Prodotti gratis in cambio di recensioni telegram

A metà settembre di quest'anno Amazon UK ha dovuto cancellare circa 20.000 recensioni scritte da alcuni “recensori” professionisti perché quasi tutti quei prodotti non erano mai stati recensiti davvero, la recensione era falsa. Lo schema era quello classico: prodotto inviato gratis, recensione “5 stelle” pagata e prodotto poi rivenduto sui marketplace, per aumentare il guadagno.

Un fenomeno quello delle recensioni finte su Amazon che il gigante dell’eCommerce prova da anni a fermare grazie anche all’aiuto del machine learning; ma gli sforzi fatti non sono sufficienti a contrastare una piaga, quella della finta recensione, che si estende a macchia d’olio. Anche in Italia, dove oltre 50.000 persone ogni giorno scrivono recensioni finte per poter ricevere prodotti gratis e magari anche compensi.

Una recensione finta è un problema enorme: se un utente abituato ad acquistare in rete, e consapevole dei rischi che ci sono dietro un sistema di recensioni, è un po’ scettico di fronte a prodotti con un numero spropositato di recensioni a cinque stelle, molti clienti meno esperti che comprano su Amazon riconoscono nella recensione positiva uno dei parametri di scelta per un prodotto rispetto ad un altro.

Lo abbiamo visto di recente anche nel caso del negozio Euromediashop: molti utenti hanno acquistato una console che non gli è ancora arrivata (e non sappiamo se mai arriverà) perché hanno visto recensioni positive della pagina su Facebook. Si sono fidati di recensioni che sono state comprate, recensioni fasulle.

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Nel caso di Amazon, che vende milioni di prodotti, non è solo la valutazione a smuovere un acquisto quanto il numero di recensioni positive di un determinato prodotto: un set di auricolari wireless di chiara provenienza cinese e probabilmente di qualità infima, ma con oltre 2000 recensioni “pagate", sarà molto più di appeal di un set di auricolari di ottima qualità con solo un centinaio di recensioni oneste. Tanto che diversi negozianti si lamentano.

Oggi Amazon Italia ha un catalogo enorme di prodotti, e di fianco alle pagine di produttori noti e alle botteghe delle piccole medie imprese italiane e degli artigiani ci sono migliaia di pagine di venditori cinesi che hanno riempito il marketplace di paccottiglia. Per spingere questi prodotti, dalle ciglia magnetiche agli auricolari wireless per smartphone, è stato architettato un sofisticato sistema di recensioni fasulle che vede coinvolte oltre 50.000 persone. Una vera organizzazione con un solo obiettivo: fregare in parte Amazon, ma soprattutto gli utenti, che nel delicato momento della scelta si troveranno di fronte ad un risultato viziato.

Uno schema semplice gestito tramite Telegram e tramite bot

Lo schema di raggiro ai danni di Amazon parte ovviamene da Telegram, la piattaforma che sui suoi gruppi ospita a ciel sereno ogni tipo di attività illecita. Su Telegram decine e decine di gruppi organizzati tirano le fila del sistema di recensioni a 5 stelle: “Puoi ricevere gratis i prodotti Amazon in cambio di recensioni a 5 stelle” è la prima riga del manuale del perfetto recensore fasullo.

L’utente sceglie tra una lista di prodotti da recensire, lo ordina e dopo averlo recensito tramite PayPal riceve il rimborso completo di quello che ha speso e si può tenere anche la merce. Non si corre ovviamente il rischio di rimanere “fregati” dal sistema: se il rimborso non dovesse arrivare c’è sempre il sistema di rimborsi di Amazon, basta restituire il prodotto e sarà Amazon a rimborsare. Doppia fregatura.

Il sistema è organizzato in modo tale da eludere l'apparato di sorveglianza di Amazon sulle finte recensioni, ed è ben consapevole che questa pratica di recensioni false va contro la policy di Amazon.

Per questo motivo avvisa l’utente che se il suo profilo risultasse sospetto Amazon potrebbe togliere per sempre l’opportunità di recensire prodotti.

Vengono così dati una serie di suggerimenti: acquistare massimo 3 prodotti a settimana, fare anche qualche recensione da 1-2-3 stelle su prodotti ovviamente non pagati ogni 3/4 recensioni pagate a 5 stelle, non recensire sempre tutti i prodotti ricevuti, non seguire uno schema fisso e evitare profili nuovi perché insospettiscono.

Una volta fatta la recensione basterà inviare uno screenshot della recensione approvata da Amazon per dare il via al rimborso automatico da parte del bot.

Il raggiro ai danni di Amazon è doppio: da una parte uno schema simile fa saltare del tutto l’affidabilità del sistema di recensioni, 50.000 italiani che recensiscono robaccia cinese per spingere all’acquisto sono un numero sufficientemente elevato per inquinare il tutto, dall’altra i prodotti che i 50.000 recensori falsi acquistano vengono acquistati passando da un link fornito dal bot dei vari canali e questo link ha all’interno il tag di affiliazione che fa guadagnare una percentuale su ogni acquisto a chi gestisce il sistema.

C'è da dire che Amazon ha fatto comunque una vendita, quindi viene danneggiata nell'immagine ma non viene danneggiata economicamente, sempre che non ci sia reso. Anzi, Amazon guadagna comunque la sua percentuale di rivenditore da un acquisto fatto con lo scopo di recensire per finta un prodotto, ma alla lunga viene danneggiata dal sistema ed è per questo che lo combatte.

