Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico fondatori

Partecipazione della Banca nazionale

La Svizzera è membro fondatore dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Essa è presente nei comitati intergovernativi per la promozione delle relazioni di politica economica, sociale e di sviluppo fra i 36 paesi membri. La Svizzera, nella persona del suo ambasciatore siede nel Consiglio, l'organo decisionale supremo dell'OCSE. La Svizzera partecipa in funzione del suo peso economico e contribuisce alle decisioni sul programma di lavoro e sul budget annuo.

Assieme alla Confederazione, la Banca nazionale è presente nel Comitato di politica economica (EPC), nel Comitato dei mercati finanziari (CFM) e nel Comitato di statistica (CSTAT). Il Comitato di politica economica e i suoi gruppi di lavoro si occupano a livello politico e scientifico degli sviluppi correnti dell'economia mondiale e di questioni di politica strutturale.

Il Comitato dei mercati finanziari analizza l'evoluzione in atto nei mercati finanziari internazionali e tratta questioni inerenti alla sua regolamentazione. Il Comitato di statistica elabora, di concerto con altri organismi internazionali, gli standard di contabilità economica nazionale.

Country Report sulla politica economica della Svizzera

Con cadenza biennale l'OCSE analizza in modo approfondito l'economia di ciascun paese membro. I risultati sono pubblicati in rapporti ad hoc (Country Reports). Anche la Svizzera è periodicamente sottoposta a tale valutazione.

  • OCSE: informazioni sulla Svizzera (in inglese)

    www.oecd.org

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Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)

In qualità di membro fondatore, nel 1961, dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico OCSE, la Svizzera è vincolata ai compiti e agli obiettivi dell’organizzazione. Swissmedic collabora attivamente al gruppo di lavoro dell’OCSE che si occupa delle questioni inerenti le buone prassi di laboratorio (Good Laboratory Practice, GLP).

Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico

Ultima modifica 27.09.2019

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L’Organizzazione

La Convenzione istitutiva dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico è stata firmata a Parigi il 14 dicembre 1960 ed entrata in vigore il 30 settembre 1961. L’OCSE ha sostituito l’OECE, l’Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea, creata nel 1948, con lo scopo precipuo di amministrare il cosiddetto “Piano Marshall” per la ricostruzione postbellica dell’economia europea.

Rispetto ai 20 Paesi fondatori iniziali, tra cui l’Italia, l’OCSE ne conta oggi 38 (Austria, Australia, Belgio, Canada, Cile, Colombia, Corea, Costa Rica, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria).

In occasione della riunione del Consiglio OCSE a livello ministeriale del 9-10 giugno 2022 – presieduta dall’Italia – è stato avviato il processo di adesione di cinque nuovi Paesi che hanno sottoscritto i valori e gli obiettivi dell’Organizzazione (Brasile, Bulgaria, Croazia, Perù, e Romania), mentre per l’Argentina, sesto paese ad aver richiesto di divenire membro dell’OCSE, proseguono i contatti. Il processo di adesione è stato invece formalmente chiuso, a seguito dell’aggressione all’Ucraina, per la Federazione Russa, dopo l’avvio nel 2007 e la sospensione nel 2014.

Nella sua attività di proiezione esterna, mirata a favorire la convergenza delle politiche, la promozione di standard ed il consenso internazionale attorno alle migliori pratiche, l’Organizzazione parigina ha rafforzato le relazioni con alcuni Paesi emergenti (cosiddetti “key partner”) quali Brasile (ora candidato all’adesione), Cina, India, Indonesia e Sud Africa. L’OCSE mantiene, inoltre, stretti contatti con numerosi Paesi non membri, economie in via di sviluppo e in transizione (che possono partecipare a vario titolo ai lavori dei Comitati o a determinati programmi dell’Organizzazione), nonché con altre Organizzazioni e consessi internazionali (G7, G20, APEC, a cui l’OCSE fornisce un fondamentale contributo di analisi, come è avvenuto in occasione della presidenza italiana 2021 del G20).

Struttura

L’OCSE, che ha sede a Parigi, si avvale di un Segretariato che ne porta avanti l’attività ed è articolato in direzioni e divisioni che sostengono il lavoro di circa 300 Comitati, sotto-Comitati, Gruppi di lavoro e Gruppi di esperti, ai quali prendono parte i delegati delle amministrazioni e degli enti dei Paesi membri.

Il Segretariato è guidato dal Segretario Generale, carica che dal 1° giugno 2021 è ricoperta dall’australiano Mathias Cormann, subentrato al messicano Angel Gurria – da quindici anni alla guida dell’Organizzazione.

