Ad ognuno di noi almeno una volta nella vita è capitato di ricevere una multa che risulta essere chiaramente contestabile, sia nel contenuto che nella forma in cui essa ci viene notificata. Andiamo ad analizzare in quale modo e quando una multa può essere contestata. Show
Hai bisogno di un avvocato civilista? Tramite il servizio di AvvocatoFlash, attivo in tutta Italia, potrai trovare un buon avvocato civilista in breve tempo. 1. Autovelox: caratteristiche tecnicheGli autovelox devono avere determinate caratteristiche per poter essere considerati regolarmente istituiti, altrimenti le multe che da essi scaturiscono non sono valide. Essi, infatti, devono essere:
2. Le multe da AutoveloxSe è vero che le multe sono più che legittime in tutti i casi in cui si pone in essere un comportamento scorretto alla guida del proprio veicolo, mettendo in pericolo non solo la propria vita ma anche quella degli altri (conducenti e pedoni), altrettanto non può dirsi per chi rispetta le regole del codice della strada. Per gli imprudenti, infatti, la multa rappresenta solo una blanda sanzione, a cui si aggiunge la sospensione o il ritiro della patente nonché una condanna penale per i casi più gravi di omicidio stradale. La multa da autovelox, tuttavia, viene usata spesso come mezzo per incrementare le entrate dei singoli Comuni a dispetto dei poveri automobilisti, rispettosi del codice della strada. Allora questi come possono reagire? Sono costretti a pagare oppure possono opporsi? La risposta è abbastanza semplice. Si deve, innanzitutto, leggere attentamente quanto è riportato nel verbale, cioè la violazione contestata e, se si è certi della correttezza del proprio comportamento, rivolgersi immediatamente ad un avvocato. L’ausilio dell’avvocato, infatti, è fortemente consigliato giacché indicherà la strada migliore da seguire (ricorso al prefetto o al giudice di pace o, in alternativa, il pagamento della multa). 3. Elementi della multaFondamentale per l’automobilista che vuole contestare una multa a suo carico è procedere ad un’adeguata verifica della stessa, ovvero ad un controllo dettagliato del suo contenuto. Infatti, per essere valido, il verbale deve contenere fornire alcune indicazioni fondamentali, quali, ad esempio:
Ci sono poi degli ulteriori elementi che possono invalidare il verbale, quali la mancata indicazione del giorno, del luogo o della località dell’infrazione, della targa o della norma violata. È inoltre possibile presentare il ricorso anche se qualora si ritenga che sulla strada non sia stata posizionata la segnaletica necessaria ovvero che i segnali non rispettino le distanze minime e massime previste dalla legge. Non solo, ma anche la scarsa visibilità dell’autovelox è una motivazione a cui appellarsi per non pagare la multa. La direttiva Minniti chiarisce che:
4. Entro quando può essere notificata una multaPer una miglior difesa, è indubbio che l’automobilista debba essere messo nella condizione di venire a conoscenza del compimento di un’infrazione del codice della strada al momento in cui la stessa si verifica. Tale immediatezza, in concreto, non sempre è realizzabile: infatti, la legge fornisce alla polizia municipale un termine, per la notifica della multa, che si estende fino a 90 giorni successivi all'infrazione. Tale termine può essere visto anche a favore dell’automobilista, il quale se riceve la contestazione oltre i 90 giorni previsti, non è più costretto a pagare la multa che diventa nulla a tutti gli effetti. Di conseguenza, è molto importante per il destinatario della multa sapere da quando inizia a decorrere il termine dei 90 giorni: il legislatore, in merito, si è preoccupato di stabilire che tale termine comincia a decorrere dal giorno dell'accertamento della violazione, ossia dal giorno in cui la violazione è stata commessa. La Corte di Cassazione ha cercato, nel tempo, di dare un significato ben preciso al termine “accertamento”: se è vero che l'accertamento coincide con la data della violazione, è altrettanto vero che esistono dei casi in cui sono necessarie indagini più approfondite che spostano la stessa decorrenza del termine. La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, ha pertanto precisato che invece, i 90 giorni decorrono partono dalla violazione stessa, e non valgono solo nel caso in cui sia difficile individuare il proprietario dell’auto. Se questi cioè ha eseguito