Quale estratto conto serve per isee 2022

Quale estratto conto serve per isee 2022
Vediamo come si effettua in pratica il calcolo della giacenza media ai fini del modello ISEE 2020 sia mini sia integrale parendo dal conto corrente inviatovi dalla banca per evitare di fare il calcolo a mano per ogni giorno e cercando di fornivi qualche strumento più chiaro di quello che sto trovo on line.

Il calcolo della giacenza media dei saldi di conto corrente valida ai fini della compilazione della dichiarazione sostitutiva unica per l’indice ISEE si effettua prendendo tutti gli estratti conto cartacei o anche estraendo in .xls quelli che trovate sull’home banking detenuti al 31 dicembre dell’anno precedente a quello della compilazione.
Per fare un esempio per il calcolo della giacenza media 2017 dovrete prendere la consistenza e la movimentazione dei vostri conti avvenuti dal primo gennaio al 31 dicembre 2016.

Per giacenza media annua si intende l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno. Il calcolo della giacenza media annua, ovvero dell’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo, ragguagliato ad un anno, si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto è rimasto aperto. In questo contesto con giacenze giornaliere si intendono indicare i saldi giornalieri per valuta.

La giacenza media è l’importo  medio delle somme a credito sul vostro conto durante l’anno (e ragguagliato successivamente  all’effettivo periodo di apertura del conto se inferiore all’anno solare), che si ottiene dividendo la somma delle giacenze media giornaliera o sale o delle giacenze giornaliere per 365 indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito è rimasto aperto.

Quale estratto conto serve per isee 2022

Quali conti correnti considerare nel calcolo della Giacenza Media ai fini ISEE 2020

Dovrete considerare i seguenti rapporti di natura finanziaria distinguendoli con il loro specifico codice all’interno del MODULO FC.1 – QUADRO FC2 “PATRIMONIO MOBILIARE”

  • codice 01 – conti correnti detenuti presso banche, poste o altri istituti di credito bancari o finanziari italiani esteri in valuta o aventi corso legale, detenuti anche all’estero compresi quelli vincolati, carte di credito, carte prepagate, postpay e simili
  • codice 03 – depositi di risparmio conti correnti libretti al portatore e altre forme simi a queste aventi natura di deposito
  • codice 09 conti correnti verso terzi

Se non ho nessun conto corrente

Premesso che la cosa potrebbe essere molto sospetta ed esporvi ad un accertamento qualora abbiate costi e spese non coerenti con alcuna movimentazione bancaria sappiate comunque che la prima sezione del quadro deve essere compilata mentre la seconda nel costo casa no. Ma anche qui sono abituato a sentirmi dire di tutto tipo di Isee con 1500 euro l’anno (molto probabilmente falsi o sbagliati nella compilazione). A proposito vi indico cosa fare nel caso di modello ISEE sbagliato in quanto non vorrei che inconsapevolmente vi esponiate a sanzioni amministrative per esservi impossessati di agevolazioni che in realtà non vi spettavano.

Comunque la prima sezione del quadro FC 1 deve essere compilata obbligatoriamente mentre la seconda sezione FC 2, non va compilata se non si è posseduto alcun rapporto finanziario ma va barrata la relativa casella, per dichiarare appunto che non si è avuto un conto corrente bancario o postale a proprio nome, buoni postali ecc.

Quali conti correnti indicare

Nel seguito l’elenco dei principali rapporti da indicare nel calcolo della giacenza media ma dal momento che sono abituato ormai a leggere sempre cose nuove nei vostri commenti fatevi sotto con le domande e cercheremo di trovare insieme una risposta. Non ve ne uscite con i bitcoin da indicare nel modello ISEE perché non vi rispondo. No non li dovete indicare al momento.

A partire dalle istruzioni al modello unico 2019 intanto i bitcoin e le criptovalute dovranno essere soggette, sotto certe condizioni all’indicazione del quadro RW per cui vale quanto trovate già scritto nei commenti nel seguito. Sarei quindi per inserirli a dimostrazione di una maggiore capacità reddituale rispetto a chi non ne ha.

