preservati! Come riconoscerli? Questi rami si riconoscono perché terminano con una gemma a punta.
  2. Tagliate solo i rami che hanno appena fiorito: questi vanno raccorciati di due-tre gemme, generalmente alla stessa altezza, in modo da avere un cespuglio omogeneo.
  3. Asportate alla base tutti i rami secchi, malandati, deboli, vecchi e legnosi, ormai sterili.

Ortensia: ecco come appare una volta potata - foto dell'autrice

Prima di impugnare le cesoie, quindi, è bene conoscere le caratteristiche della pianta! Soprattutto il suo tipo di sviluppo e quali sono i rami che danno origine alle gemme a fiore.

Quali attrezzi utilizzare?

Per eseguire la potatura nella maniera corretta, è bene procurarsi i giusti attrezzi: forbici da potare e cesoie in buono stato di manutenzione. Prima di iniziare la potatura, controllate le condizioni delle lame, che devono essere ben affilate e pulite (con uno straccio imbevuto di alcol), così da ottenere tagli netti, precisi e senza sfilacciature. Scegliete gli attrezzi che meglio si adattano a voi: l’ideale sono le classiche forbici da potatura, leggere e maneggevoli, comode per tagliare i rami sottili e poco legnosi delle ortensie.

Come eseguire il taglio?

Ricordatevi sempre che il taglio deve essere eseguito in senso obliquo, così da far scorrere via l’acqua che si deposita sulla ferita di taglio. Inoltre, deve essere eseguito appena al di sopra di una gemma (a circa 0,5cm), preferibilmente rivolta all’esterno della pianta: in questo modo, dal germoglio che si svilupperà, crescerà un ramo esterno alla chioma.

Ortensia in piena fioritura

Con la potatura, potrai dare una forma ordinata alla pianta, regolarne lo sviluppo e mantenerla sana e bella!

Non buttare via il legno di scarto; potrai utilizzarlo per ottenere piante nuove!

Leggi "Come moltiplicare un'ortensia tramite talea".

E se vuoi saperne di più sulla potatura, leggi anche “Consigli su come potare un albero da frutto”, “Come potare il glicine?”, “Come si pota una vite? Consigli utili”, “I consigli indispensabili per potare le rose”.

Come potare le ortensie per farle fiorire?

Per incoraggiare la fioritura è bene potare le ortensie ogni anno. Si comincia in autunno o verso la fine dell'inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo. Tagliare tutti i rami, accorciandoli di circa un terzo della loro lunghezza. Quando potiamo i rami vecchi, arriviamo fino ad una gemma ben sviluppata.

Cosa succede se non si potano le ortensie?

Se veniamo presi dall'istinto di tagliare e non lo facciamo bene, è possibile perdere la fioritura e/o addirittura potremmo rallentare lo sviluppo della nostra ortensia. Quindi potare in modo corretto ci aiuterà nella fioritura e nella crescita e sviluppo armonico della pianta.

Che mese potare l ortensia?

Potatura ortensie Si procede in autunno o verso la fine dell'inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo. Prima di tutto si rimuovono i fiori appassiti ed i rami rovinati, stentati, contorti, o malati. Quindi si procede tagliando tutti i rami accorciandoli di circa un terzo della loro lunghezza.

Dove tagliare ortensie?

Salvo indicazioni specifiche riportate sopra, dai cespugli di ortensia vanno eliminati tutti i rami secchi e deboli. I primi, più chiari e rigidi rispetto ai rami sani, vanno accorciati effettuando un taglio qualche centimentro sotto la parte essicata.

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