Di quale regione è originario il vino sangiovese

Di quale regione è originario il vino sangiovese

Il Sangiovese è il vitigno a bacca nera che più caratterizza la produzione vitivinicola italiana, è il più diffuso e coltivato ed è presente in moltissime regioni, occupando circa il 10% della nostra superficie vitata. Da questo vitigno si ricavano tantissimi vini rossi e diverse Denominazioni prestigiose e conosciute in tutto il mondo.

Nel nostro articolo ti presenteremo il Sangiovese e scopriremo i grandi vini rossi che si possono ricavare da questo vitigno.

Il vitigno Sangiovese: storia, caratteristiche e diffusione

Il Sangiovese è un vitigno a bacca rossa dalle origini incerte e dibattute. Le prime citazioni risalgono al XVI secolo ma si ritiene che questo vitigno fosse già noto molto tempo prima.

Con ogni probabilità era conosciuto fin dall’epoca degli etruschi, tanto che, secondo alcuni studiosi, il nome stesso deriverebbe da “Sangue di Giove”, in riferimento ad una delle divinità del popolo italico. Ma le teorie sono molte e non definitive: c’è chi sostiene che derivi da “sanguegiovese”, dal Monte Giove, nell’area del comune di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, e chi da “sangiovannese” in quanto originario di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo.

Secondo gli ampelografi la sua origine geografica sarebbe quella dell’Appennino tosco-romagnolo, dove poi si sarebbe diffuso, prima in tutta la Toscana e in Emilia Romagna e, poi, progressivamente in gran parte delle regioni italiane.

Quel che è certo è che, oggi, il Sangiovese è presente in maniera consistente nel nostro territorio ed è il vitigno più coltivato: in Toscana, le sue uve sono le più importanti e occupano più del 60% delle terre dedicate alla coltivazione della vite, ma è massicciamente presente anche nelle altre regioni dell’Italia centrale, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo su tutte, senza dimenticare, a nord, Lombardia, Veneto e Liguria, e, a sud, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Il Sangiovese ha una notevole capacità di adattamento ai vari climi ed ambienti, tanto da donare ai vini che produce caratteristiche spesso diverse da zona a zona; ha, inoltre, una capacità di mutamento elevata, tanto che esistono molte varietà clonali locali che assumono anche nomi diversi a seconda dell’area in cui viene coltivato. A Montepulciano, per esempio, è conosciuto come Prugnolo Gentile, mentre a Montalcino è chiamato Brunello.

Le numerose varietà clonali rendono difficile ogni tipo di classificazione. Anche quella classica tra Sangiovese Grosso e Sangiovese Piccolo, sulla base della grandezza degli acini e del grappolo, è ritenuta riduttiva da un punto di vista scientifico.

Allo stesso modo, individuare le caratteristiche comuni ai vini che vengono ricavati da questo vitigno è impresa ardua: possiamo soltanto dire che i vini Sangiovese presentano solitamente profumi di frutti rossi, hanno una buona acidità, ottima tannicità e sono di medio-alta struttura.

I grandi vini rossi italiani dal vitigno Sangiovese

La diffusione e la qualità del vitigno Sangiovese fanno sì che le sue uve siano alla base della produzione di molti vini e denominazioni italiane, in purezza o in associazione ad altre uve. Considera che sono oltre 240 le Denominazioni italiane dove viene utilizzato il Sangiovese!

In Toscana è l’uva più importante della Regione, presente in tantissimi vini a partire dalla D.O.C.G. Chianti e in tutte le sue sottozone: “Chianti Colli Aretini”, “Chianti Colli Fiorentini”, “Chianti Colli Senesi”, “Chianti Colline Pisane”, “Chianti Montalbano”, “Chianti Montespertoli” e “Chianti Rufina”. In questi vini la presenza del vitigno Sangiovese può andare dal 70% al 100% della sua composizione (tra il 75% e il 100% per la sottozona “Colli Senesi”).

Nella D.O.C.G. Brunello di Montalcino il Sangiovese occupa il 100% della base ampelografica, così come nella D.O.C. Rosso di Montalcino, nell’omonimo comune in Provincia di Siena.

Anche la celebre D.O.C.G. Vino Nobile di Montepulciano è ottenuta da uve Sangiovese (chiamato nella zona Prugnolo Gentile), per almeno il 70% della sua composizione, così come la D.O.C. Rosso di Montepulciano.

Restando sempre in Toscana, la D.O.C. Morellino di Scansano è ottenuta per almeno l’85% dalle uve di questo vitigno.

Spostandoci in Emilia Romagna segnaliamo la D.O.C. Sangiovese di Romagna oltre ad una serie di vini a base del vitigno Sangiovese di Romagna non rientranti in alcuna denominazione.

In Umbria il Sangiovese è presente in moltissimi vini rossi, come quelli di Torgiano, e nella D.O.C.G. Torgiano Rosso Riserva.

In Lombardia, lo ritroviamo nella D.O.C. Botticino, in compagnia di altri vitigni. È poi presente in molte denominazioni delle Marche, in quelle dell’Abruzzo, del Lazio e della Sicilia.

Senza poi contare tutti quei vini, anche pregiati e molto ricercati non rientranti in alcuna Denominazione.

Insomma, come avrai capito, il Sangiovese è un vitigno speciale così come i vini che si possono ottenere. Se sei curioso di scoprirli puoi acquistarli nell’enoteca online di Wineshop.it.

In quale regione è originario il vino Sangiovese?

Il Sangiovese è il vitigno a bacca nera più coltivato in Italia, con una superficie vitata pari all'11% di quella totale nazionale. Il Sangiovese viene coltivato dalla Romagna fino alla Campania ed è il vitigno più diffuso in Toscana.

Che origine ha il vino Sangiovese?

Il vino Sangiovese sembra comunque aver origine nella zona appenninica tra Toscana e Romagna: ancora oggi in queste zone è infatti l'uva a bacca rossa più coltivata.

Perché il vino Sangiovese si chiama così?

Il suo curioso nome, che in dialetto romagnolo suona come ” sanzve's” , sembrerebbe, infatti, derivare dal Monte Giove o Colli Jovis, una collina che si trova nell'entroterra riminese, non lontano dalla splendida Santarcangelo di Romagna. Ma la denominazione allude anche al “Sanctus Zeus” , il dio Giove dei Romani.

Quanto costa una bottiglia di vino Sangiovese?

Sangiovese vini 2704 Prezzo: minimo3,7 € medio64,58 € massimo7400 €