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Donare il sangue è donare vita. La “sacralità” del gesto non prevede si possa pagarlo. Non si paga la vita. Ma una ricompensa forse maggiore c’è: il sentimento di un dovere etico compiuto. Lo si avverte dentro di sé, è il senso della nostra solidarietà innata a emergere. Forse lo si coglieva di più, questo aspetto, un tempo. Una signora in fila per donare racconta agli altri in attesa come lei che suo nonno donava il sangue, e se serviva anche ma in modo diretto: lui su un lettino con l’ago nel braccio dava e l’altro in un lettino a fianco con l’ago del braccio a riceveva. Tutto gratuitamente, ovvio. Ma non è poi ovvio, in diversi paesi la donazione del sangue ha un prezzo e c’è chi va a donare quando ha bisogno di soldi, non sempre nelle condizioni migliori. Stupirà apprendere che in Italia la gratuità è obbligatoria dal 1990, l’abbiamo sempre data per scontata. «Ma in effetti già prima– spiega il direttore dell’Avis, Associazione volontari italiani del sangue, Giampietro Briola – vigeva la gratuità salvo certe associazioni minori che avevano un tariffario per sangue e per plasma. Ora non più». PERCHÉ LA GRATUITÀ È UN PUNTO FERMOMa conviene questo sistema? Forse si hanno meno persone attratte? Risponde Briola: «Siamo convinti del contrario, che così funzioni meglio. È una forma più rispettosa della persona. Quella che dà e quella che riceve. Si viene spinti soltanto dall’obbligo etico e basta. Come “ricompensa” si ricevono soltanto i propri esami del sangue, che sono più approfonditi per i donatori sopra i 50 anni di età quando è più facile vi siano disturbi». Sottolinea il direttore di Avis che chi dona il plasma alle attuali condizioni italiane fornisce un prodotto migliore. «Negli Stati Uniti, dove si viene pagati (come in Germania, Ungheria, Cechia…) si dà il plasma due volte alla settimana, ma così non si ha un plasma ottimale e non va bene neppure per la salute del donatore. Si sfruttano le condizioni di bisogno della parte più misera della società. Questo non è etico. Tra l’altro, chi vive in una condizione più difficile è potenzialmente più soggetto a malattie, in particolare quelle sessualmente trasmissibili». Download REGISTRATIper scaricare o sfogliare il materiale Cuore in saluteContenutoPlusSei già registrato? ACCEDI DONAZIONE DUE VOLTE INTELLIGENTEVisto che fate e consegnate gli esami del sangue donato vi è mai successo di scoprire malattie che la persona non sapeva di avere? «Sì, ci è capitato, malattie sopite. Per esempio, in due anni abbiamo trovato cinque casi di leucemia non ancora conclamata in cinque giovani, dove è meno diffusa. Naturalmente abbiamo avvertito i ragazzi e li abbiamo indirizzati verso i corretti specialisti. La tutela della salute del donatore conta per noi come la tutela della salute del malato ricevente».
L'APPELLO: VENITE A DONARE SANGUEIl sistema di raccolta sangue in Italia ha retto, ma gli indicatori sono preoccupanti, con un calo rispetto al 2019, dovuto all'effetto del Covid. Bisogna ricordare inoltre che il nostro paese non è autonomo per la raccolta di plasma, fondamentale per la produzione di farmaci salva-vita. Per questo l'appello delle organizzazioni e degli
operatori del settore è accorato: serve andare a donare sangue prima di andare in vacanza, servono nuovi donatori per rimpiazzare i donatori anziani: chi dona aiuta gli altri e aiuta se stesso. SANGUE, PLASMA E PIASTRINE: ISTRUZIONI PER DONARESi può donare sangue intero, oppure solo plasma o solo piastrine, oppure una combinazione di questi elementi. Per il sangue intero:
Per il plasma:
Per le piastrine:
Sostieni la ricerca scientifica d'eccellenza e il progresso delle scienze. Dona ora. FontiSerena ZoliGiornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”. Quante volte si può donare il sangue in un anno?Si tratta di una donazione più evoluta e anche più leggera, tanto che consente ad uomini e donne di donare 6 volte l'anno, oltre alle donazioni di sangue intero. Inoltre, se per le donazioni di sangue occorre un intervallo di 90 giorni, per l'aferesi basta un intervallo di 15 giorni.
Quanto si guadagna a donare il sangue?La donazione del sangue è gratuita e non può essere remunerata in alcun modo. In Italia la donazione a pagamento è perseguibile per legge in base all'art. 22 della legge 219/2005.
Chi dona il sangue vive di più?È bene ribadire che una singola donazione di sangue può salvare la vita di tre persone, ma vale anche la pena di soffermarsi sui vantaggi dell'atto di donare il sangue per chi fa questo gesto così solidale.
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