Il Segretario Generale è coadiuvato dai Vice Segretari Generali.

Il Consiglio è l’organo politico decisionale responsabile della direzione strategica dell’OCSE, in cui siedono i Rappresentanti Permanenti degli Stati Membri e della Commissione europea ed è presieduto dal Segretario Generale. Una volta l’anno si riunisce a livello Ministeriale e, in tale occasione, è presieduto da uno Stato membro. Il Consiglio può adottare decisioni vincolanti o raccomandazioni, e approva il programma di lavoro dei Comitati di settore. La preparazione dell’attività del Consiglio è affidata al Comitato Esecutivo, al Comitato Bilancio e al Comitato Relazioni Esterne.

Gli obiettivi

La missione dell’OCSE è la promozione, a livello globale, di politiche che migliorino il benessere economico e sociale dei cittadini.

All’interno del vasto panorama degli organismi internazionali, l’Organizzazione parigina riveste a pieno titolo un ruolo politico e scientifico di rilievo nel favorire la realizzazione dei più alti livelli di crescita economica e di occupazione sostenibile, l’integrazione dei mercati, gli investimenti, la competitività e il mantenimento della stabilità finanziaria.

L’OCSE costituisce un forum prestigioso di raccolta, diffusione e scambio di dati e analisi, di confronto ed armonizzazione delle migliori prassi sulle politiche pubbliche a livello nazionale ed internazionale, fornendo consulenze ai governi dei Paesi membri sulle misure a sostegno di una crescita resiliente, inclusiva, verde e sostenibile.

Le tematiche trattate dall’Organizzazione attengono a numerosi settori, da quello economico (imprenditorialità e PMI, concorrenza, agricoltura, servizi, sviluppo locale, commercio, produttività) a quello finanziario (mercati finanziari, assicurazioni, pensioni, investimenti, imposte, trasparenza e cooperazione fiscale e tassazione internazionale), dal settore sociale (istruzione, lavoro, salute, migrazioni, politiche a favore dei giovani e della parità di genere) alla governance (a livello centrale e locale, riforme, lotta alla corruzione), dallo sviluppo sostenibile (ambiente, energia, pesca) alla cooperazione tecnologica e all’innovazione (digitalizzazione, biotecnologie, intelligenza artificiale, blockchain, infrastrutture sostenibili).

L’OCSE riconosce il contributo della società civile al processo decisionale delle politiche governative e conferisce pertanto molta importanza all’attività di consulenza e di dialogo con le organizzazioni che la rappresentano. Il TUAC (Trade Union Advisory Committee) costituisce l’interfaccia ufficiale dell’OCSE con le organizzazioni sindacali, mentre BIAC (Business at OECD) rappresenta il mondo imprenditoriale.

Nel perseguimento dei suoi obiettivi l’Organizzazione si avvale di un’ampia gamma di strumenti quali: l’adozione di standard e principi comuni, raccomandazioni e convenzioni; rapporti e pubblicazioni quali l’Economic Outlook, contenente le prospettive e tendenze del quadro macroeconomico globale; l’elaborazione di studi nazionali e comparativi; gli esami-Paese, condotti secondo il metodo della “peer review” (o “giudizio dei pari”), nonché la definizione di linee guida e coordinamento delle politiche di cooperazione allo sviluppo attraverso il Comitato di Aiuto allo Sviluppo (DAC).

Tra le diverse iniziative svolte dall’OCSE vanno menzionate quelle di formazione. Con riferimento a tale settore, l’Italia ha assunto un ruolo particolarmente profilato, ponendosi quale rilevante polo formativo dell’Organizzazione grazie a tre Centri che hanno sede nel nostro Paese.

Tra questi, il Centro di Trento per lo Sviluppo Locale, è il primo ad essere stato istituito in Italia nel 2003 dall’OCSE in cooperazione con il Governo italiano e la Provincia Autonoma di Trento (PAT), sulla base di un Memorandum d’Intesa quinquennale, rinnovato da ultimo nel dicembre 2020. Il Centro è attivo nella formazione in materia di sviluppo locale e Piccole e Medie Imprese e fa parte integrante del Centro dell’OCSE per l’Imprenditorialità, le PMI, le Regioni e le Città, che costituisce una piattaforma in tema di sviluppo regionale, locale, urbano e rurale, imprenditorialità, PMI e turismo. Le attività del Centro sono finanziate con il contributo della PAT e della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Sud Tirolo.

