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Condizione sospensiva.

La presente vendita è subordinata alla condizione sospensiva che le competenti Autorità concedano all’acquirente B. licenza per esercizio, nei locali acquistati, di . . . . . : per cui qualora detta licenza, per cause indipendenti dalla volontà di B., non venga rilasciata entro un anno da oggi, la presente vendita dovrà ritenersi come non avvenuta, obbligandosi entrambe le Parti ad intervenire al relativo Atto che, constatando il mancato verificarsi della condizione, dichiari non avvenuta la presente vendita: in tal caso sarà all’acquirente rimborsato il prezzo della vendita, mentre rimarranno a di lui carico le tasse e spese del presente Atto e del successivo Atto come sopra previsto.

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Caratteristiche della condizione sospensiva

Tra le cosiddette condizioni del contratto di compravendita immobiliare, elementi accessori che possiamo trovare scritti al suo interno, molto interessante è la cosiddetta “condizione sospensiva“.

Con questo termine definiamo un atto che, di fatto, posticipa la validità giuridica della compravendita immobiliare solo al verificarsi di un evento futuro, su cui ha ancora non si ha la certezza assoluta del suo accadimento.

La condizione sospensiva nel contratto immobiliare genera, a tutti gli effetti, una proposta di acquisto condizionata.

Il venditore, solitamente, non vede granchè di buon occhio che la compravendita sia sottoposta a condizione sospensiva. In realtà la clausola sospensiva di un contratto diventa uno strumento utile a tutelare entrambe le parti in contrattazione, all’interno di un procedimento complesso come quello dell’acquisto di un immobile.

Condizione sospensiva: per quale scopo è stata creata

Lo scopo dell’ideazione delle clausole di condizione sospensiva in un contratto preliminare è abbastanza logico. Innanzitutto i contraenti che la propongono lo fanno con la finalità di eliminare l’eventuale manifestarsi di rischi che spesso queste operazioni portano con se.

Spesso la cautela che si genera con queste condizioni è soprattutto a favore del soggetto che desidera realizzare la proposta di acquisto, ma può essere un ottimo modo anche per tutelare la parte che desidera vendere.

Nel caso in cui ci sia l’inserimento di una clausola sospensiva, solo allo scopo di favorire una delle parti contraenti, è necessario che nel contratto si indichi con precisione quale dei due è il soggetto beneficiario.

Condizione sospensiva e risolutiva nel Codice Civile

La clausola sospensiva di un contratto viene spesso confusa con un altro termine che risponde al nome di “condizione risolutiva“. E’ opportuno spiegare, quindi, quali sono le differenze che le contraddistinguono.

La condizione sospensiva nel codice civile, unitamente alla condizione risolutiva, è citata all’interno dell’articolo 1153, riferito al cosiddetto “contratto condizionale”. Nella fattispecie, si afferma in questo articolo che:

“Le parti possono subordinare l’efficacia o la risoluzione del contratto o di un singolo patto a un avvenimento futuro e incerto”.

Da questo importante presupposto è possibile definire cosa sia la condizione sospensiva in un contratto preliminare di compravendita.

Con essa si intende l’inserimento di una condizione che posticipa l’effettiva attuazione di un atto negoziale, solo dopo che si è verificato un determinato evento. Nella condizione risolutiva, invece, l’attuazione dell’atto negoziale cessa i suoi effetti al verificarsi di una determinata situazione.

Differenza tra condizione sospensiva e condizione risolutiva

Nella clausola sospensiva il contratto avrà i suoi effetti solo se si verificherà un evento X (un esempio di condizione sospensiva è il seguente: “il soggetto A si impegna all’acquisto di un immobile di cui è attuale proprietario il soggetto B, ma solo se la Banca concederà il mutuo. In questo caso fino a quando il mutuo non viene concesso, l’immobile non può definirsi acquistato”).

Nel caso della condizione risolutiva, invece, il contratto ha già degli effetti che sono, però, eliminabili nel momento in cui si verifica una determinata situazione (un esempio di condizione risolutiva è il seguente: “il soggetto A acquista un fondo dal soggetto B, ma con la condizione risolutiva che, se entro un anno il Comune in cui è situato l’immobile non rilascerà un permesso di costruzione, il contratto andrà a risolversi automaticamente“).

Avveramento di una condizione sospensiva o risolutiva

L’avveramento della condizione sospensiva (o risolutiva) all’interno di una proposta di acquisto condizionata è un elemento di cui spesso tenere conto. Ma qual è il riflesso sull’agenzia immobiliare che media tra venditore e compratore?

