Tette delle monache di fatto in casa da benedetta

Le tette delle monache sono dei dolci tipici dell’alta Murgia in particolare di Altamura, si trovano in realtà in tutta la Puglia e Basilicata.

Si tratta di gusci sofficissimi di pan di spagna ripieni di una generosa dose di crema chantilly, il tutto ricoperto da zucchero a velo . La forma ,particolare di un seno, é dovuta alla puntina posta al centro dello stesso. Chiamate anche sise delle monache o sospiri(con una ricetta simile) sembra che il nome derivi dal fatto che una monaca, durante la preparazione di un pan di spagna, si accorse di averne fatto uno dalla forma particolare, appunto di “tetta” leggermente appuntita.

Tradizione vuole ,in quel di Altamura, che le tette delle monache siano realizzate totalmente a mano senza l’aiuto di nessun tipo di macchinario.

TETTE DELLE MONACHE: ORIGINI E STORIA DI QUESTO DOLCE TIPICO NATO AD ALTAMURA

Tette ,sise o ,per i più pudici, sospiri: tanti nomi per un unico dolce “peccaminoso “.

La ricetta originale parla di tette delle monache , in atre zone della Puglia si preferisce chiamarle sise o sospiri (soprattutto a Bisceglie). Il nome ,nasce dalla forma del dolce che ricorda quello di un seno di donna.

La leggenda narra di un errore commesso da una suora durante la preparazione del pan di spagna, errore notato da un passante che in dialetto diventò ” le monne de le suor” .

Secondo un’altra leggenda, le Tette delle Monache sarebbero dolci nati per omaggiare Sant’Agata, co-patrona di Gallipoli, alla quale fu strappato un seno come punizione per aver ceduto alle avances del proconsole romano Quinzano.

Ad Altamura ,fino a poco tempo fa ,esisteva un presidio di suore che erano le depositarie della famosa e antica ricetta delle Tette delle monache  che venivano preparate all’interno del monastero di Santa Chiara.

Questa la mia personalissima ricetta delle tette delle monache testata da anni.

Nella mia ricetta è previsto l’uso del mix africano: un mix di farine che si trova in tutti i supermercati e anche nei negozi specializzati.

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INGREDIENTI

  • 2 uova medio piccole (90/100 gr)
  • 120 gr di farina mix africano (insostituibile)
  • panna montata o diplomatica
  • zucchero a velo
  • La video ricetta della crema pasticcera 

PROCEDIMENTO

Come fare le Tette delle monache

– montare le 2 uova, a temperatura ambiente, che devono pesare, in tutto, al massimo 100 gr fino a renderle spumose, bianche
(ci vorranno almeno 10 minuti)

ora unire la farina mix africano
( è un mix di farine che si trova in tutti i supermercati e nei negozi specializzati)

continuando a montare fino a quando vedrete il composto diventare sodo che tenderà a salire verso le fruste, quello è il momento di smettere.

Riempire una sac a poche  e tagliare la punta di almeno 3 cm di diametro, formare le tette
(con una pressione formare prima una sfera e poi ,alzando il sac a poche, formare una puntina)

Tette delle monache di fatto in casa da benedetta

 Cuocere in forno ventilato (o funzione sopra e sotto) a 180° per 15 minuti,

il tempo è indicativo ogni forno è diverso.
( devono risultare leggermente dorate)

Appena uscite le tette dal forno potete tagliare la parte sottostante e svuotarla per creare una cavità
( è molto facile potrete aiutarvi con un cucchiaio)

Tette delle monache di fatto in casa da benedetta

e farcire con chantilly e richiudere oppure farcire ,senza svuotare , direttamente con il sac a poche.

Spolverizzate con zucchero a velo e conservare in frigo fino al momento di servire.

Tette delle monache di fatto in casa da benedetta

interno del dolce

Tette delle monache di fatto in casa da benedetta

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Ricetta scritta crema pasticcera

CURIOSITÀ

TETTE DELLE MONACHE

Sono chiamati “sospiri” anche dei dolcetti tipici di Altamura, meglio noti come tette delle monache e così chiamati perché ricordano nella forma il seno femminile. Vengono chiamate anche sise o zizze delle monache, ma rispetto agli omonimi dolci abruzzesi differiscono per la forma sferica, anziché con tre protuberanze. Sono dolcetti a base di pan di Spagna, farciti di crema diplomatica, al limone, o chantilly e rivestiti di zucchero a velo. Non se ne conoscono con certezza le origini: c’è chi le fa risalire ai sospiri di Bisceglie (simili a questi, ma rivestiti di glassa); dei ricordi più folcloristici la attribuiscono ad un errore commesso da una suora mentre li preparava, suscitando un passante che definì il prodotto le minne de le suor; i più religiosi, invece la immaginano come omaggio a Sant’Agata, martire a cui fu strappato il seno.

Il Sospiro è un dolcetto tipico della Puglia e in particolare di Bisceglie, consistente in pan di Spagna farcito di crema e rivestito di glassa. Nel Salento è presente una variante chiamata, invece, bocca di dama, con le stesse basi dei sospiri, ma con un candito sopra.

L’origine del sospiro si fa risalire al XV secolo, durante il quale una leggenda sostiene che le Clarisse producevano i cosiddetti “sospiretti delle monache”, a base di pan di Spagna, farciti di crema e ricoperti di una glassa rosa. I sospiretti vennero preparati in occasione delle nozze tra Lucrezia Borgia e il conte di Conversano, ma la sposa non arrivò mai e il matrimonio venne a meno, mentre nel frattempo gli ospiti mangiarono questi dolci sospirando per l’attesa. Una leggenda alternativa racconta, invece, che un giovane innamorato preparò questi dolci riproducendo il seno della donna amata.

Buona cucina con me, Graziella.

Dove fanno le tette della monaca?

Le tette delle monache sono dei dolci tipici dell'alta Murgia in particolare di Altamura, si trovano in realtà in tutta la Puglia e Basilicata. Si tratta di gusci sofficissimi di pan di spagna ripieni di una generosa dose di crema chantilly, il tutto ricoperto da zucchero a velo .

Che cosa è il mix africano?

Cos'è il Mix Africano? Si tratta in poche parole di un semilavorato dolciario, e più precisamente di un semilavorato completo per basi a montata leggera, ottimale dunque per la creazione di savoiardi e Bisquisit Joconde perfetti.

Perché si chiamano le tette delle monache?

Secondo la tradizione il nome deriva sia dalla loro forma che ricorda quella di un seno, sia dal fatto che in passato le #suore clarisse usavano mettere tra i seni uno spessore di stoffa rotondeggiante, per far che il seno non si notasse.

Chi ha inventato le tette delle monache?

Sise delle monache
Luogo d'origine
Italia
Regione
Abruzzo
Creato da
Giuseppe Palmerio
Zona di produzione
Guardiagrele
Sise delle monache - Wikipediait.wikipedia.org › wiki › Sise_delle_monachenull