La risonanza magnetica con contrasto è un esame diagnostico altamente sensibili e specifico, capace di fornire, rispetto alla risonanza magnetica convenzionale, immagini più chiare e dettagliate delle strutture interne del corpo
umano (vasi sanguigni, organi, tessuti ecc.). Grazie alla risonanza magnetica con
contrasto, i medici sono in grado di studiare in maniera più approfondita: i tumori, l'irrorazione sanguigna di un organo o un tessuto, il flusso di sangue nelle arterie e nelle
vene, i processi infiammatori e, infine, le lesioni alle strutture anatomiche interne. La risonanza magnetica, il cui nome per esteso sarebbe risonanza magnetica nucleare, è un esame diagnostico che permette di visualizzare l'interno del corpo umano, senza il ricorso a
incisioni chirurgiche o radiazioni ionizzanti, ma grazie a innocui campi magnetici e onde radio altrettanto innocue. La risonanza magnetica con contrasto è una particolare tipologia di risonanza magnetica nucleare, che prevede l'impiego di un mezzo di contrasto, iniettato nel paziente per via endovenosa, allo scopo di ottenere immagini ancora più chiare e dettagliate delle strutture interne del corpo umano (in particolare, vasi sanguigni, organi e tessuti di vario genere). Esistono diversi mezzi di contrasto, impiegabili in occasione di una risonanza magnetica con contrasto. La maggiore sensibilità e la maggiore specificità della risonanza magnetica con contrasto permettono di studiare nei particolari:
Molto spesso, la risonanza magnetica con contrasto rappresenta un esame di approfondimento, successivo a una risonanza magnetica convenzionale rivelatasi poco esaustiva. In quali parti del corpo può avere sede?Le parti del corpo maggiormente oggetto d'indagine degli esami di risonanza magnetica con contrasto sono: la testa, il
torace, l'addome, la pelvi e la colonna vertebrale. PreparazioneIn preparazione alla risonanza magnetica con contrasto, il paziente deve:
ProceduraDopo essersi privato di qualsiasi oggetto e indumento con parti metalliche e aver risposto alle ultime domande pre-esame, il paziente deve stendersi, in posizione supina, su un apposito lettino scorrevole, che
servirà a immetterlo all'interno dell'apparecchiatura diagnostica. In genere, l'apparecchiatura per la risonanza magnetica nucleare è una struttura cilindrica ristretta, capace di contenere un individuo soltanto e in posizione distesa. Figura: iniettore del mezzo di contrasto Si ricorda che le moderne apparecchiature per la risonanza magnetica sono fornite di altoparlanti e telecamere per la comunicazione con il personale medico, il quale, in genere, una volta iniziata la procedura, prende posto in una stanza adiacente a dove risiede il paziente . La presenza di un sistema di comunicazione garantisce un controllo completo della situazione e la possibilità, a chi si sta sottoponendo alla procedura, di riferire eventuali malesseri o problematiche. Dove ha luogo l'iniezione del mezzo di contrasto e quanto dura?Di norma, l'iniezione del mezzo di contrasto avviene in una vena del braccio, mediante siringa, e ha una durata compresa tra i 10 e i 30 secondi. Quanto impiega ad agire il mezzo di contrasto?Una volta iniettato, il mezzo di contrasto è pronto per la sua funzione diagnostica nel giro di pochi minuti. Quali sensazioni prova il paziente al momento dell'iniezione?Per la maggior parte dei pazienti, l'iniezione del mezzo di contrasto è indolore e non provoca alcun tipo di malessere particolare; per una minoranza dei pazienti, invece, è associata a sensazioni/disturbi temporanei, come per esempio: brividi di freddo, nausea, mal di testa e/o vomito. Per quanto rimane in circolo il mezzo di contrasto?L'organismo umano
impiega meno di 24 ore, per eliminare completamente il mezzo di contrasto. Quanto può durare una risonanza magnetica con contrasto?La risonanza magnetica con contrasto è più lunga della
risonanza magnetica convenzionale, in quanto comprende anche la procedura di iniezione del mezzo di contrasto. Cosa accade al termine dell'esame?Una volta terminata la risonanza magnetica con contrasto, un incaricato del personale medico aiuta il paziente a scendere dal lettino e a rimettersi in piedi; dopodiché, lo
invita a rivestirsi e a seguirlo in un'apposita sala d'attesa dell'ospedale (o della clinica), dotata di ogni comfort. In questa sala, il paziente dovrà rimanervi il tempo necessario - in genere 1-2 ore - affinché gli effetti più importanti del mezzo di contrasto svaniscano. RischiLa risonanza magnetica con contrasto è una procedura diagnostica sicura per la maggior parte delle persone. È molto raro, infatti, che abbia effetti avversi sulla salute dei pazienti. Da cosa possono dipendere gli effetti avversi?Gli effetti avversi della risonanza magnetica con contrasto dipendono dal mezzo di contrasto impiegato, per ottenere immagini più dettagliate dell'interno del corpo. I POSSIBILI EFFETTI DEI MEZZI DI CONTRASTO AL GADOLINIOPremessa: in questa sede si discuteranno soltanto gli effetti avversi dei mezzi di contrasto al gadolinio, in quanto sono quelli più
utilizzati e con cui la maggior parte dei pazienti ha a che fare.
ControindicazioniRappresentano una controindicazione alla risonanza magnetica con contrasto:
CuriositàLa risonanza magnetica con contrasto è sconsigliata alle persone con filtrato glomerulare (il valore misurato con il test della creatinina) inferiore a 30 millilitri al minuto (30 ml/min). L'allattamento al seno rappresenta una controindicazione all'uso del gadolinio?Sulla base di attendibili ricerche scientifiche, i medici affermano che l'allattamento al senonon rappresenta in alcun modo una controindicazione alla risonanza magnetica con mezzo di contrasto al gadolinio. Infatti, le suddette ricerche hanno dimostrato che la quantità di gadolinio, che può fluire nelle riserve di latte materno, è così esigua da non costituire un pericolo per il poppante. RisultatiDi norma, i risultati di una risonanza magnetica con contrasto sono a disposizione dei pazienti dopo 3-4 giorni dall'esecuzione
dell'esame. Quante ore di digiuno prima della risonanza magnetica?Il paziente deve presentarsi il giorno dell'esame a digiuno da almeno 6 ore e con il risultato recente del dosaggio della CREATININEMIA e possibilmente con il calcolo del filtrato glomerulare (massimo 30 giorni precedenti la data di esecuzione dell'esame).
Cosa mangiare prima di una risonanza magnetica?Nei 3 giorni precedenti l'esame è consigliato assumere o un infuso di 3 bustine (ogni sera) di tisana dicalmir (reperibile in farmacia) in una tazza da the' o pastiglie di carbone vegetale dopo i due pasti principali. La sera precedente l'esame consumare una cena leggera (brodo senza pasta, carne, pesce).
Cosa non fare prima di una risonanza magnetica?Via tutti gli oggetti metallici
Prima di fare l'esame occorre togliere gioielli, reggiseno, piercing, fermagli per capelli, cinture, occhiali, orologio, apparecchi per l'udito, protesi dentarie mobili, cinti sanitari, busti...
Come ci si sente dopo una risonanza magnetica?Possono manifestarsi come formicolii o diversa sensibilità al tatto, al caldo e al freddo. La sensibilità in quelle zone può anche essere persa. Fatica, una sensazione soggettiva di stanchezza che può creare difficoltà a portare a termine le attività quotidiane.
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