Fac simile ricorso amministrativo inps on line

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Ricorso online INPS: modello e procedura

Quando procedere con il ricorso amministrativo e quando con il ricorso giudiziario.


Il ricorso amministrativo e giudiziario

Sono diverse le circostanze nelle quali è possibile fare ricorso contro l’INPS: per il fondo di garanzia, per l’accompagnamento non ottenuto, per la NASpI, per il bonus 600 euro, gli assegno familiari, per l’invalidità. 

Nel caso in cui l’INPS non avesse accolto la propria richiesta o l’avesse accettata solo in parte, commettendo per esempio un errore di calcolo relativo all’erogazione di una pensione, è possibile inoltrare un ricorso contro l’ente

Quali sono i casi nei quali si può procedere con un ricorso amministrativo e quali quelli nei quali bisogna ricorrere alle vie giudiziarie? Analizziamo di seguito le procedure da mettere in pratica a seconda della specifica situazione, quali sono i moduli richiesti e le tempistiche da rispettare. 

Ricorso contro INPS – Indice


Il ricorso amministrativo

Nella maggior parte dei casi il contribuente ha la possibilità di utilizzare lo strumento del ricorso amministrativo per far sì che l’INPS si occupi di riesaminare una determinata decisione e procedere con un’eventuale modifica. 

Molto spesso il ricorso amministrativo contro l’INPS è la condizione necessaria per avviare, in un secondo momento, una causa giudiziale, in particolare quando l’azione è legata alle prestazioni previdenziali o è di accertamento negativo. 

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I tempi

Il ricorso contro l’INPS deve essere presentato entro 90 giorni, termine che decorre a partire dalla data in cui si riceve la comunicazione del provvedimento dell’INPS

Nel caso di ricorso in materia di cassa integrazione, invece, il termine da rispettare è pari a 30 giorni, mentre nel caso di mancata emissione di un provvedimento da parte dell’INPS, il termine scade il 121° giorno successivo a quello in cui è stata presentata la domanda. 

Si tratta di termini ordinatori e non perentori nella misura è possibile fare ricorso contro l’INPS fino a quando i termini di legge che permettano di proporre l’azione giudiziaria (disciplinati dall’art. 4, L.438/1992) risultino pendenti

Requisiti

Al fine di presentare un ricorso contro l’INPS, bisognerà avere un interesse concreto e attuale. Il ricorso potrà essere:

  • inviato in carta semplice con la sottoscrizione del diretto interessato;
  • trasmesso esclusivamente online, tramite la sezione dedicata ai ricorsi online disponibile sul sito dell’iNPS;
  • presentato tramite patronato abilitato. 

Al suo interno dovranno essere contenuti:

  1. i dati del ricorrente;
  2. l’oggetto dell’atto che si ha intenzione di impugnare;
  3. la motivazione alla base del ricorso

Inammissibilità

Il ricorso contro l’INPS viene considerato inammissibile quando:

  • la materia trattata non è di competenza dell’INPS;
  • è stato presentato prima della scadenza dei termini previsti per l’emissione del provvedimento;
  • il ricorrente non abbia un interesse concentro e attuale;
  • viene presentato da un soggetto non legittimato ad agire;
  • il comitato che si occupa della decisione si è già pronunciato in tal senso;
  • i termini per proporre la domanda giudiziaria sono già scaduti.

I termini

Una volta trascorsi 90 giorni di tempo dalla presentazione del ricorso amministrativo, è possibile procedere con un’azione giudiziaria contro l’INPS, il cui termine dipende dalla tipologia di controversia: per esempio, nel caso delle pensioni, è pari a 3 anni

L’INPS ha l’obbligo di esaminare il ricorso, anche dopo la scadenza del termine di 90 giorni, e non può reagire con lo strumento del silenzio-rigetto. 

Causa contro l’INPS

Esistono alcuni casi in cui non è necessario procedere con il ricorso amministrativo per poter fare causa all’INPS. Si tratta delle situazioni in cui:

  • il ricorrente domanda un provvedimento d’urgenza;
  • la domanda riguarda un giudizio già instaurato dalla Pubblica Amministrazione, senza che ci si opponga a una cartella di pagamento;
  • la controversia verta sull’interpretazione di una disposizione di legge;
  • si rilevano errori di calcolo nella determinazione delle prestazioni previdenziali.

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A chi rivolgersi 

L’ente competente per il ricorso varia a seconda della materia oggetto del ricorso stesso. In tabella sono stati indicati gli enti ai quali rivolgersi a seconda della tipologia di ricorso. 

