Per fare la residenza che documenti servono

Quali sono gli adempimenti burocratici da effettuare in caso di spostamento della propria dimora abituale in un altro Comune o nel caso di un trasferimento dall’estero in Italia?

È da un po’ che pensi di cambiare casa e trasferirti in un nuovo appartamento, magari più grande e più comodo di quello attuale, ma a causa di un lavoro precario e delle risorse economiche piuttosto ristrette, hai sempre posticipato in attesa di tempi migliori. Oppure, hai deciso di cambiare città e avvicinarti al tuo posto di lavoro così la mattina puoi prenderti qualche minuto di tempo in più per sbrigare le faccende domestiche e arrivare in ufficio con tutta calma, evitando lo stress e la perdita di tempo a causa delle lunghe file in mezzo al traffico. O, ancora, vivi da anni in centro e, stanco dei ritmi frenetici che la città comporta, vorresti trovare un’abitazione in periferia, lontano dal caos urbano e dai rumori dei locali notturni vicino al tuo appartamento.

Magari, devi lasciare a malincuore la tua casa, sei costretto a cambiare residenza e andare a vivere con tuo figlio e la sua famiglia, perché con i soldi della pensione non riesci più a far fronte alle spese oppure perché non sei più in grado di svolgere le normali attività quotidiane a causa del peggioramento del tuo stato di salute e, pertanto, hai bisogno dell’assistenza continua e costante dei tuoi familiari.

Può darsi che tu sia alla ricerca di una nuova costruzione e, probabilmente, ti sei rivolto ad un’agenzia immobiliare che ha trovato per te un’ottima offerta. Finalmente, hai trovato la casa dei tuoi sogni: una bella villetta con giardino ad un prezzo stracciato, per giunta in una location strategica che ti consente di raggiungere la tua postazione lavorativa in breve tempo e ti permette di avere tutto a portata di mano (supermercato, farmacia, medico di base, benzinaio, ecc.).

Ora, che pensi di essere pronto per il trasferimento, ti domandi quali sono i documenti per il cambio residenza in un altro Comune, quali sono le tempistiche per essere in regola e quali sono gli eventuali costi da sostenere. Prima di fornirti queste informazioni, è importante fare alcune precisazioni.

Innanzitutto, ti spiegherò: cos’è la residenza; qual è la differenza tra residenza, dimora e domicilio; chi può chiedere il cambio di residenza; come bisogna presentare la dichiarazione di cambio residenza; come fare la richiesta online; chi devi avvisare nel caso in cui tu decida di trasferirti in un altro Comune o spostarti dall’estero e risiedere in Italia. Ma procediamo con ordine e partiamo dalle definizioni di base.

Indice

  • 1 Cos’è la residenza?
  • 2 Domicilio, dimora e residenza: quali sono le differenze?
  • 3 Che differenza c’è tra cambio di residenza e cambio di abitazione?
  • 4 Chi può chiedere il cambio di residenza?
  • 5 Cambio di residenza: quali sono i documenti necessari?
  • 6 Come presentare la dichiarazione di cambio residenza?
  • 7 Come fare il cambio di residenza online in tempo reale?
  • 8 Come compilare il modulo di richiesta del cambio residenza?
  • 9 Cambio residenza: quali sono i tempi?
  • 10 Cambio residenza: quali sono i controlli del Comune?
  • 11 Quali sono i costi da sostenere per il cambio di residenza?
  • 12 A chi comunicare il cambio residenza?

Cos’è la residenza?

Secondo l’articolo 43 del Codice civile, la residenza è il luogo in cui un cittadino vive in maniera stabile e duratura. Si tratta della sua abituale dimora che si caratterizza per la presenza di due elementi: l’elemento oggettivo della permanenza e l’elemento soggettivo dell’intenzione di abitarvi stabilmente, tenendo in considerazione le proprie consuetudini di vita e lo svolgimento delle normali relazioni sociali [1]. Ovviamente, ciò non vuol dire che se decidi di fissare la tua residenza in una città, debba rimanerci in eterno, ma devi viverci con una certa continuità per un periodo prevalente dell’anno.

