Farmaci per il reflusso laringo faringeo

Farmaci per il reflusso laringo faringeo

La faringo-laringite da reflusso

Il termine “reflusso” deriva da un termine greco che significa “tornare indietro”. Siamo abituati a sentire spesso questa definizione da chi soffre di patologie “di stomaco”, infatti i termini gastrite, ernia iatale, reflusso esofageo sono di comune riscontro.
Spesso questi pazienti soffrono di acidità con bruciore gastrico, sensazione di pienezza gastrica precoce e di dolori restrosternali.

Esisite però la possibilità che il materiale gastrico refluisca più in alto dello stomaco e che raggiunga la laringe e la faringe, andando così a generare una patologia laringo-faringea che non si manifesta con i sintomi gastroesofagei su citati ma con sintomatologia che definiamo “atipica”: la “faringolaringite da reflusso”.

Ciò si verifica perchè in questi pazienti il reflusso è troppo rapido e di minime quantità tali da non irritare l’esofago ma sufficienti, salendo più in alto, ad irritare la laringe ed l’ipofaringe e di causare i sintomi specifici di una malattia differente ed a se stante rispetto al classico reflusso gastro-esofageo.

Ciò significa che il contenuto gastrico può refluire non solo nell’esofago ma anche più in alto sino alla laringe (dove sono situate le corde vocali) o nell’ipofaringe e nella faringe (la gola). Un altra peculiarità di tale patologia e che può maniferstarsi (almeno nel 50% dei casi) senza sintomi classici quali: bruciore, pesantezza od eruttazione ma con i cosiddetti sintomi ” atipici”.
Tale atipicità sta proprio nella sede: sintomi di gola generati dallo stomaco!
Questi sono i sintomi atipici:

  • Raucedine
  • difficoltà ad ingoiare
  • eccesso di muco in gola
  • sensazione di una “massa” o di un “bolo” in gola
  • tosse cronica
  • bruciore alla gola.

Reflusso ed evoluzione della specie

La condizione di reflusso laringe-faringeo è il prezzo che abbiamo pagato alla nostra evoluzione!
Le scimmie, come anche i neonati sino all’età di circa 2-3 anni, hanno una laringe molto alta, quasi in prossimità del naso. Ciò consente loro di avere due percorsi separati: uno per la respirazione (naso-laringe-trachea-bronchi-etc) ed uno per la deglutizione (bocca-faringe-ipofaringe-esofago).
Per questo motivo le scimmie ed i neonati non soffrono di reflusso

Farmaci per il reflusso laringo faringeo
Il confronto tra laringe dell’uomo e quello della scimmia 

Ma noi siamo esseri superiori!
Le scimmie emettono versi, noi articoliamo le parole!
Quindi, per far risuonare le lettere del nostro parlare nella bocca e nelle cavità nasali, madre natura proprio tra i 2 ed i 3 anni, fa scendere la laringe di alcuni “piani” sino alla 4 -5 vertebra cervicale. In tal modo, aumentando le distanze, aumenta la risonanza della nostra voce nella bocca e nel naso. Ecco! In questo modo il nostro parlare e “cantare” è articolato, preciso e variegato!

Ma la medaglia ha un rovescio!
La discesa dell’organo della voce crea una strada comune tra la via respiratoria e la via alimentare. Per esemplificare, quando ingoiamo il cibo esso attraversa un strada comune rappresentata dalla faringe e dall’ipofaringe (al di sotto e lateralmente all’epiglottide) per andare in esofago. Quel percorso è anche passaggio per l’aria che respiriamo e che “mastichiamo” per emettere i suoni delle nostre parole.

Cosa c’entra allora il reflusso?

Partiamo da un concetto fondamentale!
Il reflusso di minime quantità di contenuto gastrico verso le stazioni superiori è fisiologico.
Esso diventa patologico quando è causa di sintomi, che possono essere “classici” quando risale in esofago o “atipici” quando risale in laringe/faringe.

L’esofago, però , ha un vantaggio: esso può resistere senza alcun sintomo sino a 50 eventi di reflusso al giorno. Questo perché è dotato di sistemi di difesa fisici e chimici. Alcuni di essi sono:

  • la peristalsi: il movimento dei suoi muscoli che spingono il suo contenuto verso lo stomaco
  • la produzione di carbonati grazie alla presenza di alcuni enzimi chiamati “carboidrati”. I carbonati tamponano l’acido.

In sintesi, mentre l’esofago può resistere sino a cinquanta eventi di reflusso al giorno, ne basta uno per danneggiare l’indifesa laringe! E non basta! Il danno laringo-faringeo da reflusso necessita di tempi lunghissimi (fino a sei mesi) per guarire!

La Diagnosi

La diagnosi è facilmente raggiungibile mediante la “laringoscopia a fibre ottiche”.

