Quando si potano le ortensie e come

Quando si potano le ortensie e come

“Meglio non potare che potare male”, questa è una regola che vale per quasi tutte le piante, ma, a maggior ragione per le Hydrangee, piante che si possono anche dimenticare quando ci si aggira in giardino con le cesoie in mano. Ma vediamo meglio come orientarci in questo magnifico mondo.

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Perché si pota un’ortensia?

Per eliminare il secco e far sì che la pianta sia ben areata, questo in linea di massima.

Le risposte, però, possono essere molte e talvolta la necessità di contenimento deriva da un errore di posizionamento iniziale. Come per tutte le piante occorre scegliere la varietà prendendo in considerazione la dimensione finale della pianta. Molto spesso accade, invece, di dare la nostra preferenza all’emozione che trasmette il fiore nel momento del suo massimo splendore, si acquista d’impulso e si mette a dimora. Dopo alcuni anni può succedere di dover intervenire con potature drastiche di contenimento, perché l’ortensia è diventata invadente rispetto allo spazio che le si era dedicato. Queste operazioni indeboliscono la pianta nel lungo termine e molto spesso la fioritura ne risente.

Un consiglio per risolvere questo problema prevede lo spostamento dell’ortensia nella posizione ottimale per la sua dimensione. Per procedere con questa operazione occorre intervenire nel periodo invernale, da metà novembre a fine marzo, zollando la pianta e posizionandola in una zona del giardino più adatta alle sue esigenze. Non si deve temere per la nostra ortensia, perché se con la vanga si procede ottenendo una bella zolla, nessun problema si avrà a seguito di questo cambiamento. L’unica accortezza riguarderà l’irrigazione che dovrà essere più attenta ed abbondante.

Prima di scegliere un’ortensia occorre, quindi, prevedere dove sarà messa a dimora e di conseguenza si escluderà una potatura di contenimento non necessaria.

Ritornando alla motivazione principale per intervenire con le forbici sulle Hydrangee: la pulizia dal secco e dai rami rotti o deboli porterà ad ottenere fioriture più abbondanti e belle.

Non tutte le ortensie vanno potate nello stesso modo, occorre conoscere a fondo le specie sui cui andremo ad intervenire. Vediamo in dettaglio le diverse tipologie di ortensie e le modalità di azione.

Hydrangea macrophylla e serrata

Quando si potano le ortensie e come
Le Hydrangea macrophylla, così come le serrate, fioriscono sul ramo dell’anno precedente, per la precisione preparano il ramo nei mesi di agosto e settembre, per fiorire nel giugno dell’anno successivo, quindi, qualunque taglio sacrifica dei fiori.

Quando le piante sono giovani non occorre potarle, si tolgono semplicemente i fiori secchi scendendo fino alla prima coppia di gemme sane, operazione da compiere alla fine dell’inverno, dopo le ultime gelate, in quanto, occorre sempre ricordare che il fiore protegge dal gelo. Qualora, invece, la forma della pianta non sia equilibrata a fine luglio si possono fare dei tagli finalizzati al miglioramento della forma dell’ortensia nel suo insieme.

Un discorso a parte è quello che riguarda le grandi piante che necessitano di essere “svecchiate”. Questa operazione, come nel caso del taglio dei fiori secchi, va compiuta a fine marzo, inizio aprile, soprattutto nelle regioni dove bruschi cali delle temperature si possono verificare anche ad inizio primavera. Per compiere questa operazione occorre tagliare i rami vecchi, quelli storti o deboli, cercando, inoltre, di diradare il centro della pianta, ottenendo

Quando si potano le ortensie e come
una buona areazione e favorendo lo sviluppo di nuovi rami giovani che saranno più fioriferi negli anni successivi.

Per quanto riguarda i fiori secchi per la protezione della pianta, come già indicato, vanno lasciati fino alla fine dell’inverno, tuttavia, nelle zone a clima mite, questa accortezza non è richiesta. A livello paesaggistico, a mio parere, il fiore secco sulla pianta conferisce un aspetto romantico al giardino durante la stagione invernale, quest’ultimo, infatti, tende ad assumere le sembianze di un pizzo che ben si abbina alle splendide cortecce di alcune specie di Hydrangea o di arbusti ed alberi che stupiscono per la loro bellezza.

Infine, alcune macrophylla, sia varietà antiche che alcune nuove serie, come per esempio le Endless Summer, hanno la capacità di rifiorire sul ramo dell’anno, oltre che su quelli dell’anno precedente, in questo caso anche potature più drastiche, anche se non consigliate, non penalizzano eccessivamente la successiva fioritura.

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Hydrangea panicultata

Quando si potano le ortensie e come
Questi arbusti hanno caratteristiche che le rendono particolarmente adatte a crescere con forme ad ombrello ed essere, quindi, sfruttate per fare ombra ad altre ortensie di taglia più piccola. La potatura è importante sulle piante giovani al fine di ottenere tronchi robusti in grado di reggere infiorescenze talvolta piuttosto pesanti, mentre diventa superflua sulle piante adulte.

La maggior parte delle piante di questa specie fioriscono sul ramo dell’anno, occorre prestare attenzione, però, alle varietà, infatti Hydrangea panic. “Dharuma”, fiorisce sul ramo dell’anno precedente, molto precocemente rispetto alle altre paniculate, in questo caso la potatura deve preservare le gemme da fiore per ottenere una bella fioritura.

