Sicurezza nei luoghi di lavoro dlgs 81 2008

Sicurezza nei luoghi di lavoro dlgs 81 2008

Il decreto legislativo n.81, approvato il 4 aprile del 2008 ed entrato in vigore il 15 maggio dello stesso anno, è il testo che ha ridisegnato tutta la disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro dopo l’abrogazione del decreto legislativo 629/94.

Nell’ambito del d.lgs. 81/2008, la sicurezza sul lavoro va intesa come quell’insieme di interventi che devono essere adottati per tutelare l’incolumità e la salute dei lavoratori durante lo svolgimento della loro attività. La differenza rispetto al passato è che il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro sposta l’attenzione sulla prevenzione, introducendo l’obbligo della valutazione preventiva dei rischi presenti in azienda.

Valutazione in seguito a cui vanno pianificati e adottati gli interventi necessari a migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori.

In che campi e a chi si applica il decreto legislativo 81/2008?

Il campo di applicazione del d.lgs 81/2008 comprende tutte le imprese, gli enti e la pubblica amministrazione e il decreto si applica a tutti quei settori, pubblici o privati non fa differenza, in cui sono impiegati lavoratori subordinati.

I datori di lavoro sono perciò obbligati a valutare i rischi legati all’attività che esercitano, indipendentemente dal numero di lavoratori impiegati, dal settore lavorativo e dal fatto che le loro aziende siano pubbliche o private.

Ricordiamo anche che vengono considerati lavoratori subordinati a tutti gli effetti anche:

  • i soci lavoratori di cooperative e di società, anche di fatto;
  • gli utenti dei servizi di orientamento di formazione scolastica, universitaria e professionale, avviati presso datori di lavoro;
  • gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari, partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici.

Quali sono gli aspetti della sicurezza e della salute che ricadono nell’ambito del d.lgs. 81/2008?

Il testo del decreto si occupa di numerosi aspetti legati alla salute e alla sicurezza dei lavoratori impegnati sul proprio posto di lavoro. Di seguito approfondiamo i principali ambiti regolati dal decreto legislativo 81 del 2008.

  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 17, comma 1, lettera a)
  • Art. 28
  • Art. 29
  • Art. 31, comma 6

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza contenute nel decreto 81 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza

La valutazione dei rischi per la salute (malattie) e la sicurezza (infortuni) dei lavoratori e la redazione del documento relativo è un compito affidato al datore di lavoro, il quale non può delegarlo.

Che cos’è il documento di valutazione dei rischi (DVR)?

Il documento di valutazione dei rischi (DVR) deve essere redatto una volta conclusa la valutazione e deve contenere:

  • una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
  • l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati;
  • il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
  • l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
  • l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio;
  • l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 17, comma 1, lettera b)
  • Art. 32
  • Art. 34

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla designazione del R.S.P.P. contenute nel dl 81 2008 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Chi è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.)?

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) è un soggetto in possesso dei requisiti professionali necessari per svolgere il servizio di prevenzione e protezione dei lavoratori dai rischi legati allo svolgimento della loro professione. Le capacità e i requisiti professionali del R.S.P.P. devono essere adeguati al tipo di rischi presenti sul luogo di lavoro e alle attività lavorative che vi si svolgono.

Il datore di lavoro può svolgere in proprio i compiti del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, ma solo dopo aver frequentato corsi di formazione adeguati al tipo di rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 18, comma 1, lettera b)
  • Art. 37, comma 9
  • Art. 43, comma 1, lettera b)

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla prevenzione incendi, evacuazione e salvataggio contenute nel decreto 81 2008 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Prevenzione incendi, evacuazione, salvataggio

