Fu presidente del consiglio dei ministri e membro assemblea costituente

BIOGRAFIE

BIOGRAFIE

Da De Nicola a Giorgio Napolitano
Gli 11 inquilini del Quirinale repubblicano

Enrico
De Nicola

Napoletano, nato nel 1877, il suo primo impegno politico fu l'elezione al Parlamento nel 1909, seguita dalle riconferme nel 1913, nel 1919, nel 1921 e nel 1924. Sottosegretario di Stato per le Colonie nel 1913-1914 (IV Governo Giolitti) e per il Tesoro nel 1919 (Governo Orlando) venne eletto Presidente della Camera dei Deputati il 26 giugno 1920 e confermato nella legislatura successiva fino al 25 gennaio 1924. Durante il fascismo, si ritira dalla vita politica attiva e si dedica esclusivamente all'avvocatura. Dopo la caduta del fascismo torna alla politica ed � autore del compromesso con cui viene istituita la Luogotenenza. Eletto Capo provvisorio dello Stato il 28 giugno 1946 (al primo scrutinio con 396 voti su 501) il 1 gennaio 1948 assume il titolo di Presidente della Repubblica. La sua carriera politica prosegue dopo la fine del mandato con l'elezione a Presidente del Senato il 28 aprile 1951 e con la successiva nomina a giudice della Corte Costituzionale il 3 dicembre 1955. Lasciata la carica il 26 marzo 1957. Muore nell'ottobre 1959.

Luigi
Einaudi

Nato a Carr� (Cuneo) il 24 marzo 1874, � il primo presidente giornalista della storia d'Italia. Redattore de La Stampa e del Corriere della Sera fino al 1926, diviene succesivamente corrispondente finanziario ed economico del settimanale The Economist. Professore di Scienza delle finanze all'Universit� di Torino e di Scienza della finanze all'Universit� Bocconi di Milano, autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche, soprattutto nelle materie economiche, si � dedicato personalmente alla conduzione della sua azienda agricola presso Dogliani, dove produceva un ottimo barolo. Nominato Senatore del Regno nel 1919, lascia l'attivit� giornalistica dopo l'avvento del fascismo, ma dopo il 25 luglio torna a collaborare con il �Corriere della Sera�. Dopo l'8 settembre si rifugia in Svizzera e rientra in Italia nel 1945. Nominato Governatore della Banca d'Italia, diviene anche componente della Consulta Nazionale e Deputato all'Assemblea Costituente nel 1946. Nei governi De Gasperi � Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Finanze e del Tesoro (1947)e del Bilancio (conservando l'incarico di Vice Presidente del Consiglio (1948). L'elezione a Presidente della Repubblica avviene l'11 maggio 1948 . Tra le opere pubblicate dopo la fine del mandato presidenziale si ricorda in particolare: �Lo Scrittoio del Presidente�. Muore nell'ottobre 1961.

Giovanni


Gronchi

Nato a Pontedera (Pisa) il 10 settembre 1887, fa il suo esordio in politica nel Movimento cristiano sorto nel 1902 intorno al sacerdote Romolo Murri. Nel 1919 � tra i fondatori del Partito Popolare Italiano. Eletto deputato, � chiamato a dirigere la Confederazione dei Lavoratori Cristiani. Nominato Sottosegretario all'Industria e Commercio nel 1922 (I governo Mussolini) resta in carica fino al Congresso di Torino del Partito Popolare (aprile 1923), dove viene decisa la non collaborazione e il ritiro dal Governo dei rappresentanti del partito dei cattolici. Passato all'opposizione, � tra aventiniani e ne segue il destino: dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel novembre 1926. Ritiratosi a vita privata, torna alla politica attiva dopo la guerra: Ministro dell'Industria e Commercio nel 1944 (II e III Governo Bonomi), nel 1945 (Governo Parri e I Governo De Gasperi). All'Assemblea Costituente nel 1946 � Presidente del Gruppo parlamentare del suo partito, la Democrazia Cristiana. Nel 1948 viene eletto Presidente della Camera dei Deputati, e riconfermato nel 1953. Il 29 aprile 1955 l'elezione a Presidente della Repubblica (al quarto scrutinio con 658 voti su 833. Dopo il mandato, di nuovo la vita privata, fino alla morte nell'ottobre 1978.