Ente Tipologia di ricorso
Presidente dell’Inps classificazione dei datori di lavoro e contribuzione per il fondo garanzia per il Tfr
Comitato amministratore del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti contribuzione obbligatoria al Fpld e ai fondi sostitutivi, contributi dovuti alla gestione speciale ex Enti pubblici creditizi, ricorsi in materia pensionistica e contributiva per gli iscritti al Fondo Dazieri o al Fondo Esattoriali, e per il personale dipendente dal Consorzio Autonomo Porto di Genova e dell’Ente Autonomo Porto di Trieste, ricorsi per i contributi volontari, la ricongiunzione dei contributi, i riscatti e costituzione di rendita vitalizia, la compensazione e cessione crediti, la retribuzione imponibile lavoratori dipendenti, le differenze nelle aliquote contributive, gli sgravi contributivi per calamità naturali, l’obbligo di assicurazione Inps
Comitato Fondi speciali contribuzione del Fondo clero, Fondo dazieri, Fondo esattoriali, Fondo gas, Fondo volo, Fondo Ferrovie dello Stato
Comitato amministratore della gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti (G.I.A.S.) contribuzione per indennità di mobilità, NASpI, Tbc, Cuaf, Cig e Cigs, gestione dei trattamenti economici di malattia e di maternità
Comitato amministratore della gestione previdenziale dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni contributi dovuti alla gestione stessa
Comitato amministratore della gestione previdenziale degli artigiani contributi del titolare dovuti alla gestione, non attribuiti ad altro organo, oltre ai ricorsi relativi ai contributi di malattia e di maternità
Comitato amministratore della gestione previdenziale degli esercenti attività commerciali contributi del titolare dovuti alla gestione, non attribuiti ad altro organo, oltre ai ricorsi relativi ai contributi di malattia e di maternità
Comitato amministratore per la Gestione separata maternità, agli assegni per il nucleo familiare, nonché su quelli in materia di riscatti e ricongiunzioni e di contributi dovuti alla gestione separata dell’INPS
Comitati regionali Inps sussistenza o meno del rapporto di lavoro subordinato
Comitati provinciali prestazioni in materia pensionistica dell’assicurazione obbligatoria Ivs dei lavoratori dipendenti, prestazioni delle gestioni dei lavoratori autonomi, ivi comprese quelle relative ai trattamenti familiari di loro competenza, prestazioni della gestione di previdenza a favore dei dipendenti da imprese esercenti miniere, cave e torbiere con lavorazione, ancorché parziale, in sotterraneo, pensione sociale e l’assegno sociale, prestazioni dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria, Tfr, Anf e assegno per congedo matrimoniale, indennità di malattia e maternità, prestazioni economiche dell’assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi, assegni familiari dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni

Il ricorso giudiziale

Nel caso di ricorso giudiziale contro l’INPS, ci si dovrà rivolgere invece:

  • al Giudice previdenziale per le controversie riguardanti le assicurazioni sociali a favore di lavoratori dipendenti e di lavoratori autonomi e professionisti, gli infortuni sul lavoro e malattie professionali, gli assegni per il nucleo familiare e assegni familiari, qualsiasi prestazione di previdenza ed assistenza obbligatoria, l’inosservanza degli obblighi del datore di lavoro di assistenza e previdenza derivanti da contratti e accordi collettivi, il risarcimento danni per errore dell’INPS nella comunicazione delle informazioni sulla posizione contributiva, la costituzione forzosa di una rendita vitalizia;
  • alla Corte dei conti, per le controversie riguardanti pensioni, assegni o indennità civili, militari o di guerra;
  • al Tribunale ordinario, per le controversie riguardanti la previdenza complementare;
  • al Giudice di Pace, per le controversie riguardanti interessi e accessori;
  • al Tar, per le controversie sugli interessi legittimi.

Ricorso INPS – Domande frequenti


Quanto tempo passa per un ricorso contro l’INPS?

Le tempistiche del ricorso contro l’INPS possono variare a seconda che si tratti di un ricorso di tipo amministrativo o giudiziario: scopri di più qui.

Come si fa causa all’INPS?

Ci sono una serie di casi nei quali si può fare causa diretta all’INPS senza procedere con il ricorso amministrativo: ecco quali sono. 

Come fare un ricorso online all’INPS?

Il ricorso online contro l’INPS può essere effettuato accedendo con le proprie credenziali al sito dell’INPS e seguendo l’apposita procedura nella sezione Ricorsi online. 


Come presentare ricorso amministrativo online INPS?

COME FARE DOMANDA online (tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID almeno di Livello 2 o la Carta Nazionale dei Servizi – CNS) sul sito www.inps.it e utilizzando il percorso “Tutti i servizi” > “Ricorsi Online”; tramite Ente di patronato o altri soggetti abilitati all'intermediazione con l'Istituto.

Dove trovo ricorsi online INPS?

L'Istituto riceve i ricorsi in via telematica attraverso la procedura “Ricorsi amministrativi”, disponibile sul sito istituzionale al seguente percorso Prestazioni e servizi > Servizi > Ricorsi amministrativi.

Cosa scrivere in un ricorso INPS?

Il ricorrente deve:.
indicare il provvedimento che ritiene lesivo del proprio diritto;.
esporre brevemente la vicenda amministrativa che lo riguarda;.
individuare i motivi a sostegno della propria domanda di modifica, revoca, sospensione o annullamento del provvedimento stesso;.

Come si scrive un ricorso amministrativo?

- Stesura: il ricorso va scritto su carta bollata, anche con applicazione di marche, e non occorre che sia firmato da un avvocato. Nel ricorso devono essere esporti tutti i motivi che si intendono addurre. Può essere richiesta la sospensiva del provvedimento impugnato, esponendo gravi motivi.