IntroduzioneL’alopecia areata è una patologia che causa la perdita di capelli in forma di piccole macchie rotonde; in alcuni pazienti il disturbo si può manifestare anche su barba, sopracciglia, ciglia, corpo e arti. Show È una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario, che normalmente dovrebbe proteggere l’organismo dagli invasori esterni (come i virus e i batteri), attacca per errore i follicoli piliferi (minuscole strutture a forma di bulbo da cui crescono i capelli e i peli). L’alopecia areata colpisce il 2% circa della popolazione e può interessare
Spesso l’esordio si verifica già durante l’infanzia, in forma di piccole chiazze rotonde, della dimensione di una moneta. In molti casi la malattia non si estende oltre la formazione di poche chiazze, mentre in altri pazienti la perdita è più vasta e significativa. La perdita si verifica nell’arco di qualche settimana, dopodiché i capelli in genere ricrescono dopo alcuni mesi, anche se potrebbero cadere di nuovo. In alcuni casi si osservano cicli imprevedibili di perdita di capelli seguiti da ricrescita, che possono durare per anni. Più raramente è invece possibile che la malattia progredisca verso la perdita totale dei capelli (alopecia areata totalis) o contemporaneamente su cuoio capelluto, viso e corpo (alopecia areata universalis). La condizione non è associata ad alcuna complicazione fisica, gli effetti sono invece principalmente psicologici a causa del possibile disagio e imbarazzo avvertito dal paziente. Non esiste ad oggi una cura definitiva ed efficace per la condizione e purtroppo le terapie attuali mostrano effetti temporanei, spesso limitati esclusivamente alla durata di somministrazione/applicazione della terapia stessa; queste difficoltà sono anche legate alla mancanza di studi a lungo termine, in grado di tenere conto anche delle recidive. Fanno eccezione alcuni casi particolari, per esempio si è notato che, quando l’alopecia areata è associata alla celiachia, il trattamento con una dieta priva di glutine consente una completa e permanente ricrescita del cuoio capelluto e di altri peli del corpo in molti pazienti (purtroppo non in tutti). iStock.com/HeidiFrerichs CauseLe cause esatte alla base della malattia non sono chiare; si ipotizza che i globuli bianchi, cellule che fanno parte del sistema immunitario, attacchino per errore i follicoli piliferi da cui nascono peli e capelli: in condizioni normali i follicoli crescono molto rapidamente e formano il pelo o il capello, ma quando vengono attaccati si rimpiccioliscono e rallentano drasticamente la loro funzione. Fortunatamente sembra che le cellule staminali che riforniscono continuamente il follicolo di nuove cellule non vengano interessate dall’alopecia areata, quindi il follicolo potenzialmente può ancora far ricrescere il pelo o il capello. Le cause per cui questo accade sono tuttora oggetto di studi e, nonostante le numerose ipotesi avanzate, non è ancora stata fatta chiarezza su tutti i numerosi fattori coinvolti nella genesi della malattia. Lo studio dell’eventuale famigliarità non ha ancora condotto a risultati definitivi. SintomiiStock.com/HeidiFrerichs Nella maggior parte dei casi i capelli e i peli cadono formando piccole chiazze libere di forma circolare, delle dimensioni di una moneta. In molti casi la malattia provoca la formazione di poche chiazze, mentre in altre persone la perdita di capelli è più ampia. Sebbene si tratti di una situazione rara, la malattia può progredire fino a causare la caduta totale dei capelli (in questo caso si parla di alopecia areata totale) oppure la caduta totale dei capelli e dei peli (alopecia universale). Ci sono ampi margini di probabilità che i capelli ricrescano, ma può darsi che in un secondo momento cadano di nuovo. Non è possibile prevedere quando ricresceranno o cadranno di nuovo, il decorso della malattia varia a seconda del paziente.
In alcuni pazienti la ricrescita all’inizio è bianca, poi ritorna gradualmente al colore originario. In quasi tutti i casi i capelli ricresciuti alla fine avranno lo stesso colore e la stessa consistenza di quelli precedenti. Il decorso dell’alopecia areata è quindi imprevedibile e la costante incertezza è forse l’aspetto più difficile e frustrante della malattia.
