Per quanto tempo un neopatentati non possono guidare auto potenti

Il neopatentato, secondo quanto stabilito dalle norme del Codice della Strada, è soggetto a un periodo di “osservazione”, dove è possibile guidare solamente alcune tipologie di veicoli - con limiti per cilindrata e kW - e dove bisogna prestare particolarmente attenzione al rispetto di tutte le regole pena una sanzione maggiorata in caso d’infrazione. E non solo: perché in tutto il periodo in cui chi ha appena preso la patente è considerato un neopatentato, bisogna anche sottostare a dei limiti di velocità differenti rispetto a quelli previsti per gli altri automobilisti.

Per questo motivo è importante capire bene chi sono i neopatentati e quali sono i limiti a cui devono attenersi. Alla prima domanda possiamo rispondere già da adesso: secondo il Codice della strada, sono neopatentati coloro che hanno preso la patente - tra le tipologie A2, A, B1 o B - da meno di 3 anni.

Nel triennio seguente alla data del conseguimento della patente, dunque, si applica un trattamento più severo rispetto a quello adottato per gli altri automobilisti, proprio per consentire al neopatentato di fare esperienza alla guida del mezzo. E chi sbaglia paga, più degli altri: per i neopatentati, infatti, la sanzione della decurtazione dei punti patente è ben più severa rispetto a quella applicata generalmente.

Nel 2022 non c’è stato un cambiamento significativo per le norme in vigore nei neopatentati. Vediamo dunque quali sono le regole che si applicano nei confronti di coloro che hanno preso la patente tra il 2019 e il 2022, come pure quali sono i limiti di cui avere considerazione sia quando si guida che nel caso in cui si voglia acquistare la prima auto.

Limitazioni su cilindrata e potenza (Kw) dei veicoli

Le regole per i neopatentati sono state introdotte nel 2011 e nel corso degli anni hanno subito qualche lieve modifica. Prima di addentrarci nel dettaglio sulle limitazioni di cilindrata delle auto per neopatentati, però occorre precisare che le suddette regole valgono per tutti, poiché non fanno riferimento all’età del conducente. Dunque, se una persone decide di prendere la patente a 18 o a 40 anni dovrà sottoporsi, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, a un regime più svantaggioso.

Il Codice Stradale stabilisce che i neopatentati (a seguito del 9 febbraio 2011) per il primo anno dal conseguimento della patente non possono guidare le auto con le seguenti caratteristiche:

  • potenza specifica (tara) superiore a 55 kW per tonnellata (kW/t);
  • potenza massima pari a 70 kW, 95 cavalli.

Terminato il primo anno, dunque, anche il neopatentato potrà scegliere liberamente quale auto guidare. Dunque, nessun problema per chi ha preso la patente nel 2019 e nel 2020, in quanto per questi sono già venuti meno i suddetti limiti.

Chi l’ha presa tra il 2021 e il 2022, invece, deve saper che per guidare un’auto che non rientra nei suddetti parametri dovrà attendere 12 mesi dal conseguimento della patente.

Ricordiamo che queste limitazioni valgono per i veicoli di categoria M1, ovvero per quelli destinati al trasporto di persone ma con un numero di posti non superiore a 9 (compreso il conducente). Per capire se un veicolo rispetta queste caratteristiche, dovrete analizzarne la carta di circolazione oppure inserire la targa del veicolo sul “Portale dell’automobilista” a disposizione sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tuttavia, mentre per le auto immatricolate dopo il 2007 i dati relativi al rapporto peso/potenza sono specificati nella carta di circolazione, per quelle precedenti è necessario eseguire il calcolo. Nel dettaglio, per calcolare la potenza specifica (PS) occorre dividere la potenza espressa in kW per la tara del veicolo espressa in tonnellate.

Bisogna specificare però che i limiti non valgono nel caso in cui un neopatentato debba guidare un autoveicolo per accompagnare una persona diversamente abile, a condizione però che questa sia munita dell’apposito contrassegno di circolazione.

Se quindi state per acquistare un’auto nuova, accertatevi che possiate guidarla. A tal proposito, nel nostro articolo di approfondimento potrete informarvi su quali sono le migliori auto per neopatentati del 2022.

Limiti di velocità su autostrade e strade extraurbane

Come anticipato, per il neopatentato non ci sono limiti solamente sull’auto da guidare, ma anche delle norme differenti in tema di circolazione stradale. Ad esempio, ci sono dei limiti particolarmente severi per la velocità.

Il Codice della Strada, all’articolo 117, stabilisce i limiti di velocità da rispettare sulle strade per i neopatentati nei primi tre anni dal conseguimento della patente. Per le patenti delle categorie A2, A, B1 e B i limiti sono:

  • 100 Km/h per le autostrade;
  • 90 Km/h per le strade extraurbane principali;
  • 90 Km/h per le strade extraurbane secondarie e locali
  • 50 km/h in città.