È obbligo del datore di lavoro mettere in pratica tutte le misure necessarie per l’attività di prevenzione degli incendi, di evacuazione del luogo di lavoro in caso di emergenze e di salvataggio degli altri lavoratori. La nomina degli addetti antincendio e degli addetti al primo soccorso rientra nell’ambito di queste misure. I lavoratori scelti per ricoprire questi ruoli non possono, se non per un motivo giustificato, rifiutare la designazione. Devono comunque essere formati adeguatamente e sottoporsi ad aggiornamenti periodici.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 37, commi 10, 11, 12

Il mancato rispetto delle indicazioni relative all’elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) contenute nel d lgs n 81 2008 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Chi è il Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)

I lavoratori di un’azienda hanno diritto ad eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) oppure di avvalersi del  Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (R.L.S.T.). Compito del datore di lavoro è di formare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza o, qualora i lavoratori decidano diversamente, di richiedere il  Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale.

I contenuti minimi per la formazione di un R.L.S. sono:

  • principi giuridici comunitari e nazionali;
  • legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
  • definizione e individuazione dei fattori di rischio;
  • valutazione dei rischi;
  • individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di
  • prevenzione e protezione;
  • aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori;
  • nozioni di tecnica della comunicazione.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 18, comma 1, lettera a)
  • Art. 41, comma 1, lettera a)

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla nomina del Medico Competente contenute nella legge 81 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Chi nomina e di cosa si occupa il Medico Competente?

Se i rischi per la salute dei lavoratori sono di entità tale da rendere necessaria la sorveglianza sanitaria, il datore di lavoro deve provvedere a nominare il Medico Competente, le cui visite sono a cura e spese del datore di lavoro.

Nell’ambito della sorveglianza sanitaria eseguita dal medico rientrano:

  • visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
  • visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;
  • visita medica su richiesta del lavoratore, se ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute;
  • visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l’idoneità alla mansione specifica;
  • visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente.

In base ai risultati delle visite mediche, il Medico Competente può esprimere a proposito del lavoratore un giudizio di idoneità, idoneità parziale temporanea o permanente, inidoneità temporanea, inidoneità permanente.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 18, comma 1, lettera t)
  • Art. 43, comma 1, lettera d)

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla redazione dei piani di emergenza ed evacuazione contenute nel testo unico 81 08 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Redazione dei piani di emergenza ed evacuazione

È fatto obbligo per i datori di lavori, in aziende con 10 o più lavoratori o con attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, redarre il piano di emergenza. Questo descrive i comportamenti da tenere in caso di emergenza, in modo che i lavoratori possano cessare le loro attività e mettersi al sicuro abbandonando il posto di lavoro in caso di pericoli gravi e immediati. Per questo motivo devono essere presenti sui luoghi di lavoro le planimetrie che indicano i comportamenti da tenere e l’ubicazione dei presidi d’emergenza. Tali planimetrie sono dette piani di evacuazione.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 18, comma 1, lettera l)
  • Art. 36
  • Art. 37
  • Art. 73

Il mancato rispetto delle indicazioni relative all’informazione e formazione del lavoratori contenute nel testo unico sicurezza sul lavoro ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Informazione e formazione dei lavoratori

All’interno di ogni azienda tutti i lavoratori devono essere informati sui rischi connessi alla loro attività e formati adeguatamente in materia di salute e sicurezza. Informazione e formazione dei lavoratori sono attività a cura del datore di lavoro, che deve provvedere con specifici corsi, la cui durata varia in base al grado di rischio della mansione svolta. Il datore di lavoro è tenuto a fornire formazione e addestramento specifico anche per l’uso di macchinari e attrezzature particolari.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 18, comma 1, lettera d)
  • Art. 75
  • Art. 76
  • Art. 77

Il mancato rispetto delle indicazioni relative ai dispositivi di protezione individuale (DPI) contenute nel decreto legislativo 81 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Se in seguito alla valutazione dei rischi appare che questi non possano essere evitati o ridotti da misure di prevenzione, mezzi di protezione collettiva o misure, metodi e procedimenti di riorganizzazione del lavoro allora devono essere impiegati i dispositivi di protezione individuale (DPI). Questi devono essere messi a disposizione dal datore di lavoro, che provvede a scegliere quelli più adatti ed efficaci, ne cura la manutenzione e fornisce ai lavoratori che li utilizzeranno l’addestramento necessario per usarli.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 81
  • Art. 82
  • Art. 83
  • Art. 84
  • Art. 85
  • Art. 86

