Il tutore al ginocchio si tiene anche di notte

Tutore ginocchio sport, per artrosi, traumi, crociato: a cosa serve, benefici

  • Tutore ginocchio sport, per artrosi, traumi, crociato: a cosa serve, benefici
    • Tutore ginocchio: a cosa serve, benefici
    • Tutore ginocchio: tipologie in termini di supporto
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    • Tutore ginocchio: tipologie in base alla patologia
    • Tutore ginocchio: tipologie in base alla struttura
    • Tutore ginocchio: caratteristiche da valutare
    • Tutore per il ginocchio: come indossarlo, consigli

Prima di chiederti qual è il miglior tutore ginocchio, dovresti rispondere alla domanda numero uno: qual è la causa del mio disturbo al ginocchio? Ogni ortesi è ideale in base alla funzione per cui è stata progettata; sbagliare modello non solo non risolve ma potrebbe complicare la situazione.

Le origini del dolore o limitazioni della funzionalità articolare possono essere molto diverse tra loro: può trattarsi di un trauma sportivo, di un infortunio, lesione al legamento crociato, al menisco, artrosi. Per questo motivo, suddividiamo i tutori ginocchio in varie tipologie in base alla funzione del supporto, a specifiche patologie, alla struttura.

Ci sono modelli sviluppati per prevenire infortuni quando si pratica sport, altri post-infortunio, altri ancora da indossare dopo un’operazione chirurgica.

Il compito di consigliare il tutore ideale per te spetta al medico ortopedico o al fisioterapista professionista dopo la necessaria visita specialistica, tutti gli esami del caso, una corretta ed approfondita diagnosi.

A fronte delle tante richieste da parte di pazienti in tutta Italia ci siamo sforzati di realizzare un tutore per il ginocchio tutto nostro.

Visita il sito tutoriginocchio.it per acquistarlo.

Tutore ginocchio: a cosa serve, benefici

Il tutore per il ginocchio può intervenire su tre livelli: prevenzione da infortuni e traumi, supporto per infortuni lievi (strappi muscolari, distorsioni non gravi), di media o grave entità (tutore ginocchio menisco, lesioni ai legamenti, crociato, artrite, rotula) e supporto post-operatorio (ad esempio, dopo un intervento chirurgico per la ricostruzione di un legamento crociato).

In linea generale, i tutori ginocchia servono a:

  • Comprimere il ginocchio per aiutare muscoli e tendini a rilassarsi;
  • Mantenere una temperatura ideale allo scopo di velocizzare la guarigione;
  • Attenuare il dolore;
  • Mantenere stabile il ginocchio in caso di infortunio;
  • Impedire sforzi eccessivi, movimenti bruschi e involontari;
  • Prevenire infortuni;
  • Bilanciare il carico su zone sensibili dell’arto.

Tutore ginocchio: tipologie in termini di supporto

Il tutore al ginocchio si tiene anche di notte

I tutori ginocchio si possono suddividere in base al livello di supporto fornito, a specifiche patologie ed alla struttura.

Riguardo al livello di supporto, un tutore può essere indicato per:

  • Lievi infortuni e strappi muscolari, utile per alleviare dolori o piccoli fastidi;
  • Infortuni di livello intermedio, che fornisce un buon livello di sostegno impedendo alle ginocchia di compiere sforzi eccessivi. Questo tutore è regolabile, si adatta perfettamente alla conformazione del ginocchio ed è confortevole;
  • Post-intervento per il massimo supporto, indicato per non sottoporre a stress i legamenti ed impedire cedimenti involontari del ginocchio in caso di instabilità.

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Tutore ginocchio: tipologie in base alla patologia

Il tutore al ginocchio si tiene anche di notte

In base a specifiche condizioni di una certa entità, un tutore ginocchio in grado di offrire il massimo della stabilità per ridurre il dolore, superare il periodo post-operatorio o prevenire ulteriori infortuni può essere indicato per:

  • Artrite;
  • Artrosi del ginocchio (o gonartrosi);
  • Fratture che possono interessare la parte inferiore del femore, la rotula, la parte superiore della tibia;
  • Lesione del menisco;
  • Lesioni ai legamenti crociati
  • tendinite della rotula.

Tutore ginocchio: tipologie in base alla struttura

A livello strutturale, sono disponibili(selezionati e scelti per te in base alla qualità del prodotto):

