Quanti soldi ci vogliono per rifarsi il naso

Un profilo decisamente importante come quello di Jacqueline De Ribes, classe 1929, può essere un po’ impegnativo se non si è naturalmente dotate del suo carisma, e della sua innata capacità di costruire il suo stile usando abiti, accessori, belletti e gli stessi capelli come se fossero gli strumenti di un artista. Prima musa ispiratrice di un giovanissimo Valentino Garavani negli Anni Cinquanta del secolo scorso, il Metropolitan Museum of Art le ha dedicato una mostra nel 2015 celebrandola come icona internazionale di stile del 20° secolo. «La sua grande personalità mette in secondo piano i lineamenti lontani dalla logica delle simmetrie e dei canoni convenzionali, con il naso importante che ha sempre valorizzato sia con un trucco grafico degli occhi, spesso sottolineati da una riga di eyeliner, sia con le acconciature vaporose e ugualmente architettoniche, come lunghi capelli color mogano che spesso ha raccolto in chignon scenografici e trecce morbide d’ispirazione etnica che sono passati alla storia come testimoniano i magistrali scatti in bianco e nero di Richard Avedon», spiega il make-up artist Stefano Anselmo, fondatore dell’omonima Accademia di trucco. Da Sarah Jessica Parker a Meryl Streep non sono poche le celeb che non considerano un problema la forma naturale del loro naso. Per chi, invece, non ha con questo un rapporto sereno e sta considerando l’idea di un ritocco per modificarlo, ecco una panoramica delle metodiche, con le relative indicazioni su procedure, tempi di recupero, durata e costi, che permettono di trovare l’armonia desiderata. 

Rinoplastica: pochi millimetri che cambiano tutto 

Cosa fa. Agisce su ossa nasali, setto e punta per correggere la forma del naso sia per finalità estetiche sia funzionali (in questo caso si parla di rino-settoplastica). Permette di sbarazzarsi di avvallamenti o protuberanze evidenti, di riproporzionare le dimensioni e correggere lunghezza e volume indesiderati. «Rispetto al passato, i ritocchi oggi non modificano ma tendono a studiare la forma del naso con maggior precisione tenendo in considerazione le proporzioni del volto, come del resto accade in generale per la chirurgia plastica. Si vedono, infatti, sempre meno “nasini”, “nasi all’insù” e i cosiddetti surgical look, ovvero profili che manifestano al primo sguardo il passaggio del bisturi», sottolinea Marco Klinger, professore di chirurgia plastica all'Università degli Studi di Milano e responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Plastica all'Humanitas Research Hospital di Rozzano, Milano
La procedura. In anestesia generale, il chirurgo plastico usa strumenti speciali (raspa, scalpello o il bisturi piezoelettrico, una sorta di fresa di precisione) e ridisegnare le strutture del naso rendendole più sottili, eliminando la gobba, accorciando o restringendo la punta. L’accesso di questi strumenti può essere di due tipi. «La tecnica open comporta un'incisione sulla columella, il tessuto che separa le narici, mentre con quella closed l’ingresso avviene dall’interno delle narici: rispetto alla prima non lascia cicatrici visibili, riduce il trauma e rende più breve la convalescenza», spiega l’esperto. Terminato l’intervento si applica prima un tutore rigido che viene sostituito da speciali cerotti che servono a condizionare ulteriormente il risultato. 
Dopo l’intervento. La convalescenza dura una decina di giorni, ma il risultato è evidente appena tolto il tutore. Il nuovo profilo è ancora più nitido e apprezzabile dopo circa 3-4 settimane e può essere accompagnato da un po’ di gonfiore residuo. 
Durata. Dà luogo a un risultato definitivo. Come tutte le parti del viso, però, anche il naso è soggetto a invecchiamento, i cui effetti si manifestano principalmente sulla punta, la parte cartilaginea che tende a perdere sostegno con il tempo, diventando più cadente e bulbosa. Sono possibili eventuali correzioni con l’intervento di rino-tip (di cui si parla qui sotto). 
Costo. Dai 7.000 euro ai 12.000 euro, e le oscillazioni di prezzo variano a seconda delle correzioni richieste.

