Donare il sangue dopo il ciclo


CORONAVIRUS E DONAZIONE DI SANGUE

Per approfondimenti e aggiornamenti si consiglia di:

  1. leggere lo speciale della nostra newsletter interamente dedicato al coronavirus (https://www.donatoriamici.it/notizie-brevi)
  2. monitorare costantemente la sezione Notizie Flash del nostro sito internet (https://www.donatoriamici.it/)
  3. monitorare il sito del Centro Nazionale Sangue (www.centronazionalesangue.it), l’ente istituito dal Ministero della Salute per svolgere funzioni di controllo e tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale

Posso donare il sangue se ho avuto il Coronavirus?

  • Se c'è stata una pregressa positività asintomatica (assenza di sintomi) è possibile donare dopo che il tampone, eseguito almeno dieci giorni dopo il riscontro di positività, è risultato negativo
  • Se c'è stata una pregressa positività sintomatica (presenza di sintomi) è possibile donare dopo che il tampone, eseguito almeno dopo 3 giorni senza sintomi, è risultato negativo.

Vorrei donare il sangue ma, considerata l’emergenza coronavirus, sono un po’ preoccupato per la tutela della mia salute, quali sono le misure di sicurezza che state adottando?

Le misure di sicurezza che stiamo mettendo in atto sono le seguenti:

  1. Tutti gli operatori indossano la mascherina chirurgica che viene cambiata giornalmente.
  2. A tutti i donatori viene consegnata una mascherina chirurgica.
  3. Prima di accedere alla visita medica a ogni donatore viene misurata la temperatura corporea.
  4. La temperatura corporea viene misurata ogni giorno anche al personale del Centro Trasfusionale e dell’Associazione Amici del Policlinico ODV.
  5. Nei corridoi del Centro sono posizionati dei dispenser con gel disinfettante per le mani.
  6. Durante tutte le fasi di attesa per accettazione, visita e donazione vengono fatte rispettare le distanze previste.

    A questo si aggiunge che il pad. Marangoni, sede del Centro Trasfusionale, è isolato rispetto al resto dell’Ospedale e aperto solo ai donatori di sangue.
    (per apprfondimenti: https://www.donatoriamici.it/notizie-brevi/la-donazione-di-sangue-al-tempo-del-coronavirus-17)

Vorrei donare il sangue ma, considerata l’emergenza coronavirus, sono preoccupato di arrecare qualche danno alla salute di un ricevente. Il virus si può passare con la trasfusione?

No, a oggi non sono stati rilevati casi di trasmissione di coronavirus in seguito a trasfusione, nemmeno da parte di soggetti asintomatici.
Ciononostante, per garantire al massimo la tutela della salute del ricevente, il donatore può donare il sangue solo se in buone condizioni di salute da almeno un mese e solo se, nelle ultime due settimane non ha avuto contatti diretti con persone risultate positive al tampone.
Inoltre, il donatore che dovesse manifestare sintomi influenzali o da Covid-19 nei 14 giorni che seguono la donazione è invitato a darci comunicazione immediata.
(per apprfondimenti: https://www.donatoriamici.it/notizie-brevi/la-donazione-di-sangue-al-tempo-del-coronavirus-17)

Sono un operatore sanitario (soccorritore), lavoro in un reparto con pazienti Covid positivi (ho soccorso pazienti Covid positivi), però sono in salute. Posso donare il sangue?

No. Il Centro Nazionale Sangue raccomanda in via cautelativa che gli operatori sanitari a contatto con pazienti Sars-Cov-2 positivi non donino il sangue. Si devono aspettare almeno 14 giorni dall’ultimo contatto avuto con un paziente Cov-2 positivo.

Convivo con un operatore sanitario che lavora in un reparto con pazienti Covid positivi. Il mio convivente è in buona salute, posso donare il sangue?

Certamente, se il tuo convivente non ha sintomi influenzali o un’infezione documentata da SARS- CoV-2, puoi donare il sangue. Fermo restando che in caso di sintomi influenzali o da Covid-19 nei 14 giorni che seguono la donazione sei invitato a darci comunicazione immediata.

Ho sentito tanto parlare in questo periodo del test noto come "tampone". Di che si tratta?