Pertanto, il luogo di residenza viene scelto considerando le proprie esigenze familiari e lavorative.

La residenza deve essere dichiarata all’ufficio anagrafe del Comune in cui risiedi. Quando la dimora abituale viene spostata in un altro Comune oppure dall’estero in Italia si ha il cosiddetto cambio di residenza.

Il cambio di residenza deve essere comunicato all’ufficiale dell’anagrafe del Comune di destinazione, il quale provvederà ad inoltrare la richiesta di cancellazione al Comune di provenienza.

Domicilio, dimora e residenza: quali sono le differenze?

Che differenza c’è tra residenza, dimora e domicilio? La residenza è il luogo in cui la persona fissa le sua esistenza, soprattutto per ciò che attiene i suoi rapporti personali.

Il domicilio è il luogo in cui una persona fissa i propri affari e interessi, quindi tutti quei rapporti che hanno una valenza giuridicamente patrimoniale, ragion per cui si tende a dire che è possibile stabilire più di un domicilio, mentre di residenza ce n’è una sola. In alcuni casi, il domicilio è conseguenza della legge (ad esempio, è il caso del minore domiciliato presso i propri genitori).

La dimora è, invece, il luogo in cui si risiede occasionalmente (non di passaggio), per un arco di tempo limitato e circoscritto.

Che differenza c’è tra cambio di residenza e cambio di abitazione?

Ora che hai capito qual è la differenza tra residenza, dimora e domicilio, passiamo ad un’altra importante distinzione. Mi riferisco a quella che intercorre tra il cambio di residenza e il cambio di abitazione.

Come ti ho già anticipato nei paragrafi precedenti, si parla di cambio di residenza nel momento in cui la dimora abituale viene spostata in un altro Comune oppure dall’estero in Italia. Parliamo, invece, di cambio di abitazione, quando un soggetto si trasferisce da un’abitazione all’altra all’interno dello stesso Comune.

Chi può chiedere il cambio di residenza?

Per effettuare il cambio di residenza, devi essere regolarmente iscritto presso l’ufficio anagrafe di un Comune italiano oppure presso l’Anagrafe italiano residenti all’estero (Aire). Inoltre, puoi fare il cambio residenza se risulti irreperibile dalla stessa anagrafe di un Comune situato nel territorio italiano.

Puoi presentare la dichiarazione di cambio residenza a patto che tu abbia raggiunto la maggiore età. In tal caso, puoi fare la richiesta anche per il tuo intero nucleo familiare, purché sia responsabile degli altri soggetti appartenenti allo stesso nucleo a titolo di genitore, di tutore oppure se ricopri un altro ruolo di responsabilità.

Cambio di residenza: quali sono i documenti necessari?

Nella dichiarazione di cambio residenza, occorre indicare:

  • i dati anagrafici completi di ogni componente del nucleo familiare;
  • i dati della patente e delle targhe dei veicoli intestati.

Per cambiare residenza, scarica l’apposito modulo dal sito web del Comune di destinazione. In alternativa, puoi recarti presso lo sportello dell’ufficio relazioni con il pubblico e compilarlo personalmente.

Una volta compilato in ogni sua parte, il modulo deve essere sottoscritto dall’interessato e dai componenti maggiorenni insieme ai quali ci si trasferisce. Ad esso, bisognerà allegare i documenti di identità di ciascun componente (anche minorenne).

Qualora l’immobile in cui hai deciso di trasferirti non è di tua proprietà, dovrai allegare la copia del titolo che te ne consente il godimento (ad esempio, la copia del contratto di locazione) oppure una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che ne attesti la disponibilità.

Come presentare la dichiarazione di cambio residenza?

Pronta tutta la documentazione necessaria, puoi presentare la dichiarazione di cambio residenza (con i documenti allegati) presso il nuovo Comune di residenza. Come? Puoi optare per diverse modalità:

  • puoi recarti personalmente all’ufficio anagrafe;
  • puoi inviare una lettera raccomandata all’ufficio anagrafe;
  • puoi inviare un fax al recapito dell’ufficio anagrafe;
  • puoi inoltrare un messaggio di Posta elettronica certificata (Pec).

