Quanto costa la successione di un immobile

La tassa di successione è un’imposta che gli eredi di beni o diritti reali immobiliari devono pagare. Vediamo quali sono i termini

Tassa di successione, chi paga?

Innanzitutto, quando si riceve in eredità un immobile, questo va dichiarato all’Agenzia delle Entrate. Dal 23 gennaio 2017 c’è la possibilità di presentare la dichiarazione di successione e la domanda delle volture catastali online (dal 1 gennaio 2019 scatterà l’obbligo in questo senso) grazie ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione va presentata presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate della circoscrizione del defunto entro 12 mesi dalla data di apertura della successione.

A presentare la dichiarazione devono essere:

  • i chiamati all’eredità e i legatari, anche nel caso di morte presunta, o i loro rappresentanti legali;
  • gli immessi nel possesso temporaneo dei beni dell’assente;
  • gli amministratori dell’eredità e i curatori dell’eredità giacenti;
  • gli esecutori testamentari.

Non sono invece tenuti a pagare coloro che abbiano rinunciato all’eredità o al legato prima della scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione. Sono esenti anche i chiamati all’eredità che non sono nel possesso dei beni ereditari e abbiano nominato un curatore. Non pagano nemmeno coloro che si trovino contemporaneamente in queste condizioni:

  • eredità devoluta al coniuge ed ai parenti in linea retta del defunto
  • attivo ereditario di valore non superiore a 100 mila euro
  • l’eredità che non comprenda beni o diritti reali immobiliari

Calcolo tassa di successione: aliquote e franchigie

Il calcolo della tassa di successione prevede le seguenti franchigie:

  • 4% per i trasferimenti in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) applicata sul valore complessivo netto che eccede per ogni beneficiario la quota di 1 milione di euro;
  • 6% per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, i 100 mila euro;
  • 6% per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di franchigia;
  • 8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di franchigia.

Come funziona il pagamento della tassa di successione

l pagamento dell’imposta di successione deve avvenire entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di liquidazione. Scaduto tale termine possono essere applicate sanzioni e interessi di mora.

La tassa di successione può anche essere pagata a rate:

  • almeno il 20% dell’importo deve essere versato entro sessanta giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione
  • Il resto può essere versato in otto rate trimestrali (dodici, per importi superiori a ventimila euro) applicando gli interessi. La rateazione non è ammessa per importi inferiori a mille euro.

Quali documenti presentare per la successione della casa

Per avviare la pratica di successione occorrono diversi documenti. Ecco quali:

  • certificato di morte 
  • stato di famiglia 
  • fotocopia dei codici fiscali del defunto e degli eredi
  • eventuale testamento
  • fotocopia di un documento di identità del defunto e di tutti gli eredi
  • residenze del defunto e degli eredi
  • atti di acquisto terreni e fabbricati
  • atti di donazione stipulati in vita, e atti di vendita negli ultimi sei mesi di vita
  • eventuale dichiarazione sostitutiva per la richiesta di agevolazione prima casa
  • eventuali successioni precedenti
  • eventuali mutui ipotecari: documentazione bancaria

Successione: il costo del notaio

Oltre alle aliquote pagate per la successione, vanno considerati anche i costi notarili. Il costo dell’atto di successione dal notaio varia proporzionalmente al valore dell’eredità e all’asse ereditario. Si può andate da 300 a circa 1000 euro. Occorre poi aggiungere tasse, imposte, tributi, marche da bollo. Poiché il costo totale varia da notaio a notaio, meglio chiedere più preventivi prima di scegliere a chi rivolgersi.

Successione immobiliare: l’imposta ipotecaria e catastale

Se nell’eredità sono coinvolti immobili, anche se compresi nel valore della franchigia, questi comportano comunque il pagamento di una imposta ipotecaria e catastale. Tali imposte si applicano al valore del bene, solitamente si utilizza il valore catastale. Questo si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per i moltiplicatori previsti: 110 se si tratta di prima casa, 120 se si tratta di immobili classificati A e C (esclusi A/10 e C/1), 140 per immobili categoria B, 60 per categorie A/10 e D, 40,8 per categorie C/1 ed E. Per i terreni non edificabili il valore si calcola moltiplicando per 90 il reddito rivalutato del 25%.
 

Quanto devo paga di successione per una casa?

La dichiarazione di successione.

Quanto si paga per la successione di morte?

6 per cento, da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, nonché affini in linea collaterale fino al terzo grado; 8 per cento, da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per le altre persone.

Come si calcola la tassa di successione?

Calcolare e pagare l'imposta di successione Se a ereditare è il coniuge oppure parenti in linea retta, quindi figli, genitori o nipoti, l'imposta si calcola applicando un'aliquota del 4% sul valore catastale dell'immobile.

Quanto si paga all'Agenzia delle Entrate per la successione?

Aliquota al 6% verso fratelli e sorelle, con franchigia di 100.000 euro; Aliquota del 6% verso parenti fino al quarto grado, affini in linea collaterale fino al terzo grado, senza franchigia; Aliquota all'8% verso tutti gli altri soggetti, senza franchigia.