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Un corretto utilizzo dei monouso professionali comporta la conoscenza delle modalità con cui vengono smaltiti. Scopriamo quali sono le dinamiche di eliminazione o di riciclo di ciascun materiale, con un particolare focus sul rispetto dell’ambiente e della salute umana.In ambito professionale, così come in quello
domestico, è sempre più ricorrente l’utilizzo di guanti monouso in grado di evitare contaminazioni e conseguenze dannose per il nostro organismo. La crescente diffusione dei monouso comporta necessariamente la questione del loro corretto smaltimento, onde scongiurare la possibilità di danneggiare l’ambiente e incrementare il riutilizzo di materiali riciclabili. Partiamo dalla categoria più nota e più diffusa sia in ambiente domestico che nei luoghi di lavoro: stiamo parlando dei tradizionali guanti in lattice. Stessa sorte riguarda anche i guanti in nitrile. Questo tipo di monouso è prodotto a partire da un composto organico: attraverso la sua lavorazione in laboratorio, è possibile giungere alla realizzazione di una gomma sintetica molto elastica. Data la sua origine organica, questo genere di guanto, una volta dismesso, deve passare attraverso la raccolta indifferenziata, non avendo necessità, così come il lattice, di un processo di smaltimento specifico. I rifiuti che rientrano nella categoria del secco residuo (come per l’appunto i monouso in lattice e nitrile) sono quei tipi di materiali che non possono essere destinati al riciclo e quindi a una parziale o totale riutilizzazione. Il loro smaltimento è quindi destinato alle discariche o, nel migliore dei casi, a termovalorizzatori. Questi ultimi sono impianti industriali all’avanguardia dove i rifiuti vengono bruciati, producendo calore ed energia elettrica. Nonostante i possibili benefici che si possono raggiungere mediante la virtuosa eliminazione dei prodotti non riciclabili, è bene sottolineare come la società e le istituzioni debbano tentare di ridurre continuamente l’incidenza del secco residuo sul totale dei rifiuti prodotti: più bassa sarà tale incidenza, migliore sarà stata infatti la differenziazione e i conseguenti processi di riciclo. Quelli prodotti in vinile, altro nome del polivinilcloruro, noto ai più
con la sigla PVC. L’aggiunta di materiali plastificanti comporta però un processo di smaltimento uguale ai guanti in lattice e nitrile. Prima di concludere il nostro viaggio attraverso i vari processi di smaltimento dei guanti professionali, è necessario indirizzare agli addetti del settore sanitario un ulteriore consiglio. In questo
ambito lavorativo, è frequente il contatto con agenti patogeni di ogni genere: i monouso sono infatti utilizzati, ormai da decenni, con lo scopo di creare una prima barriera capace di evitare possibili contaminazioni tra paziente e personale medico-infermieristico. Non si deve però dimenticare che il rischio di contaminazione resta alto anche dopo che si è terminato l’impiego dei guanti. Lascia i tuoi contatti se vuoi più Info su CATALOGO / PREZZI / e altro ! Dove vanno i guanti in lattice?ATTENZIONE: I GUANTI IN LATTICE E LE MASCHERINE MONOUSO VANNO NEL SACCO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI.
Dove si buttano i guanti da cucina in gomma?Dove si buttano i guanti di gomma o di lattice? Vanno nel SECCO RESIDUO.
Dove buttare i guanti usa e getta?Nell'indifferenziata vanno smaltiti anche i guanti e le mascherine usati. Inoltre, nel contenitore per la raccolta dei rifiuti indifferenziati è bene aggiungere due o tre sacchetti, infilati uno dentro l'altro, in modo che il sacchetto da conferire sia più resistente e sicuro anche per gli operatori ecologici.
Dove buttare i guanti di nitrile?Dove si buttano i GUANTI in LATTICE e in NITRILE? Essendo in plastica ci viene subito spontaneo di gettarli sulla raccolta dedicata... ✅ ma, ahimè, NON fanno parte della famiglia degli IMBALLAGGI, di conseguenza, vanno gettati sulla raccolta del SECCO RESIDUO/INDIFFERENZIATO.
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