Imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali dematerializzati

Imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali dematerializzati

Quando si paga l'imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali?

Anche per i buoni fruttiferi postali, nonostante le notevoli differenze rispetto agli altri strumenti di investimento, si applicano le regole fissate dalla normativa del 2014. Infatti, al 31 dicembre 2020 è stata addebitata l'imposta da bollo sui buoni postali, pari al 2 per mille annuo.

Come si calcola il valore dei buoni fruttiferi?

Per conoscere in tempo reale il valore di un buono fruttifero postale si può semplicemente accedere al sito di Poste Italiane o al sito Cassa Depositi e Prestiti, dove sono a disposizione dei clienti appositi strumenti di calcolo per verificare il valore di un buono fruttifero postale.

Come non pagare imposta di bollo Bancoposta?

L'unico modo per non pagare l'imposta di bollo sul libretto postale è far scendere la giacenza al di sotto di 5.000, oppure, dato che fra i presupposti di applicazione del bollo vi è l'intestazione dei libretti alla stessa persona, intestare il proprio libretto a qualcun altro, magari al consorte o ad un altro membro ...

Come controllare buoni fruttiferi postali?

Per controllare online i propri Buoni fruttiferi postali occorre anzitutto accedere alla propria area personale sul sito di Poste. Poi inserire i dati del proprio Libretto Ordinario cartaceo o della propria Carta Libretto se il Libretto Ordinario posseduto è del tipo dematerializzato.

Cosa significa addebito imposta bollo Postepay?

L'addebito di imposta di bollo viene scalato automaticamente dal credito presente sulla carta prepagata al momento dell'emissione dell'estratto conto annuale. Qualora il credito presente sulla carta si riveli insufficiente al pagamento dell'imposta, lo stesso verrà ugualmente sottratto e il saldo risulterà negativo.

Come vengono pagati i buoni fruttiferi postali?

La domanda per ottenere il rimborso dei buoni fruttiferi postali va presentata al direttore della Posta. Entro tre settimane la richiesta verrà presa in carico ed eseguita e il beneficiario otterrà il rimborso del valore nominale del buono arricchito con gli interessi maturati fino a quel momento.

Cosa è imposta di bollo BancoPosta?

L'importo dell'imposta di bollo è di 34,20 euro fissi per le persone fisiche titolari di conto corrente postale ed è innalzata a 100 euro per i soggetti diversi. Non sono state introdotte novità negli ultimi anni e pertanto l'imposta di bollo sul conto corrente postale risulta dovuta anche nel 2020.

21 Agosto 2022

La tassazione sui Buoni fruttiferi postali è avvantaggiata rispetto altre rendite finanziarie, mentre l’Imposta di bollo è praticamente la stessa.  Gli italiani sono un Popolo di grandi risparmiatori. Anche in tempi di crisi, il cittadino medio riesce ad accantonare delle somme, ma a volte le tasse sugli investimenti li rendono poco convenienti, visti i bassi rendimenti di questi ultimi, in generale. La condizione economica attuale non è delle migliori per qualsiasi tipo di investimento soprattutto se comporta dei rischi consistenti. Così si opta sempre di più su formule meno redditizie ma più garantite come sono i buoni fruttiferi postali. Si tratta di strumenti di risparmio in cui i rischi sono piuttosto limitati a fronte di un rendimento basso.

Bfp: vantaggi sul piano della tassazione

I buoni fruttiferi postali (QUI) sono soggetti a tassazione del 12,50% proprio come la tassazione delle o

bbligazioni di Stato italiane (QUI) e diversa da quella dei Fondi Comuni. 

Una cifra non certo modesta, ma più favorevole rispetto ad altri prodotti dove viene applicato il 26% (conti deposito) e il 20% (conti correnti). I Bfp sono emessi da Cassa Depositi e Prestitie vantano la garanzia dello Stato Italiano.

Il prezzo dei buoni postali non è soggetto ad oscillazione. Sono nominali. I titoli di Stato, invece, variano sul mercato e la loro quotazione è soggetta giornalmente a rialzi o ribassi.

I buoni postali rendono meno rispetto ai Bot in virtù del rischio. I buoni delle Poste Italiane sono ritenuti più “sicuri” rispetto ai titoli di Stato (soggetti alla stessa tassazione dei Bfp) e gli interessi maturati sono minori.

Imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali dematerializzati

Buoni postali: consulenza in loco

Facilità di sottoscrizione

La diffusione del web ha portato vantaggi anche sul fronte della sottoscrizione dei bfp. Non è più obbligatorio andare personalmente presso uno degli uffici di Poste Italiane per acquistare i Buoni Fruttiferi Postali. E’ sufficiente essere titolari di un conto corrente BancoPosta online o BancoPosta Click e si può procedere all’acquisto in forma dematerializzata. Gli importi sono da 50 euro e multipli.

