Si può lavare la caffettiera in lavastoviglie

Ci sono molti utensili e strumenti che in cucina non andrebbero trattati con il sapone, e più precisamente non andrebbero nemmeno inseriti in lavastoviglie.

Pensiamo ai mestoli e i taglieri in legno, da sempre molto diffusi nelle nostre cucine. Nonostante il legno sia un ottimo materiale, siamo ormai tutti consapevoli che per la sua porosità non può più essere utilizzato nelle cucine di alberghi e ristoranti.

Consideriamo anche gli oggetti in materiale delicato, come la ceramica o la porcellana: si tratta di utensili, magari artigianalmente prodotti, che non reggono le alte temperature o i lavaggi con prodotti aggressivi.

E la moka?

E’ possibile lavarla con il sapone o magari in lavastoviglie?

Se ci riferiamo ai consigli di nonne e zie, daranno sicuramente responso negativo. Tuttavia, dando uno sguardo online, c’è chi dissente e consiglia di farlo, sempre con le dovute cautele.

La pulizia della moka

In molti sostengono, in modo del tutto erroneo, che la caffettiera non debba essere mai pulita: in questo modo, la caffettiera si impregnerebbe maggiormente di caffè e il gusto e l’aroma della nostra bevanda sarebbe più intenso e aromatico.

Niente di più sbagliato. Soprattutto niente di più antigienico!

Dobbiamo sempre pulire la nostra caffettiera: dopo ogni utilizzo, la dobbiamo sciacquare sotto il rubinetto con semplice acqua fredda, smontarla e lasciarla ben asciugare. Una volta al mese procederemo poi con il vero e proprio lavaggio.

Se abbiamo delle riserve e pensiamo ancora di non dover pulire la nostra caffettiera in nome di un caffè più saporito,  sarà sufficiente pensare a tutte le volte in cui siamo entrati in un bar e abbiamo ordinato un espresso che risultava amaro e dal sentore bruciato.

Cosa è successo?

Ci è stato semplicemente servito un caffè da una macchinetta non pulita e non è stata sottoposta allo spurgo.

Lo spurgo, è un’operazione che dovrebbe essere compiuta al termine di ogni caffè realizzato. Consiste nel far passare l’acqua calda senza caricare la macchina con il caffè. Così facendo, l’acqua  passa ad alte temperature fra le fessure e le guarnizioni, portando via i residui del caffè e pulendo la macchina.

Di conseguenza, pulire la caffettiera significa non solo tenere il proprio strumento di preparazione in cucina in buono stato, ma anche preparare un caffè di qualità.

Perchè non inserire la caffettiera in lavastoviglie

I detergenti adatti alla lavastoviglie, non potendo utilizzare agenti schiumogeni che intaserebbero i tubi, sono a base di tensioattivi e soda caustica; in generale, agenti dal potere anticorrosivo che aggrediscono i metalli. Di conseguenza, si produce una significativa corrosione, che attacca il metallo della nostra caffettiera.

Se inseriamo la nostra moka nella lavastoviglie, la ritroveremo sicuramente pulita, ma del tutto opacizzata. A tale proposito, ci sono dei rimedi casalinghi, per tentare di riportare a splendore il metallo della della nostra caffettiera. Quello più comune consiste nel passare un pomodoro su tutta la caffettiera, per ripristinare l’effetto lucido.

In ogni caso, sia che decidiamo li lavare i nostri utensili in lavastoviglie o no, consigliamo l’acquisto di detergenti ecologici. Ormai sono reperibili in tutti i supermercati o casalinghi, a dei prezzi concorrenziali. Addirittura, on line sono disponibili diversi tutorial che spiegano come comporre un detergente per lavastoviglie ecologico in casa, con il solo utilizzo del bicarbonato di sodio, dell’acido citrico (o limone) e un poco di sapone liquido.

E se utilizziamo il sapone con la moka?

Uno degli errori più diffusi assieme a quello di inserire la caffettiera in lavastoviglie, è quello di utilizzare del sapone per piatti per pulire la caffettiera.

La composizione dei detergenti per i piatti è molto aggressiva e l’odore pungente che emanano è difficile da togliere. Anche le spugne abrasive e le spazzole con setole in metallo, andrebbero evitate.

