Orecchie tappate e raffreddoreLa sensazione di orecchie tappate è piuttosto comune in caso di raffreddore e la ragione va in questo caso cercata nelle trombe di Eustachio, i canali che fisicamente collegano l’orecchio medio con la faringe, distretto corporeo che pone in comunicazione anche ad esempio gola, cavità nasale e i seni paranasali; le trombe rivestono almeno una triplice funzione: Show
Ciascuna tuba è dotata di una sorta di valvola in grado di aprirsi/chiudersi e, in caso di malfunzionamenti, si favorisce l’insorgenza di disturbi quali dolore e senso di pressione nell’orecchio. In realtà in caso di raffreddore la spiegazione è ancora più semplice: i due canali, od anche uno solo dei due (sono ovviamente indipendenti), vengono occlusi dal muco prodotto, causando la caratteristica e fastidiosa sensazione di orecchie tappate (senso di pienezza o pressione), quando non è un vero e proprio dolore, vertigini e riduzione dell’udito. A contribuire al blocco delle tube subentra anche un possibile gonfiore delle stesse, come risposta infiammatoria all’infezione. Sintomi simili possono svilupparsi anche in caso di sinusite. Shutterstock/Zdravinjo Può essere COVID?L’infezione da COVID non annovera tra i suoi sintomi più caratteristici la sensazione di orecchie tappate, ma ovviamente possono essere lamentate dal paziente nel caso in cui si sviluppino sintomi nasali sovrapponibili a quelli del raffreddore; d’altra parte è noto di come il virus possa indurre l’infiammazione nel naso e del rinofaringe (la parte superiore della gola situata dietro il naso) ed in questo contesto anche la tromba di Eustachio può infiammarsi causando una certa congestione dell’orecchio medio. Esistono inoltre alcune segnalazioni relative ad un possibile coinvolgimento più diretto del virus, alla base dello sviluppo di
ma si tratta di casi poco comuni. Cosa fare?Se senti di avere le orecchie tappate a causa del raffreddore prova a:
tutte azioni che condividono l’esecuzione di movimenti in grado di favorire l’apertura di un passaggio per l’aria attraverso le trombe di Eustachio; qualora questo non funzionasse è possibile ricorrere alla manovra di Valsava:
Non appena dovessi percepire un piccolo schiocco significa che hai raggiunto lo scopo. Una manovra meno nota, ma altrettanto efficace, è la cosiddetta manovra di Toynbee (viene usata principalmente in subacquea):
In questo caso ad essere sfruttato è esclusivamente il movimento muscolare, con l’obiettivo di aprire le tube facendo fluire il gas dalla rinofaringe all’orecchio. In caso di insuccesso è possibile valutare con il proprio medico il ricorso a farmaci:
Nei casi più gravi ed ostinati potrebbe essere necessario all’inserimento di piccoli tubi in grado consentire il drenaggio del fluido presente, mediante una procedura ambulatoriale e minimamente invasiva. Orecchie tappate in aereo ed in montagnaDurante la fase di decollo e di atterraggio la pressione esercitata dall’aria cambia rapidamente e, di norma, la tromba di Eustachio è altrettanto rapida ad adattarsi (con il caratteristico schiocco che si percepisce); quando questo non succede la pressione dell’aria all’interno dell’orecchio medio e quella esterna non corrispondono, impedendo al timpano di vibrare normalmente (ed anzi inducendo una vera e propria trazione sulla delicata membrana, verso il lato a pressione minore) e causando sintomi che possono spaziare da un leggero fastidio ad un dolore molto severo. Una rapida salita/discesa in montagna, tipicamente in auto, è causa dello stesso identico problema. Pazienti affetti da raffreddore, allergie od altre condizioni causa di naso congestionato (vedi paragrafo precedente) sono più soggetti al disturbo. I bambini piccoli sono particolarmente soggetti al disturbo, a causa di trombe di Eustachio ancora molto strette; l’uso di un biberon o di un ciuccio durante decollo ed atterraggio può favorire la liberazione delle orecchie (è quindi consigliabile che siano tenuti svegli durante salita e discesa, in modo che inghiottiscano più spesso). Rimedi praticiDeglutire o sbadigliare è spesso sufficiente a liberare le trombe di Eustachio bloccate, stappando così le orecchie e sollevando dall’eventuale fastidio percepito. Nel caso in cui non fosse sufficiente è possibile provare come segue:
Potrebbe essere necessario ripetere questo processo più volte In caso di condizione preesistente di naso chiuso (raffreddore, allergia, sinusite, …) può essere consigliabile valutare con il medico la preventiva assunzione di farmaci in grado di garantire la liberazione del naso per tutta la durata del volo (antistaminici, decongestionanti, …). Quando contattare il medicoA prescindere dalla causa delle orecchie tappate, si raccomanda di rivolgersi al curante (o allo specialista, ovvero l’otorinolaringoiatra) nel caso in cui non si riesce a risolvere la sgradita sensazione; inducono ad una certa urgenza la presenza di altri sintomi, quali:
Altri disturbi alle trombe di EustachioSe nei casi precedenti quello che si osserva è una congestione delle trombe a causa di fattori esterni e temporanei, alcuni pazienti sviluppano problemi direttamente alle tube, ad esempio in forma di un malfunzionamento della valvola presente, che rimane sempre aperta (tuba beante): si tratta di una condiziona rara che si manifesta soprattutto attraverso una percezione della propria voce ad un volume molto maggiore (autofonia). Come eliminare la pressione nelle orecchie?Aprire bene la bocca e muovere la mascella fino a sentire un debole schiocco o crepitio nell'orecchio; Sbadigliare di proposito; Applicare la manovra di Valsalva, consistente nel tapparsi il naso e, con la bocca chiusa, spingere l'aria dai polmoni nella bocca e nella cavità nasale; Ingoiare e masticare.
Quanto può durare un orecchio tappato?Di solito dura 2-3 giorni (anche senza trattamento medico), tuttavia alcuni casi possono perdurare per settimane. Le infiammazioni dell'orecchio medio sono solitamente causate da una precedente infezione acuta del tratto respiratorio.
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