Nell’ambito del programma MENA (Middle East and North Africa) dell’OCSE è, inoltre, attivo il Centro di Caserta per la formazione in favore delle Pubbliche Amministrazioni dei Paesi dell’area del Medio Oriente e del Nord Africa. Operativo dal 2012 presso la Reggia di Caserta, sede di rappresentanza della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), il Centro ha come obiettivo la promozione di iniziative di “capacity building” per incrementare l’efficacia e l’efficienza del settore pubblico dei Paesi della regione MENA, contribuendo al consolidamento della stabilità nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo.

Infine, presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza con sede a Ostia, opera la Scuola Internazionale per le indagini sui reati fiscali (International Academy for Tax Crime Investigation), la quale ospita corsi di specializzazione in materia di contrasto agli illeciti di natura economico-finanziaria, condotti dalla Polizia Tributaria in favore dei Paesi membri OCSE e di una serie di Paesi in via di sviluppo. Le attività del Centro rientrano tra quelle poste in essere dall’OCSE nell’ambito di un approccio globale nella lotta all’evasione fiscale, al riciclaggio e alla corruzione.

Riunione Ministeriale dell’OCSE

La riunione a livello Ministeriale del Consiglio dell’OCSE costituisce il momento più importante dell’attività annuale dell’Organizzazione, a cui prendono parte solitamente i Ministri dell’economia, del commercio e degli esteri dei Paesi membri, al fine di definire le sue priorità politiche.  Essa generalmente consiste in due giorni di discussione intorno ad un tema conduttore, tradizionalmente di carattere economico-sociale, e si conclude con l’adozione, per consenso, di una Dichiarazione negoziata.

L’Italia ha assicurato la Presidenza della riunione del Consiglio a livello ministeriale del 2022, dedicata al tema “The future we want: better policies for the next generation and a sustainable transition”, tenutasi il 9-10 giugno 2022.

I temi chiave discussi nel corso della riunione sono stati: la crisi Ucraina, le politiche più efficaci per la promozione di un futuro migliore per le nuove generazioni, la doppia transizione verde e digitale, finanza e salute, commercio internazionale e dimensione esterna, con focus sul lancio del partenariato OCSE-Africa e sull’avvio del processo di adesione di Brasile, Bulgaria, Croazia, Perù e Romania, con l’adozione delle tabelle di marcia per l’adeguamento di tali paesi all’acquis dell’Organizzazione parigina.

La partecipazione finanziaria italiana e presenza di funzionari italiani

Il Bilancio dell’OCSE garantisce il funzionamento e le attività dell’Organizzazione e costituisce la base per la determinazione dei contributi obbligatori che gli Stati membri sono tenuti a versare.

Il bilancio dell’Organizzazione ammonta, per il 2022, a circa 360 milioni di euro. L’Italia è il sesto paese contributore, dopo USA, Giappone, Germania, Regno Unito e Francia, con una quota statutaria dell’ordine del 4%.

Una ulteriore componente finanziaria, che negli anni ha assunto sempre maggiore rilievo nel bilancio OCSE e a cui anche il nostro Paese partecipa, è costituita dalle contribuzioni volontarie, che vengono offerte da Stati ed Istituzioni per finanziare attività dell’Organizzazione ritenute di proprio interesse.

L’Italia è uno dei Paesi maggiormente rappresentati nell’organigramma dell’Organizzazione. La percentuale di funzionari italiani nel Segretariato dell’OCSE è cresciuta costantemente negli ultimi anni e il nostro Paese è al vertice nel top management. Secondo le ultime statistiche fornite dall’Organizzazione, sono 269 i funzionari italiani presenti all’OCSE su un totale di 3.490 (il 7.7%).

Informazioni più approfondite sull’OCSE sono disponibili sul Sito internet della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi e sul sito dell’OCSE.

La sezione principale del sito internet dell’OCSE è disponibile anche in lingua italiana.

Chi finanzia l OCSE?

L'Ocse è finanziata principalmente dagli stati membri, i cui contributi obbligatori finanziano la parte I del bilancio e sono determinati da una quota di base, suddivisa equamente tra tutti i membri, e da una quota principale, calcolata sulla base della dimensione relativa del Pnl.

Che cos'è l OCSE e di che cosa si occupa?

Istituita con il nome di Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea, l'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, in inglese OECD, in francese OCDE), svolge principalmente una funzione consultiva con l'obiettivo quello di confrontare le esperienze, cercare risposte comuni e coordinare ...

Quando nasce l Oece?

16 aprile 1948Organizzazione per la cooperazione economica europea / Fondazionenull

Quanti stati formano l OCSE?

Oggi, l'OCSE riunisce 38 Paesi membri di tutto il mondo, dall'America settentrionale all'America Latina, dall'Europa all'Asia del Pacifico.