Il cosiddetto "tampone" è in realtà un test di ricerca della presenza del virus (più precisamente l'acido nucleico virale) su un campione di materiale biologico prelevato dalla mucosa naso-faringea (il tampone!).
La positività al test sta a indicare la presenza del virus nel soggetto testato, che quindi è da ritenersi contagioso. Si tratta di un test costoso e delicato, sia per le difficoltà di campionamento sia per l'esecuzione del test che richiede grande esperienza oltre a una strumentazione adeguata, gravato da un'alta percentuale di risultati falsamente negativi (fino al 20-30%).
(Per approfondimenti: https://www.donatoriamici.it/notizie-brevi/infezione-da-coronavirus-quali-test-16 )

In cosa consiste la ricerca di anticorpi anti-Coronavirus? A cosa serve?

È noto che a seguito di una malattia infettiva il sistema immunitario del nostro organismo reagisce di norma con la produzione di immunoglobuline specifiche, chiamate anticorpi, dirette contro l'agente infettante. Vengono per primi prodotti anticorpi di tipo IgM, seguiti dalla produzione di IgG. La ricerca di anticorpi e' quindi la conferma di avvenuto contagio.
Ciò vale anche per il Covid19. Studi di ricercatori cinesi hanno dimostrato che il 95% dei pazienti sviluppa anticorpi anti-Sars-CoV2 circa 12 giorni dopo aver contratto l'infezione.
Lo screening di anticorpi viene di norma eseguito su un campione di sangue venoso con un test semplice e molto sensibile (chiamato ELISA). Di recente sono stati sviluppati test anticorpali affidabili su sangue capillare. Un test di screening positivo sta a indicare l'avvenuto contatto con il virus Sars-CoV-2 ma nulla dice se il soggetto sottoposto a test sia ancora contagioso o meno. Per questo nel caso di positività allo screening anticorpale è prudente eseguire il "tampone" per escludere la presenza del virus.

In sintesi, gli scenari possibili in seguito a test sierologico possono essere i seguenti.

  1. Assenza di anticorpi: il soggetto non è entrato in contatto con il virus, è a rischio di contrarre la malattia ed è il candidato per il vaccino.
  2. Presenza di IgM: l’infezione è recente e la persona può essere contagiosa.
  3. Presenza di IgG: la persona è entrata in contatto con il virus da tempo, ha superato l'infezione e dovrebbe essere immune a una nuova infezione. Il tampone serve a confermare l'attuale assenza del virus.

Dato che le attuali conoscenze sul coronavirus non consentono ancora di sapere a che titolo e per quanto tempo gli anticorpi rendano immuni dal contrarre nuovamente la malattia (dato che il virus col tempo potrebbe mutare) si consiglia di non abbassare il livello di attenzione e di continuare a seguire le raccomandazioni degli organismi istituzionali per la tutela della propria e altrui salute in questo periodo di pandemia.
(Per approfondimenti: https://www.donatoriamici.it/notizie-brevi/infezione-da-coronavirus-quali-test-16 )

Donazione di Sangue e Green Pass, cosa devo sapere?

Per quanto riguarda la donazione di sangue e il green pass si deve fare riferimento alle direttive del Centro Nazionale Sangue che potete trovare cliccando sul link: https://www.centronazionalesangue.it/chiarimenti-su-donatori-e-green-pass/

Cos’è il plasma iperimmune e perché si può usare per trattare i pazienti affetti da Covid 19?

Per plasma iperimmune si intende il plasma proveniente da un soggetto guarito da una infezione virale.
Le potenzialità sono note da lungo tempo, basti pensare che il plasma di soggetti guariti è stato utilizzato già agli inizi del secolo scorso durante l’epidemia della influenza cosiddetta “spagnola”, e via via durante le epidemie di SARS, MERS e EBOLA con buoni risultati. Non ancora definitivamente approvato per la attuale epidemia (ci sono solo studi sperimentali in corso) a breve diventerà disponibile per quelle categorie di pazienti che ne possono beneficiare.

Sono guarito dal Covid, ho letto che il mio plasma potrebbe essere utilizzato per trattare pazienti con infezione da Sars-Cov-2, posso fare una donazione solo di plasma con questo scopo?