  • tutori sportivi (pensati per sport come running, calcio, tennis, pallavolo, basket) utili per preservare da eventuali infortuni a legamenti ed articolazioni. Sono realizzati prevalentemente in struttura semirigida ed in neoprene, materiale particolarmente elastico e resistente;
  • fasce elastiche riscaldanti (indicate per piccoli dolori, fastidi, per stabilizzare la rotula, riscaldare i muscoli e comprimere la zona interessata);
  • ortesi con chiusura laterale a strappo perfettamente adattabili alla fisionomia del ginocchio, da usare quando il ginocchio si gonfia spesso o instabilità e durante la riabilitazione;
  • tutori con chiusura a cerniera particolarmente indicati in caso di instabilità e dolore perché assicurano un elevato livello di stabilità del ginocchio;
  • modelli con cinturino sotto rotuleo in grado di comprimere il tendine rotuleo attenuando il dolore dovuto a tendinite, indicati per chi pratica sport come pallavolo o basket, in presenza di infiammazione del tendine rotuleo o quando la rotula è lussata (per ridurre il dolore causato dall’infiammazione) o dislocata (per riportarla in asse);
  • tutori termici per magnetoterapia con magneti integrati allo scopo di alleviare il dolore articolare e rendere più rapida la guarigione;
  • fasce in neoprene, un materiale capace di trattenere il calore emesso dal corpo durante un’attività fisica favorendo la guarigione. Riscaldano ginocchio e muscoli, spesso per risultare più efficaci partono da sopra il ginocchio terminando sotto il polpaccio;
  • ortesi protettive indicate a coloro che, per lavoro, trascorrono molto tempo in ginocchio (ad esempio, gli idraulici) e sono, quindi, più a rischio di artrosi e dolore cronico articolare;
  • tutori per gonartrosi (artrosi del ginocchio) che limitano i movimenti (la flessione) allo scopo di rallentare il processo di degenerazione della cartilagine articolare posticipando il ricorso ad un intervento chirurgico. Presentano stecche e snodi (parti mobili) per consentire un movimento controllato del ginocchio;
  • tutori per infortuni gravi (come lesioni dei legamenti crociati o collaterali) con stecche e chiusure a strappo in grado di adattarsi perfettamente alle esigenze di stabilità del ginocchio. Velocizzano la guarigione (se possibile), riducono il rischio di complicanze (gonartrosi) e sono perfetti anche nelle fasi post-operatorie dopo un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore o posteriore.

Tutore ginocchio: caratteristiche da valutare

Il tutore ginocchio svolge un compito molto delicato, troppo importante per poterti permettere di scegliere con superficialità il prodotto giusto.

La struttura deve essere in grado di offrire un sostegno ottimo altrimenti non solo non otterrai i benefici sperati ma potresti peggiorare la situazione.

Altrettanto importanti sono i materiali che aiutano la struttura a fare il suo dovere: devono quindi essere funzionali, atossici, traspiranti, anallergici, resistenti, confortevoli, antibatterici, antiodore, antiscivolo, in grado di mantenere la temperatura ideale per velocizzare la guarigione.

Oltre alla struttura più adatta per il tuo problema specifico, scegli la taglia giusta: indossare un tutore ginocchio della taglia sbagliata non sarebbe soltanto inutile ma dannoso. Per capire qual è la tua taglia, ti basterà fare una semplice operazione: misurare con il metro (posizionato a qualche cm sopra la rotula) la circonferenza del ginocchio a gamba tesa.

Tutore per il ginocchio: come indossarlo, consigli

Che si tratti di una fascia elastica dal diametro decrescente (ovvero con un’estremità più larga dell’altra) o di un tutore dalla struttura più complessa, questo supporto va indossato da seduti. Applicarlo stando in posizione eretta può essere pericoloso perché potresti perdere l’equilibrio, rischiare di cadere procurandoti ferite o traumi.

L’importante è capire il giusto verso quando infili il tutore: il piede va inserito dall’estremità più larga del manicotto elastico o del tutore rigido. Va anche posizionato alla giusta altezza per essere efficace: è facile capire quale sia la giusta altezza, basta osservare se si adatta male alla struttura del ginocchio, se dà fastidio durante la camminata.

Per i tutori più complessi, occorre chiudere correttamente eventuali cerniere, allacciare stringhe o fissare chiusure a strappo. Soprattutto gli utenti più anziani potrebbero aver bisogno dell’aiuto di una persona per applicarli.

Il tutore non deve stringere troppo o troppo poco: se noti qualcosa che non va, verifica con cura le chiusure e sigillature controllando se ti trovi a tuo agio.

Un video del Dott. Di Filippo su come si applica il tutore sottorotuleo:


Il tutore al ginocchio si tiene anche di notte

Quanto tempo si può tenere il tutore al ginocchio?

Non si può indossare per meno tempo di quanto è stato ordinato dal medico. Se la ginocchiera deve essere indossata per sei ore durante il giorno, chi la tiene solo per quattro ore non ha un sostegno adeguato. Inoltre, non si deve utilizzare durante le attività per le quali non è stato progettato.

Quando togliere il tutore al ginocchio?

Il tutore rigido, che mantiene il ginocchio in completa estensione, è rimosso dopo 2-4 settimane dall'intervento, sempre a seconda della valutazione del team specializzato. Quanto dura il programma riabilitativo? Il programma riabilitativo dura fra i quattro ed i sei mesi e deve essere completato dal paziente.

Come usare un tutore per ginocchio?

Indossare il tutore da seduti (in modo che la muscolatura sia ben rilassata) e metterlo al di sotto dei pantaloni, sulla pelle nuda. Infilare il piede nella parte più larga del tutore, che andrà a coprire la parte superiore del ginocchio, che è più grande rispetto a quella inferiore.

Quando mettere la fascia al ginocchio?

nelle distorsioni di media gravità; nella fase di riabilitazione dopo un grave trauma; dopo un intervento chirurgico per lassità legamentosa.