Sono invalido civile al 100 cosa mi spetta

Condividi

 INVALIDITÀ CIVILE - LE PERCENTUALI DI INVALIDITÀ

Sono invalido civile al 100 cosa mi spetta

Le percentuali di invalidità civile corrispondono al grado di invalidità che viene attribuito a ciascun soggetto. In base alla percentuale assegnata, corrispondono determinati diritti e benefici.
Il requisito minimo per la qualifica di invalido civile è di essere affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica ed intellettiva che riducono la capacità lavorativa della persona in misura non inferiore ad un terzo (superiore al 33%).
Il grado di invalidità è determinato dalle tabelle delle percentuali d'invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti approvate con decreto del Ministro della Sanità 5 febbraio 1992.

Non rientrano tra gli invalidi civili:
-gli invalidi di guerra,
- gli invalidi del lavoro
- gli invalidi per servizio
che vengono riconosciuti tali a seguito di cause specifiche derivanti dalla guerra, dalla prestazione lavorativa (per i lavoratori privati) o di un servizio (per i dipendenti pubblici e le categorie assimilate).


PERCENTUALI DI INVALIDITA' E BENEFICI
A seconda del grado di invalidità che ci sia stato riconosciuto, possiamo accedere a benefici previsti per i cittadini italiani, tanto sul fronte strettamente della salute, che del lavoro. Riassumendo in un veloce schema quello che andremo ad illustrare sotto, possiamo sintetizzare così il rapporto tra la percentuale di invalidità e i benefici ottenibili:
- fino al 33%
- Nessun riconoscimento
- dal 46% -
Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l'Impiego per l'assunzione agevolata
- dal 33% al 73% -
Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali
- dal 66% -
Esenzione ticket sanitario
- dal 74% al 100% -
Prestazioni economiche (qui importi pensioni invalidità 2022).

Vediamo nello specifico i benefici a seconda della percentuale di invalidità (qui ci riferiamo ai soggetti di età compresa fra i 18 e i 65 anni):

  • Meno di 33%: NON INVALIDO. Nel verbale si riporta questa dicitura: "assenza di patologia o con una riduzione delle capacità inferiore ad 1/3".

INVALIDO CON RIDUZIONE PERMANENTE DELLA CAPACITÀ LAVORATIVA IN MISURA SUPERIORE AD 1/3


  • Dal 34%: Concessione gratuita di ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alle patologie indicate nel verbale di invalidità.
  • Dal 46%: Oltre al punto precedente, iscrizione alle liste di collocamento mirato.
  • Dal 50%: Oltre ai punti precedenti, congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL.

INVALIDO CON RIDUZIONE PERMANENTE DELLA CAPACITÀ LAVORATIVA IN MISURA SUPERIORE AI 2/3

  • Dal 67%Oltre ai punti precedenti, esenzione parziale pagamento ticket per visite specialistiche, esami ematochimici e diagnostica strumentale. Resta da pagare la quota fissa per la ricetta. Si suggerisce comunque di contattare il proprio Distretto sociosanitario o la propria Azienda Asl, o il proprio medico di famiglia, per le informazioni più aggiornate e valide localmente.

INVALIDO CON RIDUZIONE PERMANENTE CON INVALIDITÀ PARI O SUPERIORE AL 74%                     

  • Dal 74%: Oltre ai punti precedenti, erogazione dell'ASSEGNO MENSILE se in possesso dei requisiti richiesti, anche in termini di reddito. Possibilità di richiedere l'APE SOCIALE. 

INVALIDO CON TOTALE E PERMANENTE INABILITÀ LAVORATIVA


  • 100%: Oltre ai punti precedenti, escluso l'assegno mensile, erogazione della PENSIONE DI INABILITÀ nel rispetto dei limiti reddituali ed esenzione anche del ticket farmaci.

INVALIDO CON TOTALE E PERMANENTE INABILITÀ LAVORATIVA E IMPOSSIBILITÀ A DEAMBULARE SENZA L'AIUTO PERMANENTE DI UN ACCOMPAGNATORE OPPURE CON NECESSITÀ DI ASSISTENZA CONTINUA NON ESSENDO IN GRADO DI SVOLGERE GLI ATTI QUOTIDIANI DELLA VITA


  • 100% più indennità di accompagnamento:
    Si intende la persona incapace di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.
    Oltre ai benefici del punto precedente: INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTOindipendentemente dall'età e dai redditi posseduti, che viene sospeso durante i periodi di ricovero gratuito in istituto.

Torna alla HOME di INVALIDITÀ CIVILE


Quanto prende di pensione un invalido civile al 100%?

Quest'anno sia l'assegno mensile di invalidità che l'indennità di frequenza e la pensione di inabilita' civile valgono 291,98€ al mese contro i 287,09 euro erogati nel 2021 mentre l'indennità di accompagnamento arriva a 525,17€ al mese (rispetto ai 522,10€ del 2021). Aggiornati anche i limiti di reddito.

Quanto prende un invalido civile al 100% nel 2022?

Per l'anno 2022 l'importo dell'assegno è pari a 468,11 euro mensili erogati per tredici mensilità (corrispondenti, pertanto, a 6.085,43 euro annui).

Cosa spetta ad una persona invalida al 100 100?

In base a quanto osservato, gli invalidi in misura pari al 100% hanno diritto all'accompagnamento solo se sono anche non autosufficienti, ossia: non possono camminare senza un accompagnatore; non possono compiere gli atti quotidiani della vita.