Salvo le eccezioni, come “Dharuma” di cui abbiamo accennato, le paniculate si potano ricordando che maggiori saranno i tagli, minore sarà il numero dei fiori, in questo caso i panicoli saranno di dimensione molto importante e, talvolta, con un peso che potrebbe prostrare il ramo sottostante. Una potatura più contenuta consentirà, invece, di avere molti fiori, ma, di dimensione decisamente inferiore. Ricordiamo che le paniculate non amano la piena ombra, posizioniamole, quindi, in zone dove possano prendere alcune ore di sole diretto, anche questo favorirà l’armonia della forma.

La pianta adulta non va potata, in modo particolare, i rami di 6/7 anni non vanno mai tagliati in modo drastico per evitare di danneggiare la pianta stessa. Come per tutti gli arbusti, la capitozzatura è sempre un trauma e rende disarmonica la forma nel suo insieme

Hydrangea arborescens

Splendide ortensie di origine americana, si tratta della specie di più facile gestione, sia perché non è eccessivamente esigenti in fatto di terra, sia perché la potatura non porta a penalizzare la fioritura.

Come le paniculate, anche le arborescens fioriscono sul ramo

Quando si potano le ortensie e come
dell’anno, ma hanno un portamento molto diverso; i rami sono più esili e tendono a formare grandi masse, emettendo facilmente polloni. Non soffrono il freddo, tuttavia, i fiori secchi conferiscono al giardino un aspetto romantico, la potatura, quindi, si può effettuare a fine inverno.

Si può optare per un taglio di circa 2/3 dell’altezza del cespuglio o per metà dell’altezza della pianta, tenendo sempre in considerazione che potature maggiori portano ad ottenere infiorescenze molto più grandi.

La bellezza del fiore grande si contrappone al problema del peso dello stesso che tende ad essere eccessivo per lo stelo che, di conseguenza, molto spesso porta ad avere un cespuglio prostrato in caso di vento e pioggia.

L’arborescens più conosciuta è la varietà “Annabelle”, la più elegante, ma, che attualmente può essere sostituita da “Incrediball” o “Bounty” preferite per lo stelo più rigido e resistente rispetto al peso dell’infiorescenza. Un piccolo trucco per rendere “Annabelle” più resistente è quello di potare ad altezze maggiori e, soprattutto, di scegliere un terreno di coltivazione povero. In vivaio le piante madri sono coltivate in un terreno in pendenza ricco di sabbia e limo, ma, piuttosto povero di sostanza organica, in questa situazione difficilmente i fiori raggiungono dimensioni tali da abbattere lo stelo, anche se l’altezza finale della pianta non supera il metro, l’effetto è comunque splendido. (foto, secondo me, poi vedete voi).

Hydrangea quercifolia

Quando si potano le ortensie e come

Meravigliosi arbusti di origine americana, belli per i fiori a pannocchia, ma, soprattutto per le splendide foglie che nella stagione autunnale assumono colori dal rosso all’arancio davvero spettacolari

La potatura è un esigenze delle sole piante giovani, che richiedono un’impostazione del cespuglio, talvolta, anche a scapito della fioritura. Le quercifolia fioriscono sul ramo dell’anno precedente e quasi esclusivamente sulle gemme apicali. Una volta impostato il cespuglio, l’unica operazione di taglio riguarda le infiorescenze da potare a fine inverno.

Hydrangea aspera

Torniamo in oriente e parliamo di grandi arbusti che fioriscono sul ramo dell’anno precedente, anche in questo caso, a fine inverno se lo si desidera, si possono tagliare i rami secchi e le infiorescenze dell’anno precedente.

Forti tagli impediscono la fioritura anche se, talvolta, si sceglie di rinunciare al fiore per infoltire il cespuglio. In particolare, con una potatura importante si può favorire lo sviluppo di nuovi polloni. Questa è un’operazione da compiere solo in casi specifici in cui la pianta, magari per l’eccessiva ombra, è cresciuta eccessivamente in altezza, svuotandosi alla base.

Un suggerimento riguarda la posizione da preferire per questa specie, essendo sensibili ai venti freddi meglio optare per posizioni protette dai venti del nord, magari al riparo di un muro o di una siepe.

Hydrangea involucrata

Altra specie che fiorisce sul ramo dell’anno, si può tagliare 1/3 della lunghezza dei rami, questo fortifica il cespuglio senza compromettere la fioritura.

Hydrangea heteromalla

Enormi cespugli che fioriscono sul ramo dell’anno precedente, non richiedono potatura e per le loro grandi dimensioni si possono utilizzare per creare struttura in giardino.

Quando si potano le ortensie e come

Hydrangee rampicanti

Anche queste particolari ortensie fioriscono sul ramo dell’anno precedente e non richiedono interventi di potatura.

In conclusione per le ortensie si può parlare prevalentemente di pulizia del secco piuttosto che di potatura, anche se occorre prestare molta attenzione alla specie per evitare di fare errori che porterebbero a compromettere la successiva fioritura.


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Dove tagliare ortensie?

Salvo indicazioni specifiche riportate sopra, dai cespugli di ortensia vanno eliminati tutti i rami secchi e deboli. I primi, più chiari e rigidi rispetto ai rami sani, vanno accorciati effettuando un taglio qualche centimentro sotto la parte essicata.

Come fare per far fiorire le ortensie?

Far fiorire le ortensie richiede l'esposizione della pianta in una zona di semi-ombra, in quanto hanno bisogno di molta luminosità, che non deve essere prolungata, inoltre le ortensie non devono essere a contatto diretto con i raggi solari che potrebbero far scolorire e seccare i fiori.

Quando e come concimare le ortensie?

Le ortensie necessitano di un buon apporto di sostanza organica, utile per dare struttura al terreno. Per tale ragione è raccomandabile distribuire a fine autunno e a inizio primavera concimi che ne sono ricchi, è il caso del letame maturo (1 kg per pianta) o del compost (1,5 kg per pianta).