I 12 giorni per l’emissione della fattura elettronica si contano a partire dal giorno della vendita di prodotto o prestazione di servizio a cui fa riferimento il documento. Show
Le fatture differite, possono essere trasmesse al sistema di interscambio entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. E’ importante rispettare questi termini molto precisamente per non ricevere multe, affidandosi ad un servizio o un’applicazione che si assicura per te di rispettare questi termini. Puoi richiedere una consulenza gratuita e senza impegno ad un nostro consulente fiscale, ti parlerà di come la nostra app si occuperà per te di queste tempistiche e si assicurerà che le fatture elettroniche siano inviate sempre correttamente. Compila il modulo in fondo alla pagina per riceverla. Come anticipato, le fatture elettroniche vanno sempre inviate ai propri clienti attraverso il SdI (Sistema di Interscambio), altrimenti sono considerate non emesse. Quali controlli esegue il SDI sulla Fattura Elettronica
Il SdI controlla inoltre che il file della stessa fattura elettronica non sia stato già inviato (duplicato). Fattura elettronica non corretta: La ricevuta di scartoSe uno o più dei controlli sopra descritti non va a buon fine, il SdI “scarta” la fattura elettronica e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di scarto all’interno della quale sarà anche indicato il codice e una sintetica descrizione del motivo dello scarto (per spiegazioni più dettagliate di tali motivi si rimanda alle specifiche tecniche allegate al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018). La ricevuta di scarto viene trasmessa dal SdI alla medesima PEC o al medesimo canale telematico (FTP o Web Service) da cui ha ricevuto la fattura elettronica. Di seguito un esempio della ricevuta di scarto messa a disposizione nel portale “Fatture e Corrispettivi”: Se la fattura elettronica è stata scartata dal SdI occorrerà correggere l’errore che ha prodotto lo scarto e inviare nuovamente al SdI il file della fattura corretta: al riguardo si consiglia di ricompilare la fattura con la stessa data e numerazione di quella scartata (per maggiori informazioni su questa tematica si rimanda alla circolare 13/E del 2 luglio 2018). Fattura elettronica corretta: la ricevuta di consegna o la ricevuta di impossibilità di consegnaSe i controlli sopra descritti vanno a buon fine, il SdI recapita la fattura elettronica all’indirizzo telematico che legge nel file della fattura (campi “Codice Destinatario” e “PEC Destinatario”) e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di consegna all’interno della quale sono indicate la data e l’ora esatta in cui è avvenuta la consegna. Nella ricevuta, inoltre, è riportato il nome che è stato assegnato al file dal soggetto che ha predisposto la fattura, un numero – attribuito dal SdI – che identifica univocamente il file della fattura e un ulteriore codice – definito hash – che consente di garantire l’integrità del file stesso. Inoltre, un duplicato della fattura elettronica è sempre messo a disposizione sia del cliente che del fornitore nelle loro rispettive aree riservate di “Consultazione → Dati rilevanti ai fini IVA” del portale “Fatture e Corrispettivi”. Il duplicato della fattura elettronica ha lo stesso valore giuridico del file originale della fattura. Nel caso in cui la casella PEC ovvero il canale telematico FTP o Web Service, dove il SdI prova a recapitare il file della fattura, non fossero attivi (ad esempio se la casella PEC è piena ovvero il server del canale telematico è momentaneamente spento), il
SdI – leggendo il numero di partita Iva ovvero il Codice Fiscale del cliente (c.d. cessionario/committente) all’interno della fattura – mette comunque a disposizione il duplicato della fattura nell’area riservata di “Consultazione → Dati rilevanti ai fini IVA” del portale “Fatture e Corrispettivi”.
Cliccando sul simbolo della lente d’ingrandimento, l’utente potrà visualizzare o scaricare la fattura come visualizzato dalle successive figure. Qualora il fornitore abbia compilato – in fattura – solo il campo “Codice Destinatario” con il valore “0000000” (caso in cui il cliente non comunichi alcun indirizzo telematico oppure è un consumatore finale ovvero un operatore in regime di vantaggio o forfettario ovvero un piccolo agricoltore), la fattura sarà sempre messa a disposizione del cliente nella sua area di “Consultazione → Dati rilevanti ai fini IVA” del portale “Fatture e Corrispettivi”. Come si contano i 12 giorni per la fattura elettronica?I 12 giorni per l'emissione della fattura elettronica si contano a partire dal giorno della vendita di prodotto o prestazione di servizio a cui fa riferimento il documento. Nella fattura sarà sempre necessario indicare la data di esecuzione dell'operazione.
Quanto tempo c'è per inviare la fattura allo SdI dopo la data fattura?Per le fatture immediate si dovrà riportare nel campo “Data del documento” la data di effettuazione dell'operazione mentre la trasmissione allo Sdi della fattura deve avvenire entro 12 giorni.
Cosa succede se non invio la fattura entro 12 giorni?L'importo è fisso da 250 a 2.000 euro quando la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo. Ordinariamente, la fattura elettronica deve essere emessa entro le 24 ore dal momento in cui l'operazione si considera effettuata.
Quanto tempo ho per inviare una fattura elettronica differita?Per questa tipologia di fattura l'invio allo SdI deve avvenire entro 12 giorni dall'emissione della fattura. Per quanto riguarda la fattura elettronica differita il discorso è un po' diverso, queste ultime infatti possono essere inviate all'SdI entro il giorno 15 del mese successivo all'effettuazione dell'operazione.
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