Tale esame può essere eseguito sia con una ottica rigida che ispeziona l’ipofaringe e la laringe attraverso la bocca e sia con un’ottica flessibile. Quest’ultima è un sottile tubicino del diametro di circa 3 millimetri per l’adulto e di circa 2,7 millimetri per il paziente pediatrico che passando per una narice scende attraversando la gola raggiungendo l’organo vocale.
Quest’ultimo esame è molto utile quando c’è la necessità di visualizzare endoscopicamente con un solo esame le vie aereodigestive superiori (naso-gola-laringe).

I segni specifici del reflusso faringo-laringeo sono un’irritazione della regione posteriore della laringe e dell’area ipoglottica (al di sotto delle corde vocali), la presenza di granulazioni (irritazioni croniche) posteriori o di reflusso in laringe.

Farmaci per il reflusso laringo faringeo

Laringoscopia in un paziente adulto affetto da reflusso faringe-laringeo

Farmaci per il reflusso laringo faringeo

Laringoscopia in un paziente pediatrico: la tosse, casi clinici

Da alcuni anni utilizzo una tecnologia avanzata definita NBI che permette di evidenziare, con un filtro colore dedicato ed in alta definizione e risoluzione, le aree interessate del reflusso. Eseguo questo esame presso il mio ambulatorio.

Farmaci per il reflusso laringo faringeo
Visualizzazione in Alta Definizione ed Alta Risoluzione di una laringite da reflusso
Farmaci per il reflusso laringo faringeo
Visualizzazione in Alta Definizione ed Alta Risoluzione di una laringite da reflusso con tecnica NBI

La Terapia

Importante è la modifica dello stile di vita:

  • smettere di fumare
  • ridurre l’ingestione di cibi grassi
  • dimagrire se si è in sovrappeso
  • ridurre drasticamente il consumo di alcolici soprattutto di sera
  • non dormire distesi ma con la testa su due cuscini
  • non andare a letto subito dopo aver mangiato
  • non portare cinture dei pantaloni o gonne strette
  • non consumare caffè, cioccolata e menta in eccesso.

La terapia medica consiste nell’assunzione dei seguenti farmaci

  • I Farmaci anti-reflusso creano una barriera fisica alla risalita dell’acido dallo stomaco, attraverso l’esofago fino alla gola
  • I Farmaci pro-cinetici favoriscono la progressione del cibo e dell’acido dallo stomaco all’intestino. Ultimamente prodotti con azione farmacologica ma di derivazione naturale (zenzero) stanno mostrando un’alta affidabilità.
  • Gli “inibitori della pompa protonica”, che impediscono allo stomaco di produrre acido che possa refluire in alto nella laringe e nella gola, sono riservati a casi selezionati e resistenti alla terapia classica con i primi due.

Alcuni pazienti hanno la necessità di prolungare la terapia per circa quattro – sei mesi.

Altre cause di bolo faringeo

Altre cause meno frequenti di sensazione di corpo estraneo in gola sono le seguenti.

  • L’iperplasia tiroidea, che dall’esterno determina una pressione sulla laringe e l’ipofaringe;
  • Il bolo isterico secondario a patologie della sfera emotiva. Queste ultime possono essere trattate con efficacia mediante sedute di pedagogia clinica in tempi molto ristretti (entro le 4-6 settimane) e con effetti immediati sui sintomi.
    Tale terapia è utilizzata presso il centro ISAMED dalla Dott.ssa Ludmila Troncone.

Attenzione! Quando al sintomo “mal di gola” si associano voce rauca e difficoltà a deglutire in un paziente fumatore e/o bevitore di alcolici, nel sospetto di una neoformazione laringea anche di tipo canceroso, è indicato al più presto ad un esame laringoscopico a fibre ottiche!

Come eliminare reflusso laringo

Come curare il reflusso faringolaringeo «Il reflusso faringeo prevede una cura di tipo farmacologico, sia con farmaci che riducono l'acidità gastrica riducendo l'agente irritante a livello laringeo, sia con dispositivi medici volti a proteggere e ricostituire le mucose danneggiate.

Qual è il miglior farmaco per il reflusso gastroesofageo?

Gli IPP sono quindi i migliori farmaci per il reflusso gastroesofageo, avendo dimostrato una maggiore efficacia rispetto agli H2 antagonisti.

Come si cura la laringite da reflusso?

Inibitori di pompa protonica: riducono la quantità di acido prodotto dallo stomaco. Anti H2: l'uso di questi farmaci, antagonisti del recettore H2, potrebbe essere consigliato in combinazione con gli inibitori di pompa protonica per un breve periodo (due settimane) o come alternativa a essi.

Quali sono i migliori antireflusso?

I tipici IPP somministrati in caso di malattia da reflusso gastroesofageo sono il pantoprazolo, il lansoprazolo, l'esomeprazolo, l'omeprazolo, il rabeprazolo e il dexlansoprazolo.