Antonio
Segni

Nato a Sassari nel 1891, si iscrive al Partito popolare sin dalla sua fondazione, con l'avvento del fascismo abbandona completamente la politica. Insegna legge a Sassari, Pavia, e Roma, diviene Socio dell'Accademia dei Lincei, e nel 1942 � tra gli organizzatori della Democrazia Cristiana. Eletto deputato all'Assemblea Costituente nel 1946, viene nominato Sottosegretario per l'Agricoltura e Foreste nel 1944 (III Governo Bonomi) e nel 1945 (Governo Parri e I Governo De Gasperi). Subito dopo assume la titolarit� del dicastero, che regge fino al 1950, quando passa alla pubblica istruzione. Prima di salire al Colle � Presidente del Consiglio dei Ministri dal 6 luglio 1955 al 18 maggio 1957 e Ministro della Difesa nel 1958 (II Governo Fanfani). Di nuovo Presidente del Consiglio e Ministro dell'Interno dal 15 febbraio 1959 al 25 marzo 1960, arriva alla Farnesina nel 1960 (Governo Tambroni e III Governo Fanfani). Il 6 maggio 1962 � Capo dello Stato (al nono scrutino con 443 voti su 854), ma viene colpito da un ictusil 7 agosto 1964. Rassegna le dimissioni per motivi di salute, unico caso nella storia nazionale, il 6 dicembre 1964.

Giuseppe
Saragat

Torinese, nato nel 1898, membro del Partito socialista unitario dal 1922, nel 1926, con il consolidarsi del regime fascista, espatria in Austria e poi in Francia. Rientrato in Italia nel 1943, viene stato arrestato e consegnato alle autorit� tedesche. Riuscito ad evadere, ha riprende l'attivit� clandestina nel Partito socialista italiano di unit� proletaria a Milano. Nominato Ministro senza portafoglio nel 1944 (II Governo Bonomi), diviene ambasciatore d'Italia a Parigi nel 1945. Deputato alla Costituente (Partito Socialista italiano di unit� proletaria) risulta stato eletto Presidente della Assemblea il 25 giugno 1946. Ma rassegna le dimissioni nel gennaio 1947, quando fonda il Partito socialista dei lavoratori italiani (successivamente Partito Socialista democratico italiano) del quale � Segretario politico. Vice Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1947 (IV Governo De Gasperi) � eletto Deputato nel 1948, 1953, 1958, 1962. Ministro degli esteri nel 1963 (I Governo Moro) e nel 1964 (II Governo Moro), arriva al Colle il 28 dicembre 1964 (al ventunesimo scrutinio con 646 voti su 963). Nel 1975, dopo il ritorno alla politica, assume la presidenza del Partito Socialista Democratico Italiano. Muore l'11 giugno 1988.

Giovanni
Leone

� il presidente dello scandalo Lockheed, nel quale risulta alla fine non implicato ma a causa del quale si deve dimettere. Nato a Napoli il 3 novembre 1908, docente in Diritto e procedura penale, partecipa alla seconda guerra mondiale e nel 1944 si iscrive alla Democrazia Cristiana. Eletto all'Assemblea Costituente 1946, partecipa attivamente alla elaborazione della Costituzione, in particolare come relatore del titolo concernente la Magistratura. Viene eletto Deputato nel 1948, 1953, 1958, 1963 per diventare vice Presidente della Camera nel 1950 e nel 1953. e presidente nel 1955, 1958, 1963. � stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal 21 giugno al 3 dicembre 1963 e dal 24 giugno all'11 dicembre 1968, poi senatore a vita. Il 24 dicembre 1971 (al ventitreesimo scrutinio con 518 voti su 1.008) diviene Capo dello Stato. Le dimissioni recano la data del 15 giugno 1978, e sono accompagnate da un messaggio al Popolo Italiano. La morte avviene il 9 novembre 2001, poco dopo la piena riabilitazione.

Sandro
Pertini

Savonese, partecipa alla prima guerra mondiale e, dopo la prima condanna a otto mesi di carcere per la sua attivit� politica, nel 1926 � condannato a cinque anni di confino. Sottrattosi alla cattura, si rifugia in Francia. Tornato in Italia nel 1929, viene arrestato e nuovamente processato dal tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato a 11 anni di reclusione. Tornato libero nell'agosto 1943, entra a far parte del primo esecutivo del Partito socialista. Catturato dalla SS, viene condannato a morte ma nel 1944 riesce a evadere dal carcere assieme a Giuseppe Saragat. Conclusa la lotta armata, si dedica alla vita politica e al giornalismo. Eletto Deputato all'Assemblea Costituente diviene senatore della Repubblica nel 1948 e direttore dell'�Avanti� dal 1945 al 1946 e dal 1950 al 1952. Eletto Presidente della Camera dei Deputati nel 1968 e nel 1972, diviene Presidente della Repubblica l'8 luglio 1978 (al sedicesimo scrutinio con 832 voti su 995).

