Euro 5 fino a quando possono circolare

Il caso più eclatante è certamente quello di Milano, dove dal 1° ottobre non potranno più circolare, nei giorni feriali, le auto a benzina con omologazione fino a Euro 2 compresa e, soprattutto, le diesel Euro 5. La metropoli lombarda fa da apripista nell’introduzione di norme sempre più restrittive per la circolazione delle auto private, finendo per ispirare le amministrazioni di altre città italiane, ma il suo non è in verità un caso isolato: anche se non così intransigenti, sono molti i comuni che impongono il divieto di utilizzo delle vetture più vecchie. Ecco una mappa delle limitazioni oggi previste nei principali centri urbani.

Milano. Dal 1° ottobre, nella fascia oraria 7.30-19.30 dei giorni da lunedì a venerdì (festivi esclusi), all’interno dell’Area B (che, in pratica, coincide con il perimetro comunale ed è sorvegliata da 188 telecamere) non potranno più circolare le vetture fino a Euro 2 a benzina e fino a Euro 5 a gasolio, comprese le Euro 4 dotate di filtro antiparticolato. Sempre dal 1° ottobre, inoltre, cesserà l’esenzione dal pagamento del ticket di accesso all’Area C (in pratica, al centro storico, il cui costo giornaliero è di 5 euro) per tutte le auto ibride: ne avranno, infatti, diritto soltanto quelle con emissioni di CO2 inferiori a 100 g/km. I piani futuri del Comune milanese prevedono, poi, dall’ottobre del 2025 il divieto di circolazione nei giorni feriali anche delle Euro 3 a benzina e delle Euro 6 A, B, C diesel acquistate dopo il 31 dicembre 2018 e dal 1° ottobre del 2028 delle Euro 4 a benzina e delle Euro 6 A, B e C acquistate entro il 31 dicembre 2018. Il 2030, infine, decreterà il blocco pure delle diesel Euro 6 D-temp e delle Euro 6 D.

Torino. In città non possono mai circolare le Euro 0 e 1 a benzina, le diesel Euro 0, 1 e 2, e le Euro 0 e 1 bifuel (Gpl/metano e benzina). Dal lunedì al venerdì, nella fascia dalle 8 alle 19, si fermano anche le Euro 3 e 4 diesel; il blocco delle Euro 5 a gasolio è previsto nel caso di superamento dei limiti delle sostanze inquinanti.

Genova. Nella zona centrale, fatta eccezione per la sopraelevata Aldo Moro e le relative rampe, dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 19 non possono circolare le Euro 0 e 1 a benzina e le Euro 0, 1 e 2 a gasolio.

Bologna e Modena. Dal lunedì al venerdì e la domenica dalle 8.30 alle 18.30 è vietata la circolazione delle auto fino a Euro 2 a benzina, fino a Euro 3 diesel ed Euro 0 e 1 a Gpl e metano. L’amministrazione sta studiando la possibile introduzione di una “tassa” di circolazione (da 100 a 300 euro annui) che colpirebbe tutte le auto, Euro 6 comprese, a eccezione solo di ibride ed elettriche. A Modena valgono sostanzialmente le stesse limitazioni previste a Bologna, salvo il fatto che colpiscono anche le Euro 0 e 1 a Gpl/benzina e metano/benzina.

Rimini. Ai divieti previsti da Bologna e Modena si aggiunge il blocco nell’intera provincia delle Euro 4 diesel dopo tre giorni di superamento dei limiti di PM10.

Bolzano. Nella città altoatesina dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi), nelle fasce orarie 7-10 e 16-19 è vietata la circolazione delle Euro 0 e 1 a benzina e delle diesel fino a Euro 3.

Padova. Fino al 30 aprile non possono circolare dal lunedì al venerdì (festivi compresi), dalle 8.30 alle 18.30, le Euro 0 e 1 a benzina e le diesel fino a Euro 4. Dopo quattro giorni consecutivi di superamento della soglia di emergenza prevista per le polveri sottili scatta il blocco anche delle Euro 2 a benzina e delle Euro 5 diesel.

Firenze. Nella Ztl e lungo i viali della circonvallazione (tra Amendola e Giovane Italia e piazza della Libertà), dal lunedì al venerdì e dalle 8.30 alle 18.30 non possono circolare le Euro 0 e 1 a benzina e le diesel fino a Euro 4.

Roma. Nella capitale è prevista una Fascia verde, che comprende il cosiddetto Anello ferroviario, all’interno della quale dal lunedì al sabato (festivi esclusi) non è ammessa la circolazione delle auto a benzina fino a Euro 2 e diesel fino a Euro 3. Questo divieto è rimasto finora sostanzialmente inapplicato, ma diventerà “cogente” (con relative sanzioni in caso d’infrazione) a partire da novembre. Fino a marzo 2023, poi, la normativa sarà integrata dal divieto di circolazione anche delle diesel Euro 4. Dal novembre 2024 al marzo successivo, infine, dal lunedì al sabato e dalle 7.30 alle 20.30 sarà inibito l’utilizzo, sempre nella Fascia verde, delle auto a benzina con omologazione fino a Euro 3 e diesel fino a Euro 5.

Napoli. Nel periodo che va da ottobre a marzo, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8.30-18.30 non possono circolare le Euro 0 e 1 a benzina e le diesel fino a Euro 4.

I cambiamenti climatici in atto negli ultimi anni hanno portato a una vera e propria rivoluzione del mercato auto che sempre più cerca di puntare verso l’elettrico e la mobilità sostenibile. Ma il parco auto in circolazione, alla data attuale, presenta numerose vetture in là con gli anni e che, nel futuro prossimo, rischiano di non poter essere più utilizzate in alcune città per via delle limitazioni conseguenti al raggiungimento di alcune soglie di inquinamento.