Come fare il cambio di residenza online in tempo reale?

In alcuni Comuni (ad esempio, Roma e Milano), è possibile presentare la dichiarazione di cambio di residenza online in tempo reale. In che modo? Basta accedere alla sezione dedicata del portale istituzionale e, dopo aver ottenuto le credenziali, seguire tutti i passaggi indicati.

Scarica il modulo con la dichiarazione di residenza e compilalo in ogni sua parte. Poi, procedi con la sottoscrizione del modello di dichiarazione di residenza attraverso la firma digitale. In alternativa, puoi identificarti con la carta di identità elettronica oppure con la carta nazionale dei servizi.

Invia al Comune la dichiarazione con il cambio di residenza dalla tua casella pec e inoltra tramite e-mail (non deve trattarsi per forza di posta elettronica certificata) la copia della dichiarazione con firma autografa e del tuo documento d’identità (acquisite mediante scanner).

Dopo due giorni lavorativi, l’ufficiale dell’anagrafe procederà alle iscrizioni anagrafiche, i cui effetti giuridici decorrono a partire dalla data di presentazione della dichiarazione. La tua residenza sarà così trasferita in tempo reale.

Come compilare il modulo di richiesta del cambio residenza?

Sicuramente, ti starai chiedendo come bisogna compilare il modulo di richiesta di cambio residenza. Fai attenzione a non tralasciare nulla così da evitare l’allungamento dei tempi e possibili ritardi nelle emissioni di variazioni, aggiornamenti ed eventuali certificati richiesti.

Il modulo è suddiviso in quattro parti.

Nella prima parte, il cosiddetto frontespizio, sono richieste le tue generalità e l’indicazione precisa del nuovo indirizzo di residenza. Se avviene un subentro, bisogna indicare le generalità, il grado di rapporto parentale e fornire le indicazioni relative a un documento d’identità di chi è già residente.

Tizio e Caia si sposano. Caia si trasferisce nell’abitazione del marito Tizio. In tal caso, nel suo modulo di cambio di residenza, Caia dovrà indicare anche le generalità del marito.

Nella seconda parte, chiamata quadro istanza, è richiesta la compilazione delle generalità di chi si trasferisce insieme a te e cambia residenza. Ad esempio, può trattarsi dei componenti del nucleo famigliare che seguono il capo famiglia nella nuova dimora abituale.

La terza parte, definita quadro istanza B, riguarda i cittadini stranieri o gli italiani che risiedono all’estero e decidono di trasferirsi e risiedere abitualmente in Italia. In questa sezione, occorre indicare i dati relativi al permesso di soggiorno.

La quarta parte, il cosiddetto quadro istanza C, si differenzia dalla prima parte con riferimento a chi intende trasferirsi e cambiare residenza. La quarta parte è dedicata alla situazione del cittadino che è libero da vincoli parentali oppure che decide di andare a vivere presso un nucleo famigliare già esistente. E’ il caso dei fidanzati e/o degli amici che intendono convivere oppure dei genitori anziani che si trasferiscono dalla famiglia del figlio per ricevere un’assistenza adeguata.

Cambio residenza: quali sono i tempi?

Se hai intenzione di cambiare casa, devi presentare la dichiarazione di cambio residenza entro 20 giorni dal tuo trasferimento nella nuova abitazione. Puoi presentare l’istanza, recandoti personalmente allo sportello oppure inoltrando la comunicazione tramite posta elettronica, fax o raccomandata. Il cambio di residenza diventa effettivo entro due giorni dal ricevimento della domanda da parte dell’ufficio anagrafe.

Se sei un cittadino straniero, puoi richiedere un cambio residenza presentando, all’atto della domanda, un regolare permesso di soggiorno.

Cambio residenza: quali sono i controlli del Comune?

