Lettera di licenziamento colf consegnata a mano

Ci possono essere migliaia di motivi che spingono una famiglia o un datore di lavoro a porre fine a un contratto lavorativo, per esempio difficoltà finanziarie, incomprensioni, malcontenti, inefficienza da parte del lavoratore ecc.

Quando si decide di terminare un rapporto lavorativo è necessario scrivere una lettera di licenziamento, ma cosa fare se la badante non firma la lettera di licenziamento? In questo articolo si vogliono dare tutte le informazioni utili riguardanti la lettera di licenziamento, la sua utilità e cosa fare in alcuni casi specifici.

Lettera di licenziamento badante: cos’è?

Quando un datore di lavoro decide di licenziare un dipendente, è necessario che dia un preavviso attraverso una lettera di licenziamento, ovvero una lettera che contiene la dichiarazione di voler terminare il contratto.

Si tratta di una pratica prevista dalla legge 604 del 1966 e espressa nell’articolo 2. Essa può essere inviata come raccomandata o consegnata a mano. Bisogna ricordare che, al fine di avere prova di tale preavviso dato al lavoratore, è consigliato utilizzare la raccomandata AR. e tenere la ricevuta oppure consegnare la lettera di fronte a un eventuale testimone. La lettera deve contenere:

  • nome e cognome del datore di lavoro e del lavoratore ricevente
  • la dichiarazione di voler cessare il rapporto lavorativo
  • indicare i giorni di preavviso dati e la data in cui il rapporto avrà termine
  • indicare l’ultima busta paga e tutti i pagamenti da saldare

Non è, invece, necessario, nel caso dei lavoratori domestici, specificare i motivi che hanno portato alla decisione di licenziamento.

Bisogna poi ricordare che non è possibile licenziare o minacciare un licenziamento in forma orale, in quanto sanzionabile dall’articolo 18 per i lavoratori.

Cosa fare se la badante non firma la lettera di licenziamento?

Importante, per la tutela del datore di lavoro, è quindi inviare e consegnare la lettera, conservandone la ricevuta. Tuttavia, frequentemente, succede che il lavoratore si rifiuti di firmare la lettera o dica di non averla ricevuta e per questo motivo bisogna sapere come comportarsi.

Spesso si è sentito parlare di dipendenti che rifiutavano di firmare la lettera di licenziamento. Tuttavia, come dichiarato dalla corte di cassazione, il lavoratore una volta ricevuta la lettera di preavviso non ha diritto di non firmare e la presa visione senza firma non determina l’invalidità dell’atto di licenziamento.

Nel caso in cui il lavoratore non sia reperibile e, quindi, non riceva la lettera AR. entro i 30 giorni di giacenza, la procedura viene portata avanti automaticamente.

Licenziamento senza forma scritta e prova testimoniale

Licenziamento senza forma scritta : è nullo e non vale la prova testimoniale

Qualche post fa, avevamo già analizzato la disciplina del licenziamento verbale che, come sappiamo, è nullo e gode della tutela reintegratoria piena.

Modalità di comunicazione della lettera di licenziamento

La lettera di licenziamento può essere fatta pervenire al lavoratore in diversi modi, i più diffusi sono la raccomandata con ricevuta di ritorno e la consegna “a mani”, con apposizione della firma per ricevuta da parte del lavoratore.

Approfondimento: licenziamento con messaggio whatsapp

Licenziamento orale

Di recente, la Cassazione (sentenza numero 11479 del 3 giugno 2015) è stata chiamata a giudicare della legittimità di un licenziamento intimato in forma orale, verbalizzato alla presenza di due testimoni, al lavoratore che si era opposto a firmare per ricevuta la lettera di licenziamento.

Il lavoratore decideva di impugnare il licenziamento per vizio della forma scritta, richiesta ex art. 2 l. 604/1966 pena la nullità (ad substantiam): sostiene il lavoratore che non gli è mai stata nè consegnata nè letta nessuna lettera di licenziamento.

Nullità del licenziamento e forma scritta

La Cassazione si è espressa per la nullità del licenziamento: l’art. 2 l. 604/1966 si riferisce alla forma scritta del licenziamento e, pertanto, non è possibile sostituire la forma scritta con una prova testimoniale, come espressamente sancito dall’art. 2725 cpv c.c..

Per questo motivo, ha accolto il ricorso del lavoratore (che verrà reintegrato in azienda) e rinvia al Tribunale di secondo grado.

In sostanza, quindi, per considerare rispettata la forma scritta del licenziamento, il datore di lavoro può spedire con qualsiasi mezzo (posta ordinaria, raccomandata con ricevuta di ritorno, corriere…) la lettera di licenziamento oppure consegnarla a mano, a patto di far sottoscrivere l’avvenuta consegna.

In tal caso, si presume – ai sensi dell‘art. 1355 c.c. – che il lavoratore sia a conoscenza del contenuto dell’atto.

Orientamento della Cassazione sul licenziamento e rifiuto di ricevere la comunicazione, onere della prova

La Cassazione sentenza n. 22717 del 2015 in una vicenda che vedeva coinvolto un dipendente che rifiutava di ricevere la consegna della lettera di licenziamento.

La Corte di Cassazione decideva la vicenda in questo senso :

  • Fermo restando l’onere della prova a carico del datore di lavoro della comunicazione per iscritto del licenziamento,
  • La consegna a mano e il rifiuto del dipendente di sottoscrivere per ricevuta, possono essere oggetto di prova testimoniale.
avvocato lavoro Imperia Sanremo – studio legale

Come va consegnata la lettera di licenziamento?

Come consegnare la lettera di licenziamento Pertanto, puoi pensare di scrivere la lettera e consegnarla a mano accertandoti che il lavoratore notifichi l'avvenuta consegna, oppure, onde evitare qualsiasi tipo di problema, puoi spedire la lettera con ricevuta di ritorno tramite posta ordinaria o raccomandata.

Come si fa a licenziare una colf?

Per licenziare una colf o una badante, quando assunta dalla famiglia, è necessario consegnare, a mano o mediante raccomandata all'indirizzo di residenza, una lettera di licenziamento rispettando i termini del preavviso.

Chi deve firmare la lettera di licenziamento?

La lettera deve essere firmata nello stesso momento della consegna, ma nell'eseguire questo compito bisogna essere molto cauti. È inutile cercare di far firmare il dipendente se non vuole. Meglio informarlo che per conservare una copia e portarla ai propri consulenti (rientra nei suoi diritti) è necessario firmare.

Quando va consegnata la lettera di licenziamento?

Passati i 5 giorni e ricevute eventuali giustificazioni, il datore di lavoro può procedere con l'invio della lettera di licenziamento o con l'applicazione di altra sanzione entro 10 giorni dalla ricezione della risposta del lavoratore.