Rino-Tip: rimodella la punta e ringiovanisce 

Cosa fa. È il ritocco che permette di alzare, rimpicciolire e ruotare la punta per rendere più ampio l'angolo che il naso descrive con il labbro superiore. Serve a dare maggior visibilità allo sguardo e al sorriso e ha l'effetto di ringiovanire il viso. «Con il passare degli anni, infatti, la punta del naso tende a diventare più “ingombrante” e più cadente. Per accorgersene basta osservare la differenza di forma e dimensione della punta confrontando una foto della stessa persona a 30 e a 50 anni», spiega Klinger. «È indicato per giovani che hanno la punta costituzionalmente grossa o all'ingiù e per gli adulti che notano l’estremità del naso appesantito e cadente». 
La procedura. Generalmente viene eseguito in anestesia locale. non lascia cicatrici visibili, perché l'accesso avviene internamente, dalle narici. Al termine dell'intervento vengono applicati dei cerottini che hanno lo scopo di condizionare ulteriormente la forma della punta e che vengono tolti dopo qualche giorno. 
Dopo l’intervento. Il gonfiore di solito è piuttosto modesto perché è decisamente meno traumatico rispetto a quello della rinoplastica completa. La situazione è completamente ristabilita dopo 10 giorni, anche se già dopo 4-5 giorni si dissolvono i segni del passaggio in sala operatoria. Durata. La nuova punta del naso maggiormente in armonia con il volto è definitiva. 
Costo. Dai 3.500 euro agli 8.000 euro, le oscillazioni di prezzo dipendono dalle correzioni richieste.

Rinofiller: piccole modifiche provvisorie 

Cosa fa. Solleva leggermente la punta, migliora l'angolo che il naso descrive con la fronte, addolcisce la gobba. 
La procedura. Si esegue in pochi minuti in ambulatorio e senza anestesia. Il medico rilascia nei punti che necessitano del ritocco un riempitivo a base di acido ialuronico, una sostanza che non dà luogo a reazioni allergiche. «Agisce creando volumi che annullano le imperfezioni e non è per tutti, dal momento che l'85-90% delle persone scontente del proprio naso lo vorrebbero ridurre. Attenzione anche a chi ci si affida: anche se si tratta di semplici punturine per avere un buon risultato è necessaria una profonda conoscenza anatomica», sottolinea il chirurgo plastico. 
Dopo l’intervento. Non comporta alcuna convalescenza. Le iniezioni non sono dolorose e il risultato è immediato: si esce dallo studio del chirurgo plastico già trasformati. 
Durata. Disponibile con strutture molecolari differenti, che l'esperto seleziona a seconda della sede dell’impianto, il filler iniettato è sempre riassorbibile e l’effetto può durare dagli 8 e ai 12 mesi. 
Costo. Dai 300 euro in su, l'importo varia a seconda dei punti da trattare.

Quanti soldi ci vuole per rifarsi il naso?

da un minimo di 5.000 euro fino a raggiungere 8000-9000 euro, se oltre alla rinoplastica si necessita anche di una settoplastica nello stesso intervento.

Come rifarsi il naso senza pagare?

Rifarsi il naso gratis Quando è possibile sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica del naso gratis? In caso di seria deviazione del setto nasale che può causare gravi problemi respiratori la settoplastica è un intervento mutuabile, cioè il Servizio Sanitario Nazionale copre i costi.

Quanto costa rifarsi il naso grande?

Indicativamente, il costo per rifarsi il naso si aggira intorno alla cifra di 6000 euro. Alcuni pazienti presentano difetti estetici di piccola entità che necessitano di procedure più veloci e semplici per la loro correzione. In questi casi i prezzi dell'intervento saranno più contenuti.