  • Conto corrente bancario
  • Conti correnti postali
  • Libretti di deposito bancari e postali
  • Libretti al portatore
  • conti correnti di deposito amministrati, vincolati e non
  • Titoli di Stato
  • BOT
  • CCT
  • CTZ
  • BTP
  • certificazioni azionari, azioni, partecipazioni quote di società di capitali, certificati obbligazionari, quote di fondi italiani esteri lussemburghesi e da qualsiasi parti li detenete sia in mercati quotati che non
  • quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri
  • Partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati, non regolamentati o di società non azionarie
  • polizza assicurative sulla vita, caso morte, capitalizzazione tranne i contratti di assicurazione sulla vita misti che alla data del 31 dicembre risultano non riscattabili dall’assicurato.

Dei titoli o dei fondi andrà indicato il valore nominale o di mercato al 31 dicembre dell’anno precedente a quello della compilazione che nel caso di ISEE 2017 coincide con il saldo al 31 dicembre 2016.

Di questi rapporti andrà indicato il saldo contabile attivo al lordo degli interessi, al 31 dicembre 2016 per l’ISEE 2017.

Per ottenere la giacenza media, è sufficiente prendere tutti gli estratti conto bancari o postali ricevuti nel corso dell’anno, per cui se si ricevono estratti conto trimestrali, si avranno 4 estratti conto per ciascun anno. Per ciascun estratto conto, rilevare i numeri creditori totali dopodiché sommarli e dividerli per 365, in questo modo si ottiene l’importo della giacenza media.

Nel caso in cui, il conto corrente fosse cointestato, la quota di saldo e giacenza media è pari al 50% se sono due i titolari del conto, se sono 3 la quota da indicare è pari al 33,3%, e così via.

Esempio calcolo giacenza media modello ISEE 2022

Vi faccio un esempio del calcolo della giacenza media per farvi capire come funziona ed in calce all’articolo troverete anche un foglio di calcolo da utilizzare per il calcolo così vi potrete aiutare se smanettateci un po con Excel.
In teoria si dovrebbe procedere nel modo seguente in ordine:

  1. prendere il valore di tutte le giacenze media presenti nell’estratto conto
  2. sommarle
  3. la somma ottenuta dividerla per 365 (366 se anno bisestile)

Qualora la giacenza sia rimasta costante per esempio per 20 giorni potrete semplicemente moltiplicare la giacenza per 20 ossia il numero in cui è rimasto costante.
La stessa operazione andrà effettuata per ogni conto corrente che avete e che dovrete indicare nel modello ISEE indicando anche il codice fiscale dell’operatore finanziario. Successivamente nel modello dovrete compilare anche un’altra tabella inserendo la data di inizio e di fine del rapporto del conto corrente qualora abbiate rescisso il rapporto in corso d’anno.

Esempio: calcolo della giacenza media

È necessario:
▪ Calcolare le giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno
▪ Moltiplicare le singole giacenze giornaliere per i giorni in cui sono rimaste costanti
▪ Sommare gli importi ottenuti
▪ Dividere il risultato per 365 giorni
Numericamente il calcolo risulta essere:
▪ 100 giorni X una giacenza giornaliera di 1000 euro = 100.000
▪ 15 giorni X una giacenza giornaliera di 700 euro = 10.500
▪ 250 giorni X una giacenza giornaliera di 2000 euro = 500.000
▪ Sommatoria di 100.000 + 10.500 + 500.000 = 610.500
▪ Divisione di 610.500 / 365 = 1673 euro giacenza media

Sezione 2 del quadro FC della DSU

la sezione 2 è dedicato a chi ha chiuso conti correnti durante l’anno per cui dovrete indicare i seguenti dati:

  • codice rapporto finanziario;
  • codice fiscale della banca o posta;
  • importo saldo contabile;
  • giacenza media calcolata;
  • data inizio e fine rapporto e se il conto è cointestato (vedi dopo come incide la cointestazione nel calcolo della giacenza media)
    Nella colonna conto corrente intestato, vanno quindi indicate le somme dei saldi e delle giacenze, nel caso in cui, il contribuente alla data del 31 dicembre 2016 risulti intestatario di più conti correnti aperti a suo nome, cointestati o per conto terzi.

