Come si prende la cistite nelle donne

Perché viene la cistite? Ne avrai sentito parlare tante volte ma hai deciso di approfondire solo quando hai cominciato a sentire i primi fastidi, vero? Facciamo chiarezza. Che cos’è la cistite? È un’infezione del tratto urinario nota anche come “infezione non complicata delle basse vie urinarie” (IVU).

Si tratta di un’infiammazione della mucosa vescicale che attanaglia soprattutto le donne perché hanno l’uretra più corta questo favorisce l’entrata di agenti batterici che giungono fino alla vescica provocando l’irritazione e il dolore.

Gli uomini, invece, vanno incontro alla cistite più raramente e intorno ai 60 anni. Di solito, negli individui di sesso maschile compare in seguito al restringimento del canale uretrale, malattie sessuali pregresse, problemi di prostata e calcoli alla vescica. Adesso torniamo al punto che ci interessa.

Quali sono le cause della cistite?

Proviamo a rispondere alla domanda chiave: perché viene la cistite? Come si prende la cistite? Quali sono i fattori scatenanti dell’infiammazione? L’origine primaria è dovuta alla formazione di batteri. Ma da dove vengono questi batteri? Soprattutto dall’intestino.

Gli agenti patogeni, di fatto, non restano isolati nel retto ma aggrediscono il perineo (parte tra vagina e ano) e dall’uretra arrivano nella vescica attaccando la mucosa interna e causando l’infiammazione del tratto urinario inferiore.

La conseguenza più diffusa? Il continuo stimolo di fare pipì con scarsi risultati e un forte bruciore. Quali sono i batteri responsabili della cistite? L’escherichia Coli dà l’avvio all’85% delle cistiti. Poi ci sono lo Staphylococcus saprophyticus, responsabile di circa il 10% delle cistiti nelle giovani donne, Klebsiella e Proteus che scatenano il restante 5% dell’infiammazione.

Altre cause della cistite? I rapporti sessuali che incentivano il passaggio dei batteri. In questo caso si parla di cistite da “luna di miele” perché l’irritazione si manifesta dopo ripetuti rapporti fisici con il proprio partner. L’analisi delle urine e un antibiogramma consentono di stabilire la natura dell’infezione e la successiva prescrizione di un antibiotico.

Tra i fattori scatenati della cistite c’è anche la stitichezza che favorisce la diffusione dell’Escherichia Coli, la predisposizione genetica, l’uso di assorbenti interni e di antimicrobici (che creano un disequilibrio della flora batterica vaginale), un’alimentazione scorretta a base di carne rossa, zuccheri e latticini. Tra i segni della cistite troviamo svuotamento vescicale incompleto e stasi urinaria.

Come riconoscere i sintomi della cistite?

Ora che hai capito perché viene la cistite è necessario riconoscere i sintomi. Il campanello d’allarme è il frequente bisogno di urinare anche quando la vescica non è piena. Anche il bruciore nel momento di andare in bagno è uno dei segni discriminanti dell’infezione insieme quindi alla difficoltà di urinare.

Altri segnali preoccupanti: fastidio o dolore durante l’attività sessuale, sensazione di malessere diffusa, presenza di sangue e pus nelle urine, fastidi al basso ventre, urine torbide e maleodoranti.

Come si diagnostica la cistite

Come si diagnostica la cistite? L’analisi delle urine è essenziale. Permette di riconoscere presenza batteri, globuli rossi, bianchi, nitriti mentre l’urinocoltura con antibiogramma scopre l’agente che ha provocato l’infezione e la carica batterica.

Quest’ultima anche se di minore entità rispetto alla normale soglia di 100.000 colonia/m nelle donne in giovani non deve essere sottovalutata. E se ti trovi di fronte a una cistite recidiva cosa fare? In questa situazione è consigliabile approfondire ed eseguire un’ecografia e cistoscopia.

Come si cura la cistite

La soluzione più efficace per eliminare agenti patogeni è l’uso di antibiotici prescritti dal medico. I più indicati sono quelli a base di levofloxacina, ciprofloxacina, norfloxacina, fleroxacina, fosfomicina sale di trometamolo. Quest’ultimo è il più usato e noto come Monuril. Questi farmaci per la cistite rispettano anche la flora batterica vaginale e debellano l’infezione in pochi giorni.