Il Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano è in prima linea nella ricerca sulla infezione da coronavirus e non appena ci saranno sviluppi i Donatori ne verranno informati.
Il plasma può essere raccolto mediante plasmaferesi con apposita apparecchiatura che preleva il sangue del donatore e, dopo aver separato la fase liquida, trattiene il plasma mentre la parte corpuscolata (globuli rossi e piastrine) ritorna al donatore.
In ogni caso, il plasma immune può essere raccolto anche attraverso la donazione di sangue intero. Il sangue donato, infatti, non viene trasfuso così come raccolto, ma scomposto nei suoi emocomponenti principali: plasma, piastrine e globuli rossi. Con una donazione di sangue intero, quindi, si possono aiutare almeno tre persone diverse, tra cui, se necessario, pazienti affetti da Covid 19.

Una curiosità: cosa si intende per Covid19 e per Sars-Cov-2? Sono sinonimi?

Covid19 sta per Coronavirus Disease e identifica la malattia da Coronavirus manifestatasi per la prima volta nel 2019. Sars-Cov-2 significa: Coronavirus di tipo 2 causa di Sindrome Respiratoria Acuta Grave, ossia l'agente responsabile della malattia.

Cos’è un Piano Pandemico?

Il Piano pandemico si compone di diversi documenti che entrano in gioco nelle fasi successive di una pandemia con interventi successivi che sono compito del CCM (Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie) e della struttura permanente di esperti che lo compongono, in base al Decreto Legge n. 81 del 2003, e che ha sede presso il Ministero della Salute, con il concorso dei CCM regionali.

1. Piano Pandemico Basale: è uno schema articolato in capitoli che considerano i vari aspetti di ogni possibile epidemia (logistica, finanziamento, formazione del personale, esercitazioni pratiche, comunicazione al personale e al pubblico, ecc) senza identificare una epidemia in particolare. Un prototipo molto recente è quello commissionato e pubblicato dalla Johns Hopkins University nel settembre 2019 e disponibile sul web.

2. Il Piano Pandemico Operativo, che viene messo a punto quando, in base all'analisi dei rischi effettuata nell'ambito della Rete internazionale dei CDC, ogni nazione valuta se un'epidemia fra quelle che continuamente scoppiano nel mondo, presenti un rischio discreto o forte di arrivare a colpirla. Il Piano Basale diviene allora operativo e finalizzato al contrasto di quella specifica epidemia. Nel caso del Covid-19, quando si è visto che l'epidemia dilagava in Cina perché causata da un virus fortemente contagioso, l'Italia avrebbe dovuto rendere operativo il Piano Base entrando nel merito di ogni capitolo.

3. Aggiornamenti del Piano Operativo. Dopo che l'epidemia ha colpito la nostra Nazione che avrebbe dovuto rendere Operativo il Piano Base, si sarebbero dovuti iniziare gli Aggiornamenti del Piano Operativo, e primariamente la correzione delle azioni che non hanno funzionato bene. Nel caso del Covid-19 la pausa estiva dell'epidemia e a maggior ragione quella dell'inverno successivo con l'inizio della campagna vaccinale esigerebbe aggiornamenti del Piano Operativo che si dovrebbero ripetere di tempo in tempo in base all'andamento dell'epidemia e alle innovazioni scientifiche.

Nel nostro caso il Piano epidemico di base, il Piano Operativo e suoi aggiornamenti erano stati realizzato per la Sars-1 del 2003-2004, in accordo al DL 81/2003 convertito in Legge 138/ 2003. Il Piano epidemico di base non era "vecchio", ma erano vecchi il Piano Operativo (in parte) e gli aggiornamenti. La realtà è che questo impianto di prevenzione delle epidemie e lo stesso CCM non sono stati più considerati dopo il 2012 quando il finanziamento del CCM e lo stesso CCM hanno cessato di esistere.

Ho fatto il vaccino anti SARS-CoV-2, quanto tempo devo aspettare prima di poter donare il sangue?

In seguito a vaccino anti SARS-CoV-2 il donatore che non ha manifestato alcun sintomo potrà essere accettato alla donazione trascorsi almeno 2 giorni dalla vaccinazione. Se, in seguito alla somministrazione del vaccino, il donatore ha manifestato dei sintomi dovrà aspettare almeno 7 giorni dalla completa risoluzione prima di poter essere accettato alla donazione.


chi può donare?

