Neonato 2 mesi dorme solo in braccio

Dottoressa,

la ringrazio del suo tempo e della sua disponibilità. Sono una primipara, ho un bambino di 40 gg e mille dubbi. Pur avendo un pediatra di famiglia ogni qualvolta gli espongo i miei dubbi lui qualsiasi cosa mi risponde che è normale, lasciandomi un bisogno di risposte più esaustive.

Ho letto alcune sue risposte alle colleghe mamme e ho sentito il desiderio di esporle il mio dubbio.

Pratico l’allattamento al seno a richiesta.

Il bambino dalla nascita si è attaccato spontaneamente e bene.

La sua richiesta è in media ogni ora a meno che di giorno non si addormenta profondamente per 2 – 3 ore massimo.

Sono felice di questo perché so che il mio piccolo mangia bene e cresce.

L’unico tarlo nella testa è che non voglia dormire da solo. Vuole dormire in braccio a me o a mio marito.

Su questo non fa distinzioni e ogni volta che proviamo a metterlo nella culletta dopo 5 min si sveglia insofferente e piange.

La notte in particolare ciuccia molto e si addormenta al seno poi si risveglia e ricerca il seno e passiamo le nottate cosi. Io sinceramente mi addormento qualche volta mentre lui ciuccia e questo mi provoca sensi di colpa perché poi mi sveglio preoccupata che il bimbo si sia strozzato o altro.

Inoltre il fatto che stia sempre in braccio mi fa temere che possa un giorno avere conseguenze sulla sua autonomia oltre al fatto che non riesco a fare nulla in casa essendo da sola fino alle 19.

Ora mi chiedo… sto sbagliando qualcosa?

Anche se le ho provate tutte per metterlo a dormire da solo ma piange come un forsennato diventa viola e non mi va di fargli vivere un trauma.

Aspetto una sua consulenza.

Grazie di cuore.

Buongiorno Mamma,

parto dalla fine della tua richiesta: non stai sbagliando nulla!

Anzi, mi sembra che tutto proceda per il meglio e secondo la fisiologia di noi mammiferi: alto contatto, poppate frequenti e adattamento graduale alla vita extrauterina.

I cuccioli d’uomo infatti nascono “prematuri” rispetto ad altri mammiferi che alla nascita mostrano maggiori competenze di autonomia. Questo è il compromesso raggiunto dalla specie umana: durante l’evoluzione la stazione eretta e camminare su due piedi hanno comportato una modifica del bacino della donna che è diventato più stretto e da qui la necessità di partorire cuccioli più piccoli. Questo significa che i bebé alla nascita e per diverse settimane hanno bisogno di sentire ancora quel contenimento e quella “saturazione sensoriale” che è propria della vita in utero e che continuano a ricercare anche dopo. E’ una questione di sopravvivenza: se non sono contenuto, al caldo, nutrito, muoio! E quindi piango per fare in modo che qualcuno mi abbracci, mi scaldi, mi nutra: un’ottima strategia di sopravvivenza! Se siamo arrivati fin qui è perché questo processo nei millenni ha funzionato a dovere.

Quindi non angustiarti perché il tuo bimbo richiede la tua/vostra presenza e il vostro calore: ha un mese e per i primi mesi tutto questo è sano e istintivo. Mano a mano crescerà e il suo sistema nervoso potrà muoversi più agevolmente tra necessità e frustrazioni senza più sentire il pericolo dell’abbandono e della morte. E voi avrete goduto di un’intimità e di una conoscenza reciproca che sarà la base del vostro benessere familiare.

E poi… noi adulti dormiamo con piacere vicino alla persona amata, e così fanno i nostri bambini che sono innamorati di noi genitori, perché mai dovrebbero dormire da soli quando noi stessi non lo vorremmo e non lo facciamo?

Per quanto riguarda i lavori domestici, forse possono passare in secondo piano per qualche settimana, visto che il vostro bimbo sarà così piccolo e bisognoso solo per poco tempo, mentre la casa non ha le stesse esigenze di una creatura in crescita.

Spero di averti suggerito qualche spunto interessante e averti rassicurata.

Buon proseguimento!

Gabriella Biscaro

Educatrice Perinatale – Professional Counselor

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