Come sta andando la borsa di milano

Politica

Meloni, dal reddito di cittadinanza alle pensioni: cosa cambia

Dopo l'esito delle urne, ci si avvia verso un esecutivo di centrodestra, presumibilmente guidato dalla leader di Fratelli d’Italia. Partendo dalle proposte emerse in campagna elettorale, ecco i punti principali che potrebbero essere al centro di un'azione di governo, che andrà concordata anche con la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi, con i quali condivide comunque gran parte dei suoi propositi

La vittoria elettorale di Fratelli d’Italia e della coalizione di centrodestra alle politiche del 25 settembre, in cui hanno raggiunto rispettivamente percentuali del 26 e 44%, apre nuove prospettive sul futuro dell’Italia. Molti dei punti, soprattutto economici, che Meloni ha prospettato in campagna elettorale potrebbero trovare realizzazione, anche se andranno concordati con i partner di governo, cioè Lega e Forza Italia che, pur in minoranza, faranno sentire la loro voce

CONTI PUBBLICI IN SALUTE – Come fa notare Il Sole 24 Ore, tra i punti su cui la leader di Fratelli d’Italia potrebbe indirizzare un'azione di governo c’è la stabilità dei conti pubblici. Stop a promesse mirabolanti e niente scelte come l’aumento della pensione a mille euro per tutti o la flat tax al 15%, come invece propongono i suoi alleati. Lei invece predilige un'idea di come applicarla sui redditi incrementali, cioè sugli aumenti rispetto all’anno precedente

RINEGOZIAZIONE PNRR – Un punto su cui invece sembra esserci sintonia con gli alleati è una ridiscussione del PNRR, pensata come “un mirato aggiornamento che punti a destinare maggiori risorse all'approvvigionamento e alla sicurezza energetici, liberare l'Italia e l'Europa dalla dipendenza dal gas russo, e mettere al riparo la popolazione e il tessuto produttivo da razionamenti e aumenti dei prezzi”. Non è ancora chiaro come potrebbe reagire Bruxelles a questa via

Borsa di Milano oggi 28 settembre: il Ftse Mib chiude ancora in calo. Il listino milanese perde lo 0,52%. Le piazze europee fanno leggermente meglio, con risultati in positivo trainati dalla Borsa di New York.

La pressione sui mercati finanziari è alta, con i rendimenti delle obbligazioni di Stato che stanno schizzando nelle principali economie europee e mondiali. Nella notte, il Treasury Usa a 10 anni ha raggiunto il 4%, mentre in Italia il Btp decennale rende il 4,7%, avvicinandosi alla soglia del 5%. Anche nel Regno Unito i titoli di Stato sono in balia di svendite.

Lo spread Btp-Bund decennali diminuisce leggermente e viaggia attorno a quota 245 punti. L’Italia è appesa al filo della formazione del nuovo Governo. C’è interesse e attesa soprattutto per il nome del prossimo ministro dell’Economia e per le prime mosse economiche, riguardanti Pnrr, legge di Bilancio, debito, lotta al caro-bollette.

Tuttavia, l’incertezza sulla credibilità del Governo a guida Meloni non è l’unico fattore di stress per il mercato obbligazionario. In Europa la crisi energetica si sta aggravando, con nuovi balzi del prezzo del gas; la Fed e la Bce aggressive promettono altri rialzi dei tassi; il dollaro è da record; il crollo del Regno Unito spaventa i mercati internazionali.

L’EUR/USD è poco mosso dopo le parole di Lagarde sulla strada ancora aggressiva sui tassi per frenare l’inflazione.

Come sta andando la borsa di milano

Borsa di Milano oggi 28 settembre, aggiornamento delle 18.00: Ftse Mib lima le perdite

Ancora una seduta in negativo per Piazza Affari, ma con un risultato nettamente migliore rispetto a ieri, grazie al traino positivo delle borse americane (negli Usa i tassi sui mutui salgono al 6,5%, il massimo dal 2008, frenando le speculazioni). Dopo ore di forte volatilità il Ftse Mib chiude perdendo lo 0,52%, a 20.852,67 punti.

Sul listino principale di Piazza Affari il risultato peggiore è quello di Leonardo (-5,39%). Male anche Stm (-2,56%), con alcuni operatori che segnalano come la domanda degli iPhone sarebbe inferiore alle attese, scenario che non porterebbe a una richiesta maggiore di chip da parte di Apple.

Aggiornamento delle 13.00: Ftse Mib il peggiore

Il Ftse Mib perde l’1% alle ore 13.00 e risulta il peggiore indice in Europa. Sul listino, Leonardo, STMicroelectronics, Nexi, Pirelli sprofondano con pesanti perdite.

Aggiornamento delle 9.30: Ftse Mib sotto 21.000 punti

Il Ftse Mib non supera la soglia dei 21.000 punti nell’aggiornamento delle 9.30 e segna 20.559,47 punti, perdendo l’1,92%.

Sul listino le banche scambiano pesantemente in rosso, con UniCredit che scende del 3,33%. Forti anche i cali di STMicroelectronics (-4,97%), di Leonardo (-3,28%), di Eni (-2,29%).

In Europa, il Dax tedesco scende dell’1,61% e il Cac francese dell’1,53%.

Asia precipita

Gli indici asiatici chiudono la seduta in forte ribasso. L’Hang Seng si avvia a un tonfo del 3%. A pesare sulle Borse dell’Asia sono le previsioni su nuovi rialzi dei tassi e la forza del dollaro, che sta oscurando le valute della regione, con lo yuan su nuovi minimi.

Usa: indici di nuovo sotto stress

I futures azionari Usa sono in calo, dopo che un rally di sollievo è fallito durante il normale orario di negoziazione e l’S&P 500 ha raggiunto un nuovo minimo intraday per l’anno.

Durante la sessione di martedì, le azioni hanno rinunciato a un ampio guadagno iniziale e l’S&P 500 è sceso al di sotto del minimo intraday di giugno. Il Dow e l’S&P 500 hanno chiuso in ribasso per il sesto giorno consecutivo, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,25%. Tutte e tre le principali medie sono ora nel territorio del mercato ribassista.

Diverse metriche tecniche mostrano che il mercato azionario potrebbe essere ipervenduto, ma alcuni a Wall Street temono che gli investitori non abbiano scontato un rallentamento degli utili e l’impatto degli aumenti dei tassi della Federal Reserve.

Quanto fa la Borsa oggi?

Dati Mercato.

Come ha chiuso il Ftse Mib oggi?

21.352,4707 -1,56 %

Perché le Borse stanno salendo?

La motivazione di questo andamento è molto semplice ed è il cambio di gestione politica nel caso di insolvenze bancarie che sta prendendo piede a livello europeo, fino a pochi mesi fa il salvataggio pubblico degli istituti bancari era proibito dalla nuova direttiva sul bail-in (vedi approfondimento) dove gli ...

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