Dopo aver via via ristretto il campo d’azione della auto Euro 4, diverse città stanno mettendo nel mirino le automobili Euro 5, di recente immissione sul mercato ma, nonostante il maggior rispetto per l’ambiente, ormai bandite in alcune metropoli. Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le auto Euro 5 e da quando la circolazione potrà essere vietata.

  • Euro 5, da che anno e come capirlo
  • A quando lo stop delle auto

Euro 5, da che anno e come capirlo

Le automobili Euro 5 sono quelle vetture diesel o benzina acquistate o immatricolate dal 1° settembre 2011 al 1° settembre 2015. Si tratta di una classe anti-inquinamento tra le più recenti, con un impatto ambientale di certo ridotto rispetto alle auto che circolavano in Italia dieci anni fa. Nel corso del tempo, però, con l’evoluzione della tecnologia, sono arrivate sul mercato anche le auto Euro 6, portando la classe precedente a essere viste sotto un occhio diverso.

Nello specifico le auto Euro 5 hanno fatto diminuire le emissioni di ossidi d’azoto e particolato rispetto alla Euro 4, con l’agente inquinante passato da 0,08 a 0,06 g/km per le auto benzina e da 0,25 a 0,18 g/km per le auto Diesel, mentre il particolato delle auto Diesel è sceso da 0,025 a 0,005 g/km.

Se per caso non ci si ricordasse quanto è stata acquista l’auto, e dunque non si sa il tipo di classe anti-inquinamento, a correre in soccorso è il libretto che ogni conducente deve sempre avere con sé quando si mette alla guida. Consultando il documento, infatti, alla riga V9 è possibile trovare alcune indicazioni che aiutano a capire se la macchina è Euro 5. Se nel libretto si trovano i codici “2005/55/CE B2, 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2, 2006/51/CE rif, 2005/55/CE” si tratta allora di un’auto di questa classe anti-inquinamento.

A quando lo stop delle auto

Come detto, le Euro 5 sono tornate a far parlare di sé dopo che alcune città hanno deciso di limitarne la circolazione per far fronte all’inquinamento sempre più crescente. In una situazione climatica d’emergenza, infatti, uno dei primi modi per combattere il problema è lo stop alla circolazione delle auto per alcuni giorni che, facendo scendere gli agenti inquinanti, permettono innanzitutto di avere un’aria un po’ più respirabile nei centri abitati (qui vi abbiamo parlato dello stop di alcune auto da ottobre).

Dopo aver dato delle scadenze alle Euro 4, tocca ora alle auto di classe anti-inquinamento successiva, con le Euro 5 che cominciano a essere limitate nelle grandi città. A Torino, per esempio, il blocco per le auto Diesel Euro 5 entra in vigore dopo dieci giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo di particolato PM10, ma soltanto nel periodo invernale dal 31 ottobre al 1 marzo, con le auto che sono costrette a fermarsi dal lunedì al venerdì tra le 8 e le 19 se immatricolate entro gennaio 2013. Se gli sforamenti diventano venti consecutivi, il blocco per le Euro 5 a gasolio inizia alle 07.00 e finisce alle 20.00 dal lunedì al venerdì.

In un’altra grande città come Milano, invece, le Euro 5 sono bandite dall’Area B a partire dal 1° ottobre 2022. Si tratta di una grande porzione di città, la cosiddetta zona a traffico limitato, che coincide con gran parte del territorio della città (vi abbiamo parlato qui delle limitazioni nella città meneghina). Nella Capitale, invece, non sono ammesse alla Fascia Verde, la zona a traffico limitato che include il centro storico, dall’ottavo giorno consecutivo di superamento dei limiti sulle emissioni. In questa circostanza le Euro 5 devono stare ferme a Roma dal lunedì al venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30 e dalle ore 16.30 alle 20.30.

In altre Regioni, come Campania e Sicilia, invece non sono stati presi provvedimenti ufficiali. Le uniche auto a fermarsi, ormai dal 2020, sono state le Euro 4, mentre per le Euro 5 c’è un “accordo sulla parola” dello stop al 2025, ma nulla è stato ancora ratificato.

Quali auto non potranno più circolare nel 2022?

Dal 1° ottobre 2022 il divieto riguarderà i veicoli a benzina Euro 2 e perfino le diesel Euro 5. Dal 1° ottobre 2025 invece non potranno più circolare le benzina Euro 3 e i diesel Euro 6.

Quali auto non potranno più circolare nel 2023?

Dal 1° novembre 2022 il divieto per questi veicoli si estende a tutta la Fascia Verde, che è molto più ampia dell'Anello ferroviario). Dal 1° novembre 2023 non vi potranno più circolare i veicoli Euro 3 a benzina e gli Euro 4 a gasolio.

Quali Euro 5 possono circolare a Milano?

In queste 12 ore potranno circolare in città solo auto ibride o elettriche, Diesel Euro 6 e benzina da Euro 2 in su. Il 1° ottobre prossimo, dunque, anche le auto Euro 5 Diesel rientreranno tra le vetture bandite dall'area B, secondo il “Piano Aria Clima” varato il 4 ottobre 2019.

Cosa cambia da Euro 5 a Euro 6?

Come si può notare, la normativa Euro 6 prevede valori limite di CO, HC, PM invariati rispetto ad Euro 5. Anche il limite degli NOx per i motori benzina, GPL e metano non cambia, mentre gli NOx per i diesel passano dai 180 mg/km dell'Euro 5 a 80 mg/km.