Chi può donare il sangue?

La maggior parte delle persone possono donare il sangue. Possono donare le persone in buone condizioni di salute, di età compresa tra i 18 e 60 anni (fino ai 70 anni a giudizio del medico solo per donatori noti) e con peso superiore a 50kg.

Perché bisogna donare sangue?

Perché il sangue non può essere prodotto artificialmente; la disponibilità di questa risorsa insostituibile ed indispensabile nella terapia di molte malattie dipende completamente dalla disponibilità e dal senso civico dei donatori. In Italia non c’è abbastanza sangue da sopperire sempre alle necessità. La donazione di sangue è un atto volontario e non retribuito, indispensabile per salvare vite umane e per migliorare la qualità della vita di persone ammalate.

Soffro di vene varicose. Posso ancora donare?

Se sei in forma e sano potrai ancora donare il sangue. Tuttavia, se ti sei sottoposto a un recente trattamento o è presente un’infiammazione (Flebite), dovrai essere temporaneamente escluso e valutato in seguito dal medico del centro.


COME PREPARARSI ALLA DONAZIONE

Sono uno sportivo: come devo regolare l’allenamento prima della donazione di sangue?

Non è richiesta alcuna limitazione della normale attività sportiva, purchè non superi le caratteristiche dell’allenamento abituale. Rimandiamo invece la donazione se avvertiamo la muscolatura ‘indolenzita’ o dolorante.

Per donare il sangue è necessario essere a digiuno? Che tipo di colazione è consigliata?

La mattina della donazione è indispensabile fare una leggera colazione, ricca in liquidi e povera in grassi.
Consigliato: spremuta, the o caffè poco zuccherati con fette biscottate, marmellata o miele, crackers o pane integrale. Ottima scelta la colazione “salata” purchè digeribile (una piccola porzione di formaggio, 50 gr di prosciutto, pane).
Evitare: latte e latticini, brioches alla crema o cioccolato

Precauzioni prima della donazione?

Il giorno prima della donazione è consigliabile bere molti liquidi ma non alcolici, fare dei pasti regolari e riposare bene la notte. E’ sconsigliata invece l’attività fisica intensa poiché potrebbe incrementare il livello sierico delle transaminasi ALT – AST – EPK. Due ore prima della donazione consigliamo di fare una leggera colazione.

Mi verranno poste molte domande prima di donare?

Verranno poste una serie di domande finalizzate ad indagare gli stili di vita, le condizioni di salute e l’anamnesi.


DONAZIONE DI SANGUE

Perché è importante la donazione da parte di tutte le etnie?

La crescente immigrazione presente in Italia comporta lo sviluppo progressivo di una società multietnica. Nelle società multietniche il numero di pazienti in possesso di gruppi sanguigni rari è molto elevato. I donatori di sangue raro rappresentano una risorsa per tutta la comunità. E’ quindi importate rendere consapevoli le minoranze etniche dei problemi a cui vanno incontro, incoraggiando la donazione di sangue.

Dove finisce il sangue donato?

Il sangue donato viene sottoposto ad opportuni controlli e separato in emocomponenti (globuli rossi, piastrine, plasma), cosicché la terapia con emocomponenti consenta un razionale trattamento del paziente, fornendogli solo l’elemento di cui necessita in forma concentrata. Il sangue donato viene trasfuso a pazienti con tumori, leucemie, malattie croniche e genetiche, come la talassemia e altre patologie ematologiche, a politraumatizzati e in corso di interventi chirurgici o per i trapianti per permettere la guarigione o la sopravvivenza.

Cos’è una donazione di sangue?

Una donazione è la raccolta di 405- 495 ml di sangue intero, contenente globuli rossi che trasportano ossigeno ai tessuti, globuli bianchi che combattono le infezioni, piastrine e plasma che permettono la coagulazione. Il sangue raccolto viene utilizzato dopo essere stato frazionato nei singoli emocomponenti (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, plasma). Dal plasma si possono ottenere anche emoderivati quali albumina e fattori della coagulazione.

Ogni quanto donare?