La maggior parte delle caffettiere è composta di una lega di alluminio e silicio, lega porosa. Questa caratteristica ha un doppio risvolto: il caffè prearato da queste caffettiere (che sono le più economiche), tende ad avere un retrogusto metallico; una volta a contatto con un materiale particolarmente aggressivo, l’alluminio tende ad assorbirne odori e sapori e rilasciarli mano mano nel caffè che beviamo. E ciò accade anche con il detersivo.

Secondo i ricercatori dell’Environment Working Group, un ente no profit che opera a Washington, alcuni degli elementi contenuti dei detersivi per i piatti sarebbero molto dannosi per la salute.

In particolare, tra gli elementi più dannosi ci sarebbero:

  • la cocamide dietanolammide: che potrebbe essere cancerogena e tossica sia per l’uomo che per l’ambiente;
  • l’etanolamina: è stato dimostrato che questa sostanza può avere riscontri negativi sia sul sistema nervoso che sul sistema respiratorio, oltre che creare irritazioni della pelle e allergie;
  • la formaldeide: questo elemento, noto soprattutto come liquido per conservare i corpi nell’imbalsamazione, è inserita fra le sostanze cancerogene per l’uomo, crea problemi respiratori ed è dannosa per ecosistema marino;
  • il borato di sodio: le preoccupazioni che desta questa sostanza riguardano il sistema riproduttivo ed endocrino oltre che i possibili danni a livello di pelle e respirazione.

Alternative: i detersivi fai da te

Se proprio non possiamo fare a meno di utilizzare il sapone per pulire la moka, possiamo abbattere la maggior parte dei rischi connessi con l’utilizzo dei detersivi industriali, creandone uno noi. Solo così avremmo la completa certezza che sia veramente ecologico.

Infatti, anche se fortunatamente si trovano sempre di più in commercio, i detersivi per i piatti realizzati con formulazioni rispettose della salute umana e dell’ambiente,magari non sappiamo che ne possiamo creare uno proprio noi, in casa nostra.

Ecco due ricette per creare il nostro sapone, che non danneggerà la nostra moka:

  1. Il detersivo a base di limone, aceto, acqua, sale. Uniti tutti gli ingredienti, versiamo il tutto in una pentola e facciamola bollire e poi mixiamo il composto con un frullatore ad immersione.
  2. Lisciva e pasta di cenere. Per questa ricetta, basta avere della cenere da legna e acqua. La lisciva è utile per l’ammollo delle pentole e delle stoviglie, e ne facilita il successivo lavaggio; la pasta di  cenere è impiegata per ammorbidire lo sporco più difficile. Per creare questo detergente, dobbiamo versare in un tegame l’acqua e la cenere setacciata. Facciamo bollire per un paio d’ore, continuando a mescolare. Lasciamo riposare poi per una notte. Il detersivo andrà filtrato con un colino e trasferito in un barattolo di vetro.

Queste sono solo due delle tantissime ricette che la tradizione ci tramanda. Il consiglio finale è certamente quello di evitare il più possibile di utilizzare prodotti industriali o chimici per pulire la nostra moka, ma anche che nessun danno è irreparabile.

Cosa succede se metti la moka in lavastoviglie?

Purtroppo succede, specialmente con i ripetuti lavaggi in lavastoviglie, che la moka perda il suo originario splendore. Oppure che la si ritrovi con qualche macchia, a causa del calcare dell'acqua o di un detersivo troppo energico.

Cosa non bisogna lavare in lavastoviglie?

Cosa non bisogna mai mettere in lavastoviglie.
Stoviglie e posate di legno. ... .
Grattugie. ... .
Pentole antiaderenti. ... .
Oggetti delicati o di porcellana. ... .
Contenitori di plastica sottile. ... .
Oggetti di vetro dipinti o con stampe. ... .
Piatti in acrilico o melamina. ... .
I coperchi delle pentole a pressione..

Perché non si può mettere l'alluminio in lavastoviglie?

Gli oggetti in alluminio e in argento possono annerirsi a causa delle reazioni di aria, zolfo e acqua. Quando questi oggetti vengono lavati in lavastoviglie, possono restare dei depositi neri sulle altre stoviglie, sui cestelli e all'interno della lavastoviglie.

Perché non si deve lavare la moka?

Una moka non lavata, infatti, può trasmettere sentori di bruciato e di rancido. Inoltre, residui non rimossi potrebbero subire un processo di ossidazione dando vita ad alterazione del gusto. Quindi è solo pulendo al meglio la moka che si consente al caffè di sprigionare al massimo profumo e sapore.