Le dimissioni sono l’atto volontario con cui il lavoratore dipendente recede dal rapporto di lavoro. In gergo tecnico, si parla di "atto recettizio", nella misura in cui gli
effetti decorrono dal momento in cui il datore di lavoro ne ha conoscenza: non ne � quindi richiesta l'accettazione. Allo stesso modo, il dipendente non � tenuto a fornire cause o giustificazioni. � Dal 12 marzo 2016, a seguito delle riforme introdotte con l’art. 26 del d.lgs. 151/2015, non � pi� sufficiente
che il lavoratore comunichi al datore di lavoro le proprie dimissioni. La nuova normativa prevede infatti che le dimissioni si possano considerare efficaci solo laddove venga completata anche una procedura telematica, introdotta per consentire al dipendente di comunicare la propria decisione e tutelerarsi cos� da eventuali costrizioni o forzature. In particolare, la comunicazione deve avvenire via web attraverso l’uso di appositi moduli, resi disponibili dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali e trasmessi al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente. L’accesso alla procedura telematica avviene tramite il portale www.cliclavoro.gov.it secondo due differenti modalit�. Si distinguono cio� una procedura cosiddetta “diretta” ed una definita invece “assistita”.
� La revoca delle dimissioni�In caso di ripensamento, il lavoratore ha� facolt� di revocare le dimissioni - ci� vale anche per la rescissione consensuale - entro 7 giorni dalla data di trasmissione del modulo e con le medesime modalit� telematiche con cui sono state rese. In caso di mancato completamento della procedura prevista, il datore di lavoro ha l’obbligo di invitare il lavoratore al suo perfezionamento. Qualora, nonostante i solleciti, persista l’inadempimento da parte del lavoratore, il datore di lavoro � legittimato a contestarne l’assenza ingiustificata dal posto di lavoro tramite l’avvio di un procedimento disciplinare, ai sensi dell’art. 7 della Legge 300/70, al termine del quale potr� sanzionare la condotta illecita con il licenziamento, ricorrendo i presupposti dell’assenza ingiustificata. �
Le eccezioni�Sono escluse dal campo di applicazione della procedura telematica le dimissioni rese:
� Le sanzioni a carico del datore di lavoroSe il datore di lavoro altera o manomette i moduli delle dimissioni trasmessi dal lavoratore � passibile di una sanzione che va da 5.000 a 30.000 euro, sempre che la manomissione di questi documenti non integri una fattispecie di reato, che rientrer�, invece, nella competenza del giudice penale. � I tempi di preavviso�Per periodo di preavviso si intende quel periodo di tempo successivo alla presentazione delle dimissioni in cui il lavoratore continua a svolgere la propria attivit� lavorativa: si tratta dunque di una forma di tutela del datore di lavoro, cui viene in questo modo concesso un tempo teoricamente sufficiente a individuare, assumere e formare il dipendente che prender� posto e mansioni del dimissionario. Spetta in particolare all'articolo 2118 del Codice Civile stabilire che ciascun contraente di un contratto di lavoro subordinato, anche se a tempo indeterminato, pu� recedere dal contratto dandone il preavviso entro il “termine e nei modi stabiliti dagli usi o secondo equit�”. I termini di preavviso sono normalmente indicati dai CCNL di riferimento e possono dipendere da diversi fattori, tra cui qualifica e anzianit� aziendale del dimissionari. Laddove il periodo di preavviso previsto per legge non sia rispettato, il datore di lavoro ha diritto a richiedere un'indennit�, il cui importo � normalmente calcolato sulla base delle retribuzioni che sarebbero spettate al dipendente per il periodo di preavviso non lavorato. Si ricorda infine che, a prescindere dalla durata del periodo complessivamente previso, tra i giorni di preavviso non sono conteggiati eventuali giorni di assenza dovuti a malattia, infortunio, ferie o maternit�. Attenzione! La disciplina riguardante il preavviso non interessa i lavoratori a tempo determinato, per i quali non � del resto prevista neppure la possibilit� delle dimissioni. Fatta salva l'eventualit� del recesso per giusta causa, un rapporto di lavoro a tempo determinato pu� infatti concludersi anticipatamente rispetto alla durata prevista dal contratto solo in caso di accordo di entrambe le parti. � Quanti giorni di preavviso per dimissioni contratto tempo indeterminato commercio?Art. 254 - Dimissioni e preavviso. Come dire al tuo datore di lavoro che ti licenzi?8 utili consigli su come comunicare le dimissioni al tuo capo. Organizza un incontro di persona. ... . Prova a spiegare le motivazioni per cui stai lasciando il lavoro. ... . Dai un preavviso. ... . Chiarisci la tua disponibilità ad aiutare durante la transizione. ... . Presenta una lettera ufficiale di dimissioni.. Quanti giorni bisogna avvisare per licenziarsi?Quanti sono i giorni di preavviso da rispettare?. Come dimettersi da un contratto a tempo indeterminato senza preavviso?Nel caso delle dimissioni in prova basta una semplice lettera di dimissioni senza preavviso da scrivere di proprio pugno e consegnare anche a mano, ma con firma di ricevuta, al datore di lavoro.
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