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Il piede è una struttura anatomica complessa, composta da numerose ossa, articolazioni, legamenti, muscoli e tendini responsabili dei movimenti coordinati che consentono la deambulazione e la postura in posizione eretta. È facile comprendere come disturbi a carico anche di una sola di queste molteplici strutture (senza dimenticare possibili lesioni o patologie a nervi, vasi sanguigni e pelle) possa determinare dolore. E quando il dolore coinvolge la pianta del piede, che funge da appoggio e sostiene il peso del corpo, può causare problemi a compiere le attività di tutti i giorni: può bastare anche un lieve fastidio per ostacolare il semplice atto di indossare le scarpe. Il male alla pianta del piede viene spesso sottovalutato. In realtà non bisognerebbe mai trascurare i segnali che il corpo lancia, tanto più se il dolore plantare è presente da un po’ di tempo o è ricorrente: se camminare fa male, istintivamente si è portati a modificare l’andatura e questo, a lungo andare, può influire non solo sul piede, ma a catena sulle articolazioni degli arti (caviglia, ginocchio, anca) fino a determinare persino mal di schiena. Scopriamo insieme le principali cause del dolore alla pianta del piede, i rimedi da attuare e i consigli per una corretta prevenzione. Pianta del piede: breve premessaPrima di affrontare nel dettaglio il dolore alla pianta del piede, approfondiamo brevemente l’anatomia di questa parte del corpo. Il piede, collegato alla parte inferiore della gamba dall’articolazione della caviglia, conta 28 ossa e 33 articolazioni, tradizionalmente suddivise in:
Responsabili del movimento di queste strutture sono 29 muscoli (e relativi tendini), separati, collegati e sostenuti da una fascia di tessuto connettivo fibroso che può essere divisa in superficiale e profonda, e che è presente a livello sia dorsale sia plantare. La fascia plantare, che si estende dal tallone alle dita dei piedi, è più spessa di quella dorsale e ha più setti che contengono grasso per fornire una sorta di cuscinetto. La pianta è la superficie inferiore del piede. Essa non appoggia completamente a terra: il centro della pianta, infatti, si alza nella volta plantare, delimitata da tre archi - l'arco plantare longitudinale mediale, longitudinale laterale e trasversale anteriore - rinforzati da tendini e legamenti del piede. A livello plantare sono presenti anche due nervi, il plantare laterale e il plantare mediale, che hanno entrambi origine dal nervo tibiale. Dolori alla pianta del piede: sintomi più frequentiIl dolore sulla superficie plantare del piede può avere caratteristiche molto diverse, così come può associarsi a ulteriori sintomi a seconda della causa scatenante. Può interessare la pianta di un solo piede o, a volte, di entrambi, e può essere localizzato in un punto o essere diffuso a tutta la superficie plantare. Per esempio, in caso di metatarsalgia, la sintomatologia dolorosa si estende dall’avampiede alle dita dei piedi, mentre in caso di fascite plantare si lamenta in genere dolore al tallone. Si può avere a che fare con un semplice indolenzimento, oppure con un dolore intenso, lancinante. Se è imputabile a nervi infiammati e irritati, per esempio, si può avvertire formicolio, bruciore o intorpidimento. Il dolore, inoltre, può essere occasionale, ricorrente o continuo, può peggiorare quando si inizia a camminare o con movimenti specifici, e migliorare con il riposo; può associarsi anche a dolorabilità al tatto. Possono poi essere presenti anche altri segni e sintomi come:
In caso di dolore alla pianta del piede ci si può rivolgere al medico di base, allo specialista ortopedico o al podologo, il professionista sanitario
che si occupa specificatamente della salute del piede. Le cause più comuni del dolore alla pianta del piedeIl dolore alla pianta del piede può essere imputabile a condizioni di varia natura, non solo muscolo-scheletriche, ma anche neurologiche, vascolari, dermatologiche. Tra le principali, senza pretesa di esaustività, ricordiamo:
Dolori alla pianta del piede: trattamentoIl trattamento del dolore alla pianta del piede dipende dalla causa sottostante. Se il dolore è dovuto a infortuni o a condizioni muscolo-scheletriche o nervose legate al sovraccarico o all’uso eccessivo, spesso il primo approccio è di tipo conservativo e può comprendere:
Generalmente possono essere prescritti anche cuscinetti e solette da inserire nelle scarpe, per evitare sfregamenti e irritazioni, e/o plantari, anche personalizzati, che fungano da sostegno e supporto o per migliorare la meccanica e l’ammortizzazione del piede o, ancora, calzature ortopediche. Possono essere inoltre consigliati sedute di fisioterapia ed esercizi mirati (per esempio, in caso di
fascite plantare sono spesso consigliati esercizi di stretching, oltre a stecche notturne per mantenere in allungamento la fascia durante il sonno). Per quanto riguarda le vesciche, nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente in pochi giorni senza bisogno di particolari cure mediche. Per calli e duroni, invece, può essere necessario ricorrere al podologo per la loro rimozione con una curette (una sorta di cucchiaio tagliente) o con cerotti specifici disponibili anche in farmacia. Anche le verruche plantari possono essere rimosse in vario modo, per esempio applicando prodotti topici specifici o ricorrendo alla crioterapia. La cura principale del piede diabetico consiste nel tener sotto controllo il diabete con la terapia specifica e nel sottoporre eventuali complicanze, come ulcere e lesioni, all’attenzione medica, evitando il fai-da-te anche in presenza di problematiche semplici come un callo o una piccola ferita. Come prevenire i dolori alla pianta del piedeLa prevenzione dei dolori alla pianta del piede passa principalmente dalla modifica di alcune abitudini di vita. Ciò può includere:
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Come curare infiammazione pianta del piede?Il trattamento può comprendere l'assunzione di FANS o di corticosteroidi, medicinali utili soprattutto nei casi in cui il dolore alla pianta dei piedi sia correlato a malattie che determinano gravi infiammazioni. In quest'ultimo caso, poi, è necessario un riposo funzionale di almeno 15 giorni.
Perché si gonfia sotto la pianta del piede?Disfunzione tendinea. L'infiammazione del tendine tibiale posteriore, ovvero quello che collega il muscolo del polpaccio all'interno del piede, può causare dolore e gonfiore in tutta la zona attorno all'arco plantare.
Quale antinfiammatorio per la fascite plantare?Diclofenac (Deflamat®, Dicloreum®, Flector®, Voltaren Emulgel®): anche il diclofenac è un antinfiammatorio non steroideo che può essere impiegato nel trattamento della tallonite e che può essere somministrato attraverso differenti vie.
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