IntroduzioneI crampi muscolari sono contrazioni dolorose e involontarie di uno o più gruppi muscolari che immobilizzano la regione colpita. Show
È un evento estremamente comune, quasi tutti almeno una volta nella vita sviluppano un crampo muscolare, e possono verificarsi in qualsiasi muscolo e in qualunque momento della giornata, anche se più frequentemente interessano le gambe e nella maggior parte dei casi seguono un’intensa attività fisica, o si presentano di notte durante il riposo. Esistono moltissime cause in grado di scatenare il crampo muscolare ed in molti casi questa è strettamente correlata alla sede e alle caratteristiche del sintomo; sono in generale più comuni negli adulti e diventano sempre più frequenti con l’invecchiamento, ma possono ovviamente insorgere anche nei bambini. Nella maggior parte dei casi i crampi muscolari sono transitori e durano pochi minuti; per favorire il recupero funzionale della regione colpita e diminuire al contempo il dolore è utile praticare un allungamento del muscolo. Donna che si tocca il polpaccio, sede frequente di crampi (iStock.com/kwanchaichaiudom) Cenni anatomiciLa contrazione muscolare volontaria inizia dal cervello. Quando vogliamo contrarre un muscolo, la nostra corteccia cerebrale produce delle onde elettriche che si propagano lungo i nervi, chiamate potenziali d’azione. I potenziali d’azione viaggiano verso un gruppo di fasci muscolari, e, una volta raggiunti, ne eccitano la membrana. La conseguenza è il rilascio di calcio all’interno del muscolo, precedentemente depositato all’interno dei reticoli sarcoplasmatici (una sorta di area di stoccaggio del minerale), che consente la contrazione delle fibre muscolari. Quando i potenziali d’azione si fermano, il calcio smette di fluire dai reticoli sarcoplasmatici e il muscolo si rilassa. Affinché questo meccanismo possa verificarsi correttamente è necessario che le concentrazioni di calcio, potassio, sodio e magnesio nell’organismo siano nello stretto intervallo di normalità previsto; in caso di alterazioni le membrane delle fibrocellule muscolari potrebbero essere eccitate in maniera anomala o non essere in grado di ritornare allo stato di riposo, determinando l’insorgenza del doloroso sintomo. Le condizioni in grado di determinare l’insorgenza di crampi muscolari sono moltissime, tuttavia, nella maggior parte dei casi, la causa scatenante rimane sconosciuta e si riconduce a un’ipereccitabilità dei nervi che stimolano i muscoli per ragioni ignote. Si verificano spesso anche durante la gravidanza, come conseguenza alle modifiche para-fisiologiche a cui va incontro l’organismo durante la gestazione. Le cause conosciute più frequenti di crampi sono
Crampi notturniL’esempio più comune di crampi a causa sconosciuta sono i crampi notturni, che si verificano più frequentemente negli adulti durante le ore di riposo, ma potendo essere così dolorosi da svegliare il soggetto dal sonno. Tendono a ripetersi frequentemente, molte volte a notte e/o molte notti a settimana per un certo periodo. Pur non avendo causa nota, si sviluppano più comunemente se nel corso della giornata si trascorre molto tempo seduti nella stessa posizione, o, al contrario, se si è effettuata un’attività fisica molto intensa, a cui non si è abituati (è per esempio molto comune lo sviluppo di crampi nei casi di soggetti non allenati che, per la prima volta dopo molto tempo, riprendano ad effettuare attività fisica con ritmi troppo intensi e non graduali). Fattori di rischioI fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare crampi muscolari includono:
SintomiRiconoscere un crampo è relativamente facile sia per chi vive l’esperienza sia per il medico, a cui basterà il racconto del paziente. Tipicamente il paziente riferisce un dolore molto intenso a livello di un muscolo o di un gruppo muscolare, il più delle volte a livello della gamba. Solitamente il paziente deve interrompere qualsiasi attività che sta svolgendo per cercare sollievo dal crampo. Durante il crampo il paziente non è in grado di muovere il muscolo interessato. Crampi importanti possono essere associati a indolenzimento e gonfiore, che a volte possono persistere fino a diversi giorni dopo la risoluzione del crampo. Se presente durante un crampo, il medico può sentire il rigonfiamento muscolare duro e teso del muscolo colpito. DiagnosiNon esistono test specifici per fare diagnosi di crampo. L’unico esame che può essere utile è la valutazione delle concentrazioni di sodio, potassio, calcio e magnesio nel sangue. In caso si sospetti una malattia neuro-muscolare, potrà essere richiesta l’elettromiografia, la TAC o la risonanza magnetica. È necessario infine indagare se il paziente assuma farmaci, in quanto i crampi possono essere l’effetto collaterale di alcuni medicinali. Cura e rimediiStock.com/Ridofranz La maggior parte dei crampi può essere interrotta se si effettua un allungamento del muscolo interessato. L’allungamento contrasta infatti la contrazione involontaria e, se il crampo non è troppo intenso, può dare sollievo in pochi secondi. Anche massaggiare o applicare impacchi caldi sulla zona interessata può accelerare la risoluzione del crampo. Se il crampo è associato a disidratazione, come spesso accade in seguito ad una intensa attività fisica, è essenziale un adeguato reintegro dei liquidi e degli elettroliti perduti (specialmente di sodio, calcio, magnesio e potassio). Non sono necessari farmaci per trattare un comune crampo, in quanto la maggior parte regredisce spontaneamente prima che una quantità sufficiente di medicinale possa essere assorbita. L’unica indicazione all’utilizzo di rilassanti muscolari è il crampo muscolare a causa di un infortunio. In questi casi possono essere prescritti miorilassanti come la Ciclobenzaprina, l’Orfenadrina e il Baclofen. Quando i crampi sono associati a specifiche condizioni mediche, il trattamento si concentra a risolvere la causa sottostante. In questo caso non è possibile né auspicabile l’attuazione di interventi terapeutici generalizzati, ma andrà affrontato ogni caso in maniera specifica. Prevenzione
Fonti e bibliografia
A cura del Dr. Alberto Carturan, , medico chirurgo Articoli ed approfondimenti
Link sponsorizzatiCosa fare contro i crampi ai polpacci?Cosa fare in caso di crampi
“Se si verifica un crampo, lo stretching dei muscoli interessati spesso può aiutare. Ad esempio, per attenuare una fitta che riguarda il polpaccio, efficace può essere usare una mano per tirare il piede e le dita del piede verso l'alto (dorsiflessione).
Per quale motivo vengono i crampi?In generale, tra le cause principali dei crampi muscolari vi è un allenamento o un lavoro fisico molto intenso, fatto senza aver preparato sufficientemente la muscolatura allo sforzo. L'attività fisica infatti è uno degli ambiti dove si presentano più facilmente, sia durante, che molte ore dopo, anche di notte.
Cosa si deve fare quando vengono i crampi alle gambe di notte?Effettuare un bagno caldo con l'aggiunta di una manciata di sale da cucina aiuta a rilassare i muscoli, assorbire l'acido lattico e togliere il dolore. Dormire con le gambe leggermente rialzate.
Cosa mangiare per evitare i crampi ai polpacci?L'assunzione di acqua è molto importante per curare i crampi muscolari.. Banane.. Avocado.. Patate dolci.. Anguria.. Latte.. Legumi.. Papaya.. |