Inoltre, per i neopatentati c’è tolleranza zero per l’uso di bevande alcoliche. Quindi, in caso di eventuale controllo, i valori di alcol nel sangue devono essere obbligatoriamente pari a 0. Le multe previste per la violazione di questa norma vanno da 527 euro fino a 6.000 euro, con gli aggravanti di sospensione della patente da 1 a 2 anni, o con arresto da 6 mesi a 1 anno.

Multe e sanzioni per chi non rispetta i limiti

Il neopatentato sorpreso a non rispettare tali limiti può incorrere in una sanzione amministrativa che consiste nel pagamento di una multa che va dai 152 euro ai 608 euro.

Oltre alla sanzione amministrativa, le violazioni sia dei limiti di velocità che delle norme per la guida di auto di grossa cilindrata comportano una sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente per un periodo che va dai 2 agli 8 mesi.

Le sanzioni previste dall’articolo 117 possono aggiungersi a quelle previste dall’articolo 142 del Codice della Strada in materia di limiti di velocità. Quindi, alle sanzioni appena elencate si possono aggiungere:

  • multa tra i 39 euro e i 159 euro per chi supera di 10 km/h il limite;
  • multa tra i 159 euro e i 639 euro (e decurtazione di 3 punti sulla patente) per chi supera il limite fino a un massimo di 40 Km/h;
  • multa tra i 500 euro e 2.000 euro (e decurtazione di 6 punti sulla patente) per chi supera il limite fino a un massimo di 60 Km/h;
  • multa tra i 779 euro e 3.119 euro (e decurtazione di 10 punti sulla patente) per chi supera il limite per più di 60 Km/h.

Decurtazione (e guadagno) dei punti sulla patente

In merito alle violazioni del Codice della Strada, è necessaria un’altra importante precisazione: se il neopatentato - nei primi 3 anni dal conseguimento del documento di guida - commette un’infrazione che prevede la decurtazione di punti dalla patente, a quest’ultimo saranno sottratti il doppio dei punti rispetto a quanto previsto per il resto dei guidatori.

La perdita dei punti, quindi, può raggiungere il massimo di 15, salvo eventuali violazioni che comportino la sospensione o la revoca della patente.

Esiste, tuttavia, un bonus per guadagnare punti sulla patente: dal 13 agosto 2010, infatti, anche i neopatentati possono ottenere un punto bonus ogni anno nel caso in cui non abbiano mai commesso alcuna infrazione.

Quando il contrassegno “principiante” è obbligatorio

Alcune auto sul retro presentato una “P” stampata in grande ad indicare un guidatore principiante alla guida. In questo modo gli altri autisti si tengono a debita distanza dal veicolo in questione prestando la massima attenzione.

Tuttavia l’articolo 122 comma 4 del Codice della Strada stabilisce che solo gli autoveicoli per le esercitazioni e gli esami di guida debbano essere muniti di appositi contrassegni recanti la lettera alfabetica “P”. Quindi l’obbligo della P vige solo quando si sta guidando con il foglio rosa, mentre per i neopatentati è possibile rimuoverlo tranquillamente.

Ci sono limiti per i motociclisti?

La normativa non prevede alcuna limitazione riguardante la potenza dei motocicli per i titolari della patente categoria A. Infatti dal 19 gennaio 2013 è in vigore il criterio di accesso graduale con esperienza biennale, per cui solamente al raggiungimento dei 24 anni di età c’è il conseguimento diretto della patente A senza restrizioni.

Con la patente A2, invece, si possono guidare moto con una potenza fino a 35 kW, con una cilindrata non superiore ai 47 CV. Inoltre, la moto depotenziata non deve avere una potenza di origine superiore ai 95 CV, ovvero 70 kW.

Sia per i possessori della patente A2 che per la A valgono le stesse restrizioni dei neopatentati in tema di limiti di velocità. Quindi, anche loro per i primi 3 anni dal conseguimento della patente non potranno superare i 100 km/h sulle autostrade e i 90 km/h sulle extraurbane principali.

Quanto dura il limite di potenza per i neopatentati?

Di solito i neopatentati sono considerati tali per 3 anni dalla data del conseguimento della patente, solo il limite di potenza in kW si applica per un anno e basta.

Cosa succede se un neopatentato guida una macchina potente?

Limite potenza auto neopatentati e sanzioni Un neopatentato che guida un'auto troppo potente è soggetto a multe che vanno da 161 a 167 € e rischia la sospensione della patente fino a 8 mesi. Questi limiti, tuttavia, sono previsti solamente per i primi 12 mesi dal conseguimento della patente.

Da quando i neopatentati può guidare qualsiasi auto?

Quindi un neopatentato può guidare un veicolo di qualunque potenza anche nel primo anno dal conseguimento della patente B, purché accompagnato da un conducente esperto (patentato da almeno 10 anni e con età non superiore a 65) che deve necessariamente sedersi al fianco del guidatore, facendogli da 'istruttore'.

Cosa cambia dopo 3 anni di patente?

Per quanti anni si è considerati neopatentati La condizione di neopatentati ha una durata di tre anni dal conseguimento della patente di guida. Al termine dei tre anni, la quasi totalità delle limitazioni decade e chi prima era neopatentato viene ora considerato alla stregua di tutti gli altri automobilisti.