La legge italiana stabilisce che, tra una donazione di sangue e la successiva, debba intercorrere un lasso di tempo minimo di 90 giorni. Le donne in età fertile possono donare solo 2 volte all’anno, gli uomini quattro volte all’anno.

Chi avrà accesso alle mie analisi? Come è tutelata la mia privacy?

La donazione di sangue non può, per ovvie ragioni, essere anonima al personale medico- infermieristico del centro. Tuttavia la privacy del donatore è garantita dal segreto professionale medico e dalla legge sulla privacy che individua i responsabili del trattamento dei dati in questione.

Precauzioni post donazione? E’ consigliata una dieta particolare dopo la donazione?

Dopo la donazione di sangue è necessario bere abbondantemente (ma non assumere alcolici) e mangiare regolarmente. Evitare l’attività fisica intensa come palestra o allenamenti e di intraprendere lunghi viaggi al volante della propria auto. In caso di malessere avvertire telefonicamente il Centro.

Il prelievo di sangue è indolore?

Per i prelievi di sangue, da qualche anno, vengono usati i cosiddetti aghi indolori che per le loro caratteristiche di penetrazione non arrecano dolore. Poiché per ogni donatore si usa un ago nuovo, del tipo indolore, il disturbo e il trauma della puntura sono praticamente nulli. La paura dell’ago, che tiene lontane molte persone dalla donazione, è quindi del tutto ingiustificata.

La donazione di sangue provoca assuefazione?

Dopo la donazione di sangue, questo si riproduce fino a raggiungere i livelli normali. La riproduzione del sangue obbedisce, infatti, come la rigenerazione di tutti gli altri tessuti. Ai meccanismi biologici deputati al controllo della crescita. Non vi è quindi il pericolo che l’aumento numerico delle cellule del sangue continui indefinitamente obbligando il donatore a donare sangue per tutta la vita.

Se voglio donare sangue ad una persona lontana c'è un centro di raccolta vicino a me convinto che gli arriverà a breve?

La donazione di sangue è anonima per cui non si può scegliere il destinatario.

Quali sono le malattie trasmissibili attraverso il sangue?

Le malattie trasmissibili attraverso il sangue sono: infezione da virus HIV (AIDS), epatiti da virus A, B e C, sifilide, malaria, malattie tropicali ed esantematiche, parassitosi, mononucleosi, infezioni da citomegalovirus e ogni batterio, virus, protozoo o parassita presente nel sangue.


DONAZIONE E ANALISI DEL SANGUE
Il mio medico curante mi ha prescritto delle analisi del sangue, posso farle da voi in occasione della donazione?

In occasione delle donazioni di sangue viene regolarmente incluso un controllo di esami ematochimici:
· Emocromo
· Esami sierologici e molecolari per epatite B, epatite C, HIV, sifilide
· ALT
Cui vengono aggiunti, a cadenza annuale:
· Colesterolo
· Colesterolo HDL e LDL
· Trigliceridi
· Glicemia
· Creatinina
· Ferritina
· AST
· gGT
· Proteine totali

Qualora il Medico Specialista del Centro Trasfusionale ravveda l’indicazione ad esami aggiuntivi, questi verranno inseriti. Nel caso in cui un medico curante proponesse di effettuare indagini aggiuntive, queste

non devono sovrapporsi a quelle già presenti nel pannello degli esami

, e, successivamente, il Medico del Centro Trasfusionale si riserverà di valutarne l’appropriatezza.
In questo caso è previsto il pagamento del ticket. Non potranno essere accettate prescrizioni di specialista in libera professione, per le quali, per competenza, è necessario rivolgersi al medico di medicina generale.


DONAZIONE E SALUTE

Si può fumare dopo aver donato?

Vi consigliamo di evitare di fumare per circa due ore dopo la donazione poiché “potrebbe” causare vertigini o svenimenti.

Ho smesso di fumare e sono in trattamento anti-fumo, posso donare il sangue?

Alcune terapie per smettere di fumare possono provocare vertigini e nausea. Se si avvertono questi sintomi, si può donare solo quando quei sintomi saranno passati. Tuttavia, se siete in trattamento anti-fumo e vi sentite bene, allora dovreste essere in grado di donare. Si prega, comunque, di informare il personale medico del centro che si sta assumendo un trattamento anti-fumo.