Il sistema è piramidale è simile a quello creato da chi gestisce la vendita di chiavi IPTV, con un gestore e i reseller. Con le IPTV c’è una centrale che ha in mano i decoder e si occupa di fornire uno "stream", dall'altro ci sono i reseller che rivendono i canali guadagnando.

Con il sistema di recensioni finte il vertice della piramide è rappresentato dalle persone che prendono accordi con i vari negozi, solitamente negozi cinesi gestiti da cinesi o negozi gestiti da italiani in drop shipping, e alimentano una serie di liste che contengono i prodotti da recensire e la quantità disponibile, ovvero quanto prodotti per tipo il negozio è disposto a dar via gratis per avere la recensione positiva.

Subito sotto ci sono coloro che gestiscono invece i gruppi di recensori: attingono ai canali usando una serie di bot e gestiscono il loro gruppo di recensori falsi guadagnando con il sistema delle affiliazioni. Questi canali sono organizzati come veri e propri team, e ci sono canali con poche migliaia di persone, altri con 25.000 utenti. Un fenomeno che supera le 50.000 persone solo in Italia.

La lotta (senza successo) di Amazon contro le finte recensioni

Amazon da anni lotta contro le recensioni false e ha stretto le maglie: verifica che l’oggetto sia stato acquistato e le recensioni vengono validate. Queste contromisure sono però del tutto inutili di fronte alle contromosse dei gruppi organizzati di finti recensori.

Amazon Italia, dopo essere stata messa al corrente di come funziona il sistema fraudolento ai suoi danni tramite canali Telegram, e sta ovviamente agendo nel suo interesse e per proteggere i consumatori, ha anche aggiunto:

“Siamo consapevoli che ci sono gruppi di malintenzionati sui social media e sui servizi di messaggistica istantanea che richiedono recensioni in modo illecito. I nostri team collaborano con tutti gli attori del settore, così come con i fornitori di servizi di pagamento online, in modo che loro possano agire contro questi malintenzionati che alimentano queste attività in gruppi e chat al di fuori del nostro store. Collaborazione e investimenti in tutto il settore sono fondamentali per fermare questo tipo di comportamento fraudolento e ovviamente continueremo a supportare i nostri partner in questo loro impegno."

E’ evidente però che questo sistema non funziona, o funziona solo in parte, e forse è sbagliato l’approccio di Amazon. Oggi le grandi aziende hanno un programma di “bug bounty” dove ricompensano i ricercatori di sicurezza che segnalano bug di sicurezza gravi: ad Amazon basterebbe un sistema simile per premiare, con buoni Amazon o con abbonamenti Prime, chi denuncia situazioni e schemi fraudolenti, ovviamente dopo la verifica della correttezza della segnalazione.

Amazon non deve aprire una inchiesta, Amazon può agire in modo tempestivo sui venditori e sugli account che violano le regole del marketplace: in tre ore di lavoro siamo risaliti senza problemi agli ID di affiliazione di coloro che gestiscono i canali di recensioni false e ai link con tutti i prodotti per i quali vengono richieste recensioni fasulle.

Sono dati questi che non si possono mascherare, e che chi gestisce i sistemi sarà sempre costretto a dare: i prodotti da recensire non possono essere tenuti nascosti. Se ci fosse uno "sceriffo" in Amazon Italia a gestire le segnalazioni, in poche ore avrebbe fatto piazza pulita di tutto. Il problema è che la stragrande maggioranza delle attività di contenimento delle frodi è gestita da sistemi automatici, che difficilmente riescono a discriminare tra lecite richieste di recensione e sistemi dolosi di compravendita di recensioni addomesticate.

Questo sistema va fermato, per i clienti che comprano su Amazon e ovviamente e per i venditori italiani che cercano di vendere su Amazon in modo onesto, venditori italiani che spesso si trovano a combattere contro venditori cinesi che abusano della piattaforma. 

Il totale squilibrio nelle recensioni fasulle

Trovare una recensione fasulla non è affatto difficile. Soprattutto per prodotti elettronici di provenienza cinese e di indubbia qualità. Una recensione fasulla su Amazon è solitamente corredata di foto o di video, è lunga, sembra quasi dettata e segue uno schema ben preciso. Amazon punta proprio sul machine learning per identificarle perché una macchina ben allenata è in grado di seguire una schema o un pattern di scrittura e di trovare contenuti analoghi.

Questo smartwatch YONMIG da 39.99 euro è uno dei prodotti per i quali, come si può vedere dalla schermata di fianco, è stata richiesta una recensione a pagamento corredata di foto.

Questo smartwatch ha 1679 recensioni globali nel momento in cui scriviamo, praticamente un numero di recensioni pari a quelle di uno smartwatch di fascia alta come il Fitbit Sense. Basta leggere le pochissime recensioni con voti bassi per farsi un’idea precisa di quello che si sta acquistando: “una cinesata con una autonomia imbarazzante”.

Eppure ci sono tantissime recensioni “recenti” che gli hanno dato 5 stelle per autonomia superiore alle 2 settimane e lo elogiano. Con tanto di foto, come richiesto dal “sistema”. Questo rende lo smartwatch YONMIG un vero affare per chi lo acquista, e sono in tanti a farlo convinti dalle recensioni che sia un buon prodotto.

Bastano pochi minuti per capire che non è così: c’è chi lo ha ricevuto rotto, chi si è trovato una irritazione alla pelle per i materiali del cinturino, chi ha fatto una brutta figura regalandolo.

Paccottiglia cinese, sponsorizzata e promossa da una recensione italiana fasulla e pagata. Con il prodotto che viene regalato, l'acquisto rimborsato e con l'ulteriore guadagno che si ottiene poi rivendendo l'oggetto su Subito o su altri marketplace.

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