Show La stagione fredda è iniziata, il brusco calo delle temperature registrato in questi ultimi giorni ne è una prova, e di conseguenza si tornano ad accendere gli impianti ed i sistemi di riscaldamento. L’unità operativa Igiene e sanità pubblica dell’Asl 11, quindi, vuole richiamare l’attenzione dei cittadini sul pericolo di intossicazione da monossido di
carbonio che può scaturire dall’utilizzo degli apparecchi a combustione presenti all’interno delle abitazioni, sconsigliando in modo categorico l’utilizzo di bracieri come fonte di riscaldamento degli ambienti interni. L’interruzione durante la stagione primaverile ed estiva nell’uso di apparecchi e impianti di riscaldamento (caldaie, stufe, caminetti, cucine a legna, ecc…), associato all’assenza di controlli di manutenzione ordinaria e straordinaria, aumenta il pericolo di intossicazioni, causando gravi rischi che possono minare l’incolumità del nucleo familiare e, talvolta, anche degli eventuali condomini. Perché il monossido di carbonio è pericoloso?Il monossido di carbonio (CO) si forma ogni volta che sostanze contenenti carbonio vengono bruciate in carenza di ossigeno, condizione tipica di tutti i processi combustivi dei nostri mezzi di riscaldamento degli ambienti. Il monossido è un gas incolore, inodore e insapore, non irritante e altamente tossico per l’organismo, tutte caratteristiche che lo rendono impercettibile ai nostri sensi, quindi estremamente pericoloso. Quali sono i primi sintomi?I primi sintomi di un’intossicazione per concentrazioni di monossido di carbonio sono mal di testa, percezione visiva sfocata, palpitazioni e leggeri malesseri associati anche a nausea. All’interno delle abitazioni è possibile convivere con tali lievi disturbi se la perdita e, dunque, la concentrazione di monossido nei locali abitati è minima. L’essere umano tenderà, infatti, a imputare la causa della sintomatologia ad altri fattori derivanti dal proprio stato di salute (influenza, modeste tossinfezioni alimentari ecc.), non badando alla sicurezza dei propri apparecchi a combustione, con specifico riferimento al sistema di scarico fumi e alla corretta ventilazione /aerazione dei locali. Quali sono le misure di prevenzione?Occorre garantire la corretta ventilazione e aerazione (griglie/bocchette a parete) dei locali dove sono installati o utilizzati gli apparecchi di riscaldamento (inclusi i piani cottura), in modo da assicurare l’afflusso di aria necessaria alla combustione, nonché la fuoriuscita dei fumi e di eventuali miscele di gas non combuste. Deve essere assicurata la tenuta delle canne fumarie e dei canali di fumo (ovvero i tubi che dalla caldaia/stufa si innestano sulla canna fumaria o direttamente sull’esterno), con particolare attenzione alle vecchie canne fumarie realizzate con tubi a innesto o in muratura. E’ necessario far controllare tutti gli impianti e apparecchi a combustione nei termini e con le modalità previsti dalla legge. Generalmente, per gli apparecchi di piccola potenza diversi dalla caldaie la legge non prevede cadenze temporali sui controlli di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte di un’impresa abilitata/autorizzata. Pertanto, spetta sia ai proprietari che agli inquilini di immobili attivarsi per far verificare la sicurezza dei propri apparecchi a combustione, specie se di vecchia installazione o di acquisto datato mai fatti sottoporre a controllo. Ulteriori informazioni tecniche e indicazioni di buona condotta sono disponibili sul sito dell’Asl 11
www.usl11.toscana.it, nelle news della sezione dedicata al Dipartimento prevenzione (http://www.usl11.toscana.it/pagina_0.php?pag=prev|home), dove è possibile scaricare sia un opuscolo informativo in otto lingue che un dépliant tecnico-sanitario recante indicazioni utili per identificare le situazioni più a rischio. Quando il camino produce monossido di carbonio?Quando, in presenza di una combustione di materiale organico (carbone, olio, legno, etc), l'ossigeno presente nell'aria non è sufficiente a convertire tutto il carbonio in anidride carbonica (CO2), si forma il monossido.
Quando il camino è pericoloso?Scendendo nel dettaglio, la fase più critica in più alto è il rischio di di respirare particelle di carbonio è quella dell'accensione della legna. È questo, infatti, il momento in cui si registra la maggiore emissione di fumi.
Come accorgersi della presenza di monossido di carbonio?Il modo migliore per testare il monossido di carbonio
Poiché la CO è incolore, insapore, inodore e non irritante, il modo migliore per rilevarne la presenza è utilizzare un dispositivo elettronico strumento per test di combustione.
Cosa fare per evitare il monossido di carbonio?Con camini o stufe accese arieggia sempre i locali per evitare la formazione del monossido di carbonio. Il monossido di carbonio è un gas inodore, incolore e insapore. Sono queste caratteristiche a renderlo pericoloso. Una presa d'aria o una finestra leggermente aperta possono salvarci la vita.
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