Sono vegetariano, posso donare il sangue?

I soggetti vegetariani possono donare il sangue. La cosa importante è seguire una dieta ben bilanciata, sufficiente a sopperire la necessità di ferro.

Perché chi fa o ha fatto uso di droghe pesanti (cocaina, eroina, ecstasy…) anche se non per via endovenosa non può donare il sangue?

In numerosi studi epidemiologici su coloro che fanno o hanno fatto uso di droghe pesanti è stata riscontrata una aumentata incidenza di malattie trasmissibili; essa è dovuta non solo a trasmissione diretta, come lo scambio di siringhe, ma anche altri fattori di rischio (ad esempio rapporti sessuali a rischio). Quindi, l’uso di droghe pesanti, anche assunte non per via endovenosa, controindica la donazione perché queste sostanze possono favorire comportamenti a rischio che espongono il donatore al pericolo di contrarre malattie infettive.

Che cosa succede se prendo farmaci?

Informateci se state facendo uso di qualsiasi tipo di farmaco. Alcuni di questi possono essere trasfusi con il vostro sangue.

A volte prendo dei tranquillanti. Questo mi impedisce di donare il sangue?

Il personale medico avrà bisogno di sapere che farmaco stai utilizzando, quindi portalo con te. Il medico farà con te una chiacchierata sui farmaci ma nella stragrande maggioranza dei casi i tranquillanti, presi occasionalmente non impediscono di donare il sangue. La decisione comunque verrà presa dal medico durante la visita.

Posso donare se si è sviluppata un’infezione?

Dipende dal tipo di infezione. Per alcune non si può più donare (es. Epatiti). Per altre infezioni bisogna essere completamente guariti. Il colloquio con il medico chiarirà la possibilità di donare.

Ho appena fatto l'agopuntura. Posso donare il sangue?

Se l’agopuntura è stata eseguita in un ambiente sanitario autorizzato si può donare, perché gli aghi usati sono monouso. Se, invece, il trattamento è stato fatto in altra sede precauzionalemente per donare bisogna attendere 4 mesi perché c'è sempre un potenziale rischio di infezione. Questa sospensione vale anche per piercing e tatuaggi.

La donazione di sangue causa debolezza?

Il prelievo di sangue facilita la circolazione; ciò, unitamente all’immissione in circolo di cellule giovani da parte del midollo osseo, migliora la prestazione fisica e psichica del donatore. E’ infatti comune una sensazione di benessere e di forza fisica dopo la donazione.

La donazione di sangue può causare epatite?

E’ la trasfusione di sangue che può determinare epatite nel ricevente se il sangue del donatore ne contiene i virus. Il rischio di epatite esiste quindi per il malato, e non per il donatore.

Donare può mettere a rischio la mia salute?

Donare sangue non è affatto rischioso per la salute di chi lo fa, anche perché esistono precise disposizioni di legge che tutelano il donatore e stabiliscono la quantità di sangue che può essere donata ogni 90 giorni: si tratta di circa il 10% del sangue presente nell’organismo umano. E’ tuttavia importante che il donatore segua una consistente idratazione e un’alimentazione ricca di ferro e di minerali utili a ricostituire i globuli rossi. In caso di malore durante o dopo la donazione è raccomandabile avvertire il personale del Centro trasfusionale.

Cosa avviene se il candidato donatore non risulta sano?

Il Centro trasfusionale del Policlinico ha attrezzato una serie di ambulatori specialistici che consentono alle persone non idonee alla donazione di essere periodicamente rivisitate ed indirizzate, in accordo con il medico curante, per meglio curare le loro malattie. L’Ospedale Policlinico ha inoltre aperto ai propri donatori i suoi ambulatori specialistici al fine di allargare al massimo il servizio di tutela della salute dei donatori stessi. L’Ospedale Policlinico sa che, per ricambiare il dono del sangue, la cosa più gradita è offrire il meglio delle proprie competenze mediche e chirurgiche nel momento del bisogno.

Donare sangue è dannoso per le donne già soggette alle perdite del ciclo mestruale?