A seguito del cambio di residenza, entro i 45 giorni successivi, il Comune di destinazione svolge dei controlli. Come mai? Per accertare la veridicità di quanto hai dichiarato e verificare l’abitualità della dimora, ricorrendo all’ausilio della polizia locale. Spesso, alcuni furbetti tentano di ricorrere a certe operazioni allo scopo di aggirare la legge e pagare meno tasse.

Se non vieni trovato in casa, i vigili urbani provvederanno ad intervistare i tuoi vicini.

Dopo i 45 giorni, gli accertamenti potranno concludersi con il silenzio assenso oppure con un provvedimento di rigetto e con la segnalazione all’autorità di pubblica sicurezza e al Comune di provenienza. Se non hai ricevuto alcuna richiesta di integrazione della dichiarazione né alcuna comunicazione a proposito degli accertamenti effettuati, la pratica è completa.

Qualora dovessero mancare alcuni dati in fase di compilazione del cambio di residenza, hai 90 giorni di tempo a disposizione per comunicarli al Comune.

Quali sono i costi da sostenere per il cambio di residenza?

A seguito della dichiarazione di cambio di residenza, si procede alla cancellazione dall’anagrafe della popolazione del Comune di provenienza e all’iscrizione in quella del Comune di destinazione. In genere, per queste operazioni non dovresti spendere nulla.

Tuttavia, alcuni Comuni prevedono un costo per diritti di segreteria, nel caso in cui la procedura sia effettuata fisicamente presso i loro uffici. Pertanto, in questi casi, ti conviene usufruire della modalità telematica oppure della posta certificata.

A chi comunicare il cambio residenza?

Se pensi che dopo aver presentato la dichiarazione di cambio di residenza, tu abbia completato tutti gli adempimenti burocratici, ti sbagli di grosso. Ho una brutta notizia da darti: il giro di comunicazioni da fare non è ancora finito.

Devi comunicare il cambio di residenza a tutti gli uffici con i cui hai instaurato dei rapporti, in particolare:

  • alla tua banca: ciò non ti comporterà alcuna perdita di tempo. Devi solo recarti nella tua filiale e comunicare la nuova residenza;
  • ai fornitori dei servizi di acqua, luce e gas, in modo da procedere alla voltura delle utenze della casa di provenienza e di quella di destinazione;
  • al tuo datore di lavoro: se non rispetti l’obbligo di comunicazione e l’azienda ti scrive al vecchio indirizzo, la notifica è valida. Pensa a quanto può costarti l’inadempimento di questo obbligo previsto dal contratto collettivo o dal contratto individuale: un rimprovero verbale o scritto; una multa fino a 4 ore di retribuzione; la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino a 10 giorni; il licenziamento;
  • a tutti gli enti che hanno a che fare con il tuo lavoro (l’Inps, l’Inail, la Camera di Commercio);
  • al tuo medico di fiducia;
  • all’Agenzia delle Entrate per il canone Rai. Entro 20 giorni dal trasferimento: chiama il numero 199.123.000 oppure invia una raccomandata a/r al seguente indirizzo “Agenzia delle Entrate – Direzione provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1, sportello S.A.T. – casella postale 22 – 10121 Torino (TO)”.

note

[1] Cass. civ. sez. I sent. n. 25726 dell’01.12.2011.

Cosa serve per fare la residenza per la prima volta?

Documenti necessari passaporto o carta d'identità (se appartenenti alla U.E.) validi. permesso di soggiorno/carta di soggiorno valido per un periodo che ne permetta la dimora abituale nel Comune. codice fiscale, per tutto il nucleo familiare interessato all'iscrizione anagrafica.

Cosa bisogna avere in casa per avere la residenza?

L'abitazione in buona sostanza deve essere agibile e abitabile, ovvero deve essere dotato almeno di:.
acqua;.
un letto;.
una cucina con tavolo e sedia, anche disadorna..

Cosa serve per cambiare residenza 2022?

Si specifica che dal 18 gennaio 2022 nel portale ANPR è stato completato il percorso di migrazione di tutte le anagrafi comunali. Per il cambio di residenza on line l'accesso dovrà avvenire con la propria identità digitale: carta d'identità elettronica, Spid.