una tardiva trascrizione del trasferimento della proprietà del veicolo; o se non ha comunicato un cambiamento di residenza. In tal caso, infatti, il Comune ha difficoltà a cercare il proprietario del mezzo e necessita di più tempo. In tale sentenza, con riferimento alle multe per eccesso di velocità accertate con autovelox, la Corte ha ribadito che la notifica del verbale deve avvenire entro 90 giorni dall’infrazione e non dalla data di effettivo accertamento dell’infrazione; tale norma consente così la notifica della multa oltre il termine di 90 giorni proprio nel caso di difficoltà nell’identificazione del conducente 5. Il termine di notifica della multa via PecOggi è obbligatorio notificare il verbale mediante posta elettronica certificata a coloro che sono dotati di un indirizzo PEC, come ad esempio i professionisti iscritti in albi o elenchi professionali. Anche la notifica a mezzo PEC deve avvenire, in generale, nel termine di 90 giorni dalla data dell’infrazione. Anche per la notifica del verbale attraverso la PEC vale il principio della separazione dei termini per il notificante ed il destinatario: ciò significa che il verbale si considera spedito, per gli accertatori, nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione, mentre è notificato per il destinatario nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna del messaggio PEC. In questo modo, per il calcolo del termine di 90 giorni si deve necessariamente fare riferimento alla data in cui è stata generata la ricevuta di accettazione. I termini successivi per il pagamento in misura ridotta del verbale e per l’eventuale proposizione del ricorso inizieranno, invece, a decorrere dalla data di generazione della ricevuta avvenuta consegna del messaggio PEC. È proprio la generazione della ricevuta di avvenuta consegna che prova l’avvenuta notificazione del verbale indipendentemente dalla effettiva lettura del suo contenuto da parte del destinatario. 6. Da quale momento inizia a decorrere il termine per la notifica della multa?In concreto, la data a cui fare riferimento non è quella in cui si riceve materialmente l’atto, ma quella in cui la multa è stata affidata alle poste per la notifica. Secondo la Corte di Cassazione, infatti, il termine è rispettato se l’organo che ha accertato l’infrazione ha affidato il plico al servizio postale entro i 90 giorni successivi all’accertamento stesso. Questo giorno è indicato nel verbale generalmente con una di queste espressioni: Consegnato in data XX/XX/XXX all’ufficio postale di …. oppure Il presente atto conforme all’originale viene notificato al destinatario a mezzo del servizio postale con raccomandata A.R. consegnata in data XX/XX/XXXX all’ufficio postale di….. Altrimenti, la data può essere ricavata dai timbri presenti sulla busta contenente l’atto, oppure mediante verifica tramite il servizio cerca spedizione di poste italiane. Per quel che riguarda, invece, il termine per la proposizione del ricorso, esso decorrono dal momento in cui si realizza la conoscibilità’ dell’atto, ovvero dal momento in cui si riceve materialmente lo stesso. Tale regola si spiega per il fatto che non si possono far ricadere le conseguenze negative derivanti da eventuali ritardi del servizio postale in capo all’organo accertatore che ha correttamente provveduto a consegnare il plico entro i termini previsti. 7. Com'è possibile difendersi e in quali casi si può fare ricorsoQualora multa venga notificata oltre il termine consentito dalla legge, ciascuno può impugnarla nel proprio interesse mediante la proposizione di un ricorso che potrà essere rivolto a:
8. Differenza tra ricorso al prefetto e ricorso al giudice di paceTali diverse modalità di proposizione si differenziano anche e soprattutto per i costi che l’automobilista dovrà sostenere:
È bene, inoltre, che il conducente abbia chiaro che non è possibile proporre contemporaneamente sia il ricorso al giudice di pace sia al prefetto, infatti, i due mezzi sono alternativi. Il consiglio migliore è quello di rivolgersi ad un avvocato, l’unico in grado di scegliere consapevolmente la strada più adeguata da percorrere. 9. Aggiornamento 2020: le ultime pronunce della Corte di Cassazione sugli autoveloxNell’anno 2020 la Corte di Cassazione si è pronunciata con alcune interessanti sentenze, in tema di multe derivanti da apparecchi elettronici di rilevamento della