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alle dichiarazioni di conformità degli impianti tecnologici contenute nel testo unico sulla salute e la sicurezza ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Dichiarazione di conformità degli impianti tecnologici

Tutti gli impianti tecnologici (elettrici, termoidraulici o di condizionamento) presenti sul luogo di lavoro devono ottenere le dichiarazioni di conformità da parte degli installatori. Per garantire ambienti di lavoro a norma, il datore di lavoro deve farsi consegnare la dichiarazione di conformità da parte degli installatori.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 84
  • Art. 85
  • Art. 86

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alle verifiche periodiche degli impianti di terra e di protezione da scariche atmosferiche contenute nel d.lgs. 81/2008 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Verifiche periodiche impianti di terra e protezione scariche atmosferiche

Per mantenere la sicurezza degli impianti elettrici, il datore di lavoro deve eseguire verifiche periodiche degli impianti di terra e degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 70
  • Art. 71

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla fornitura di attrezzature marchiate CE contenute nel d.lgs. 81/2008 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Fornitura attrezzature marchiate CE

Al datore di lavoro spetta il compito di fornire ai suoi collaboratori attrezzature dotate di marcatura CE, conformi alla direttiva macchine. Nella scelta delle attrezzature, il datore di lavoro deve prendere in considerazione condizioni e caratteristiche del lavoro da svolgere, i rischi presenti nell’ambiente di lavoro, quelli derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse, quelli derivanti da possibili interferenze con altre attrezzature.

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  • Articoli di riferimento
  • Sanzioni

  • Art. 26

Il mancato rispetto delle indicazioni relative alla redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi (DUVRI) contenute nel d.lgs. 81/2008 ha come conseguenza sanzioni sia penali che amministrative.

Che cos’è il Documento Unico di Valutazione dei Rischi (DUVRI)

Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi (DUVRI) è un documento dove vengono individuati i rischi che possono interferire col lavoro di imprese appaltatrici o lavoratori autonomi. Nel documento vengono indicate le misure adottate per eliminare o ridurre questo genere di rischi. Il DUVRI deve essere redatto dal datore di lavoro, che si occupa anche di verificare l’idoneità tecnico professionale delle ditte appaltatrici e dei lavoratori autonomi che prestano lavori, servizi o forniture all’interno dell’azienda.

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Su cosa si basa il d lgs 81 2008 sulla salute e sicurezza?

Si tratta di provvedimenti e procedure commisurate ai rischi, generali e specifici, connessi alle attività lavorative finali che hanno lo scopo di eliminare o ridurre al minimo accettabile il numero degli incidenti, degli infortuni e dell'insorgere di malattie professionali.

A quale tipo di sicurezza si riferisce la normativa italiana d lgs 81 del 2008?

Nell'ambito del d. lgs. 81/2008, la sicurezza sul lavoro va intesa come quell'insieme di interventi che devono essere adottati per tutelare l'incolumità e la salute dei lavoratori durante lo svolgimento della loro attività.

Cosa si intende per sicurezza sui luoghi di lavoro?

Quando si parla di sicurezza sul lavoro si fa riferimento all'insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto all'interno dei luoghi di lavoro per tutelare la salute e l'integrità dei lavoratori, proteggendoli dai rischi presenti.

Che cos'è la legge 81 del 2008?

81/08, anche detto “Testo Unico” di salute e sicurezza sul lavoro, ha riordinato e riformato le principali norme previgenti in materia, andando ad abolire tutte le leggi emanate a partire dagli anni 50 fino al 2008, inclusi la 626/94, la 494/96 (la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili) e la 493/96 (segnaletica di ...