BarbaEsiste una forma di alopecia che colpisce solo la barba (Alopecia Barbae), che spesso regredisce spontaneamente dopo qualche mese. PericoliL’alopecia areata non è una malattia pericolosa, non causa alcun dolore fisico e i pazienti generalmente non hanno altri disturbi. Per molte persone è però una malattia che colpisce in modo imprevisto e imprevedibile l’aspetto fisico, diventando quindi fonte di gravi preoccupazioni. Fondamentalmente l’alopecia può causare disturbi della socializzazione e della sfera emotiva, nell’alopecia universale inoltre la caduta delle ciglia, delle sopracciglia e dei peli del naso e delle orecchie può rendere il paziente più vulnerabile alla polvere, ai germi e ai corpi estranei che possono entrare negli occhi, nel naso e nelle orecchie. Cura e terapia
Presentiamo di seguito alcune possibili terapie di uso comune, ma è bene ricordare che, pur contribuendo alla ricrescita dei capelli, queste terapie sono tutte inutili per prevenire la formazione di nuove chiazze vuote e per curare globalmente la malattia. Nella maggior parte dei pazienti, nelle forme che iniziano con un piccolo numero di chiazze, i capelli ricrescono nell’arco di qualche mese o un anno al massimo; nei casi in cui le chiazze sono più numerose esiste la possibilità che che il disturbo progredisca verso un peggioramento. Corticosteroidi. I cortisonici sono potenti farmaci antinfiammatori simili al cortisolo, un ormone prodotto dall’organismo. Questi farmaci, se somministrati per via orale, sono immunosoppressori, quindi spesso vengono usati per curare diverse malattie autoimmuni, compresa l’alopecia areata. Possono essere somministrati in tre modi:
Minoxidil al 5%. La soluzione di minoxidil per uso topico favorisce la crescita dei capelli in diverse malattie in cui il follicolo è piccolo e non sfrutta appieno il suo potenziale di crescita. Il minoxidil è stato approvato dalla FDA per la cura della caduta dei capelli sia maschile sia femminile, nelle sue diverse forme. Può anche essere utile per stimolare la ricrescita dei capelli nei casi di alopecia areata: la soluzione, applicata due volte al giorno, si è dimostrata efficace per stimolare la crescita dei capelli sia negli adulti sia nei bambini, e può essere usata per il cuoio capelluto, per le sopracciglia e per la barba. Se si usa la soluzione con regolarità e seguendo le indicazioni, la ricrescita compare entro 3 mesi circa. Antralina. L’antralina, una sostanza di sintesi simile al catrame che altera la funzionalità immunitaria della pelle, è approvata come terapia per la psoriasi. Viene usata di frequente per curare l’alopecia areata, viene applicata per un lasso di tempo variabile dai 20 ai 60 minuti (“terapia di contatto a breve termine”) per evitare l’irritazione della pelle, non necessaria per il corretto funzionamento del farmaco. Di solito, se funziona, la ricrescita è evidente dopo 8, 12 settimane circa. L’antralina viene usata spesso in combinazione con altre terapie, come ad esempio le iniezioni di corticosteroidi o il minoxidil, per ottenere risultati migliori. Sulfasalazina. La sulfasalazina è un sulfamidico usato per curare diverse malattie autoimmuni, tra cui la psoriasi. Agisce sul sistema immunitario e si è rivelata efficace nei pazienti affetti da forme gravi di alopecia areata. Sensibilizzatori cutanei. I sensibilizzatori cutanei sono farmaci che, applicati sul cuoio capelluto, provocano una reazione allergica che causa prurito e desquamazione, ma alla fine fa anche ricrescere i capelli. Se funziona, la ricrescita avverrà in un periodo variabile dai 3 ai 12 mesi. Per curare l’alopecia areata vengono usati due sensibilizzatori cutanei: il dibutilestere dell’acido squarico (SADBE) e il difenilciclopropenone (DPCP). La sicurezza e la conformità della prescrizione per questi farmaci al momento sono ancora sotto esame. Ciclosporina per uso orale. Sviluppata in origine per evitare il rigetto degli organi trapiantati, la ciclosporina per uso orale a volte viene usata per sopprimere la risposta immunitaria nella psoriasi ed in altre malattie della pelle di natura immunitaria. I farmaci immunosoppressori possono anche causare problemi, tra cui un maggior rischio di infezioni gravi e persino di tumori alla pelle. La ciclosporina per uso orale può far ricrescere i capelli nei casi di alopecia areata, ma non fa regredire completamente la malattia. Molti medici ritengono che i rischi potenziali di questo farmaco siano maggiori dei benefici, nel caso dell’alopecia areata. Fotochemioterapia. Nella fotochemioterapia, una terapia usata più di frequente per la psoriasi, viene somministrato un farmaco fotosensibile (lo psoralene) per via orale oppure topica, e quindi il paziente viene esposto a una fonte di luce ultravioletta. Questa terapia combinata è definita PUVA. Negli esperimenti clinici circa il 55 per cento dei pazienti ha raggiunto una ricrescita accettabile dal punto di vista estetico usando la fotochemioterapia, tuttavia la percentuale di ricadute è alta, quindi i pazienti devono farsi curare presso un ambulatorio dove il personale è disponibile almeno due o tre volte a settimana. Questa terapia fa aumentare il rischio di tumori alla pelle. Terapie alternative. Se la terapia farmacologica non consente una ricrescita sufficiente, alcuni pazienti si orientano verso la medicina alternativa. Tra le terapie alternative ritenute efficaci per curare l’alopecia areata troviamo l’agopuntura, l’aromaterapia, l’olio di primula, gli integratori di zinco e vitamine e le erbe officinali cinesi. Molte terapie alternative non sono tuttavia suffragate da sperimentazioni cliniche, quindi potrebbero non dimostrarsi efficaci per la ricrescita dei capelli. In realtà, alcune di esse potrebbero addirittura far peggiorare la caduta dei capelli. Si ricordi che, benché queste terapie siano naturali, non significa necessariamente che siano anche sicure. Prima di iniziare vi consigliamo di parlare con il vostro medico, cosa che del resto dovrebbe avvenire per qualsiasi terapia. Oltre alle terapie che favoriscono la ricrescita dei capelli è possibile seguire alcuni consigli per minimizzare i pericoli o i disagi dovuti alla perdita dei capelli.
