Cosa fare se un condomino non rispetta il regolamento

Il regolamento di condominio è un documento previsto da norme specifiche. Infatti l’art. 1138 del codice civile stabilisce la sua obbligatorietà, negli edifici con più di 10 condomini, e i suoi contenuti, redatti al fine di regolamentare l’uso delle cose comuni, la ripartizione delle spese, la tutela del decoro dell’edificio, l’amministrazione.

La stesura e i contenuti, coerenti con le disposizioni di legge, può essere a cura di ciascun condomino, ruolo riconosciuto anche per la revisione di quello esistente. Il regolamento di condominio si distingue in contrattuale o assembleare. Il primo è approvato ad unanimità dei condomini e coincide con il regolamento allegato all’atto di acquisto dell’unità immobiliare e quindi generalmente redatto dal costruttore. Il secondo è approvato dai condomini con la maggioranza degli intervenuti in assemblea e almeno la metà del valore dell’edificio.

Con la riforma del condominio, la legge n. 220 del 2012, sono stati aumentati gli importi delle sanzioni pecuniarie per le violazioni al regolamento condominiale. Nello specifico tale oneri sono stati previsti specificatamente con l’art. 70 delle disposizioni di attuazione del codice civile, il quale stabilisce: “per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino ad euro 200 e, in caso di recidiva, fino ad euro 800. La somma è devoluta al fondo di cui l’amministratore dispone per le spese ordinarie”.

Prima di tale modifica la sanzione ammontava a non più di 0,05 euro. L’esistenza di tale articolo però non autorizza l’amministratore a procedere nei riguardi del condomino irrispettoso. L’eventuale procedimento sanzionatorio è ammesso solo se è presente una specifica possibilità nel regolamento di condominio. Aggiungo anche che l’importo della sanzione non può superare quello previsto dalla norma e che l’amministratore non necessità di mandato assembleare per procedere nei riguardi del condomino incivile.

L’eventuale inserimento nel regolamento di condominio delle sanzioni previste nell’art. 70 delle disposizioni di attuazione del codice civile deve avvenire con le maggioranze previste al secondo coma dell’art. 1136 del codice civile, e cioè con la maggioranza degli intervenuti in assemblea e almeno la metà del valore millesimale del fabbricato.

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Indice

  • 1 Cosa fare quando un condomino viola ripetutamente il regolamento del condominio?
  • 2 Il ruolo dell’amministratore
  • 3  Sanzioni previste dal regolamento condominiale
  • 4 Come possono essere utilizzati i soldi delle multe?
  • 5 Opposizione alla multa

Cosa fare quando un condomino viola ripetutamente il regolamento del condominio?

Ogni condominio ha le sue regole e devono essere rispettate.

Accade spesso che ci sia chi non rispetta le regole. In alcuni casi però la violazione delle regole diventa la regola e non l’eccezione: lasciare sporche le scale; utilizzare l’ascensore per caricare mobilio; lasciare il portone del condominio aperto, ecc..

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Il ruolo dell’amministratore

L’amministratore svolge un ruolo fondamentale e, tra i vari obblighi, ha anche quello di far rispettare il regolamento condominiale.

Pertanto, il condomino è tenuto quanto prima ad avvisare l’amministratore il quale provvederà ad effettuare i necessari richiami verbali o scritti, arrivando alla diffida legale ed infine al contenzioso.

Si evidenzia che l’amministratore è tenuto a procedere nei confronti del condomino inottemperante. Diversamente lo stesso è personalmente responsabile della sua condotta e potrà essere revocato e rispondere dei relativi danni occorsi.

 Sanzioni previste dal regolamento condominiale

E’ possibile prevedere a priori, all’interno del regolamento condominiale, delle sanzioni nei confronti del condomino che commette delle specifiche violazioni?

La risposta è affermativa. E’ possibile prevedere delle sanzioni ma solo di carattere economico, senza poter impedire al trasgressore l’utilizzo del bene comune.

Schematicamente possiamo delineare quanto definito dalla legge di riforma del condominio:

  • per la singola violazione è possibile determinare una sanzione non superiore ad euro 200;
  • in caso di violazioni multiple della stessa regola (recidiva) la sanzione può arrivare sino ad euro 800;
  • la pena sanzionatoria è decisa e votata in assemblea con il  favore di almeno la metà dei millesimi e la maggioranza degli intervenuti alla convocazione;
  • l’amministratore è l’organo preposto a sanzionare il trasgressore.

Chiaramente la regolamentazione stabilita può poi essere modificata con analoga maggioranza dell’assemblea.

Si evidenzia come la votazione non necessità l’unanimità in quanto la norma introdotta non limita o modifica l’utilizzo delle parti comuni.

Come possono essere utilizzati i soldi delle multe?

Si può prevedere che sia lo stesso regolamento a definire come debbano essere utilizzati i soldi percepiti.

In linea di massima è corretto creare un fondo comune da destinare a vantaggio dello stesso condominio: manutenzione o altre spese.

Anche in questo caso, l’assemblea potrebbe decidere in un secondo momento come destinare le predette somme.

Opposizione alla multa

Il condomino trasgressore ha diritto ad opporsi alla multa irrogata. In particolare potrà esperire il rimedio previsto dall’art. 1133 c.c. e quindi fare ricorso all’assemblea ed eventualmente impugnare nel termine di 30 giorni la delibera che dovesse confermare la sanzione erogata dall’amministratore.

Chiaramente nel caso in cui il trasgressore si rifiuti di pagare, l’amministratore potrà agire tramite decreto ingiuntivo e recuperare forzatamente le somme dovute.

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