Conti correnti cointestati: cosa fare in caso di più titolari

Nel caso di conti correnti o altri rapporti cointestati con persone al di fuori del nucleo familiare dovrete considerare solo il 50% del valore della giacenza media o del saldo di fine anno, se in 3 intestatari il 33,33% e se in 4 solo il 25% e così via.

Modalità di calcolo Veloce e Pratica della giacenza media per il modello ISEE

Prendete gli estratti conto che vi rilascia la banca e la troverete scritta: ne ho preso a caso uno ed ho trovato nell’EC trimestrale il suo valore in un attimo con la definizione che riportava “La Giacenza media trimestrale qui esposta è calcolata sulla base dei saldi per valuta (derivanti dalla registrazione delle operazioni in base alla data valuta) ed è funzionale alla determinazione  dell’ammontare del Canone dovuto.
Se gli estratti conto sono trimestrali non farete altro che prendere i 4 trimestri, sommarli e dividerli per 4 ed avrete in pochi minuti il tanto desiderato risultato che molti articoli ci spingono a calcolare a mano, una follia.

A seconda degli estratti conto il nome della giacenza media potrebbe cambiare anche se ormai l’hanno capito che devono chiamarla così altrimenti i clienti li chiamano per chiederlo per cui potreste trovarla chiamata anche come riassunto scalare o nel prospetto del calcolo delle competenze o ancora numeri creditori. Le modalità di calcolo non cambiano.

Se siete soci di società dovrete indicare il valore pro quota del patrimonio netto dell’impresa al 31 dicembre 2016 se lo avete in possesso o quello ufficiale più prossimo alla data del 31 dicembre 2016.

Per le società di persone invece il valore del patrimonio e il valore delle rimanenze finali e del costo dei beni ammortizzabili qualora l’impresa sia in contabilità semplificata.

Se ho più conti correnti

Nel caso di più di un conto corrente l’operazione andrà effettuata per ciascun rapporto con banche o istituti di credito o poste identificando una riga per ciascun conto e ripetendo l’operazione e le informazioni sopra citate.

Foglio di calcolo Modello ISEE download

Calcolo Giacenza Media modello ISEE 2017 XLS

Direttamente dalle istruzioni l’esempio di calcolo

Esempio: calcolo della giacenza media. È necessario:

  • Calcolare le giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno
  • Moltiplicare le singole giacenze giornaliere per i giorni in cui sono rimaste costanti
  • Sommare gli importi ottenuti
  • Dividere il risultato per 365 giorni

Numericamente il calcolo risulta essere:

  • 100 gg X una giacenza giornaliera di 1000 euro = 100.000
  • 15 gg X una giacenza giornaliera di 700 euro = 10.500
  • 250 gg X una giacenza giornaliera di 2000 euro = 500.000
  • Sommatoria di 100.000 + 10.500 + 500.000 = 610.500
  • Divisione di 610.500 / 365 = 1673 euro giacenza media

Nota bene: nel calcolo della giacenza media annua è utile far riferimento agli estratti conto. Nell’estratto conto sono infatti riportati, ai fini del calcolo degli interessi, i cosiddetti “numeri creditori” (il prospetto che li riporta può assumere diverse denominazioni, le più comuni essendo “Riassunto scalare”, “Calcolo delle competenze”, “Calcolo degli interessi”, “Scalare per valuta”). Per ottenere la giacenza media basta sommare i “numeri creditori totali” riportati negli estratti conto in maniera da coprire tutto l’anno (ad esempio, se si ricevono estratti conto trimestrali, il primo estratto riporta i numeri creditori totali dal 1° gennaio al 31 marzo, il secondo dal 1° aprile al 30 giugno e così via; vanno pertanto sommati i numeri creditori totali indicati nei quattro estratti conto) e poi dividere per 365.

Nelle ultime due colonne della tabella indicare la data di inizio e la data di fine del rapporto solo se il rapporto è stato rispettivamente aperto o cessato in corso d’anno.
Nell’ultimo rigo della tabella, se è stato posseduto più di un rapporto, indicare la somma dei saldi e delle giacenze medie nello spazio indicato rispettivamente come totale (A) e totale (B).