velocità, che forniscono delle precisazioni utili per valutare la possibilità di contestare una multa. Tuttavia, cosa bisogna fare se la data di taratura, apposta dai verbalizzanti, risulta formalmente corretta? In altri termini: è sufficiente l’attestazione circa la taratura dell’apparecchio che viene apposta nel verbale dagli accertatori? Cosa significa questo? Significa che il cittadino ha il diritto di richiedere, nel ricorso ovvero con l’accesso agli atti, che venga documentata e provata l’avvenuta verifica della funzionalità dell’autovelox. A fronte di questa richiesta, secondo la giurisprudenza recente, sarà obbligo dell’autorità, che ha elevato la multa, produrre la certificazione che attesti e accerti l’affidabilità dell’apparecchio. Ancora, la Corte di Cassazione con la pronuncia n.10464/2020, ha ulteriormente precisato che, per i suddetti accertamenti, non è sufficiente fare riferimento alle sole certificazioni di messa in opera e di controllo, ma qualora venga contestata l’affidabilità dell’apparecchio, il giudice è tenuto ad accertare se l’apparecchio sia stato o meno sottoposto alle periodiche verifiche di funzionalità e taratura. Queste precisazioni ovviamente possono rivelarsi degli utili motivi di ricorso per contestare la multa. Inoltre, come abbiamo già esposto nei precedenti punti, gli autovelox devono essere presegnalati all’automobilista con appositi cartelli e/o segnaletiche chiare e ben visibili. Anche su questo punto la Corte di Cassazione si è pronunciata nel 2020, con la sentenza n. 11792/2020, ed ha chiarito alcuni aspetti che è bene considerare al fine di non vedersi rigettato il proprio ricorso. Il caso riguardava un automobilista che ha impugnato una multa per eccesso di velocità, ritenendo che l’attestazione, contenuta nel verbale, circa l’adeguata presegnalazione dell’autovelox, fosse insufficiente. A parere del ricorrente questa
dicitura rappresentava una clausola di mero stile, mentre il verbale doveva indicare in modo puntuale, specifico e determinato che in quella data ora ed a quella certa distanza, dal punto di rilevazione, era presente un dato segnale, in modo da attestarne l’adeguatezza. La Corte di Cassazione dà torto al ricorrente, ritenendo valido il verbale anche in assenza di quelle specifiche puntualizzazioni, in quanto ciò che conta è «l’effettiva esistenza ed idoneità della segnalazione
stessa». Fonti NormativeCass. Sent. n. 22837/14 del 28.10.2014, artt. n. 196, 201 e 231 C.d.S. Cass. Sent. n. 7760/2017 Cass. civ. 3/10/2019, n. 24757 Cass. civ. 03/06/2020, n. 10464 Cass. civ. 18/06/2020, n. 11792 Redatto da: Alice Gottani Aggiornato da: Roberta Iannettone Hai bisogno di una consulenza da parte di un avvocato? Hai bisogno di un legale? Cerchi assistenza per un problema legale? Esponici il tuo caso. AvvocatoFlash ti metterà in contatto con i migliori avvocati online. Tre di loro ti invieranno un preventivo gratuitamente, e sarai tu a scegliere a chi affidare il tuo caso. Come fare ricorso per multa notificata in ritardo?Il ricorso contro la cartella esattoriale per una multa stradale mai ricevuta va presentato al giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica della cartella [1]. Nel ricorso bisogna esporre che la cartella è il primo atto con cui si è venuti a conoscenza della multa, che non era stata notificata prima.
Cosa fare in caso di notifica tardiva?In questo caso, la strada a disposizione è duplice. La prima è di presentare il ricorso al prefetto entro 60 giorni dalla notifica. La seconda è di appellarsi direttamente al giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica.
Cosa comporta la notifica oltre i termini del verbale di contestazione?Se il verbale viene notificato oltre questo termine la multa è illegittima ed è possibile presentare ricorso per ottenerne l'annullamento. L'uso del termine “accertamento” da parte del legislatore ha creato molta confusione, poiché diverse amministrazioni hanno interpretato tale termine a proprio favore.
Da quando decorrono i 90 giorni per la notifica di una multa?Quando la notifica avviene per posta la Polizia locale ha 90 giorni di tempo dalla data d'infrazione a quella di consegna dell'atto all'ufficio postale (360 giorni se risiedi all'estero) per inviare il verbale a mezzo raccomandata A/R all'indirizzo di residenza del proprietario del veicolo.
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