Esistono grandi speranze e aspettative su nuovi farmaci, ad esempio il ruxolitinib, che potrebbero rivoluzionare la terapia della malattia. Quali saranno le conseguenze sulla mia vita quotidiana?Questa domanda è molto sentita, soprattutto dai bambini, dagli adolescenti e dai giovani che iniziano a porsi dei traguardi nella vita e potrebbero dover convivere con le conseguenze dell’alopecia areata per molti anni:
Le implicazioni emotive della caduta dei capelli, tuttavia, possono essere impegnative. Molte persone le affrontano documentandosi il più possibile sulla malattia, parlando con altri pazienti nella stessa situazione e, se necessario, avvalendosi di terapie psicologiche per poter formare un’immagine di sé positiva. Convivere con l’alopecia può essere difficile, soprattutto in una cultura che considera i capelli come simbolo di gioventù e di buona salute. Nonostante questo quasi tutte le persone affette da alopecia sono ben inserite: sono persone appagate che vivono appieno la loro vita.
Un altro modo per convivere con la malattia è quello di minimizzarne le ricadute sul vostro aspetto fisico, se avete perso tutti i capelli una parrucca o un parrucchino possono farvi sembrare più naturali e alla moda. Una cipria, un fondotinta o una matita della stessa tinta dei vostri capelli possono aiutarvi a mimetizzare le chiazze, eliminando il contrasto tra le zone con i capelli e il cuoio capelluto libero. Anche la matita per le sopracciglia, applicata con attenzione, può rendere meno evidente il fatto che le sopracciglia siano venute a mancare. I bambini affetti dall’alopecia areata potrebbero preferire le bandane o i cappelli, ce ne sono a disposizione diversi, che si adattano ai gusti e all’umore del bambino: alcuni hanno anche attaccata una finta coda di cavallo. Per le donne le sciarpe eleganti possono nascondere le chiazze libere sul cuoio capelluto; i gioielli e i vestiti possono distrarre l’attenzione dai capelli, inoltre, con un po’ di esperienza in fatto di cosmetici si possono far notare di meno le ciglia e le sopracciglia che mancano. Fonti e bibliografia
Quali sono i farmaci che fanno cadere i capelli?Molti farmaci possono provocare come effetto collaterale una caduta dei capelli determinando quella che si definisce l'alopecia iatrogena. Tra i farmaci più insidiosi ci sono gli anticoagulanti, gli antidepressivi, i medicinali utilizzati per abbassare i livelli di colesterolo, i farmaci antivirali ed i betabloccanti.
Quali sono gli effetti collaterali del cortisone?Effetti collaterali del cortisone. insonnia.. capogiri o sensazione di avere la testa leggera.. mal di testa.. aumento dell'appetito.. aumento della sudorazione.. difficoltà digestive.. nervosismo.. Cosa prendere contro la caduta di capelli?I migliori farmaci per la caduta dei capelli. Finasteride: Va a bloccare l'azione degli ormoni sul follicolo pilifero. ... . Minoxidil: (Regaine 5%) generalmente è disponibile in schiuma o lozioni. ... . Altri farmaci: Anche il cortisone o il ketoconazolo sono ampiamente utilizzati per questo scopo.. Cosa fare per far ricrescere i capelli?- Massaggiare il cuoio capelluto durante il lavaggio dei capelli per stimolare l'afflusso di sangue ai follicoli. - Utilizzare uno shampoo e un balsamo con vitamina E o cheratina. - Tagliare le doppie punte in modo regolare ogni sei-otto settimane. - Provare una pomata topica, come il minoxidil topico (Rogaine).
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