Se la differenza (A-B) è positiva, l’ISEE è calcolato sul saldo; se è negativa l’ISEE è calcolato sulla giacenza media. Se la giacenza media è superiore al saldo e però sono stati fatti nell’anno precedente acquisti netti di beni immobiliari (ad es. acquisto di una casa) o di altre componenti il patrimonio mobiliare (ad es. acquisto di titoli di stato) o trasferimenti ad altri componenti il nucleo familiare indicato nella prima sezione del Quadro A (ad es. bonifici da conto corrente del padre a quello del figlio) per un ammontare superiore o uguale in valore assoluto alla differenza (B-A), allora l’ISEE è calcolato sul saldo.
In tal caso occorre barrare la relativa casella ed indicare rispettivamente l’incremento del patrimonio immobiliare (C) e/o l’incremento del patrimonio mobiliare (D) verificatisi nell’anno precedente.

Nota bene: il totale di tali valori incrementali del patrimonio (C+D) deve essere maggiore o uguale in valore assoluto della differenza tra giacenza media e saldo precedentemente indicata (B-A) perché l’ISEE sia calcolato sul saldo anche quando inferiore alla giacenza media. I dati contabili (saldo finale e giacenza media) vanno espressi in Euro anche per i rapporti finanziari in valuta in base al tasso di cambio a fine anno, o – per i rapporti chiusi nell’anno – alla data di chiusura del rapporto.

Per identificativo del rapporto si intende per i conti correnti e assimilati preferibilmente il codice IBAN ovvero, se non disponibile, il numero rapporto (ad esempio il numero del libretto, ecc).

Nel caso di operatori finanziari esteri non dotati di codice fiscale, ma di altro codice identificativo, deve essere inserito il carattere E come primo carattere del campo operatore finanziario, seguito da un massimo di 15 caratteri alfanumerici (in caso di indisponibilità del codice identificativo, per operatori ad esempio extra Unione Europea, può essere inserito il valore END, dove ND sta per non disponibile).

Elenco delle agevolazioni che potete richiedere con il modello ISEE e la DSU

Una volta che avete effettuato il calcolo della giacenza media e avrete finito la compilazione della DSU non vi resta che scoprire quante sono le agevolazioni che potrete richiedere dagli assegni, ai contributi sociali, alle esenzioni dal ticket sanitario, all’assegno di natalità, maternità, baby sitter e tanti altri che potrete scoprire leggendo l’articolo contenete l’elenco delle agevolazioni con il modello Isee.

http://www.tasse-fisco.com/societa/domanda-accertamento-redditi-redditometro-indagini-bancarie-estratti-conto/9284/

http://www.tasse-fisco.com/finanziaria-manovra-dl/controllo-fiscale-conti-correnti/9777/

Documentazione da scaricare

Documentazione da scaricare

Documentazione 2021

DSU Integrale anno 2020

Attestazione_ISEE

Istruzioni alla compilazione anno 2020

DSU ISEE Corrente anno 2020

DSU Mini anno 2020

Documentazione 2019

Modello ISEE 2017 + Istruzioni – Messaggio numero 1764 del 27-04-2017_Allegato n 1 (Da scaricare gratuitamente).

ISEE Università

Come si chiama l'estratto conto per fare l'Isee?

Puoi trovare il saldo e giacenza media del conto corrente nel documento “Estratto Conto Scalare” disponibile al 31.12 di ogni anno e per ogni conto corrente nella sezione “Documenti Online” –> RENDICONTAZIONI PERIODICHE della tua Area Clienti.

Cosa serve per Isee 2022 giacenza media?

In particolare, tutti i documenti che servono per l'Isee 2022 devono essere riferiti ai redditi e patrimonio sono riferiti al 2020 (quindi servono le CU o la dichiarazione dei redditi 2021 e valore e giacenza media dei conti correnti al 31/12/2020).

Quali conti correnti vanno inseriti nell Isee?

Nell'Isee vanno inseriti tutti i conti correnti, anche quelli su PayPal, detenuti da tutti i componenti del nucleo familiare per come sopra indicato.