Poste italiane cessione del credito 90 simulatore

Poste Italiane ha ufficialmente riaperto la piattaforma per l’acquisto dei crediti d'imposta derivanti da Superbonus e altri bonus edilizi ma niente acquisti di crediti indiretti e seconde cessioni.

Di fatto, quindi, il servizio è disponibile per Privati, Imprese e Liberi Professionisti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni).


Poste Italiane riapre la piattaforma per la cessione del credito ma a determinate condizioni e con limitazioni rilevanti.

E' quanto si evince dal comunicato ufficiale dell'ente, diramato sul sito ufficiale il 7 marzo 2022, che comunica la riattivazione della piattaforma per l’acquisto dei crediti d'imposta dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’ultimo decreto-legge di modifica del regime di circolazione dei crediti d’imposta (DL 13/2022, cd. Antifrodi 2).

La temporanea sospensione - si legge - è stata necessaria per adeguare le procedure di controllo, elaborazione, acquisizione delle pratiche, in funzione del susseguirsi di molteplici interventi legislativi in materia (DL 157/2021-Antifrodi, legge 234/2021-Manovra 2022, DL 4/2022-Sostegni Ter, DL 13/2022-Antifrodi 2).

Solo prime cessioni

Poste Italiane, dal 7 marzo:

  • valuterà l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni);
  • valuterà l'acquisto dei crediti d’imposta unicamente a valle della loro disponibilità alla cessione sulla piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Cessione del credito d'imposta: chi può richiederla e per quali bonus

Il servizio di cessione del credito d’imposta a Poste Italiane è rivolto a Privati, Imprese e Liberi Professionisti che siano titolari originari di un credito d’imposta tra:

  • Superbonus 110%, credito d’imposta ai sensi dell’art.119 del DL 34/2020, a fronte di specifici interventi in ambito efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, eliminazione delle barriere architettoniche, ripartito in 5 quote annuali o in 4 quote annuali per le spese sostenute dal 2022;
  • Ecobonus ordinario (efficienza energetica e installazione di impianti fotovoltaici), ai sensi dell’art. 14 del DL 63/2013 e dell’art.16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
  • Sismabonus ordinario (misure antisismiche), ai sensi dell’art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del DL 63/2013, ripartito in 5 quote annuali;
  • Ristrutturazione (recupero patrimonio edilizio), ai sensi dell'art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
  • Recupero o restauro facciate, ai sensi art. 1, comma 219 e 220, della L. 160/2019, ripartito in 10 quote annuali;
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ai sensi dell’art.16-ter del DL 63/2013, ripartito in 10 quote annuali.

Poste Italiane valuterà l’acquisto di crediti d’imposta unicamente da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni) e relativamente alle quote annuali fruibili a partire dal 2023 in relazione a crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2022 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti.

Inoltre:

  • il titolare del credito d’imposta è tenuto, come anche previsto dall’Agenzia delle Entrate, a cedere l'importo complessivo del credito d’imposta o le quote residue non ancora utilizzate in detrazione, senza poter dunque effettuare cessioni parziali; 
  • l'importo complessivo massimo cedibile (anche tramite più cessioni) è pari a 150 mila euro per tutti i cedenti. Tale limite tiene conto di tutte le cessioni effettuate a Poste Italiane a partire dall’avvio del servizio nel settembre 2020.

Al momento, si evidenzia, non è previsto l'acquisto di nessun credito d’imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento (richieste di cessione ricevute fino al 1° febbraio 2022 restano soggette a istruttoria ai sensi del processo all’epoca applicabile), inclusi i crediti d’imposta maturati a seguito di sconto in fattura.

Il corrispettivo di cessione dei crediti di imposta

Sarà  calcolato come percentuale sul valore nominale del credito d’imposta ceduto e varia in funzione della tipologia di credito d’imposta oggetto di cessione, della durata dello stesso e delle annualità cedute.

L'importo liquidato per la cessione di crediti d’imposta con recupero, rispettivamente, in quattro, cinque e dieci anni (con cessione di tutte le annualità) sarà pari a:

  • 100 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi relativi al Superbonus 110% con recupero in 4 anni (pari al 90,91% del valore nominale del credito d’imposta maturato);
  • 89,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari al 89,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato);
  • 80 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 80% del valore nominale del credito d’imposta maturato).

Controlli soggettivi e documentali

Poste Italiane effettua verifiche soggettive sul richiedente e oggettive, su documentazione specifica.

Ad esempio:

  • presenza di segnalazioni in CAI (Centrale Allarme Interbancaria) relative all’emissione di assegni senza autorizzazione e/o senza fondi o utilizzo improprio di carte di credito;
  • status “attivo” del conto corrente;
  • anzianità aziendale non inferiore a 18 mesi (per le persone giuridiche).

Se questi controlli hanno esito negativo, l'accesso al servizio è negato.


Per tutte le informazioni sui documenti da presentare e le tempistiche del servizio, si consiglia di visitare il sito ufficiale di Poste Italiane (percorso Home - Servizi al Cittadino - Cessione bonus ficali).

Quanto si trattiene le Poste Italiane cessione del credito?

Le Poste riconoscono circa l'89% del credito (varia in base alla durata delle detrazioni e al tipo di credito che si cede) che si sarebbe spalmato in 10 rate annuali, tutto in un'unica soluzione. (Mediamente le altre banche non danno più dell'80% oltre a una commissione del 2/3% dell'istituto certificatore).

Come cedere il credito bonus facciate alle Poste?

Cessione credito d'imposta a Poste: comunicazione all'AdE E' il momento di comunicare all'Agenzia delle Entrate l'opzione della cessione del credito d'imposta alle poste. La comunicazione avviene esclusivamente per via telematica entro il 16 marzo dell'anno successivo a quello in cui si è sostenuta la spesa.

Perché Poste Italiane rifiuta la cessione del credito?

L'invio di documentazione errata o non conforme a quanto richiesto, o il mancato rispetto delle tempistiche richieste per l'invio della stessa, comporterà il rifiuto della richiesta di cessione del credito d'imposta da parte di Poste Italiane.

Come avviene la cessione del credito con Poste Italiane?

Il titolare del credito d'imposta è tenuto a cedere l'importo complessivo del credito d'imposta o le quote residue non ancora utilizzate in detrazione, senza poter effettuare cessioni parziali. L'importo complessivo massimo cedibile (anche tramite più cessioni) è pari a 150.000 euro per tutti i cedenti.