Come costruire un impianto stereo in casa

Oggigiorno, anche chi non è un vero e proprio patito della musica ha un impianto audio in tutta la casa.  Non bisogna infatti essere dei musicisti o degli esperti per poter apprezzare la bellezza di una canzone, specie quando si torna a casa dopo una stressante giornata di lavoro e ci si vuole rilassare sul divano, ascoltando qualcosa di diverso dalle chiacchiere dei colleghi o dal ticchettio dei tasti di un pc.

Per questo motivo moltissime famiglie hanno acquistato o installato un impianto hi fi in casa, che permetta la diffusione della musica in tutte le stanze e soprattutto in buona qualità. In commercio ci sono tantissimi modelli e soluzioni adatte ad ogni esigenza, che variano per prezzo e per tecnologia, ma ci sono alcune caratteristiche che un impianto moderno non può non avere. Vediamole insieme in questo articolo.

Altoparlanti wireless

Una componente essenziale per un impianto hi fi in casa sono gli altoparlanti, ovvero le case da cui proviene la musica. Quello che fa di un impianto hi fi un impianto multi-room è proprio la possibilità di avere una cassa in ogni stanza, che possa riprodurre la stessa traccia o anche canzoni diverse a seconda delle impostazioni. Per una diffusione che copra l’intero appartamento è necessario posizionare almeno un altoparlante in ogni stanza, meglio se due. Un tempo questo avrebbe comportato un groviglio di cavi sparsi in giro, ma adesso, con gli altoparlanti wireless, questo problema è scomparso, anzi. Le casse wireless permettono di avere un impianto audio per la casa in tutte le stanze senza troppi problemi e con un unico impianto centrale.

Gli speaker si collegano infatti alla rete wifi della casa (o alla rete LAN se l’avete), comunicando fra loro e con l’impianto centrale. Se avete intenzione di installare un impianto wireless, assicuratevi quindi di avere una buona connessione a internet: acquistare una cassa potente, con un’ottima riproduzione dei bassi, ma avere la musica che si interrompe di continuo perché il segnale wifi è debole può risultare fastidioso. 

Possiamo distinguere due tipi di altoparlanti, quelli a colonna e quellia scaffale. I primi poggiano a terra e hanno dimensioni molto grandi (e conseguentemente una potenza maggiore); in genere si posizionano ai lati della tv, orientandoli verso il divano o la poltrona, e possono essere utilizzati anche per l’home theatre. I secondi invece sono più piccoli e possono essere collocati ovunque: i modelli più costosi sono dei veri e propri oggetti di design e complementi di arredo, personalizzabili nei colori e nelle forme oltre che nelle configurazioni tecniche.

Chicche tecnologiche per un impianto hi fi di ultima generazione

Un altro elemento da non sottovalutare nell’acquisto di un impianto audio è la connessione smart a internet, che permette cioè di riprodurre in streaming la musica dalle principali app, come Youtube, Spotify ecc… La musica si ascolta sempre più da queste piattaforme e sempre meno da supporti a lettura ottica come i CD quindi, se l’impianto audio che vi interessa non ha il lettore CD ma in compenso è smart, vi consigliamo ugualmente di acquistarlo. 

Quello che però rende l’impianto hi fi della casa migliore è la possibilità di controllarlo con i comandi vocali: gli speaker wireless di ultima generazione sono infatti collegati con Google Assistant o Amazon Echo per poter entrare in funzione con un semplice comando. Richiedi subito un preventivo gratuito.

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Tramite: O2O 27/06/2018

27 giugno 2018, 02:45

Difficoltà:media

Al giorno d'oggi, siamo sommersi di musica rovinata da conversioni digitali misere e pessimi impianti da pochi spiccioli. Ci si può ribellare a questo mondo crudele, mettere mano alle nostre tasche prepararci un impianto hi-fi coi fiocchi. Con questa guida vi darò delle indicazioni su come costruire un impianto hi-fi per la casa.

  • Amplificatore valvolare in classe A
  • Amplificatore solid state in classe D
  • Equalizzatore 30 bande in terzi d'ottava
  • Lettore di CD
  • Mangianastri
  • Preamplificatore per giradischi
  • Giradischi di qualità
  • Casse acustiche a 3 vie
  • Sintonizzatore AM/FM di qualità

In questa categoria rientrano tutte le cose che dobbiamo per forza comprare e sebbene alcune siano opzionali si può fare una cernita e preparare una scaletta di acquisti. Servirà un lettore di CD, di buona qualità, una radio AM/FM meglio se analogica ed un giradischi. La radio può eventualmente essere assemblata a partire da un kit di montaggio, seguendo le istruzioni che si trovano su internet. Si possono realizzare ottime radio analogiche con i kit disponibili online anche su vecchie riviste. Serve naturalmente un po' di esperienza e passione nel settore. Nel caso in cui si decida di acquistarla già pronta, una buona radio dovrà assolutamente avere un sistema per memorizzare la nostre frequenze preferite in modo da poterle richiamare a piacimento. Per quanto riguarda il giradischi non vi accontentate di uno da pochi euro. Sceglietene uno a trazione a cinghia, con base pesante, bilanciata e non sospesa. Spendete un po' più di soldi sul giradischi rispetto al lettore CD. Banalmente c'è poca differenza fra un CD da 30 euro e uno da 300 euro, quello che cambia non è tanto il suono quanto piuttosto la possibilità di programmarlo. Mentre per i giradischi la qualità cambia enormemente da un modello con poche funzioni ma di qualità, ed uno con tanti tasti ma che ha un suono scadente.

L'amplificatore per un ottimo hi-fi è l'elemento più importante. Scegliete uno stereo in classe A a valvole, con una potenza che deve essere compresa fra i 10w a canale fino ad un massimo di 70w. Sotto la qualità del suono cala per questioni di volume e si perdono i bassi, e sopra è semplicemente inutile, perché uno stereo per audiofili non deve spaccare le orecchie. Per i più avventurosi ci sono in vendita kit di montaggio con un costo di poche centinaia di euro. La qualità del suono delle valvole è infinitamente superiore rispetto a quella dei transistor. Se poi volete proprio spendere parecchio, potete anche optare per un amplificatore valvolare di tipo OTL, cioè a pilotaggio diretto degli altoparlanti. Se invece preferite un suono più lineare con un costo basso e grossa potenza, prendete un finale in classe D di alta fascia. Ricordate che un impianto con un giradischi ha bisogno di un preamplificatore per adattare la dinamica e la timbrica del giradischi all'ingresso dell'amplificatore.

Hi-fi significa alta fedeltà, quindi scegliamo casse buone, di marca e almeno a due vie. A tre vie sarebbe meglio, con altoparlanti separati per alti, medi e bassi. Per le casse di buona qualità non c'è altro sistema che quello di provarle per capire se la timbrica che hanno è quella che vogliamo. Casse con troppi bassi o troppo squillanti potrebbero non essere adatti ai nostri bisogni. In ogni caso, se le casse scelte non vi piacessero del tutto, ricordate che potete acquistare un buon equalizzatore stereo magari a 30 bande in terzi di ottava, che garantiscono di poter regolare nel dettaglio il suono, adattandolo al meglio alla curva di Fletcher-Munson. Meglio evitare soluzioni con troppi satelliti, adatte per l'ascolto dei film ma con un rendimento discutibile per un buon ascolto stereofonico.
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Delle buone casse devono avere almeno due altoparlanti da 60 W, riuscendo a tollerare una potenza che oscilla tra gli 80 ed i 100 W complessivi.