Curare la cistite correttamente è molto importante altrimenti l’infezione rischia di invadere i reni. Le conseguenze non sono piacevoli: il bruciore intimo peggiora e può subentrare una febbre molto alta. Se te lo stai chiedendo la risposta è no: rimedi immediati per la cistite non esistono.

Per approfondire: cistite batterica. Esami da fare e come curarla

Integratori contro la cistite

Invece puoi combattere la cistite con i rimedi naturali. Validi alleati per ostacolare l’infiammazione sono il mirtillo rosso e l’uva ursina. Il mirtillo rosso rallenta l’azione dell’Escherichia Coli e puoi acquistarlo come succo fresco oppure assumerlo sotto forma di integratore alimentare consultando il medico o farmacista di fiducia per sapere il dosaggio giusto.

Anche l’uva ursina è utile in caso di infezione ai canali urinari: questo frutto è un ottimo antisettico. A proposito di integratori contro la cistite, nel nostro catalogo trovi Maicisity in compresse proprio a base di mirtillo rosso, uva ursina, semi di pompelmo, D-mannosio. Il prodotto è l’ideale per irritazioni recidive e svolge un’attività preventiva.

Cosa mangiare con la cistite

La cura passa per una sana alimentazione. Cosa mangiare con la cistite? Per mantenere inalterata la flora intestinale è bene consumare cibi ricchi di fibre che regolarizzano il funzionamento dell’intestino mentre frutta e verdura con vitamina C mettono in atto un intervento di protezione dai batteri. E i cibi da evitare con la cistite? Soprattutto zucchero e alcool che irrita la vescica.

L’importanza di prevenire la cistite

Prevenire la cistite garantisce una migliore qualità della vita. Ci sono delle accortezze che puoi mettere in pratica per evitare l’insorgenza di questa infiammazione. Vediamole:

  • Bere molta acqua.
  • Indossare indumenti di cotone.
  • Curare l’igiene intima.
  • Svuotare la vescica dopo i rapporti sessuali.
  • Non trattenere l’urina per molto tempo.
  • Non praticare sport traumatici per la vescica. Meglio evitare ciclismo, motociclismo ed equitazione.

Infine per prevenire la cistite puoi assumere lo xiloglucano, estratto dai semi di Tamarindo che si stratifica sulle pareti intestinali e protegge la mucosa, aiutando questa parte del corpo a resistere agli attacchi patogeni responsabili dell’infiammazione.

Questo elemento farmacologico può essere assunto anche in tutte le fasi della cistite: prima minimizza la presenza dell’irritazione, durante allevia i sintomi e coadiuva l’antibiotico, dopo scongiura le recidive. Allo xiloglucano si accompagna l’utilizzo di Hibiscus sabdariffa e della Propoli che agiscono sulla vescica, contenendo la crescita dei batteri.

Perché viene la cistite: la tua esperienza

In quest’articolo abbiamo spiegato perché viene la cistite, un’infiammazione delle basse vie urinarie. Un’irritazione che non è grave e non ha un decorso lungo. Tuttavia, necessita di un’adeguata terapia e prevenzione. Hai bisogno di ulteriori approfondimenti? Contattaci risponderemo alle tue domande.

Cosa provoca la cistite nella donna?

Le cause della cistite sono molto varie. Nella maggior parte dei casi, l'insorgenza del disturbo è da ricondurre a un'infezione batterica. In molti casi, il batterio in questione è l'Escherichia coli, spesso proveniente dall'intestino. Gli attacchi possono essere sostenuti anche da Stafilococchi, Proteus e Klebsiella.

Quali sono i primi sintomi della cistite?

Quali sono i sintomi della cistite?.
dolore sovrapubico..
senso di peso perineale..
aumento della frequenza minzionale..
urgenza, necessità impellente di urinare, con talvolta incontinenza da urgenza..
bruciore e/o dolore durante la minzione..
senso di incompleto svuotamento..
ematuria (sangue nelle urine).

Come bloccare subito la cistite?

La cura con antibiotici prescritta dal proprio medico è e rimane il metodo più rapido ed efficace per curare la cistite. L'importante è seguire precisamente le istruzioni (sì, anche quando la grafia “da dottore” le rende praticamente illeggibili) e proseguire con l'assunzione dei farmaci per tutto il tempo necessario.