Amarene e ciliegie sono la stessa cosa

Amarene e ciliegie sono la stessa cosa

Le amarene sono ciliege? Ciliege e amarene sono spesso confuse tra loro, essendo in effetti piuttosto simili sia per forma che per tonalità di colore, in realtà è bene distinguere in modo netto queste due bacche, in quanto presentano caratteristiche differenti, ad un'analisi più accurata.

Principali differenze con la ciliegia

Tra le peculiarità più rilevanti si segnala il fatto che la ciliegia è più grande, più dolce e più polposa, mentre l'amarena è più piccola, ha un sapore più acido ed intenso e ha anche una consistenza più soda.

Anche dal punto di vista delle colture, ovviamente, ci sono delle differenze non da poco: mentre la ciliegia è ricavata dal ciliegio, il cui nome scientifico è Prunus avium, le amarene sono il frutto del cosiddetto Prunus cerasus, volgarmente noto come "ciliegio aspro".

Esistono diverse tipologie di ciliegio aspro e quella riguardante le amarene, la varietà amarena, è la più diffusa.

Cosa c'è da sapere sulla coltivazione del Prunus cerasus

La coltivazione dell'amarena, in Italia, è discretamente diffusa, soprattutto in regioni come Piemonte, Veneto, Campania ed Emilia Romagna, e non si tratta affatto di un processo particolarmente complesso.

Sicuramente, per poter realizzare una coltura di tali piante è necessario

Amarene e ciliegie sono la stessa cosa
prevedere dei grandi spazi: molto importante è, per il Prunus cerasus, distanziare adeguatamente le piante per scongiurare la formazione di zone d'ombra.

L'ombra è infatti un acerrimo nemico di queste piante, di conseguenza farle crescere in una zona non soleggiata potrebbe comprometterne non poco il corretto sviluppo.

I capisaldi per un'ideale produzione delle amarene sono dunque molta aria e molta illuminazione, anche per quel che riguarda le potature non si segnalano necessità particolari, se non un intervento "di routine" da eseguirsi nei mesi invernali.

L'utilizzo di prodotti specifici per l'accentuazione della fertilità del terreno può essere utile, ma non è necessario: la pianta da cui si ricava l'amarena, infatti, non è affatto esigenze neppure da questo punto di vista.

Molta attenzione è inoltre necessaria nella fase post-produzione, ovvero a seguito della raccolta dei frutti: le amarene hanno infatti un livello di deperibilità molto elevato, di conseguenza una conservazione inadeguata, o comunque dei tempi oltremodo lunghi, potrebbero comprometterne la condizione.

Le amarene: una delizia per mille diversi utilizzi

Le amarene sono un frutto davvero delizioso, forse perfino sottovalutato: oggi esso è largamente adoperato come ingrediente nell'ambito della produzione di dolciumi, liquori, granite, senza trascurare i vini, infatti in e-commerce rinomati quali https://www.greenwine.it/ si possono trovare tanti vini fruttati in cui vi sono note di amarena.

Se le amarene meritano una simile attenzione, tuttavia, non è soltanto per il loro sapore: questi frutti infatti sono assai apprezzati anche per il loro profilo nutrizionale, soprattutto dal punto di vista dell'apporto antiossidante.

Oramai è cosa nota il fatto che gli antiossidanti siano degli elementi nutrizionali davvero importantissimi per il benessere dell'organismo, essendo definiti addirittura come degli anti-tumorali anche se, ovviamente, dinanzi a mali come questi che continuano a mietere tante vittime è bene evitare toni smodatamente positivi.

Ciò che è certo è che gli antiossidanti sono un vero toccasana per la salute riuscendo a contrastare efficacemente i radicali liberi, primi responsabili dell'invecchiamento cellulare, e le amarene ne sono assolutamente piene, tant'è che sono considerate uno degli alimenti con il più elevato valore antiossidante.

Amarene e ciliegie sono la stessa cosa

Simili nella forma ma non nel gusto e nel sapore, ciliegie, visciole e amarene abbondano sui nostri banchi nei primi mesi caldi dell'anno e per molti sono dei veri e propri irrinunciabili peccati di gola. Cosa sono le visciole e in che periodo si trovano? Che differenza c'è tra amarene e visciole? E le ciliegie allora? Sfatiamo subito un falso mito: ciliegie, amarene e visciole non sono la stessa cosa e, come vedremo, nonostante le numerose somiglianze, derivano da piante diverse appartenenti alla stessa famiglia. Vi abbiamo un po' confuso? Niente paura, se anche a voi è capitato di confondervi almeno una volta, è arrivato il momento di imparare a riconoscerle e gustarle nel modo migliore possibile.

