Bonus Mobili ed elettrodomestici 2022: come funziona la detrazione Irpef 50%, elenco completo di mobili ed elettrodomestici che rientrano nel bonus e requisiti. Tetto di spesa massimo. Modalità di pagamento e documentazione necessaria e sua conservazione. Come fare comunicazione all’ENEA. Show
Il Bonus Mobili sarà in vigore anche per il 2022, ma attenzione all’importante cambiamento che andremo a spiegare nel corso dell’articolo. Un cambiamento che nel corso degli ultimi mesi è stato oggetto di discussioni, per il brusco ridimensionamento, prima, e poi per un ultimo colpo sul finire dell’anno. Ma andiamo con ordine. L’agevolazione finanziaria è stata senza dubbio apprezzata nel corso degli anni da parte dei contribuenti e dalle aziende di settore. Consentire la detrazione Irpef 50% in sede di dichiarazione dei redditi sul prezzo di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, per coloro i quali effettuano una ristrutturazione edile, è sicuramente importante, limitando notevolmente l’esborso finanziario.
Bonus mobili 2022: cos’èIl Bonus Mobili 2022 consente la detrazione delle somme spese per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici con l’inserimento in dichiarazione dei redditi 730/UNICO, al momento della presentazione dei documenti al CAF od al commercialista. Anche nel 2022, al fine di agevolare le operazioni di ristrutturazione degli immobili, il Governo Italiano ha confermato questa importante agevolazione, ma attenzione, qualcosa è cambiato. Il requisito fondamentale per sfruttare l’agevolazione è che i mobili acquistati siano nuovi, condizione valida anche per gli elettrodomestici la cui classe energetica non deve essere inferiore alla A+, con l’eccezione per forni e lavasciuga che possono appartenere alla categoria A. Sono comprese nei costi da detrarre anche le spese di trasporto e montaggio. Per poter aver diritto al Bonus Mobili 2022, è fondamentale che l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sia destinato ad arredare immobili ristrutturati. Bonus Mobili 2022: come funzionaPer poter accedere all’importante detrazione occorre rispettare alcune condizioni che andiamo ora a conoscere. Tipologia dei lavoriGli interventi di ristrutturazione in un appartamento, mansarda, villetta o villa devono essere di tipo straordinario mentre relativamente ai condomini, sono considerati validi interventi di tipo ordinario sulle parti comuni. L’Agenzia delle Entrate specifica che per natura straordinaria si intende:
Per quanto riguarda gli interventi sugli appartamenti, attività di tipo ordinario, come ad esempio:
non danno diritto a chiedere il bonus mobili 2022. In relazione alle opere ed agli interventi sugli edifici e fabbricati, si ha diritto al Bonus mobili 2022 nei seguenti casi:
Nel caso del condominio, è dunque più ampia la tipologia di lavori che determina il diritto a chiedere il Bonus, compresi nelle diverse categorie:
ModalitàPer poter rientrare nell’agevolazione, è necessario che:
Importi detraibili col bonus mobiliLa detrazione Irpef 50% è calcolata su un importo massimo di spesa pari a € 10.000 nell’anno 2022 e di €5.000 per gli anni 2023 e 2024. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Ad esempio, se la spesa per acquisto di mobili ed elettrodomestici è pari ad un importo di €4.000 nel 2022, il massimo della detrazione ammessa sarà il 50% della spesa, dunque €2.000. Pertanto la quota detraibile in dichiarazione dei redditi sarà fissata in rate di €200 per 10 anni consecutivi. Ovviamente, nel caso in cui l’importo speso sia superiore a €10.000, la somma detraibile nelle 10 dichiarazioni dei redditi successive sarà pari a €2.500, quindi €250 ogni anno. Il limite di €10.000 è riferito alla singola unità immobiliare comprensiva di pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione: pertanto, in caso di lavori su più unità immobiliari, si avrà diritto a più bonus. E’ importante ricordare e sottolineare che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia antecedente a quella dell’acquisto dei mobili. Non è invece determinante il fatto di pagare le fatture di acquisto prima o dopo aver effettuato il pagamento delle fatture per la ristrutturazione. Attenzione al periodo dei lavoriE’ fondamentale avere chiaro che il bonus mobili “segue” l’intervento edilizio, in tutti i sensi. Ovvero, se i lavori sono iniziati ed effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e poi regolarmente proseguiti nell’anno in corso, il limite di spesa viene considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione. Chiariamo subito con un esempio. Se nel 2021 abbiamo iniziato i nostri lavori di ristrutturazione edilizia ed abbiamo acquistato mobili per 6.000 euro, per i quali chiederemo la detrazione 50%, per gli ulteriori acquisti che andremo ad effettuare nel 2022, potremo usufruire della detrazione calcolata sull’importo massimo di 4.000 euro (10.000-6.000). Se invece, nel 2021 avremo già effettuato acquisti di mobili per un importo pari o superiore a €10.000, non avremo diritto ad alcuna ulteriore detrazione. PeriodoIl Bonus mobili ed elettrodomestici è in vigore per l’intero anno solare 2022, dunque per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre compresi. TempisticaE’ fondamentale che gli acquisti dei mobili ed elettrodomestici siano successivi all’inizio dei lavori di ristrutturazione. Non è invece determinante il momento del pagamento degli stessi, che possono essere pagati anche prima del pagamento dei costi sostenuti per la ristrutturazione. Fattura o scontrinoIl titolo necessario per aver diritto alla detrazione è il rilascio di fattura o scontrino: è fatto obbligo che su qualunque dei due documenti venga rilasciato, sia presente il codice fiscale dell’acquirente. Sulla fattura o scontrino dovrà poi poter essere riscontrabile la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti, in maniera tale che al momento della dichiarazione dei redditi sia possibile accertare la competenza dell’acquisto. Il Bonus è cumulabile con altre agevolazioni?Il bonus mobili 2022 è cumulabile con:
Con il termine cumulabile s’intende il fatto che nell’ambito di una ristrutturazione, il contribuente, pagando con bonifici parlanti diversi, può sfruttare le diverse agevolazioni fiscali secondo la corretta aliquota. Bonus mobili senza ristrutturazione: cosa significaCon il termine ristrutturazione, possono sorgere diversi quesiti che portano ad una certa confusione su quali effettivamente siano i lavori da fare perchè si possa aggiungere il bonus mobili e quindi risparmiare somme di denaro consistenti. Le detrazioni per lavori di ristrutturazione, ex art.16-bis del DPR 917/86, TUIR, spettano infatti per lavori di straordinaria manutenzione. Secondo quanto recita il testo delle Ristrutturazioni edilizie dell’Agenzia delle Entrate:
Dunque, per fare chiarezza, come indicato sulla Guida dell’Agenzia delle Entrate anno 2022, sono classificati come straordinaria manutenzione, sia per immobili singoli che per condomini, e dunque validi per far scattare il Bonus Mobili, interventi come :
Inoltre, sono lavori di manutenzione straordinaria:
La questione è importante, dato che, come nel caso della sostituzione della caldaia, non è necessario richiedere alcun permesso in Comune per intervenire ed è sufficiente la dichiarazione sostitutiva in cui indicare le informazioni di base come dati anagrafici, estremi catastali dell’immobile, data di inizio lavori e la dichiarazione di consapevolezza sulle sanzioni previste. Quindi, se dovete provvedere al cambio caldaia all’improvviso, perché si è guastata (nei mesi invernali purtroppo è un incidente non raro), potete approfittare per cambiare anche l’arredo di casa senza passare prima dall’Ufficio Tecnico del Comune per compilare ulteriore documentazione. Bonus mobili 2022: chi può usufruirneGli aventi diritto a poter detrarre le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono i seguenti soggetti:
Mobili ed elettrodomestici che danno diritto alla detrazione 50%: elenco completoOra che abbiamo visto quali sono le condizioni di base per poter usufruire del Bonus, vediamo quali sono i mobili ed elettrodomestici che rientrano nella detrazione 2022. Mobili: quali ammessi al BonusI mobili che sono compresi nell’elenco e che determinano il diritto all’agevolazione, sono:
Inoltre, è importante sottolineare che:
Mobili/complementi che non rientrano nel bonusAd essere esclusi dall’accesso al bonus, sono gli acquisti relativi a:
Elettrodomestici: quali ammessi al BonusAnche in questo caso, gli elettrodomestici acquistati devono essere rigorosamente nuovi. Non sono ammessi dunque acquisti di macchinari presso mercatini dell’usato. L’acquisto dei seguenti elettrodomestici determina il diritto all’agevolazione fiscale:
Tutti gli elettrodomestici indicati devono appartenere alla classe energetica A+, indicata con un etichetta sul prodotto. Fanno eccezione forni e lavasciuga che possono appartenere anche alla classe A. Bonus mobili 2022: cessione del credito possibile?Con l’introduzione del Superbonus 110%, che permette al contribuente italiano di usufruire di una detrazione davvero interessante, potendo addirittura far eseguire lavori per l’efficientamento energetico a costo zero, è stata confermata anche la possibilità della cessione del credito direttamente all’azienda che esegue i lavori. Per il bonus mobili è ammessa la cessione del credito? La risposta alla domanda è negativa, in quanto nel D.L. 34/2020, meglio noto come Decreto Rilancio, nell’elenco di lavori per la ristrutturazione di un immobile che ammettono l’opportunità di cessione del credito o lo sconto in fattura, non è compreso il Bonus mobili. Si ricorda inoltre che il Bonus mobili, a differenza del Bonus ristrutturazioni, prevede che:
Bonus mobili 2022: modalità di pagamentoLe modalità di pagamento per la richiesta del Bonus, da rispettare in maniera rigorosa, sono:
Nel caso di pagamento con carte di credito o di debito, a far fede sarà il giorno di utilizzo della carta stessa e non il giorno di addebito in conto corrente. Nel caso di acquisti con pagamenti a rate, la possibilità di detrazione è ammessa a patto che:
Assolutamente esclusa la possibilità di pagamento:
Bonus mobili 2022: documentazioneAl momento della dichiarazione dei redditi, occorrerà allegare e conservare la ricevuta del bonifico bancario oppure gli scontrini fiscali in caso di pagamento con carte, oltre alle fatture di acquisto dei mobili ed elettrodomestici. Trattandosi di un bonus che scatta soltanto in caso di interventi di tipo straordinario ed opere di rifacimento di edifici, è obbligatorio inoltre essere in possesso di:
Nel caso in cui il Comune non prevede il rilascio di un titolo abilitativo, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Inoltre, è buona norma conservare tale documentazione: sono infatti possibili controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Bonus mobili: comunicazione all’ENEAIn caso di acquisto di elettrodomestici che possono godere del Bonus mobili, vi è l’obbligo di dichiarazione all’ENEA dei dati relativi all’acquisto. La motivazione consiste nel fatto che si tratta di elettrodomestici che consentono un maggior risparmio energetico. Il contribuente è soggetto alla comunicazione in caso di acquisto di:
La comunicazione deve essere fatta entro 90 giorni dalla data dell’acquisto (fa fede la data del pagamento riportata in fattura) mediante il sito detrazionifiscali.enea.it. Al momento, secondo la risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019 dell’Agenzia delle Entrate, non sono previste sanzioni in caso di mancato adempimento. Come fare la dichiarazione ENEAPer fare in maniera corretta la dichiarazione ENEA relativa all’acquisto di elettrodomestici, occorre procedere nel seguente modo:
Come funziona il bonus mobili con ristrutturazione?Bonus mobili 2022: detrazione fiscale in 10 anni mediante 10 rate di pari importo. Il bonus mobili 2022 può essere richiesto per un importo massimo di 10.000 euro di spesa e le agevolazioni consistono in una detrazione del 50 per cento del costo sostenuto, da ripartire in 10 rate tra gli aventi diritto.
Come funziona il bonus mobili senza ristrutturazione?Bonus mobili senza ristrutturazione
In pratica non esiste più un vincolo temporale stretto. Ad esempio: se la ristrutturazione non è più in corso in quanto è iniziata e terminata nel 2021, per accedere alla detrazione fiscale per i mobili è possibile comprarli anche nel 2022.
Quanto dura il bonus mobili dopo la ristrutturazione?Tuttavia, mentre i mobili possono essere acquistati anche dopo l'ultimazione dei lavori e fino al 31 dicembre 2024, viceversa, è essenziale che i lavori di ristrutturazione siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto dei beni.
Come dimostrare ristrutturazione per bonus mobili?Come dimostrare la data di avvio lavori per il bonus mobili
ovvero, in caso si tratti di lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi (ad esempio lavori in edilizia libera), basta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
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