Nelle donne la donazione di sangue non ha alcuna controindicazione. A titolo cautelativo, comunque, le donne in età fertile possono donare solo 2 volte all’anno, a differenza degli uomini che possono farlo fino a quattro volte, sempre con una distanza minima di 90 giorni fra una donazione ed un’altra.

Chi è portatore sano di anemia mediterranea può donare il sangue?

Non è una controindicazione ma occorre verificare il valore dell'emoglobina.

Il portatore sano di talassemia è escluso dalla possibilità di donare il sangue?

Non è una controindicazione ma occorre verificare il valore dell'emoglobina.

Che cosa succede se mi sento svenire mentre torno a casa?

Dopo la donazione è necessario rilassarsi per alcune ore. Ma se ci si sente deboli o si avvertono i capogiri, è raccomandato sdraiarsi immediatamente con le gambe sollevate e avvisare qualcuno che ci si sente poco bene.


DONAZIONE DI SANGUE E LAVORO

Come faccio con il lavoro?

In base alla Legge 219/2005 art. 8 "I donatori di sangue ed emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa". Basterà richiedere il foglio di giustifica firmato dal medico di turno in sala donazioni.

Posso andare al lavoro il giorno stesso?

La maggior parte delle persone si sentono bene dopo la donazione e possono riprendere la normale attività. Evitate di sollevare oggetti pesanti per almeno 4 ore dopo la donazione. E’ raccomandato non donare il sangue se lo stesso giorno si è svolta un’attività fisicamente pesante.


TRASFUSIONE
Che cosa è l’autotrasfusione?

Per autotrasfusione si intende la re infusione, in pazienti sottoposti a determinati interventi chirurgici, di un quantitativo di sangue loro prelevato in precedenza, conservato allo stato liquido o di congelamento. Il sangue viene poi trasfuso al paziente durante l’intervento chirurgico programmato e la trasfusione risulta priva di rischi, in quanto incapace di trasmettere malattie o provocare immunizzazione. Una particolare tecnica di autotrasfusione è quella che consente di recuperare il sangue del paziente che fuoriesce dai vasi recisi durante l’intervento, con successiva re infusione intra-operatoria o nel periodo immediatamente successivo all’intervento. L’emodiluizione preoperatoria è l’anemizzazione deliberata del paziente; essa viene eseguita prelevandogli il sangue subito prima dell’intervento. Ciò consente di diminuire la viscosità ematica e di migliorare la circolazione del sangue nei capillari e la cessione di ossigeno ai tessuti, riducendo il rischio di complicazioni trombotiche post-operatorie.


CARATTERISTICHE DEL SANGUE
Il sangue donato viene presto ricostituito?

La sottrazione di sangue viene immediatamente compensata dall’organismo: i liquidi accumulati dai tessuti vengono richiamati in circolo e il midollo osseo accelera la produzione di globuli rossi. In tal modo, il volume di sangue ritorna ai valori originali in un periodo di tempo compreso tra qualche minuto e poche ore. Il ripristino dei globuli rossi avviene più lentamente, ma generalmente si completa entro un mese circa dal prelievo.

Quando una donna non può donare il sangue?

Pur non sussistendo reali controindicazioni, le donne non possono donare principalmente durante la gravidanza e per i sei mesi successivi alla stessa e durante il ciclo mestruale.

Cosa succede al corpo quando si dona il sangue?

Donare il sangue attiva il metabolismo! Anche una sola donazione può bruciare fino a 650 calorie, in quanto il corpo deve “lavorare” per rimpiazzarlo. Quando si dona, infatti, il corpo consuma energia per sintetizzare nuove proteine, globuli rossi ed altre componenti per supplire al disavanzo dovuto alla donazione.

Cosa bisogna sapere prima di donare il sangue?

Prima della donazione.
evita sforzi fisici maggiori del solito (es. allenamenti intensi) che potrebbero determinare possibili aumenti delle transaminasi..
la sera precedente evita pasti abbondanti e soprattutto limita l'assunzione di vino ed alcolici..
mangia alimenti ricchi di ferro, come spinaci, carne rossa, pesce, legumi..

Quanto sangue tolgono per la donazione?

Il prelievo di sangue intero ha usualmente una durata inferiore ai 10 minuti. Il volume di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 ml.