08 GIUGNO
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro.
VANGELO
Mt 5,13-16
Voi siete la luce del mondo.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Parola del Signore
COMMENTO
Gli elementi base per individuare un vero TESTIMONE DI CRISTO sono tre: SALE, LUCE E LIEVITO (quest’ultimo non inserito in questo brano evangelico, ma è successivo).
Ma perché Gesù utilizza queste metafore?
Vediamone insieme il loro significato oggettivo:
- SALE: lo scopo del sale è quello di dare sapore ai cibi, di conservarli ed è anche un ingrediente medicale;
- LUCE: è utile per indicare una via oscura e riscaldare un ambiente freddo;
- LIEVITO: basta una piccola quantità per fermentare tutta la massa.
Questi tre elementi sono la “chiave” di lettura del brano, riconoscerne le caratteristiche possono cambiare radicalmente il nostro modo di vivere da cristiani:
- SE, nel nostro evangelizzare, o predicare, o testimoniare, siamo TROPPO “SALATI”, cioè un proselitismo asfissiante, logorroico, pieno di frasi moralistiche e di “doveri” estenuanti, oppure con uno zelo poco rispettoso, rischiamo di allontanare chi ci ascolta e di far rifiutare, una volta per tutte, la persona di Cristo, perché non si sentiranno idonei a seguirLo;
- SE, incontrando persone che vivono nell’oscurità, schiave del mondo, immerse nel proprio circolo di vizi e felici di esserlo, noi li “ABBAGLIAMO” con il nostro buonismo, con le mille parole incoraggianti, cercando di portarli nel “nostro” ovile, rischiamo di essere presi per bigotti e accusati di plagio;
- SE, facendo mille attività, anche pastorali, cercando di mettere più lievito possibile, per “ACCALAPPIARE” più persone, creando masse informi di fedeli, rischiamo di non poter più gestire la realtà, che sfuggendoci di mano, alimenta sincretismi religiosi ed eresie che potrebbero mettere a rischio la fede stessa.
Allora, per evitare tutto ciò, basterebbe seguire l’insegnamento di Gesù, che aveva un tipo di linguaggio e di azione, in base a chi aveva dinanzi, non agiva per tutti allo stesso modo, ma ad alcuni con carità, ad altri con frasi incomprensibili, mentre per altri aveva parole di fuoco. Se imparassimo da Lui, forse si rallenterà il nostro “zelo”, ma almeno si riuscirà a “seminare” la Sua Parola e non la nostra.
Per questo il Vangelo mette in risalto non l’azione umana, che è comunque fragile, ma quella divina che ha il potere di portare frutto, attraverso questi due segni: SALE E LUCE.
Gesù ci chiede non di usare il “sale” e la “luce” per aiutare gli altri, non sono essi i “mezzi di salvezza”, cioè non sono le opere di carità che salvano il mondo (la povertà in Africa/America latina non si debella portando solo vestiti e mangiare), ma SIAMO NOI STRUMENTI DI SALVEZZA per il mondo!
Cioè, la nostra conversione è indispensabile per la salvezza dell’umanità, perché ogni pensiero, parola o azione vissuta nella conversione: QUESTO È SALE E LUCE PER GLI ALTRI.
Quindi, quando il mondo, o parte di una chiesa buonista e modernista, ci invita a salvare il mondo, dicendoci di:
- inquinare di meno (vedi Greta Thunberg)
- fare l’indifferenziata (vedi l’enciclica “Laudato sii”)
- non gettare la plastica nei mari (politica di estrema sinistra)
- accogliere gli immigrati (cavallo di battaglia della neo politica massonica)
- dar da mangiare ai poveri (nelle chiese trasformate in ristoranti)
- accogliere gli omosessuali come una “risorsa” (vedi l’ideologia Gender)
- dare la Comunione ai divorziati risposati (vedi l’ “Amoris laetitia”)
- non convertire le altre religioni con il proselitismo (perché tutte le religioni “salvano”)
tutto ciò è CONTRARIO all’insegnamento di Dio, perché Egli ci invita a CAMBIARE IL NOSTRO CUORE, cioè CONVERTIRCI, quindi ELIMINARE IL PECCATO dalla nostra vita, affinchè il mondo veda che l’amore non passa dalle cose che facciamo, ma da come le facciamo.
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