Francesco
Cossiga

� l'uomo che ha rinnovato radicalmente lo stile del Quirinale. Nato a Sassari nel 1928, si iscrive Democrazia Cristiana nel 1945. Insegna diritto costituzionale e diritto costituzionale regionale nell'Universit� di Sassari, viene eletto Deputato al Parlamento nel 1958, 1963, 1968, 1972, 1976 e 1979 e Senatore nel 1983. Viene nominato Ministro dell'Interno nel 1976 (V Governo Moro e III Governo Andreotti) e nel 1978 (IV Governo Andreotti) ma rassegna le dimissioni dopo l'uccisione di Aldo Moro (9 maggio 1978). Presidente del Consiglio dei Ministri dal 4 agosto 1979 al 3 aprile 1980 e dal 4 aprile 1980 al 17 ottobre 1980 viene eletto Presidente del Senato il 12 luglio 1983 e Presidente della Repubblica il 24 giugno 1985 (al primo scrutinio con 752 voti su 977). Rompe la tradizionale sobriet� della carica ricorrendo costantemente all'esercizio del �potere di esternazione� attribuito dalla Costituzione al Presidente. Muore il 17 agosto 2010.

Oscar Luigi
Scalfaro

Novarese, entra in magistratura nel 1942. Eletto all'Assemblea Costituente, � deputato nel 1948, 1953, 1958, 1963, 1968, 1972, 1976, 1979, 1983, 1987, 1992. Sottosegretario al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale nel 1954 (I Governo Fanfani), � sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed allo spettacolo nel 1954 (Governo Scelba). Nella Dc e vice Segretario Politico dal 1965 al 1966, poi diviene Ministro dei Trasporti e successivamente della Pubblica Istruzione nel 1972 (II Governo Andreotti). Nominato Ministro dell'Interno nel 1983 (I Governo Craxi); nel 1986 (II Governo Craxi); nel 1987 (VI Governo Fanfani), dopo le dimissioni del Presidente Craxi, il Presidente della Repubblica Cossiga gli conferisce l'incarico di formare il Governo il 10 aprile 1987: constatata l'impossibilit� di costituire un Gabinetto di coalizione, rinuncia. Viene eletto Presidente della Camera dei Deputati il 24 aprile 1992 e Presidente della Repubblica un mese dopo (al sedicesimo scrutinio con 672 voti su 1.002). Il tratto saliente del suo settennato � il conflitto etico-politico con Silvio Berlusconi. Muore il 29 gennaio 2012.

Carlo Azeglio
Ciampi

Banchiere centrale e uomo politico, nato a Livorno il 9 dicembre 1920, si laurea presso la Scuola Normale di Pisa nel 1941. Assunto alla Banca d'Italia, nel 1960 viene chiamato all'amministrazione centrale dell'istituto. Nell'ottobre 1979 viene nominato Governatore della Banca d'Italia e presidente dell'Ufficio Italiano Cambi, cariche da lui detenute fino al 28 aprile 1993. Dall'aprile 1993 al maggio 1994 � Presidente del Consiglio, presiedendo un governo chiamato a svolgere un compito di transizione. Durante la XIII legislatura � Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, nel governo Prodi (dall'aprile 1996 all'ottobre 1998) e nel governo D'Alema (dall'ottobre 1998 al maggio 1999). Dal 1993 Governatore onorario della Banca d'Italia e dal 1996 membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Dall'aprile 1993 al maggio 1994, Ciampi ha governato durante una fase di difficile transizione istituzionale ed economica. Il referendum elettorale e la congiuntura sfavorevole caratterizzata da un rallentamento della crescita economica richiedevano immediate risposte. Il governo Ciampi ha garantito l'applicazione della nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, attraverso il complesso lavoro per la determinazione dei collegi e delle circoscrizioni elettorali, e il passaggio da un Parlamento profondamente rinnovatosi tra la XI e la XII legislatura. Sul piano economico gli interventi pi� significativi sono stati rivolti a costituire il quadro istituzionale per la lotta all'inflazione, attraverso l'accordo governo-parti sociali del luglio del 1993, che segnatamente ha posto fine ad ogni meccanismo di indicizzazione ed ha individuato nel tasso di inflazione programmata il parametro di riferimento per i rinnovi contrattuali. Il 13 maggio del 1999 � stato eletto, in prima votazione, decimo Presidente della Repubblica Italiana.