Bfp dematerializzati: non c’è il rischio prescrizione

I buoni dematerializzati hanno il vantaggio di non incorrere nel rischio prescrizione. Alla scadenza naturale vengono, infatti, direttamente accreditati sul rapporto finanziario al quale sono “agganciati”. Mentre i buoni cartacei avevano il “limite” di essere soggetti a prescrizione con il rischio che finissero nelle casse dello Statose non incassati in tempo.

Tipologie di buoni postali

I bfp si dividono in cartacei o dematerializzati (sottoscritti online) e prevedono anche un’eventuale cointestazione. Il rendimento di questo prodotto varia. Può fisso crescente o fisso con una quota variabile o solamente fisso. Variano anche le scadenze. Quelli a breve termine(buoni a 18 mesi) non sono molto profittevoli. Il rendimento migliora, invece, se i buoni sono a lungo termine come i buoni ordinari che hanno una scadenza a 20 anni. I buoni indicizzati all’inflazione sono sottoscritti con l’obiettivo di garantire l’adeguamento dei propri risparmi all’aumento del costo della vita.

  • per Minori
  • legati all’inflazione
  • Ordinari
  • Europa
  • 3 x 4 
  • 4 x 4

Imposta di bollo e Tassazione Buoni Fruttiferi Postali

I bfp rientrano tra i prodotti di investimento e come tali sono assoggettati all’imposta di bollo nel momento in cui il loro cumulo supera la soglia dei 5 mila euro. L’importo dell’imposta ammonta al 2 per mille (0,2%) della somma che si detiene sotto forma di investimento.

Calcolare il rendimento

E’ possibile recarsi presso gli uffici postali ed ottenere un quadro attuale sui buoni sottoscritti. Oppure, per chi ha dimestichezza con il web, può collegarsi sul portale di Poste Italiane e ottenere il calcolo degli interessi e del valore dei Bfp posseduti.

  • Riforma Fiscale
  • imposta patrimoniale  
  • Tassazione sulle rendite finanziarie
  • Tassazione Oro
  • Tassazione fondi comuni
  • Tassazione Titoli di Stato 
  • Tassazione su titoli di stato esteri 
  • Imposta di Bollo su Conti Correnti con giacenza superiore a 5.000 euro

Tassazione Buoni Fruttiferi Postali, i Bfp sono convenienti?

La risposta è un “ni”. I risparmiatori che sono poco avvezzi al rischio e che vogliono avere certezze possono pensare di optare sui Buoni Fruttiferi Postali. Rendimento scarso ma certo. Chi, invece, ha voglia e capacità, può puntare su altri prodotti di investimento.

I Buoni sono sicuri in quanto garantiti dallo Stato Italiano (remota l’ipotesi di un fallimento delle istituzioni italiane). L’investimento è sempre disponibile. La somma investita si può svincolare in qualsiasi momento senza ottenere meno del capitale investito. I Bfp come detto usufruiscono di agevolazioni fiscali (tassazione al 12,50%). Il prodotto postale non ha costi di gestione come nel caso dei fondi pensione e delle polizze vita.

Questa modalità di investimento non presenta solo vantaggi. I Bfp hanno un rendimento davvero scarso. Il rendimento è pari quasi a zero se li si utilizza come investimento a breve termine. Per fruttare bisogna tenerli vincolati per lunghi periodi senza potere disporre della somma.

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ITC, Operatore Turistico, SMM, pubblicista finanziario, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio e il Dipartimento di Lettere, lingue, letterature , civiltà antiche e moderne, presso UniPG

Come non pagare l'imposta di bollo Buoni fruttiferi postali?

Viene calcolata al 31 dicembre ma solo se i i buoni con la stessa intestazione superano un patrimonio di 5 mila euro. Qualora al 31 dicembre il valore di rimborso del patrimonio risulti più basso di 5 mila euro per quell'anno, l'imposta non sarà dovuta.

Quanto si paga l'imposta di bollo sui Buoni fruttiferi postali?

Al “31 dicembre” di ogni anno viene calcolato il valore di rimborso del patrimonio in BFP. Se tale valore risulti superiore a 5.000 Euro, l'imposta viene calcolata, per ciascun anno, sul valore nominale di ciascun BFP che risulti in essere ed è “accantonata”. L'imposta è dovuta nella misura minima di 1 Euro.

Come funzionano i Buoni fruttiferi postali dematerializzati?

I BFP dematerializzati funzionano nello stesso modo dei BFP classici. Quello che li differenzia dai Buoni cartacei è la possibilità di essere rimborsati anche per frazione di capitale, mentre il valore dei Buoni cartacei resta indivisibile. Il rendimento dei buoni invece è lo stesso.

Come vengono tassati i Buoni fruttiferi postali?

I Buoni fruttiferi postali non hanno costi di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali. Puoi richiedere in qualsiasi momento il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione. Hai il vantaggio di una tassazione agevolata al 12,50%.