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La metatarsalgia è una condizione dolorosa di tipo infiammatorio a carico del piede, precisamente a livello dell’avampiede e delle ossa del metatarso. iStock.com/rendixalextian Le ossa del tarso sono sette e si collegano per mezzo di diverse articolazioni con il calcagno posteriormente e con le ossa metatarsali anteriormente. Le ossa del metatarso sono cinque e si dispongono parallelamente tra di loro, articolandosi posteriormente alle ossa del tarso e anteriormente alle cinque falangi (alluce e le restanti quattro dita). Lo spazio interosseo è colmato da tendini, muscoli e tessuto connettivo-adiposo. Tale condizione dolorosa colpisce più frequentemente i soggetti di età adulto-anziana (più rara nei bambini), soprattutto di sesso femminile. È una condizione abbastanza comune che può limitare i movimenti e addirittura impedire la corsa o la semplice deambulazione. Il dolore di questa condizione compare in caso di sovraccarico funzionale e meccanico a livello delle ossa del metatarso, e vengono colpiti soprattutto il secondo e il terzo metatarso Le principali cause o fattori di rischio che possono portare alla comparsa di metatarsalgia sono:
Il quadro clinico della metatarsalgia prevede un dolore al piede che
Ad accompagnare il dolore possono comparire altri sintomi associati, quali: Sensazione di avere dei sassolini nelle scarpe
La diagnosi di metatarsalgia richiede un’attenta anamnesi del paziente ed un accurato esame obiettivo, coadiuvato da alcuni esami strumentali, come ecografia e radiografia del piede; in casi selezionati può risultare necessario l’esecuzione di indagini radiologiche di secondo livello come una risonanza magnetica, particolarmente indicata nello studio dei tessuti molli. Una volta accertata la diagnosi e stabilita la causa responsabile della metatarsalgia, è possibile intraprendere il trattamento più idoneo, che prevede la scelta tra due diversi approcci:
CausePer la metatarsalgia non è quasi mai presente un’unica causa eziologica, è invece più spesso il risultato di una serie di concause che si presentano in un soggetto con diversi fattori di rischio. Tra le più importanti ricordiamo:
Fattori di rischioI fattori di rischio che si associano alla comparsa di metatarsalgia sono:
SintomiIl sintomo più caratteristico della metatarsalgia è la presenza di dolore marcato a livello dell’avampiede, cioè sulla superficie anteriore del piede; tale dolore presenta alcuni specifiche peculiarità:
Accanto al dolore possono comparire altri sintomi associati quali:
Quando rivolgersi al medicoQuando tali sintomi non dovessero regredire con il riposo ed un’eventuale terapia antidolorifica è opportuno rivolgersi ad un podologo o ad un medico, tipicamente un Ortopedico specializzato nella cura delle patologie del piede. DiagnosiIl percorso diagnostico si avvale di anamnesi ed esame obiettivo, coadiuvato dall’esecuzione di alcuni esami strumentali. Con l’anamnesi il medico ricostruisce, per mezzo di una sorta di intervista, la storia clinica recente e passata del paziente cercando di evidenziare:
L’esame obiettivo specialistico, quello che in genere viene impropriamente descritto come visita vera e propria, permette di repertare i sintomi e i segni clinici caratteristici della metatarsalgia. Viene indagata soprattutto la sintomatologia dolorosa con tutte le sue caratteristiche (quando compare, cosa la scatena, da cosa viene alleviata, se è acuto o cronica, continua o intermittente,…). Il sospetto diagnostico di metatarsalgia dovrà essere confermato da alcuni esami strumentali come:
CuraNella maggior parte dei casi la metatarsalgia risponde bene ad un trattamento conservativo, mentre il trattamento chirurgico è riservato solo ai casi particolarmente gravi insensibili alla terapia analgesica (dopo un iniziale trattamento conservativo per almeno 6 mesi). La terapia conservativa è basata su:
Dal punto di vista sintomatico è possibile utilizzare farmaci antinfiammatori come i FANS e nei casi più gravi i cortisonici. Possono essere assunti per os (somministrazione orale), sotto forma di pomate o gel, per via intramuscolo o endovena. I principali FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) di utilizzo comune sono:
Il trattamento preventivo e non farmacologico si basa invece su:
Nelle situazioni più gravi, ad esempio in presenza di alterazioni anatomiche irrimediabili, e senza regressione del dolore, il trattamento conservativo non sortisce più alcun effetto, motivo per cui si rende necessario l’intervento chirurgico risolutivo, con il fine di ripristinare l’asse corretto delle dita del piede. È stata da poco introdotta una tecnica chirurgica mini-invasiva che prevede un accesso percutaneo; in anestesia locale si eseguono dei piccoli forellini che fungono
da mini-accessi per alcuni strumenti chirurgici, come le micro-frese; l’obiettivo consiste nel rimodellare le strutture ossee e praticare diversi tipi di osteotomie sotto la visione di un fluoroscopio in tempo reale. Questo tipo di intervento presenta diversi vantaggi rispetto all’intervento classico, tra cui:
I tempi di recupero dall’intervento variano da individuo a individuo, ma in genere a distanza di alcuni mesi il piede ha raggiunto la completa guarigione e con una funzionalità biomeccanica definitiva. Fonti e bibliografia
Come capire se si ha il neuroma di Morton?Il neuroma di Morton si manifesta con dolore urente o lancinante sull'avampiede e tra le dita dei piedi, accompagnato da formicolio e intorpidimento. Camminando, i pazienti spesso avvertono la presenza di un corpo estraneo nella scarpa.
Come sfiammare il nervo del piede?Per alleviare i sintomi, è possibile iniettare una soluzione di corticosteroide/anestetico nella parte sensibile del piede e indossare scarpe adatte, a volte con ortesi (dispositivi inseriti nella scarpa). Si consigliano riposo e applicazioni di ghiaccio.
Quali sono i sintomi della metatarsalgia?Sintomi. Può essere sordo e continuom oppure acuto e lancinante per pochi minuti dopo un'insorgenza improvvisa.. Sensazione di bruciore.. Sensazione di avere dei sassolini nelle scarpe.. Peggioramento del dolore con la corsa o la semplice deambulazione.. Quali sono i sintomi della tendinite al piede?I sintomi di una tendinite includono dolore, talvolta gonfiore nell'area soggetta a infiammazione. I sintomi possono manifestarsi a riposo e più di frequente durante il movimento. Altri sintomi sono la debolezza e il dolore quando si appoggia o si ruota il piede e quando si cammina.
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