Lenti di notte per vedere di giorno

Posted at 20:48h in Uncategorized

Non tutti sanno che le lenti a contatto morbide che si vendono in commercio sono state approvate per essere

utilizzate per circa 8 ore al gionro. Ma oggi chi è che porta le lenti per cosi poche ore. La parola d’ordine è “se non ho problemi

vado avanti ad oltranza fino  a quando non cominviano a darmi fastidio, allora le tolgo“. E ci si vanta anche di questa resistenza!

Ma quasi nessuno viene educato a rispettare le norme perchè forse nessuno le conosce perchè nessuno le spiega o non si vogliono sentire.

Quindi un primo vantaggio delle lenti notturne è che si indossano per circa 7 ore a notte lasciando liberi gli occhi per il resto della giornata.

Secondo vantaggio, è   svegliarsi la mattina e non fare il gesto di inforcare gli occhiali per vedere che ore sono.

Altro vantaggio è che si vede meglio che con le lenti portate durante il giorno. Non ci si sottopone all’internvento laser o è possibile valutare in anticipo i risultati di

un’eventuale chirurgia refrattiva provandone prima gli effetti grazie alla  simulazione che offre la lente notturna.

Si può pensare ai rischi  nell’utilizzare le lenti durante la notte per la mancanza di ossigenazione d’occhio. La risposta è che l’occhio di notte comunque non respira

perchè è chiuso dalle palpebre e questo riduce fortemente il passaggio dell’ossigeno (come pure la lente morbida portata durante il gionro). L’ossigeno arriva dal vasi

presenti in periferia della cornea (congiuntiva). In più i nmateriali con cui vengono costruite le lenti ortocheratologiche hanno una permeabilità all’ossigeno che supera

il 100% di apporto. E’ grazie a questi materiali che oggi è possibile l’utilizzo di questa tecnica.  Il termine “ortocheratologia” deriva dal greco (ortos: giusto, cheratos: cornea,

logia: studio  studio della giusta cornea”).Il ruolo di ideatore dell’OK è attribuito a George Jessen, il quale nel 1962 sviluppò questa particolare tecnica refrattiva (definita

”Orthofocus”) applicando delle lenti a contatto

con una curvatura più piatta rispetto alla curvatura corneale, in modo da appiattirla. Egli notò sin da subito l’efficacia di tale tecnica poiché in seguito alla rimozione delle lenti la cornea era diventata più piatta e di conseguenza l’acuità visiva del soggetto era migliorata. Jessen faceva utilizzare le lenti durante il giorno perchè non esistevano i materiali attuali, egli applicò poi tale trattamento anche per l’ipermetropia utilizzando in questo caso lenti più curve.Nel 1976 Kerns approfondì lo studio sull’efficacia clinica dell’OK tradizionale, da effettuare durante il giorno. Le lenti usate da Wlodyga e Bryla avevano come quelle di Fontana, una curva secondaria più curva della zona ottica, da cui il nome “geometria inversa”. La procedura di modellamento corneale condotta con lenti a geometria inversa fu chiamata da questi due autori “ortocheratologia accelerata” perché l’utilizzo di queste lenti permetteva di completare il programma terapeutico in tempi molto più brevi rispetto alle tecniche eseguite con lenti a geometria convenzionale. Oltre a migliorare la stabilità della lente, venne ridotto il decentramento indotto dalla trazione provocata dalla palpebra superiore e fu possibile trattare difetti più elevati. Precedentemente i risultati erano poco prevedibili [Binder 1980].Nel 1998 la FDA (Food and Drug Administration) approva le lenti a contatto per ortocheratoloiga. Era una LAC rigida gas-permeabile (RGP), il cui uso era consentito fino alla correzione di -3,00 D e aveva un regime diurno.Nel 2000 la FDA approvò anche le LAC per OK “Paragon HDS-OK” e “Fluoroperm 60-OK” sempre per miopia fino a -3,00 D. Altre lenti ricevettero l’approvazione della FDA sia per uso notturno sia diurno, fino alla correzione di -6,00 D anche in pazienti al di sotto dei 18 anni.Dai primi anni del 2000 in poi l’ortocheratologia ha avuto una diffusione a catena in particolar modo negli USA, in Asia ed in Europa.

Quanto dura l'effetto delle lenti notturne?

RISPOSTA: Le lenti notturne solitamente durano un anno, ovviamente la durata varia in base a molti fattori, come ad esempio: alla qualità di materiale usato per la loro realizzazione, alla frequenza dell'utilizzo, la modalità di pulizia e, cosa più importante, a quanto gli occhi le sporcano.

Quanto costano le lenti a contatto notturne?

L'ortocheratologia è una tecnica dai costi piuttosto elevati (il prezzo di un paio di lenti ortocheratologiche, infatti, può oscillare fra i 200 e i 500 euro circa).

Cosa succede se tengo le lenti più di 8 ore?

Il motivo è presto detto: un uso prolungato delle lenti a contatto giornaliere può avere conseguenze poco piacevoli per la salute degli occhi. Infatti una volta usate le lenti a contatto giornaliere diventano delle autentiche coltivazioni di batteri. Se rimesse sull'occhio, possono causare irritazioni e infezioni.

Quanto durano le lenti Ortocheratologiche?

Quanto durano gli effetti delle lenti ortocheratologiche Gli effetti delle lenti ortocheratologiche si mantengono per circa 24-48 ore dopo la rimozione. Alcuni pazienti con cornee meno “sensibili” potrebbero dover portare le lenti per alcuni mesi, prima di avere dei risultati apprezzabili.

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