  • Nel caso in cui il contratto sia sottoposto a condizione sospensiva, il diritto alla provvigione da parte di un’agenzia, viene a manifestarsi esattamente nel momento in cui si verifica la condizione richiesta.
  • Nel caso in cui il contratto sia sottoposto a condizione risolutiva, il diritto alla provvigione da parte dell’agenzia non viene mai a mancare, nemmeno nel caso in cui si vada a verificare la condizione risolutiva del contratto.

Quando si decide di stipulare una condizione sospensiva

Solitamente le parti contraenti decidono di stipulare una condizione sospensiva all’interno del contratto preliminare, nei seguenti casi:

Ottenimento di un mutuo. L’accordo non manifesta i suoi effetti fino a che la parte che desidera acquistare non ottiene dalla Banca il mutuo.

Vendita di altro immobile del compratore. Spesso la parte che desidera comprare manifesta concretamente il suo interesse, ma non ha i fondi necessari per completare l’acquisto.

Da qui l’ideazione di una clausola di condizione sospensiva che non obbliga questo soggetto all’acquisto dell’immobile fino a che non avrà completato la vendita di un altro immobile di sua proprietà, che con ogni probabilità porterà la liquidità necessaria a portare a buon fine l’acquisto.

Rispetto di determinati requisiti dell’immobile. Il più delle volte si desidera tutelarsi da acquisti di case senza prima aver fatto un controllo capillare sia dello stato effettivo di tutte le componenti dell’abitazione, sia della documentazione necessaria, al fine di scongiurare la presenza di terzi soggetti che possono far valere dei loro diritti futuri sull’immobile, (potrebbero, ad esempio, essere degli eredi legittimi che decidono a loro volta di vendere l’immobile ereditato) ad insaputa del compratore.

Di conseguenza il contratto andrà a buon fine solo quando chi desidera acquistare avrà verificato che sia tutto esattamente come nelle sue aspettative (vi sarà stato il cosiddetto avveramento della condizione sospensiva).

Specifica delle condizioni di mancato avveramento della condizione sospensiva

Un ultimo aspetto da non sottovalutare in una compravendita sottoposta a clausola sospensiva, è di specificare esattamente quali sono le condizioni di mancato avveramento, ossia che non producono l’efficacia contrattuale, a tutela soprattutto di chi desidera acquistare l’immobile.

Per fare un esempio, ci viene in soccorso il caso della proposta di acquisto di un immobile subordinata a un mutuo.

Spesso si considera che la condizione standard per non far proseguire con l’acquisto sia il solo diniego da parte della Banca alla richiesta di concessione di un mutuo, ma non è la sola situazione che può manifestarsi!

Ad esempio si potrebbe vedersi concesso il mutuo, ma con una somma decisamente inferiore a quella che si aspettava l’acquirente, oppure si potrebbe ritrovarsi a dover pagare un rateo molto più oneroso di quanto possiamo attualmente permetterci. In questi casi è sempre bene essere pignoli ed inserire le clausole sospensive necessarie e soprattutto le loro condizioni di avveramento o mancato avveramento.

Ci auguriamo che questo nostro approfondimento sulla condizione sospensiva in un contratto immobiliare ti sia stato utile. La nostra agenzia immobiliare di Grosseto è pronta a darti ogni tipo di chiarimento in merito alle principali questioni che caratterizzano un contratto di compravendita immobiliare.

Se sei interessato ai nostri immobili in vendita a Grosseto, sappi che puoi compilare il form che trovi di seguito. In alternativa contattaci telefonicamente, al 3346988011 o al 0564414339.

Come scrivere la clausola sospensiva?

Esempio clausola sospensiva e clausola risolutiva espressa Clausola sospensiva: “La presente proposta di acquisto è subordinata come da art. 1353 c.c. a condizione sospensiva, qualora entro (…) non venga rilasciata al promissario acquirente la delibera del mutuo-finanziamento (…)

Come funziona la proposta di acquisto vincolata al mutuo?

Con la proposta d'acquisto vincolata al mutuo il promissario, acquirente, è in grado di tutelarsi. Qualvolta non gli venga concesso il mutuo per l'acquisto della casa, non rimane obbligato all'acquisto e non perde nemmeno alcuna caparra versata.

Cosa succede se il mutuo non viene concesso si perde la caparra?

Nel caso in cui la banca decidesse di non approvare l'erogazione, la caparra dovrà dunque essere restituita. Quando parliamo di caparra confirmatoria, infatti, parliamo proprio di una caparra che serve a confermare l'impegno delle due parti a rispettare un accordo.

Che valore ha un preliminare di vendita non registrato?

Il preliminare di vendita non registrato è valido da un punto di vista civile, ma corrisponde a un'evasione fiscale, perciò sono previste delle sanzioni.

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