1. Ciliegie

Amarene e ciliegie sono la stessa cosa

Le ciliegie sono i piccoli frutti del Prunus Avium, anche noto come "ciliegio dolce". Diffuse già tra i faraoni d'Egitto, amatissime nell'antica Grecia e giunte in Italia al tempo dei romani, le ciliegie si distinguono per una polpa soda e abbondante, particolarmente succosa. Il gusto della ciliegia è dolce e amabile (non a caso delle ciliegie si dice che "l'una tira l'altra") e solo in Italia se ne contano numerosissime varietà, dalla Moretta di Vignola Igp alla Marostica di Vicenza passando per la "Ferrovia" barese. Più o meno dolci, tondeggianti o cuoriforme, le ciliegie si gustano al naturale o in ricette più o meno elaborate, sia dolci sia salate. La fioritura delle ciliegie avviene in primavera, contemporaneamente alla comparsa delle foglie, in un momento particolarmente. Depurative e dietetiche, nonostante il buon quantitativo di zuccheri, le ciliegie proteggono e sostengono il sistema immunitario, regolano e stimolano il sistema nervoso e presentano proprietà antiossidanti contrastando l'invecchiamento  cellulare e l'azione dei radicali liberi.

2. Visciole

Amarene e ciliegie sono la stessa cosa

Frutti della pianta Prunus Cerasus, conosciuto anche come "ciliegio acido" o "visciolo", le visciole sono piccole sfere non più grandi di 1,5 centimetri, caratterizzate da una polpa succosa e croccante poco aderente al nocciolo e un sapore dolce con un retrogusto acidulo. Utilizzate per lo più per la preparazione di marmellate, le visciole sono ciliegie selvatiche tipiche delle campagne delle Marche: qui crescono in maniera spontanea su piccoli alberi con rami dritti e foglie molto larghe, capaci di adattarsi anche a climi ostili. Nella tradizione marchigiana, le visciole vengono impiegate nella produzione del famoso quanto antico vino di Visciole, un vino liquoroso servito come da dessert a fine pasto.

Le visciole sono ricche di sali minerali e vitamine, in particolare vitamina C e vitamina B; contengono un quantitativo di betacarotene quasi dieci volte superiore a quello delle ciliegie e vantano proprietà antinfiammatorie, antireumatiche e antiossidanti. Ricche di acqua e fibre, sono consigliate in caso di diete ipocaloriche e dimagranti e si rivelano grandi alleate della mucosa intestinale e delle naturali funzioni dello stomaco.

3. Amarene

Amarene e ciliegie sono la stessa cosa

Le amarene, come le visciole, appartengono alla varietà di ciliegie a frutto acido e sono riconducibili alla pianta chiamata Prunus Cerasus. Piccole dimensioni, polpa e succo di colore chiaro e un gusto leggermente amarognolo e acidulo sono le caratteristiche principali delle amarene, apprezzate in confetture, conserve e sciroppi. Rispetto alle ciliegie, le amarene sono più piccole e più aspre, mentre dalle visciole si distinguono per un colore più chiaro e meno intenso.

E le marasche? Parliamo di una varietà di amarene dal sapore maggiormente acidulo, ottime in dolci e liquori come il celebre maraschino.

Come si chiamano le ciliegie amare?

La gran quantità di fiori e l'autofertilità rendono la fruttificazione del ciliegio acido spesso abbondante. Accanto alle nere e dolcissime ciliegie ed ai croccanti “duroni” vi sono altre tipologie di ciliegie che, per il loro sapore, vengono identificate come “acide”.

Cosa si intende per amarene?

Le amarene sono i frutti di una specie appartenente alla famiglia delle Rosaceae, il Prunus cerasus. Ne esistono più di 250 varietà, solo alcune delle quali trovano spazio in ambito commerciale.

Che frutto è l'amarena?

È una piccola drupa con dimensioni inferiori rispetto a quelle di una ciliegia, dal colore rosso brillante e trasparente, buccia sottile e polpa succosa. Che gusto ha? L'amarena è un frutto dal gusto originale, un po'acido anche se dolce.

Perché le amarene si chiamano così?

Non per nulla l'amarena si chiama così proprio perché ha un gusto che tende un po' all'asprigno e all'amarognolo, quindi più intenso rispetto a quello della ciliegia.