Si può fare la marmellata con lo zucchero di canna

Si può fare la marmellata con lo zucchero di canna

Quando in casa c'è un susino carico di frutta, la cosa migliore che possiamo fare è preparare un delizioso Marmellata di prugne. È quello che ho fatto. Sono prugne appena colte dall'albero quindi bisogna guardare, una per una, come sono dentro e scartare quelle che non sono buone.

Gli ingredienti di questa marmellata sono molto semplici. Oltre alle prugne aggiungeremo lo zucchero (nel mio caso, zucchero intero) e succo di limone.

Non portando troppo zucchero, raccomando che il conservare in frigorifero, anche se hai fatto il bagnomaria ai vasetti.

Marmellata di prugne con zucchero di canna integrale

Si può fare la marmellata con lo zucchero di canna

Cucina: Tradizionale

Tipo di ricetta: marmellate

Tempo di preparazione:  20 m

Tempo di cottura:  50 m

Tempo totale:  1 h 10 m

  • 1500 g di prugne (peso già snocciolato)
  • 250 g di zucchero di canna intero
  • Il succo di ½ limone

Poiché ha poco zucchero, è meglio conservare questa marmellata in frigorifero e consumarla presto.

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Le marmellate in commercio contengono una quantità variabile di zucchero tra il 75 e il 100%. Il risultato? La frutta è solo un vago ricordo. Impariamo a fare marmellate naturali in casa senza zucchero bianco con il libro "Confetture al naturale".

Si può fare la marmellata con lo zucchero di canna

Confetture al naturale
di Federica Del Guerra
Terra Nuova Edizioni
cod. EA052 pp. 120 - € 12.00
(prezzo per gli abbonati € 10.80)

Marmellate senza zucchero raffinato
Lo zucchero (sia quello bianco che quello di canna grezzo) è un ottimo conservante. Per tale ragione quasi tutte le confetture e le marmellate che si trovano in commercio ne contengono un'alta percentuale, corrispondente a una quantità variabile tra il 75 e il 100% del peso della frutta, e anche le ricette domestiche lo usano di regola - per lo meno da un secolo a questa parte. Ne risulta però un prodotto artefatto, contenente frutta che è solo un vago ricordo di quella che gustiamo fresca; un prodotto che si presenta appetibile soltanto alla vista, in quanto al palato predomina il sapore zuccheroso.

L'invito è a preparare marmellate e confetture che conservano buona parte delle proprietà organolettiche della frutta di partenza, connotando i prodotti di un sapore autentico. Come? Innanzitutto eliminando lo zucchero raffinato, che potremo scegliere di sostituire o meno con una percentuale di dolcificante naturale (miele, malto, zucchero di canna integrale...) molto ridotta rispetto al peso della frutta (circa il 20%); nel caso decidessimo di non utilizzare nemmeno dolcificanti naturali, potremo ricorrere agli accorgimenti di cui si parlerà in seguito.

I conservanti e gli additivi chimici
Industrialmente la marmellata può essere ottenuta lavorando frutta fresca o conservata. Nel secondo caso viene trattata con anidride solforosa (E220) per evitarne il deterioramento e mantenere un colore più attraente. Il problema è però che questo conservante è sospettato di causare reazioni allergiche e in particolare asmatiche. Oltre a questo, nei tipi più economici abbiamo a che fare addirittura con i coloranti artificiali. Un altro additivo piuttosto usato dall'industria è l'acido citrico (E330), estratto chimicamente dagli agrumi o da un fungo geneticamente modificato. Gravano dei sospetti sull'acido fosforico (E338), usato come antiossidante ed emulsionante.

Meno pericolosa, perché ricavata dalla frutta e in particolare dalle mele, è la pectina (E440), un addensante naturale che ad alte dosi può provocare disturbi intestinali. Questi additivi non sono certo indispensabili, lo dimostra il fatto che le migliori aziende produttrici di marmellate e confetture ne fanno tranquillamente a meno, e lo stesso vale per chi si dedica alle produzioni naturali casalinghe.

... E adesso che i fichi sono maturi, mettetevi all'opera provando questa ricetta:

>> Confettura di fichi e mandorle tostate

Ingredienti: 1 kg di fichi, 200 g di zucchero di canna integrale, il succo e la buccia di 1 limone, 15-20 mandorle pelate.

Lavate i fichi, tagliateli in 4 e metteteli in una ciotola coperti con lo zucchero, il succo del limone e la buccia tagliata a listarelle sottili e privata della parte bianca. Coprite e lasciate riposare una notte. L'indomani cuocete la confettura a fuoco vivace per circa mezz'ora, schiumando spesso. Aggiungete quindi al composto le mandorle, che avrete tostato leggermente e tagliato a pezzetti non troppo piccoli. Continuate a cuocere fino a che la densità raggiunta non è quella ottimale (non aspettate che diventi eccessivamente densa), eseguendo la prova del piattino per misurarla. Invasate la confettura ancora calda e conservatela come preferite.

Testo tratto da pagina 9 e seguenti del libro.

di F.G.

Quale zucchero usare per la marmellata?

E' bene usare comunque un 20% di saccarosio. Essendo composto da circa 18-20% di acqua, la quantità di zuccheri totali presenti non è proporzionata al saccarosio e si deve bilanciare la ricetta tenendo conto dell'acqua presente e dei solidi solubili mancanti.

Come far sciogliere lo zucchero di canna?

Versare lo zucchero in un pentolino ed aggiungere 180 ml di acqua. Accendere il fornello e girare con un cucchiaio fino a quando lo zucchero si sarà sciolto completamente. Tenere il fornello al minimo e prestare attenzione affinché lo zucchero non si bruci.

Perché utilizzare lo zucchero di canna?

A differenza di quello di barbabietola, lo zucchero di canna è ritenuto più salutare, perché si utilizzano meno o nessuna sostanza chimica di sintesi con processi produttivi che rispettino le basse temperature e i tempi di produzione.

Perché non mangiare zucchero di canna?

“Se assunto in quantità eccessive – aggiunge l'intervistata – può essere dannoso per la salute, al pari di quello bianco, poiché come quest'ultimo necessita di elevate quantità di insulina per ridurre i valori di glicemia che si alzano nel sangue dopo la sua assunzione.” Per questo motivo, sebbene non si possa dire in ...