Castelli e ville da visitare in veneto

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4. Andar per Ville..Itinerario tra misteri e leggende!

Vieni a scoprire il Veneto perdendoti nel fascino dei suoi Castelli, Ville e Dimore Storiche e nei racconti delle leggende e delle storie delle Famiglie che hanno vissuto in questi capolavori di arte e architettura. In Veneto ce ne sono circa 4000 da visitare e in alcune si può provare l'esperienza increbibile di soggiornare almeno una notte! Importantissimo patrimonio culturale da visitare, testimonianza della grandezza della Repubblica di Venezia, dalle Ville Palladiane a quelle lungo il corso del Brenta, ma non solo, abbiamo selezionate  Ville, Castelli e Dimore Storiche tra le più belle e affascinanti che nascondono anche leggende e segreti..

Un itinerario alla scoperta del Veneto per un soggiorno ricco di fascino e cultura! Scoprilo con noi e prenota la tua esperienza in una delle nostre strutture!

• Vicenza: Castello di Thiene. Il Castello, edificio gotico fatto costruire nel 1450 da Francesco Porto seniore, è uno straordinario esempio di Villa Veneta pre-palladiana e per più di 500 anni fino ai nostri giorni protagonista di trasformazioni, adeguamenti e ampliamenti. Le sale e i saloni del Castello conservano intatti gli affreschi, il mobilio e quadri d'epoca mantenendo intatto il loro carattere originale e il loro fascino. Non c'è più traccia d'azione difensiva ma è evidente l'intenzione di spazio esclusivo riservato a questa Villa- Castello, dove la corte esercita la tradizionale funzione agricola ma anche quella di rappresentanza da dove si diramano i passaggi per gli splendidi giardini....anche segreti!Il Castello, simbolo della città di Thiene (VI), è una dimora privata custodita con passione dai Conti di Thiene che si impegnano nella valorizzazione di questo complesso monumentale per renderlo sempre affasciante per lo studioso, il visitato o il curioso..

•  Padova: Villa Contarini situata a Piazzola sul Brenta (PD), è una delle più grandi ville venete. Il nucleo centrale fu progettato da Andrea Palladio nel 1564 e successivamente fu Marco Contarini ,Procuratore di San Marco, a renderla simile ad una Reggia facendone uno straodinario "luogo teatrale". A fine Ottocento venne creato il vasto parco all'inglese che la catterizza con 40 ettari di peschiere, laghetti e viali alberati. Al piano terra della Villa merita una visita la Galleria delle Conciglie con il soffitto e le pareti adornate di vere conchiglie. Nel corpo centrale la Villa racchiude l'Auditorium che con la sovrastante "Sala della Musica" è considerato un teatro sonoro con caratteristiche uniche al mondo. Sulla splendida piazza antistante la Villa l'ultima domenica del mese si tiene il famosissimo Mercato dell'Antiquariato, uno dei più grandi d'Europa. 

• Vicenza: Villa Capra detta "La Rotonda". Situata alle porte di Vicenza, vicino a Monte Berico, è sicuramente la Villa progettata da Andrea Palladio più famosa e iconica ed è Patrimonio Unesco dal 1994. Residenza di campagna del prelato e conte Paolo Almerico ispirata al Pantheon di Roma, è divenuta una delle sue celebri eredità al mondo e fonte di ispirazione per migliaia di edifici. Essendo celibe, Almerico desiderava una residenza con funzioni di rappresentanza, sofisticata, una villa -tempio. La costruzione consiste in un edificio quadrato, simmetrico e inscrivibile in un cerchio perfetto. La Rotonda è stata modello di ispirazione per numerosi edifici tra cui il più famoso è la Casa Bianca a Washington. 

• Venezia: Villa Pisani.  Situata a Stra (VE) è la Regina delle Ville Venete. Situata lungo la Riviera del Brenta, oggi Museo Nazionale, nelle sue 114 stanze ha ospitato dogi, re e imperatori. Conserva arredi e opere d'arte del Settecento e Ottocento tra cui il capolavoro di Gianbattista Tiepolo sul soffitto della Sala da Ballo "Gloria della Famiglia Pisani". Ieri come oggi lo splendido Parco della Villa incanta la vista e i profumi esaltano l'olfatto. E poi non dimenticate di perdervi nel celebre Labirinto dove avveniva il celebre gioco tra dama e cavaliere: la dama si poneva sulla torretta centrale  con il suo volto mascherato e il cavaliere doveva raggiungerla; una volta arrivato lei svelava la sua vera identità, ma era sempre una sorpresa.

• Vicenza: Villa Valmarana ai Nani. Alle porte della città di Vicenza vicino a Monte Berico, la villa è famosa per lo straordinario ciclo di affreschi di Tiepolo. Il nomignolo "ai Nani" è dovuto alle 17 sculture in pietra rappresentanti dei nani e alla sua leggenda...Si narra che la figlia del signore fosse affetta da nanismo e che tutti i servitori e i custodi della Villa fossero scelti esclusivamente tra i nani perchè non si voleva far conoscere alla ragazza il proprio difetto fisico. Un giorno nella villa entrò un principe e la ragazza se ne innamorò ma presa coscienza del suo amore impossibile si disperò a tal punto da togliersi la vita gettandosi dalla torre, motivo per cui i nani rimasero pietrificati dal dolore.

• Rovigo: Villa Badoer a Fratta Polesine. Voluta da "Il Magnifico Signor Francesco Badoero" e progettata da Andrea Palladio nel 1556 è l'unica realizzata in territorio polesano. Dal 1996 è inserita, assieme alle altre Ville Palladiane del Veneto nella lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco. Le barchesse della Villa ospitano anche il museo archeologico nazionale di Fratta Polesine. Bellissimi gli affreschi delle pareti della Villa che rappresentano temi mitologici e allegorie, grottesche con raffigurati esseri ibridi e mostruosi e chimere. E un mistero si nasconde nel piano nobile della Villa. I custodi hanno raccontato in più di un'occasione di aver sentito rumori e assistito a fatti insoliti o a degli scatti di flash improvvisi accaduti ai turisti durante una mostra. che sia il fantasma di Andrea Palladio?chissà..

•  Padova: Castello del Catajo. Ai piedi dei Colli Euganei a Battaglia Terme si erge maestoso questo Castello del 1500 costruito dalla Famiglia Obizzi. Il Catajo è una Dimore Storica unica nel suo genere. Nei secoli è stato villa principesca, alloggio militare, cenacolo letterario e reggia imperiale. Il Castello ospita uno dei cicli di affreschi autocelebrativi più importati del nord Italia e tra i più importanti del Rinascimento in Villa. Nell'Ottocento fu riserva di caccia dell'arciduca Francesco Ferdinando e nel Novecento, dopo la Prima Guerra Mondiale, fu assegnato come riparazione di guerra al governo italiano che lo vendette e venne trasformato dai nuovi proprietari in un'azienda agricola per la coltivazione del tabacco. Un mistero anima il Castello: il fantasma di Lucrezia Obizzi. Protagonista del più efferato fatto di cronaca nera del Seicento padovano, Lucrezia morì assassinata nel 1654 nella sua residenza del centro di Padova; ad ucciderla per vendicarsi di essere stato rifiutato Attilio Pavanello amico del marito e innamorato di lei. La pietra insanguinata simbolo del suo assassinio venne portata al Castello , dove la leggenda vuole si aggiri ancora il suo fantasma.  

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