Giorgio
Napolitano

Nato a Napoli il 29 giugno 1925, sposato con Clio Bittoni, ha due figli, Giovanni e Giulio. Fin dal 1942, a Napoli, iscrittosi all'Universit�, ha fatto parte di un gruppo di giovani antifascisti e ha aderito, nel 1945, al Partito Comunista Italiano, di cui � stato militante e poi dirigente fino alla costituzione del Partito Democratico della Sinistra. Dall'autunno del 1946 alla primavera del 1948 ha fatto parte della segreteria del Centro Economico Italiano per il Mezzogiorno presieduto dal senatore Paratore. � stato eletto alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 1953 e ne ha fatto parte - tranne che nella IV legislatura - fino al 1996, riconfermato sempre nella circoscrizione di Napoli. La sua attivit� parlamentare si � svolta nella fase iniziale in seno alla Commissione Bilancio e Partecipazioni Statali, concentrandosi - anche nei dibattiti in Assemblea - sui problemi dello sviluppo del Mezzogiorno e sui temi della politica economica nazionale. Nella VIII (dal 1981) e nella IX Legislatura (fino al 1986) � stato Presidente del Gruppo dei deputati comunisti. Negli anni '80 si � impegnato in particolare sui problemi della politica internazionale ed europea, sia nella Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, sia come membro (1984-92 e 1994-96) della delegazione italiana all'Assemblea dell'Atlantico del Nord, sia attraverso molteplici iniziative di carattere politico e culturale. Gi� a partire dagli anni '70, ha svolto una vasta attivit� di conferenze e dibattiti all'estero: negli istituti di politica internazionale in Gran Bretagna e in Germania, presso numerose Universit� degli Stati Uniti (Harvard, Princeton, Yale, Chicago, Berkeley, SAIS e CSIS di Washington). Dal 1989 al 1992 � stato membro del Parlamento europeo. Nell'XI legislatura, il 3 giugno 1992, � stato eletto Presidente della Camera dei deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell'aprile del 1994. Nella XII legislatura ha fatto nuovamente parte della Commissione affari esteri ed � stato Presidente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo. Non pi� parlamentare, � stato Ministro dell'interno e per il coordinamento della protezione civile nel Governo Prodi, dal maggio 1996 all'ottobre 1998. Rieletto deputato europeo nel 1999, � stato, fino al 2004, Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo. Il 23 settembre 2005 � stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il 10 maggio 2006 � stato eletto Presidente della Repubblica con 543 voti. Ha prestato giuramento il 15 maggio 2006. Nel 1975 ha pubblicato il libro �Intervista sul PCI� con Eric Hobsbawm, tradotto in oltre 10 paesi. Del 1979 � il libro �In mezzo al guado� riferito al periodo della solidariet� democratica (1976-79), durante il quale fu portavoce del PCI - e lo rappresent� nei rapporti con il governo Andreotti - sui temi dell'economia e del sindacato. Il suo libro �Dal PCI al socialismo europeo: un'autobiografia politica� � uscito nel 2005. Nel 2009 ha pubblicato �Il patto che ci lega�, raccolta di discorsi tenuti nella prima met� del mandato presidenziale. Nel 2011 ha pubblicato �Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia�.

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OGGI IN politica >

Chi ha partecipato all Assemblea Costituente?

Assemblea Costituente (Italia).

Chi fu il presidente della Costituente italiana?

Elezione del Presidente dell'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana del 1946. L'elezione del Presidente dell'Assemblea Costituente del 1946 si è svolta il 25 giugno 1946. Presidente provvisorio è Vittorio Emanuele Orlando. Presidente dell'Assemblea Costituente, eletto al I scrutinio, è Giuseppe Saragat.

Chi presiedette i lavori dell'Assemblea Costituente?

Al suo posto, alla presidenza dell'Assemblea costituente fu eletto l'8 febbraio Umberto Terracini.

Come è composta l'Assemblea Costituente?

L'Assemblea costituente (composta da 556 membri appartenenti all'area cattolica, socialista-comunista e laica-liberale) inizio' i lavori il 25 giugno 1946.